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Piaggio P108


Penitentiagite

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Sono freschissimo del sito, quasi ancora congelato!

Mi sono spesso chiesto l'utilità del bombardiere strategico e mi sono risposto che è essenziale!

Al che mi chiedo, come mai le aviazioni dell'Asse non provarono a costruirne?

I tedeschi avevano una concezione dell'aereo da bombardamento quasi esclusivamente tattica (Stukas, Hs129 ecc) e possedevano solo bombardieri medi (He111, Ju88 e Do217 e derivati vari) e non misero mai mano ad un progetto serio (lo He 177 era un'idea tutt'altro che fattibile), ma noi italiani?

Noi costruimmo il P108, un bombardiere di grande autonomia, di prestazioni sufficienti (il carico di bombe -3500 Kg se non ricordo male- era scarsuccio però...), che non ebbe seguito, non fu costruito in serie e non ebbe sviluppi seri (se non una versione "cannoniera").

Secondo voi avrebbe potuto diventare una buona risorsa?

Come mai i tedeschi, che sapevano appropriarsi ed usare tutto quello che di buono trovarono, non presero in esame il P108 se non come trasporto?

Modificato da vorthex
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Lo so che i nostri P108 erano pochi ed irrisolutivi ma se i tedeschi avessero trovato nel nostro bombardiere una risposta alle loro esigenze lo avrebbero usato, magari costruito su licenza (potevamo negargliela?)

Si impegolarono nella costruzione dell' He177 che fu un fiasco, il loro FW200 Condor aveva un carico bellico ridicolo, non era migliore il nostro piaggio in confronto?

Oppure l'aereo aveva qualche manchevolezza?

Modificato da vorthex
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Beh, dopo la morte del generale Walther Wever nel 1936 - un fautore del bombardamento strategico - la Luftwaffe si strutturò per l'impiego tattico e questo è chiarissimo anche dal tipo di velivoli con cui venne equipaggiata. Non dico che non vennero fatti tentativi di progettare, costruire e rendere operativo un bombardiere strategico degno di tale nome (soprattutto dopo il mezzo fiasco della guerra aerea sulla Gran Bretagna), ma non era assolutamente facile cambiare indirizzo in corso d'opera. D'altra parte la Luftwaffe, così come era, si era dimostrata molto efficace nei primi anni del conflitto e le vittorie tedesche furono sicuramente anche merito suo. Probabilmente non c'era nemmeno un vero e proprio interesse a perseguire una linea - quella del bombardamento strategico - in cui la Luftwaffe sarebbe partita molto svantaggiata rispetto ai suoi nemici e che comunque a partire dal 1942-43 non aveva neppure più il minimo senso dal punto di vista di strategia bellica.

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Sulla carta l'Heinkel 177 era un aereo eccezionale, ma i due motori accoppiati davano problemi di surriscaldamento mai risolti e quindi l'operatività dell'aereo tedesco fu sempre precaria.

Lo dimostra il fatto che non fu mai usato nel suo ruolo ma come trasporto!

Modificato da vorthex
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Quando parliamo di questo argomento dimentichiamo che la Germania non voleva e non poteva permettrsi una guerra di logoramento. L'isolamento imposto dal blocco navale , l'essere esposta su quasi tutti i confini, gli imponevano una guerra veloce, la blitzkrieg appunto con cui invadere i suoi avversari grazie ala preparazione più avanzata. La sua aviazione era costruita per questo e funzionò quando fu impiegata per questo. Quanti stukas e messersmith in meno sarebbero stati necessari per avere un quadrimotore?

Non dimentichiamo che con tutta la loro potenza e tecnologia gli alleati tirarono fuori aerei adatti solo nel 43. Ai tedeschi serviva arrivar a mosca per natale 41 ,no buttare a casaccio bombe su gli urali, scortati da che caccia poi?

