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IRAQ - Discussione ufficiale


Andrea75

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Cioe'? Cosa rischiano? L'entrata in forze in Siria e Iraq?

 

Comunque, la NATO attende un cenno da Baghdad.

 

http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2014/09/04/iraq-rasmussen-nato-pronta-valutare-eventuale-richiesta-assistenza_i05fHwVPKEPJmdatv6Zi9I.html

Non si parlava nell'articolo di un eventuale infiltrazione nel Caucaso?

 

Comunque in caso di attentati in territorio russo un azione in stile Tajbeg Palace la rischiano tutta.

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Miliziani Isis, la Cia raddoppia le stime: “Tra 20 e 31.500”

Tra i combattenti anche 15mila stranieri provenienti da 80 paesi. L’incremento sarebbe dovuto ai successi in battaglia e alla proclamazione del califfato
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Un combattente ad Amerli, a nord di Baghdad

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A maggio se ne contavano 10mila. Ora, a distanza di quattro mesi, sarebbero più che raddoppiati. Lo conferma un rapporto diffuso dalla Cia, che parla di un numero di combattenti che si aggira tra le 20mila e 31.500 unità. «La stima è stata fatta basandosi su un nuovo studio dei rapporti di tutte le fonti dei servizi di intelligence tra maggio e agosto», ha dichiarato Ryan Trapani, uno dei portavoce dell’agenzia statunitense. Di questi, oltre 15mila stranieri, ha precisato una fonte della Cia alla Cnn, compresi duemila dall’Occidente, arrivati in Siria per unirsi all’Is. I combattenti proverrebbero da oltre 80 Paesi.

 

L’intelligence attribuisce questo incremento a «un reclutamento più intenso dal mese di giugno scorso, dopo le vittorie ottenute sul terreno e la proclamazione del califfato» nonchè a «un’attività più intensa dei neri combattimenti», ha aggiunto il funzionario Usa.

 

La Cia ha fatto conoscere le cifre 24 ore dopo l’annuncio del presidente Usa, Barack Obama, di un’offensiva per frenare l’avanzata jihadista, un’operazione che ora si allargherà anche alla Siria e che prevede l’invio di altri 475 militari in Iraq. Con gli Usa si sono schierati anche dieci paesi arabi. E sembra che anche il premier britannico Cameron sia vicino a dare il suo appoggio per un’azione militare dopo settimane di tentennamenti e smentite.

 

12 Settembre 2014
Sinceramente per arrivare a certe conclusioni non c'è bisogno di spendere 200 mdi ogni anno in servizi segreti :huh:
Penso che si riferisca SOLO ai miliziani presenti in Iraq e NON tenga conto della varie milizie Baathiste e non che si sono alleate con loro altrimenti il numero sarebbe ben maggiore!
Certo se qualcuno pensava che una ventina di bombardamenti, con 30 morti e distruggendo 10 mezzi al giorno bastassero a distruggerli dovrà finalmente rendersi conto che l'intervento dovrà essere molto più consistente
Saluti
Bruno
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http://www.infoaut.org/index.php/blog/conflitti-globali/item/12704-obama-isis-e-medioriente-il-ritorno-dellinstabilit%C3%A0-costruttiva

 

al di la del tono antiamericanista, mi trovo d'accordo con l'analisi fatta in quest'articolo.

L'isis non mi sembra questa grande minaccia per la nostra sicurezza. Che sia una scusa per danneggiare Assad, magari come risposta alle azioni russe in Ucraina?

 

 

 

Come afferma sarcasticamente Rosa Brooks su FP10se tagliare teste fosse un casus belli sufficiente Obama dovrebbe considerare la possibilità di attacchi aerei ai cartelli della droga messicana, che sono i veri specialisti nelle decapitazioni, e che, sopratutto, rappresentano una vera minaccia.”
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Gli americani credo , almeno all'inizio, eviteranno di colpire l'isis in Siria..

Non per paura dell'esercito siriano (se non si difendono dai raid di israele non credo possano farlo contro gli americani), ma per non alimentare la tensione con la russia.

