Vai al contenuto

E-3 Sentry (AWACS): sistemi difensivi


Gian Vito

Messaggi raccomandati

E-3 Sentry (AWACS): sistemi difensivi.

 

dob42r.jpg

 

I radar volanti sono un tipico bersaglio “pagante”. La loro neutralizzazione può mettere in forse tutte le operazioni aeree combinate su una vastissima area. E’ evidente che il nemico farà tutto il possibile per ottenere il suo scopo.

 

L’E-3 Sentry deriva da un velivolo passeggeri, il B-707. E’ poco manovrabile, subsonico, ha una traccia radar ed infrarossa notevole, rilascia enormi scie di condensazione, in altri termini è un bersaglio “facile”. Ma è proprio così ?

 

Il Sentry ha sempre una scorta di caccia. Se l’avversario è furbo e dispone di mezzi adeguati, non sarà difficile impegnare tutti i caccia e trattenerli per il tempo necessario ad intercettare un AWACS. Il radar volante è in grado, però, di rilevare per tempo i velivoli nemici e dedurne le loro intenzioni. In caso di minaccia diretta può inoltre invertire la rotta: i caccia nemici, è vero, possono volare a velocità doppia (o tripla) ma per quanto tempo ? Dopo 10 minuti di inseguimento dovranno desistere.

 

Tuttavia, se la trappola è ben congegnata, altri caccia nemici, magari a bassa quota, taglieranno la strada all’E-3 in allontanamento. Insomma, le variabili sono molte e non si può escludere un lancio “fortunato”. E allora ?

 

L’E-3 può montare, su due piloni esterni, missili AIM-9 per autodifesa o antiradar HARM. Ma non è il caso di considerarli neppure come opzione. Entreranno invece in gioco le difese elettroniche.

 

Quali armi potrebbero essere impiegate contro un AWACS ? Disturbatori, missili antiradar (ARM), missili a guida radar e a guida infrarossa. Colpire il radar renderebbe cieco l’aereo e superfluo l’abbattimento. Il radar dell’E-3 è molto potente e le sue emissioni possono essere rilevate a oltre 500 km di distanza. Esistono potenti sistemi terrestri di disturbo di produzione russa che promettono di accecare un AWACS da distanze fino a 250 km (Pelena-1, Topol-E) e sistemi sofisticati a bordo dei bombardieri Tu-22M2/3 e Tu-160 oltre che sulle varianti specializzate per la guerra elettronica Su-24MP, An-12BK/PP, Tu-16P/PN/PP e simili.

 

4j032e.jpg

 

nbamp1.jpg

 

I sistemi antidisturbo dell’E-3 sono anch’essi molto sofisticati. Il radar APY-1/2 è monoimpulso con una potenza di oltre 1 MW. I segnali sono distribuiti su banda larga (Broad), con impulsi spaziati casualmente, con salti di frequenza che obbligano i disturbatori nemici a disperdere la potenza (jam power density). I ricevitori sono anti-saturazione, con discriminazione e localizzazione dei disturbi intenzionali tramite “canali di guardia”. Il nemico non può nascondersi in corridoi di chaff: gli operatori possono selezionare qualsiasi frequenza minima Doppler con fasci angolari ridottissimi ed escludere le “nubi artificiali” automaticamente.

 

L’uso della frequenza più alta nella banda rende più difficile il disturbo perchè aumentano le frequenze disponibili. E la potenza può essere variata a volontà, aumentandola (maggiore signal-to-jam) o riducendola progressivamente allo stretto necessario contro un bersaglio in avvicinamento, così che l’RWR avversario non riceva mai un segnale di sufficiente potenza e non sia in grado di eleborarlo.

 

21esze1.jpg

 

I sensori nemici non possono sfruttarne le emissioni nei lobi laterali, troppo limitate. Ma anche riuscissero nell’intento, la ricezione nei lobi permetterebbe al Sentry di rilevarne i disturbi. Se necessario si attiva la sidelobe cancellation (SLC) nella direzione richiesta. O si spegne un singolo settore per sfruttare passivamente l’emissione del jammer, triangolandone la posizione.