Diverso il discorso per l'italia a cui un numero dcente di bombardieri pesanti sarebbe servito contro obiettivi sparsi fra il mediterraneo e l'africa impossibili da difendere tutti adeguatamente. Il tutto con la logica di creare disturbo , non certo di paralizzare l'avversario

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Da quanto si può leggere della storia di questo aeroplano, ne risulta un impiego pieno di problemi. La maggior parte delle perdite furono dovute ad incidenti vari, il che dimostra che la macchina era ben lontana da una vera messa a punto. Naturalmente ciò può essere imputato al limitato numero di unità realizzate, che non permisero di intervenire in modo risolutivo sul miglioramento della sua affidabilità. Comunque, se si confrontano i dati tecnici con gli analoghi dei bombardieri quadrimotori contemporanei, salta subito all'occhio che il peso a vuoto era elevato e che i motori richiedevano un notevole consumo alla quota di crociera, già non molto alta (quota di tangenza 6000 m!). Risultato, una autonomia non esaltante, pur con un carico di bombe decisamente inferiore rispetto agli altri quadrimotori. Penso che queste siano state anche le considerazioni che hanno fatto desistere i tedeschi dal procedere alla messa in costruzione di un aereo che, tutto sommato, non avrebbe fornito caratteristiche decisamente superiori a quelle dei loro bombardieri medi.

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dato lo scarso numero di HE177 disponibili chiamarli"usati solo come trasporto"vuol dire "rileggersi"la documentazione!,non tanto il web che scrive anche di peggio ma il cartaceo!,a Praga stavano persino modificandolo in"trasporto atomico",esistono foto e materiale sul loro utilizzo come bombardiere durante il miniblitz sull'Inghilterra nel 1943/44,come antinave,ne fecero una versione quadrimotore,l'HE277.

Il Piaggio era afflitto dalla scarsa affidabilità dei motori,dalle troppe"tecnologie"adottate e dalla solita"politica aeronautica italiana",consiglierei di rileggersi magari il libro Intergest degli anni 70 e altri articoli sulle riviste,il resto sono"4 chiacchere"tra amici.marco

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L'He-177 da quel che so era un aereo che in parte pagò la sua complessità e il fatto di portare sistemi allora all'avanguardia. Il problema del surriscaldamento dei motori l'ho letto anche io, ma è anche vero che sulle versioni successive, soprattutto dalla A5 in poi questo problema venne superato, anche grazie all'addestramento degli equipaggi che dovevano imparare a "rispettare" i motori.

In generale però, credo che alla base di tutto ci fu il fatto che la Germania non aveva previsto una guerra lunga. Tutto ciò pesò anche sullo sviluppo di nuovi aerei, che inizialmente la Luftwaffe non aveva previsto. Questi nuovi aerei inoltre a cosa sarebbero serviti? Penso che neanche i tedeschi lo sapessero bene perchè non avevano pianificato una guerra prolungata, ma una "guerra lampo". Mancando a monte una dottrina d'impiego chiara con scopi ben pianificati, la Germania fece un grande sforzo per progettare aerei nuovi (e al passo con i tempi), per fare cose inizialmente non previste. L'esempio classico di questo può essere il Me-109, che, pur se in molte versioni, rimase il caccia tedesco standard per tutta la guerra dall'inizio alla fine e in pratica non ci furono suoi "successori" degni di nota perchè nessuno aveva pensato a una guerra prolungata nel tempo e a una Germania costretta alla difensiva. Non a caso il Me-109 nacque come caccia da superiorità aerea per sopraffare le aviazioni nemiche, ma "finì" con il fare l'intercettore di bombardieri compito per il quale tra l'altro non era stato inizialmente pensato (da qui le nuove versioni sempre più pesanti e potenti, ma meno maneggevoli).

 

Il Me-262: pietra miliare nella storia dell'aviazione e fantascentifico supercaccia a reazione. Per la Luftwaffe una delle poche reali speranze di poter contrastare la marea di bombardieri nemici che stava incenerendo la Germania. Contro tutto e tutti invece Hitler decise che doveva essere soprattutto un bombardiere lampo contro i russi! Questi contrasti e questa incertezza nell'impiego alla fine penso che (fortunatamente) furono fatali per i nazisti.

 

 

L'He-177 comparve quando la Germania si rese conto che aveva forse commesso un errore sottovalutando la necessità di un bombardiere strategico che colpisse i convogli atlantici da una parte e le fabbriche di carri russe (lontanissime, oltre gli Urali). Probabilmente nessuno (Hitler meno di tutti) aveva pensato alla situazione di una Germania impantanata nel disastro russo, per cui un bombardiere pesante a che serviva se la "razza inferiore" sarebbe stata sopraffatta con un blitz fulmineo a oriente mentre gli U-boot colavano a picco i convogli atlantici dei rifornimenti? Ma i russi non collaborarono e non si arresero e il potenziale industriale degli Stati Uniti iniziò a riempire il nord Atlantico di navi, cosa che superò la capacità degli U-boot di contrastarle efficacemente (in pratica ne affondavano meno di quante ne venivano varate).