 

Sconfiggere militarmente il califfato in iraq sarebbe gia' un risultato, con l'obbiettivo di farlo arretrare fino al confine, oramai inesistente, tra iraq e siria.

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e come si danneggia Assad se gli si elimina il principale avversario?

 

 

acquisendo informazioni e intelligence da passare ai ribelli del fronte di liberazione siriano (i ribelli "buoni") e magari anche bombardando "per sbaglio" qualche postazione delle forze governative. L'intervento USA è in aperto appoggio dei ribelli, almeno a quanto mi risulta dal giornale radio. Cosa vorrà dire?

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acquisendo informazioni e intelligence da passare ai ribelli del fronte di liberazione siriano (i ribelli "buoni") e magari anche bombardando "per sbaglio" qualche postazione delle forze governative.

informazioni che già hanno da secoli, per resto... faccimogli prima distruggere qualcosa e poi ci stracciamo le vesti, su.

 

 

L'intervento USA è in aperto appoggio dei ribelli, almeno a quanto mi risulta dal giornale radio. Cosa vorrà dire?

ma quali ribelli scusa? è contro l'ISIS, fa comodo un pò a tutti là.

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Gli americani credo , almeno all'inizio, eviteranno di colpire l'isis in Siria..

Non per paura dell'esercito siriano (se non si difendono dai raid di israele non credo possano farlo contro gli americani), ma per non alimentare la tensione con la russia.

 

Sconfiggere militarmente il califfato in iraq sarebbe gia' un risultato, con l'obbiettivo di farlo arretrare fino al confine, oramai inesistente, tra iraq e siria.

 

E come faranno?

Facciamo un esempio un reparto dell'ISIS viene attaccato dagli aerei vicino al confine siriano quando lo passa cosa succede? smettono di sparargli? è improponibile

L'attacco deve essere portato su entrambi i lati del confine.

Ma anche attaccando in siria è difficile, nella parte occidentale del paese gli scontri si svolgono prevalentemente nei centri abitati e li distinguere fra: assadiani, curdi, isis, al nusra, els (se esiste ancora) e civili è difficile se non impossibile, certo nel nord est invece la cosa è più facile e fattibile. Forse è per questo che i regolari non ci sono più nella zona? Hanno paura che "per errore" gli aerei USA colpiscano anche loro?

Ciao

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vero

Pero' non credo i siriani siano fessi.

Un conto e' uno sconfinamento legato ad una singola azione, un conto operazioni vere e proprie all'interno della Siria.

In alcune zone non sono presenti truppe regolari e non avrebbe senso andare a stuzzicare gli stati uniti, col rischio di vedersi colpire basi o aereporti, se questi stanno effettuando operazioni dove di fatto lo stato siriano non esiste piu'.

E sui confini con l'iraq, al contrario di israele, l'esercito siriano non c'e'. E li di lavoro ce ne e' da fare parecchio. Credo che le operazioni americane si concentreranno in quelle zone e non mi aspetto reazioni siriane e anche se sconfineranno non credo ci saranno problemi.

Gli stessi organi militari, anonimamente, hanno fatto arrivare ad Assad la notizia che nessuno andra' a colpire le postazioni dell'esercito regolare, a meno di rischi peri piloti americani.

 

Discorso diverso per operazioni all'interno della Siria in zone contese dai due gruppi. Io mi riferivo a queste operazioni e non penso che adesso gli stati uniti vogliano andare cosi' all'interno.

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L'Isis minaccia attacchi con il virus Ebola. Intanto in Australia sono state arrestate 15 persone con l'accusa di preparare attentati.

Ma dagli USA, vicino Ground Zero, arriva un tweet con foto.