 

Così un missile antiradar potrebbe apparire la soluzione più indicata. Ma non è così.

 

L’APY-1/2 impiega diversi sistemi per impedire la corretta valutazione delle sue emissioni da parte dei ricevitori passivi nemici (CESM o counter ESM). L’insieme di queste misure è indicato dalla sigla LPI/I. Questa comprende i mezzi in grado di rendere improbabile l’intercettazione LPIn (low probability of intercept) e, nel caso, prevenirne l’identificazione LPId (low probability of identification).

 

Se una qualsiasi caratteristica del segnale cambia (PRF, polarizzazione, modulazione, ecc) questo provoca il ritardo nell’identificazione e nella scelta del disturbo conseguente. Il segnale appare sempre differente e questo rende impossibile l’aggancio da parte di un ARM.

 

2zya5px.jpg

 

L’E-3 impiega metodi speciali di trasmissione, come treni di impulsi di differente frequenza, impulsi interrotti, elevata agilità di frequenza onda per onda, agilità di polarizzazione, variazione casuale del numero di impulsi su nuove frequenze, ecc. Il segnale principale è affiancato da falsi segnali spurii.

 

Nulla esclude, in emergenza, lo spegnimento del radar nel settore di possibile attacco: il ricevitore del missile, che riceve un impulso ogni 10 secondi, avrà memorizzato la posizione approssimativa del radar e attenderà inutilmente un altro segnale. Una lieve virata e dopo soli 30 secondi l’AWACS sarà fuori tiro di alcuni km.

 

I caccia devono coordinarsi e ricevere i vettori per effettuare l’intercettazione con successo. Ma il Sentry può utilizzare un disturbatore di comunicazioni (comjam).

 

Se il missile è a guida radar, entrano in funzione i disturbatori. L’E-3 è ben fornito al riguardo. L’ALQ-117 Pave Mint è un disturbatore in banda I/J ed è affiancato dall’ALQ-122 per generazione di falsi bersagli multipli. Gli stessi sistemi in dotazione ai B-52. I segnali di un radar nemico o di un missile in arrivo possono essere rilevati dai sensori passivi ESM che attiveranno i lanciatori di chaff in dotazione.

 

Se il missile è a guida infrarossa, il rilevamento può avvenire tramite il radar pulse Doppler ALQ-127, un sistema superato, che copre solo il settore posteriore. Presto sarà sostituito dall’AAQ-24 Nemesis (LAIRCM), affiancato da lanciatori di flare. E’ possibile, inoltre, l’imbarco di esche rimorchiate come l’ALE-50/55.

 

Il vero pericolo potrebbe arrivare dai velivoli stealth. Per parare la minaccia, il recente programma RSIP (radar system improvement programme) ha migliorato le capacità dei radar AN/APY-1/2 contro bersagli a bassa RCS, installando nuovi SRC (surveillance radar computer) che rimpiazzano i precedenti correlatori e processori digitali Doppler. La sensibilità aumenta di 10 volte, raddoppiando il raggio d’azione e garantendo così un tempo di scoperta sufficiente, almeno fino ad RCS pari a 100 cm quadrati (-20 dbsqm).

 

rw6jc3.jpg

 

Un futuro progetto vedrà la messa in orbita di una rete di radar di sorveglianza coordinati con sensori su velivoli UAV in grado di controllare anche l’angolo più remoto. Nel frattempo, il programma “AWACS Bistatic UAV Adjunct” prevede, a medio termine, una flotta minore di E-3 supportati da ricevitori bistatici installati su velivoli UAV come il Global Hawk, in grado di estendere la copertura radar ben oltre l’orizzonte. Nel frattempo le difese degli AWACS ne garantiranno la sopravvivenza ancora a lungo.

 

2zoetfl.jpg

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

L’imbarco di missili aria-aria o antiradar o ancora ulteriori sistemi ECM in pod, è una possibilità che non mi risulta sia mai stata esercitata. Però è presente. Come nel caso dei Nimrod, è qualcosa che può lasciare perplessi e nessuno avrebbe mai potuto immaginare l’antisommergibile inglese con quattro AIM-9 ! E’ una possibilità introdotta con l’E-3C. I punti di aggancio dei piloni dovrebbero trovarsi tra la fusoliera e i motori interni. Se li ho mai visti anche solo in fotografia ? Non proprio quelli. Però...