 

Non è un caso che la flotta aerea antinave tedesca fosse basata inizialmente su aerei che tutto erano meno che pattugliatori marittimi, come il FW-200 Condor, che era un aereo civile e non un bombardiere ed anzi in questo ruolo aveva problemi anche strutturali e richiese molte modifiche. Questo perchè non si era pensato a tutto ciò prima della guerra. Inoltre, se ci fosse stata una Marina da Guerra "vera", simile alla Royal Navy, la Luftwaffe non si sarebbe trovata in queste condizioni, cioè a lottare contro nemici numericamente superiori senza veri bombardieri strategici (come un B-17) e senza veri pattugliatori oceanici. Tutto perchè secondo Hitler lo "Spazio vitale" NON era il mare, ma l'Europa orientale (e l'Asia).

 

Il fiorire stesso di così tante versioni e sottoversioni in molti aerei tedeschi, secondo me dimostra tutta l'incertezza tedesca e la scarsa capacità di pensare e progettare aerei davvero nuovi, tutte cose unite anche alla mancanza di idee chiare su cosa fare, cioè su come usarli. Il tutto dovuto al fatto che la guerra si era prolungata ben oltre le aspettative naziste.

 

L'He-177 venne testato come bombardiere strategico, come bombardiere in picchiata, come aerosilurante, come assaltatore pesante, come distruttore, per poi "finire" a fare l'aereo antinave, il pattugliatore e il cargo (il cargo???). Per esempio fu usato (con perdite alte) anche per cercare di rifornire (inutilmente) la sesta armata a Stalingrado. Un avanzato bombardiere pesante sprecato a fare la spola sul ghiaccio, tra la nebbia e la contraerea russa a bassa quota ...

 

Quanto all'Italia e al P-108 è meglio lasciar perdere. L'Italia secondo me neanche avrebbe dovuto comparire nel novero dei paesi in guerra. E' mia opinione che con le nostre doti di immaginazione avremmo potuto limitarci a restare fuori da tutto, progettando ottimi aerei da guerra (e tante altre cose buone e cattive) da vendere al miglior offerente, facendo affari d'oro a osservando, comodamente seduti in poltrona, i fessi della razza superiore andare alla conquista dello spazio vitale. Purtroppo invece rimane solo l'entità gigantesca, inusitata, sesquipedale della nostra stupidità.

Modificato da Vultur
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  • 4 settimane dopo...
  • 2 mesi dopo...

Un bombardiere strategico sarebbe stato utile all'Italia per colpire zone lontane da qualunque forma di aeroporto nostro, come Gibilterra o i pozzi in Qatar (gli Urali non li conto neanche, in quanto reputo la dichiarazione di guerra agli USA e all'URSS una completa pazzia).

Il P.108 non era di certo il migliore della sua categoria; non brillava particolarmente, ma a mio avviso era un velivolo "sufficiente" allo scopo per cui era stato preposto, nonché decisamente superiore a quanto fatto prima da parte degli italiani, ovvero un SM.82 con il vano bombe!!

 

Per quanto riguarda la sua efficacia, inutile ricordare tutti i problemi di cui era afflitto, non da pregiudicarne però l'operatività (anche perchè l'alternativa era il P.50!)..I tedeschi non lo scelsero, se non come velivolo da trasporto, probabilmente perché:

1. ce ne erano troppo pochi e che avrebbero fatto troppo pochi danni;

2. riaprire una linea di montaggio che in 3 anni aveva dato 24 esemplari, sembrerebbe stata una follia.