 

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Modificato da fabio-22raptor
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MI pare che si parli di ISIS. Dunque, tale organizzazione è un insieme di terroristi "sui generis". La caratteristica principale di una forza terrorista-guerrigliera è quella di non aver bisogno del controllo del territorio e fare anzi di questo un punto di forza. L'isis non può adottare questo atteggiamento, perché il loro principale target politico è proprio quello di creare uno stato islamico. Dunque sono "costretti" a una guerra convenzionale, e le operazioni attorno alla diga di Mosul lo testimoniano. Ad oggi sembra avere un certo successo perché fornisce risposte in termini di sicurezza della popolazione in paesi che sono di fatto falliti (iraq e siria, ma anche la libia). La strategia adottata dalla casa bianca mi sembra poco efficace. E' vero che contro una forza convenzionale una efficace campagna aerea è devastante, ma poi servono le truppe sul campo. E non è detto che basti armare gli sciiti iracheni, i curdi o sdoganare gli iraniani. Credo che avrebbe più significato intervenire con pressioni politiche sugli alleati esterni dell'ISIS (penso soprattutto a turchia e arabia saudita). In sostanza la politica interventista rischia di non risolvere la situazione, e di complicare la situazione in un teatro in cui le problematiche sono già notevoli. Sfiancare l'ISIS significa fare gli interessi di Assad, e dunque di Putin. Colpire ISIS e Assad sarebbe anche peggio, visto che ci si avventurerebbe in un attacco a quello che è ancora uno stato sovrano, seppur "fallito". E non è escluso che mosca possa reagire in modo negativo, visto che i rapporti con i russi sono ai minimi storici degli ultimi 20 anni. In questo senso la crisi ucraina e quella mediorientale sono collegate e temo che Washington stia sbagliando strategia in entrambi i casi. Di fatto Obama sta lasciando fare Putin e tentando di contenere L'ISIS. Credo per questioni di rapporti di forza sarebbe più saggio il contrario e sono persuaso che una politica differente in ambito iracheno e con pressioni verso Istanbul porterebbe a buoni risultati senza un solo raid aereo

Modificato da Ein
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http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2014/09/19/terrorismo-mosca-sostiene-bozza-risoluzione-usa-per-consiglio-sicurezza_SNAMsTeSPqck6HJK2b3faM.html

 

Punti di contatto Mosca - Washington riguardo l'ISIS, anche se Mosca si astiene per ora da un qualsiasi intervento.

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Non hanno perso tempo a mettere in bella mostra il loro gingillo con questo video eh ;)

 

Beh si... c'è chi fornisce Kalach usati (per lottare contro mezzi blindati) e c'è chi fa il Job seriamente. Un può di sano marketing ci può stare.

 

Poi, a livello di forze aeronautiche... trovare un altro jet europeo perfettamente operativo ed efficiente in configurazione aria/suolo.... è un'ipotesi perlomeno da fantascienza. Va dunque + che bene il gingillo.

Ma stai pure tranquillo: ad operazioni compiute, avremmo sicuramente qualche ministro della difesa non Frenchie che si gongolerà parlando "del contributo decisivo delle proprie forze aeronautiche al successo delle operazioni".

Dichiarazioni esilaranti già sentite dopo la Libia....

;)

 

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http://m.agi.it/estero/notizie/isis_la_russia_accusa_gli_usa_destabilizzano_la_situazione-201409231050-est-rt10056#.VCFcj4FyyBY

 

I russi prima avevano approvato gli interventi contro l'ISIS... ora che pero' hanno toccato il suolo siriano iniziano a sbraitare... in fondo stanno facendo un favore ad Assad e quindi (indirettamente) a loro.. beh.. intervengano loro allora in Siria visto che e' un loro "protettorato".. o sanno solo condannare da lontano?

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Niente di sofisticato, ma come diceva Vorthex le probabilità che abbiano preso qualcosa di piu' pesante e performante sono concrete e reali...tuttavia, non si sono ancora registrati spiegamenti di tali sistemi. Restano dubbi anche sulle reali capacità di impiego di sistemi d'arma complessi.

 

Vorrei sottoporvi questo video.

 

https://www.youtube.com/watch?v=2Ppd09ATLaA

 

 

Sembra quasi che lo abbiano messo li per farlo colpire. Al momento dell'impatto nessuno è vicino, e anzi si vede un uomo che si tappa le orecchie gia' da prima.

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