 

58m03.jpg

 

Vediamo se qualcuno sa cosa contiene quel pod...

Link al commento
Condividi su altri siti

No, no, hai ragione ! Dubitare sempre. Cerco, nei limiti del possibile, di confrontare sempre diverse fonti prima di scrivere qualcosa.

La prima volta l’ho letto su Aerospazio mese, nei lontani anni ’80. Conservo ancora la rivista. Ma diverse altre pubblicazioni lo riportano. Di solito le riviste fanno riferimento a “documenti ufficiali” . In rete bisogna cercare bene, qualcosa si trova:

 

http://www.aviastar.org/air/usa/boeing-awacs.php

 

http://books.google.it/books?id=k9cNAAAAQAAJ&pg=PA372&lpg=PA372&dq=e3+sentry+with+aim9&source=bl&ots=5pVWfHgZWH&sig=Yei2RYCznw5fQPNVhNNKqLD0tbk&hl=it&sa=X&ei=QU_0UNeyMcOVtQaGzIDoCA&ved=0CDAQ6AEwADgK#v=onepage&q=e3%20sentry%20with%20aim9&f=false

Link al commento
Condividi su altri siti

gianvito vedi bene che quello è un aereo civile !!quantas ! inoltre il pod mi sembra bello grande per contenere due sidewinder

 

 

imho ,più semplicemente ,l'aereo sta trasportando un motore in più, che è destinato a qualche centro di manutenzione o a un altro 707 che ha bisogno di un ricambio

 

 

il motore è chiuso per evitare il fod

 

 

qui la conferma

http://www.airliners.net/aviation-forums/tech_ops/read.main/147561/

Modificato da cama81
Link al commento
Condividi su altri siti

da quel che so la possibilità di armare un velivolo con missili A-A a guida IR è una cosa molto semplice e abbastanza economica: in un aereo di groose dimensioni è praticamente un gioco da ragazzi: non lo si è mai fatto CONCRETAMENTE (magari sul manuale dell'aereo c'è scritto pure che è stato collaudato e fattibile), solo perchè l'AWACS ha 1000 altri modi per difendersi dalle minacce aeree

Link al commento
Condividi su altri siti

E' verosimile che negli anni '80 si siano effettuate prove, comprensibilmente strettamente segrete, di "intercettazione" di aerei-radar per mezzo degli F-117, i quali,però, non avrebbero utilizzato missili a guida radar,ma IR,oppure razzi non guidati, favoriti dalla possibilità pi che concreta di avvicinarsi senza essere scoperti fino a distanze piuttosto ridotte. Dato che i radar sono posti sul dorso dei velivoli, una tattica particolarmente efficace, ricordata anche dal sempre informato Tom Clancy in un suo libro, consisteva nell'avvicinarsi a quota particolarmente bassa a velocità ridotta, arrivare quasi sulla verticale dell'aereo-radar e poi iniziare una vertiginosa cabrata per poi posizionarsi in coda, nella porzione cieca del campo-radar, al velivolo oramai privo di concrete possibilità di manovre evasive. A questo punto il Sidewinder sarebbe rimasta l'unica opzione praticabile quantomeno per rendere dura la vita allo "stealth", ed è possibile che l'USAF abbia pensato che i Sovietici/Russi, nel caso avessero prodotto un velivolo simile all'F-117, avrebbero anche scoperto tale tattica

Link al commento
Condividi su altri siti

Scusa legolas, quello postato da te è un forum, è come dire che è vero perchè lo ha scritto Gian Vito....

 

un documento ufficiale, intendevo...

E' vero perchè lo lessi come lui, in tempi non sospetti su riviste serie che avevano fonti granitiche.