3. quando "rilevarono" i mezzi di ciò che restava dell'arsenale d'Italia, nel settembre del '43, i tedeschi non erano di certo più impuntati su di una strategia offensiva, quanto più su di una difensiva. In quel periodo la capacità produttiva degli alleati incominciava a manifestarsi in tutte le sue forme e, come detto su, di fronte a tutto questo numero, un bombardiere strategico non faceva produrre 5 caccia (forse anche di più)

 

Non bisogna anche dimenticare la complessità che comporti la progettazione e la produzione di un velivolo quadrimotore da bombardamento, che si traduce nella dilatazione dei tempi di costruzione e messa in produzione;non dimentichiamoci che gli inglesi ci misero anni a far uscire dalla fabbrica il Lancaster. Inoltre è anche una questione di costi: produrre in P.108 costava quanto produrre 26 Sparvieri (un divario troppo grande, nella Guerra dei Numeri!)... almeno risparmiavano sul numero dei piloti!

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per come la vedo io la Luftwaffe aveva bisogno di tutto, dal carburante alle munizioni, meno che di un bombardiere che sulla carta aveva prestazioni accettabili ma che in realtà aveva una messa a punto estremamente difficoltosa, senza contare che in situazioni di superiorità aerea nemica, ammesso che fosse riuscito a staccare le ruote da terra (e sarebbe stato un mezzo miracolo...) sarebbe stato fatto a pezzi dai Thunderbolt. Le uniche azioni da bombardamento dopo un certo punto ricordiamoci che erano compiute unicamente dai veloci Jabo... ormai per i bombardieri dell'asse il tempo era concluso dalla caduta del fronte nordafricano... forse sul fronte orientale dove le cose andavano diversamente, però non ci giurerei!

 

Sinceramente, non vedo un singolo aereo italiano che possa essere migliore di un pari ruolo della Luftwaffe: la nostra industria aereonautica ha prodotto principalmente cassoni della peggior specie durante la II G.M. sui quali i nostri eroici e coraggiosissimi piloti erano costretti a sacrificarsi... I tedeschi, quando hanno voluto portare in volo un bombardiere strategico hanno realizzato i vari Ju-390 (che qualcuno sostiene sia addirittura arrivato in vista delle coste americane...) il Me-264 e l'He-277 tutti apparecchi a mio modesto avviso con capacità superiori e afflitti da meno problemi del nostro Piaggio... salvo poi concentrarsi per ovvie ragioni strategiche sui caccia...

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Alcuni ostacoli tecnologici incontrati dai tedeschi durante lo sviluppo di certe macchine lasciano sicuramente stupefatti, a fronte di quanto riuscirono a fare in generale nel campo delle tecnologie avanzate.

Al di là delle considerazioni sulla reale intenzione di dotarsi di un arma strategica (sono d'accordo con chi afferma che non ci fu mai un concreto interesse in tal senso e, quando vi fu, forse si puntava ai missili balistici), la Luftwaffe fu costretta a mettere in campo, quando necessario, ciò che meglio poteva adeguare al ruolo. Come ad esempio il Fw 200, in origine nato per tutt'altri scopi, che ottenne buoni risultati grazie alla grande autonomia ma non era certo un velivolo adatto alla mansione al 100%.

Il problema più grosso dello He 177 riguardava sicuramente la motorizzazione; i DB 606 non furono mai motori felici, come la maggior parte delle unità complesse di similare architettura che non giunsero mai ad ottenere un grado di affidabilità ed efficienza accettabili. Per il resto era un velivolo moderno e valido.

Il P.108 a mio avviso è stato oggetto di una forte campagna di "valorizzazione postuma", ma non poteva considerarsi un progetto completamente riuscito. Era forse l'ennesimo rappresentante di quel buon artigianato italiano che era in grado di concepire macchine discrete ma dal limitato potenziale di sviluppo ed un ancor più scarso valore industriale (una sola eccezione, il G.55 per conto mio).

Discorso diverso per la VVS, che avrebbe avuto tutto l'interesse di dotarsi di un valido bombardiere strategico ma dovette attendere di essere omaggiata di un paio di B-29 per capire come costruirne uno.

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Si ma l'interesse di Stalin per il bombardiere strategico partiva da presupposti che non riguardavano più la seconda guerra mondiale, ma quello che sarebbe venuto dopo cioè la guerra fredda e la necessità di colpire gli Stati Uniti.

La Luftwaffe non ebbe un bombardiere strategico a lungo raggio perchè non ne avrebbe dovuto avere bisogno. Tutti i nemici da colpire risultavano in Europa. La dottrina nazista di Hitler voleva un'egemonia totale sull'Europa.

