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Prima di Monaco...


Frencio

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Salve a tutti!

volevo aprire una nuova discussione per quanto riguarda le forze armate Cecoslovacche prima dell'intervento nazista.

Ho avuto modo di leggere, sebbene in via del tutto eccezionale e priva di specifiche, diversi elogi avanzati nei confronti di tali forze, soprattutto per quanto riguarda la preparazione e l'utilizzo di materiale moderno (per l'epoca, 1935-'38).

 

So che l'esercito Ceco contava 35 divisioni di fanteria, armate di ottime bocche da fuoco, fra le migliori al mondo, nonché di validi carri armati (tutto grazie all'industria Skoda; lo testimoniano il largo impiego di mezzi come il panzer (38t) utilizzato dai tedeschi e diverse artiglierie che noi usammo su cessione tedesca, quale l'ottimo cannone AA da 75mm) e, soprattutto, dalla grande cooperazione delle forze di terra con quelle dell'aviazione (ho avuto modo di osservare una foto in cui alcuni fanti avanzano dietro a dei carri, durante un'esercitazione, coperti da cortine fumogene rilasciate da alcuni biplani).

 

Arrivando al succo, vi chiederei se foste in grado di offrirmi una descrizione quanto più dettagliata possibile sulla composizione di ambo le forze armate, esercito ed aeronautica, nonchè di quali mezzi impiegassero, dalle armi individuali, artiglierie ai mezzi meccanizzati quali carri, veicoli e velivoli; in sostanza, tutto quello che potete dirmi su questo valido ma spessissimo trascurato paese. :)

 

Dulcis in fundo, avanzavo una domanda piuttosto particolare: a parer vostro, l'organizzazione militare di questa piccola repubblica dell'europa centrale sarebbe potuta divenir un esempio anche per il Regno d'Italia, nel periodo in cui correva al riarmo, vista la grande similitudine di veicoli e di mezzi di produzione? così magari da giungere un po' più preparata ad una guerra moderna come è stata la II°GM?

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Argomento molto interessante ma per una risposta esaustiva ci vorrebbe un anno intero :D

Riguardo al paragone di materiali rispetto al nostro la questione è abbastanza evidente;in Italia negli anni '30 non vi furono i presupposti progettuali,industriali e probabilmente politico-economici per dotare l'esercito di materiale veramente efficiente.Solo negli ultimissimi anni prima dell'inizio della guerra si diede una spinta alla produzione bellica di materiale moderno.

 

Prendiamo per esempio i veicoli corazzati.

La Cecoslovacchia al momento dell' "invasione" tedesca aveva in servizio circa 300 Skoda LT vz 35 ed erano in fase di consegna i primi ottimi,per l'epoca, Skoda vz 38 che i tedeschi apprezzarono moltissimo tanto da equipaggiare intere divisioni con tale mezzo,continuando la produzione del carro fe delle sue componenti fino al 1942 per la realizzazione di innumerevoli varianti tra trattori,semoventi,vacciacarri ecc..

Nel '39 questi carri erano perfettamente a livello,se non superiori,ai mezzi di pari classe avversari,come la serie BT sovietici,i Cruiser inglesi e i Renault francesi.La nostra componente corazzata nel '39 era scarsa in numeri,addestramento e soprattutto qualità;erano in distribuzione ai reparti le carrette L3 e L6 e il miglior mezzo a disposizione era l'M11/39,un mezzo completamente sbagliato con pezzo in casamatta che si dimostrò del tutto inefficace nei primi mesi di guerra.Il successivo M13/40 e sviluppi fu lievemente migliore ma solo il semovente M18/75 si dimostrò all'altezza della situazione pur con dei limiti.Tuttavia venne distribuito in pochi esemplari nel 1942 e venne presto superato dai modelli avversari.L'ultimo carro di progettazione italiana fu il P40 del 1943,non accettabile per un periodo in cui gli altri schieramenti sviluppavano i vari Panther,T34/85 e Sherman Firefly.

 

Per quanto riguarda l'artiglieria la Skoda possedeva da tempo una grande tradizione ed esperienza nella realizzazione di pezzi di artiglieria di ottima qualità mentre noi utilizzavamo una serie di pezzi copiati o prodotti su licenza da pezzi esteri;lo Schneider di origine francese,il famoso Elefantino derivato da un progetto austriaco,il pezzo leggero da 75/27 mm che era un Krupp da esportazione,il 100/17 modello 14 di origine Skoda ecc..Solo i pezzi AA da 75 e 90 mm era ottimi modelli,ma vennero prodotti e distribuiti in numeri ridotti.

Tutto questo accadde anche in altri settori,con progettazioni e consegne di materiale adeguato ormai troppo in ritardo quando l'Italia,sprofondata fino al collo nella guerra,perse le già scarse capacità produttive degli anni '30.

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Il problema è sempre il solito: mentre Cecoslovacchia, e anche Ungheria, erano comunque nazioni con una certa industrializzaizone, noi eravamo sostanzialmente una nazione agricola.

 

Le differenze c'erano, indipendentemente dalle dimensioni nazionali.

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  • 3 settimane dopo...

Conosco bene la nostra situazione pre-bellica... purtroppo!. Con il senno di poi mi chiedevo se un paragone con una nazione comunque giovane (per l'epoca) ma agguerrita e ben organizzata fosse potuto divenir un termine di paragone eun motivo di analisi introspettiva, così da poter usufruire a tempo debito di progetti mal sfruttati e caratterizzati da consistenti ritardi sia di concezione che di produzione e impiego.

Come l'L6, le cui basi furono poste nel '36 e che quindi se preso più seriamente sarebbe potuto entrare in produzione anche l'anno successivo e con un obice d'accompagnamento fanteria da 37mm invece che la breda da 20; l'M11, figlio del '37 il quale poteva a sua volta esser meglio progettato con le armi assolutamente invertite e prodotto (nel '38 e non nel '40) in numeri maggiori, così da facilitare gli studi e ridurre le modifiche del successivo "figlio", l'M13, del quale avremmo potuto così vedere diversi esemplari consegnati ai reparti già dalla primavera del '40. Infine il tanto agognato P40, il quale, se vi fosse stato maggiore interesse e di sicuro maggiori finanziamenti sarebbe potuto entrare in produzione assolutamente prima, magari nella versione precedente a quella definitiva a cui siamo abituati noi, in cui sembra il "cugino grasso" di un carro M, utilizzando lo stesso motore del Pkw.IV prodotto su licenza. Non è tanto, ma di sicuro per il giugno del 1940 sarebbe stato meno demoralizzante di dover montare i Solothurn sulle "scatole da cipria".

Allo stesso modo poteva essere fatto in ambito d'Artiglieria, con più soldi, maggiore razionalità e magari un tocco di modernità in più con 75/32, 105/40 e 149/40....e nell'aeronautica, anche se lì bisognerebbe iniziare il discorso già dal '35...

 

Stesso discorso sulla modalità d'impiego dei mezzi a propria disposizione e della preparazione fatta, soprattutto per quanto riguarda la coesione (ceca) fra le diverse forze nazionali....

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