Alcuni link, qui c'è un sito italiano che ne parla, e qui uno russo, Scramble ne parla, Military Today ne parla,

Link al commento
Condividi su altri siti

Spero che funzioni, ma non vorrei essere tra gli eroi prescelti per questo tipo di missione hihihihihihihi.

Il massimo sfruttabile per avvicinarsi FORSE è la curvatura terrestre, ma anche così, con un E3 a diecimila metri, si potrebbe uscire dalla copertura offerta dalla curvatura terrestre a cento miglia o più dal bersaglio. Il radar aeroportato è fatto apposta per avere la massima "panoramica" possibile sennò restava a terra. Una volta superato l'orizzonte non penso ci siano molti modi di nascondersi. In Iraq gli AWACS potevano rilevare gli aerei iracheni appena staccavano le ruote dalla pista a un paio di cento chilometri di distanza.

Inoltre l'AWACS credo possa scovare anche grossi bersagli di superficie come le navi.

Per cui da come la vedo io l'unico modo è avere missili terra-aria o aria-aria a lunghissima gittata ed alta velocità (e poco-nulla sensibili ai diturbi elettronici).

Link al commento
Condividi su altri siti

Io non penso che l'F-117 avesse le capacità per fare il distruttore di awacs. L'F-117 era un bombardiere subsonico che non avrebbe avuto molte probabilità di compiere manovre evasive, a meno di non fare il kamikaze. Quanto poi all'avvicinarsi a portata di missili i.r. io non ci penserei neanche.

Gli aerei stealth che io sappia sono tali solo quando illuminati da davanti, appena l'angolo cambia (non parliamo poi se illuminato da sopra) la radar cross section aumenta esponenzialmente e, una volta trovato, un F-117 non avrebbe avuto la velocità per togliersi di mezzo, nè gli impianti di difesa passiva (ecm, flares ...) atti a eludere eventuali missili nemici.

E' molto probabile secondo me che abbiano testato l'F-117 con gli awacs, ma credo più a titolo di curiosità scientifica che altro.

Un aereo stealth per me sarebbe pericoloso per un awacs solo in un attacco frontale (quote simili) da lunghissima distanza con missili aria-aria a lunga gittata, ad alta velocità e dotati di sistemi di guida multipli e difficilmente disturbabili (GPS-radar-infrarosso, o laser per esempio). Un attacco del genere, magari con quattro missili per ogni aereo attaccante potrebbe essere un PROBLEMA per un E-3.

Il problema magari è che un awacs non sorvola aree ostili in cui si sa che ci potrebbero essere problemi, ma dovrebbe mandare avanti la sua scorta di caccia amici, magari preceduti da aerei e.c.m., per cui chi attacca un awacs, prima di lanciare i suoi missili, ne dovrebbe fare di strada senza essere nè visto nè sentito ... In tutto questo un aereo subsonico come l'F-117 io non ce lo vedo.

Modificato da Vultur
Link al commento
Condividi su altri siti

dipende dall'architettura dell'aereo, mica tutti gli stealth sono tali sono se visti frontalmente. sicuramente, un F-117, pur con tutte le sue limitazioni, avrebbe potuto trovare un ruolo "interessante" (anche la sua scarse prestazioni, avevano dei vantaggi... scarsa traccia ir), anche perchè era l'unico all'epoca.

 

in ogni caso, tralasciando le ipotesi russe circa l'utilizzo di grossi AAM-ARM, credo che, come nella guerra aereo-navale, l'unica soluzione sia saturare le difese per arrivare al kill: anche Clancy ipotizza uno scenario simile in Uragano Rosso.

Link al commento
Condividi su altri siti

In genere, i sistemi di guerra elettronica vengono ammodernati costantemente. Il sistema ALQ-117 è stato aggiornato allo standard ALQ-172, sui B-52 e sugli AC-130/MC-130. La sua presenza anche a bordo degli E-3 ed E-4 viene citata da alcune fonti ma, stranamente, non dal celebre Jane’s. L’ALQ-172, nella variante più completa, consente il disturbo simultaneo di numerose sorgenti in banda bassa, media ed alta. Contrasta radar ad impulsi, Doppler, ad onda continua (CW) e monoimpulso.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...