Rimase il problema insoluto di come conquistarsi lo spazio vitale ad est, cosa che costò la pelle ai nazisti dato che i russi mandarono tutte le loro fabbriche in Asia al di là del raggio d'azione di qualunque bombardiere tedesco conosciuto.

Hitler aveva precorso i tempi, giudicando il comunismo stalinista un sistema destinato al suicidio e che quindi sarebbe crollato al primo urto, ma calcolò male la tempistica e soprattutto partì dal principio che i russi fossero scemi: madornale errore.

 

Riguardo al B-29, non c'era un solo aereo al mondo al suo livello perchè anche lui precorreva i tempi come idea di base, cioè era proiettato nel futuro anche se era ancora a pistoni: colpire su distanze intercontinentali ad alta quota.

Modificato da Vultur
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Ho trovato un vecchio libro dal titolo "guerra di ali" molto ricco di dati e informazioni. L'autore sostiene che prima della guerra nessuno in realtà sapeva bene quali dovessero essere le dimensioni e le caratteristiche del potere aereo e che si imparò dal'esperienza nel corso della guerra.
Evidenzia che all'inizio della guerra tutte le principali nazioni, compresa l'Italia, avevano un organico complessivo di 3600 aereai, quello che faceva la differenza era l'età e le prestazioni degli stessi.

Ma quello che fece la vera differenza fu la capacità di sostituzione delle perdite e dei modelli obsoleti.

In questo quadro la Germania (dichiarazioni di Milch) non costruì 140.000 caccia quando ne aveva le risorse.

Sempre la Germania arrivò, per i bombardieri, con due anni di ritardo sull'onda tecnologica americana.

Per la Germania poi, dalla fine del 1943, si fece strada l'idea di sostituire il numero con la qualità puntando a progetti avanzatissimo come lo Ju 287 a getto e rinunciando a potenziare le linee dell'He 177.

L'America invece scelse di massimizzare la produzione di quello che era immediatamente disponibile, seppure tecnologicamente non eccelso come il B24, del quale si arrivò a produrne uno ogni 63 minuti.

Nel frattempo però l'America portava avanti il progetto del B29 che ebbe un costo maggiore del progetto per la bomba atomica

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La mossa strategica più importante dell'URSS fu senz'altro quella di dislocare la produzione sempre più a Est, l'eventuale necessità di disporre di un bombardiere strategico sarebbe potuta insorgere comunque. Così non fu e, a parte il problematico Pe-8, i vari tentativi furono poco convinti e tutti caratterizzati da soluzioni tecniche esotiche, indice secondo me che non si credeva nell'immediato impiego operativo di queste macchine che divennero per lo più un esercizio tecnologico. Il risultato fu comunque che sul finire della guerra i sovietici non solo non disponevano di qualcosa di paragonabile al B-29 (decisamente unico, soprattutto se si pensa che non fu solo fatto volare, ma messo in piena produzione), ma nemmeno si avvicinavano ai B-17, B-24, Lancaster etc...

L'idea di sfruttare le capacità del B-29/Tu-4 per colpire gli USA sarebbero state però un po' ambiziose (max 5000km con 2t di bombe), ma sicuramente costituivano un punto di partenza irrinunciabile. Alle reali possibilità di proiezione della forza d'attacco a lungo raggio i sovietici arrivarono un po' più avanti, considerando anche le grandi difficoltà che ebbero nel mettere a punto un efficace sistema di rifornimento in volo.



Sono d'accordo con Bruno su molti punti. Anche se va considerato che il ritardo che noi imputiamo ai tedeschi, probabilmente non era considerato grave da parte loro, perchè realmente non sentivano l'esigenza di colpire lontano.

Anche se, effettivamente, nemmeno gli inglesi dovevano disporre di grandi autonomie per colpire la Germania.

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  • 5 mesi dopo...

Il passaggio da "quantità" a "qualità" intrapreso dai tedeschi a partire dal '43 si dovette in gran parte anche al sogno sempre più pressante di Hitler di disporre di materiale nuovo e di rovesciare la sempre più disperata situazione bellica con delle "armi rivoluzionarie"; In sostanza i tedeschi spesero ingenti somme di tempo e denaro cercando di vincere una guerra in cui, in sostanza, si vinceva con un gran numero di mezzi, alla fine anche mediocri, piuttosto che con armi come quelle che saranno i pilastri dei conflitti successivi - quelli moderni, come i missili balistici, cruise, jet, nucleare, ecc. -.

 

Comunque, tanto per non andare OT, come esposto precedentemente in questo forum, mentre i tedeschi erano focalizzati su di una guerra lampo, evitando i due fronti e travolgendo il nemico, per l'Italia la situazione, per un possibile intervento armato in Europa, era ancora piuttosto incerta; non va dimenticato che la Guerra è uno strumento della Politica e che, come essa, è costantemente in evoluzione. Il P.108 nasce da un progetto -INDIPENDENTE- dell'ingegner Casiraghi, il quale mise inchiostro su carta in seguito alla sua permanenza negli States. Prima di esso il primo bombardiere che si possa definire "strategico" nel Belpaese era stato il P.50 - a mio avviso un ottimo velivolo prebellico -, sempre della Piaggio, progettato da Pegna ma ridisegnato da Casiraghi in versione quadrimotore (P.50 II), sebbene, in entrambi i casi, non vi fosse stata una richiesta da parte del Ministero. Questo perchè in Italia non era ancora presente un quadro chiaro dei nemici che avrebbero dovuto o potuto affrontare in caso di conflitto: durante la seconda metà degli anni '30 avevamo sempre guardato ai nemici d'oltralpe, quali alla Francia, alla Germania -non dimentichiamo quando mussolini schierò le truppe nel Brennero nel 1934 - e alla Jugoslavia. Fu solo dopo la Campagna d'Etiopia che, con la denuncia della Società delle Nazioni per l'operato italiano nel Corno d'Africa ed il successivo embargo, che in Italia si cominciasse a vedere sempre di più l'Inghilterra come un probabile avversario. è proprio qui che nasce la necessità di fornire la Regia di uno strumento in grado di colpire la città di Londra cosi come delle varie basi britanniche disperse per il mediterraneo, quali Gibilterra, Alessandria e Kirkuk.

 

Nel '38 lo SMG promulgò un concorso per un Bombardiere a Grande Raggio (BGR) - per i dettagli vi è un altro topic con il medesimo nome in questo forum -.

Di tutte le aziende che parteciparono al concorso - CRDA, Fiat, Caproni, Piaggio e Ambrosini-, risultò vincitore il CANT Z.1014; era il 1939. Casiraghi, a questo punto, visto sconfitto il sul P.112, usò il suo ultimo asso nella manica: il P.108, il cui prototipo era già in costruzione. Esso costava la metà di uno Z.1014, era frutto di un progetto molto più moderno rispetto al B-17 (che in quel periodo era fra i possibili candidati per gli acquisti dall'estero) e, soprattutto, avrebbe volato di li a poco, 2 anni prima di qualunque ipotetico concorrente del concorso e non. tempo=denaro e il P.108B vinse il concorso, pur non partecipando, e dando così fine allo sviluppo degli altri velivoli, di cui non fu prodotto nemmeno un esemplare (se non per il velivolo CANT, mi sembra).

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Comunque il P.108 sarebbe stato un buon velivolo, salvo l'inaffidabilità dei motori, perenne croce dell'aviazione italiana nella II GM, così come di certe soluzioni adottate da Casiraghi per rendere il suo velivolo un mezzo all'avanguardia ma che, in un paese come l'Italia dell'epoca, erano pura fantascienza, come le torrette alari meccanizzate, perennemente afflitte da problemi elettrici e impossibili da ricaricare una volta finiti i nastri.

 

 

A parer mio sarebbe stato interessante vedere in azione anche il suo "antenato" P.50 (II), che sarebbe potuto entrare nella fila della Regia anche nel '39, e almeno uno dei concorrenti del concorso per il BGR originale, anche se per quello avremmo probabilmente aspettato almeno il '43....

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Vorrei aggiungere una considerazione sull'argomento generale del bombardamento strategico, rivolgendo l'attenzione verso coloro i quali furono gli interpreti più lucidi ed efficaci.

Negli Stati Uniti si cominciò a pensare al bombardiere strategico moderno nel 1934. Scaturirono diverse proposte, tra cui i pesi massimi XB-15 ed XB-19 di Boeing e Douglas (il secondo era molto avanzato per l'epoca) e, poco dopo, il B-17 (solo per citare i tipi più noti, ma vi furono anche proposte da Martin, Sikorsky, Northrop e Consolidated). Nel 1938 gli USA decisero di portare avanti lo sviluppo del Fortress e del Liberator e, quando quest'ultimo si alzava in volo per la prima volta nel dicembre del 1939, furono avviati ufficialmente i programmi Boeing 345 (il B-29) e Consolidated Model 33 (il B-32), scartando altri contendenti offerti da Douglas, Lockheed e Martin. Nel 1941 comparve un simulacro del B-36 e nel 1944 si pensava già a qualcosa di molto simile al B-52!

Direi che, oltre all'enorme vantaggio dato dalla possibilità di scelta, in questa stringata cronologia si può capire bene quale fosse la differenza tra programmazione ed estemporaneità.

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nel 1944 si pensava già a qualcosa di molto simile al B-52!

detta così è fuorviante.

nel Novembre del '45 si iniziò a pensare ad un sostituto del B-36, non certo ad un qualcosa di simile... non a caso, la prima bozza di Boeing, di vari mesi dopo, era una specie di B-29 esamotore, non certo un aereo a reazione con ala a freccia.

 

che poi... cosa interessante, una delle varie bozze di Boeing, che poi portò al Buff, era davvero simile al Tu-95 :asd:

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E' vero, mi sono espresso male, non intendevo un velivolo simile nelle forme al B-52, ma un programma che avrebbe portato nell'arco di 5 anni a disporre di un bombardiere con 10000 km di autonomia e 50 tonnellate di carico. La Boeing dichiarò irrealistiche queste richieste con le tecnologie allora disponibili (in effetti nemmeno il B-52 arrivò a tanto) ma iniziò ugualmente a studiare qualcosa passando da un esamotore ad ala dritta ad altri due con velatura a freccia sempre più marcata, tutti propulsi da turboeliche. In URSS si fece più o meno lo stesso, diversi anni dopo, con la serie dei Tupolev Typ 80, 85, 94 e 95.

 

Tutto ciò era solo per far notare, alla luce di queste considerazioni, come il reale valore del P.108 (primo volo nel 1939, entrato in servizio nel 1941, 24 esemplari da bombardamento costruiti) risulti abbastanza ridimensionato.

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Bisogna anche tener conto della situazione geo-politica delle nazioni di cui stiamo trattando:

 

- Gli USA sono una nazione in alcun modo minacciata dagli stati limitrofe e separata dai restanti da ben due oceani; è logico che la dottrina d'impiego dell'arma (offensiva) aerea statunitense punti maggiormente sulle lunghe distanze. Se poi ad essa unisci un'apparato industriale moderno e una disponibilità di mezzi, materiali e liquidi colossali, è normale che un progetto, anche se prematuro, abbia maggiori possibilità di riscuotere un adeguato successo.

 

- in Italia, così come in Germania o i ogni altra nazione dell'Europa, la situazione era ben differente: tutte le nazioni che poi presero parte direttamente o meno al conflitto mantenevano più che altro una dottrina incentrata sull'annientare le nazioni vicine. In Italia, ad esempio, gli obbiettivi primari (prima dei contratti sorti con gli inglesi dopo l'embargo economico successivo alla guerra in Etiopia e la guerra civile in Spagna) erano la Francia, la Germania e la Jugoslavia, i "vicini d'oltralpe". Fu solo dopo le discordie con l'Inghilterra che nacque l'idea di vedere quest'ultima e tutte le sue -lontane- basi sparse per il Mediterraneo come degli obbiettivi militari! Così come la Germania, la cui aeronautica fu incentrata sul bombardamento tattico e/o comunque a medio raggio unicamente perchè il Reich non poteva permettersi una guerra prolungata e quindi contava di folgorare -letteralmente- il nemico colpendolo da vicino. Non fu però solo una prerogativa dell'Asse: prima dello scoppio del conflitto non vi fu una grande corsa al bombardiere strategico. Gli unici progetti che volarono prima del '40 furono il P.50, il P.108, l'Halifax, lo Stirling e l MB.162!

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