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Strana guerra 1939 1940


SA.

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Perchè volevo sapere se conoscevate i due programmi su Focus: Segreti di guerra nel quale hanno ricostruito sulla base di fonti di interviste diversi argomenti tra cui questo ovvero la Strana Guerra.

Segnalo a chi è interessato: Armi del Futuro 3 in onda sul canale del digitale terrestre Dmax numero 52 poi sul canale digitale Focus numero 56: Gli archivi ritrovati della Seconda guerra mondiale.

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E' un argomento interessante,poi però gli eventi degli anni successivi hanno un po' fatto scemare l'interesse verso quei mesi tanto poveri di azione quanto ricchi di conseguenze e,forse, anche di gravi errori. A mio parere dovrebbero essere i pacifisti delle università ad imparare cosa succede quando si cerca di mantenere una "pace a qualsiasi costo",perchè la pace è come un matrimonio, per farlo bisogna essere tutti d'accordo, per romperlo basta uno.

In effetti è sorprendente che una coalizione dei Paesi fra i più potenti del Mondo, con un potenziale di milioni di soldati armati ed addestrati, centinaia di navi anche moderne e di aerei si sia fatta intimidire da un solo Paese ,che per altro aveva iniziato il suo programma di riarmo solo da pochi anni.

Se non sbaglio in Francia negli anni '50 fu istituita la "commissione per la verità" incaricata di ricostruire le vicende e gli eventuali errori di giudizio commessi da politici e generali,ma non ho idea se sia stato scritto un resoconto e se sia stata raggiunta una qualche conclusione,anche perchè pare che molti non abbiano risposto alle domande o abbiano fornito ricostruzioni,diciamo così, molto soggettive e in pochi si siano considerati colpevoli

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L'Europa e il mondo non credo che sottovalutarono Hitler, ma si limitarono a "sperare per il meglio ...", cioè a sperare che l'"annessione" dell'Austria e dei territori "tedeschi" della Cecoslovacchia, Danzica e la spartizione della Polonia con i sovietici gli bastassero ... Figuriamoci se bastavano, a uno che strillava dal balcone: "Oggi la Germania, domani il Mondo!" ...

Inoltre nessuno, ma proprio nessuno voleva essere il primo a passare alla storia per aver riesumato gli orrori della prima guerra mondiale, che allora erano ancora vivissimi in tutti.

Inoltre la Germania aveva dimostrato e stava dimostrando di essere superiore in tutto. Se inglesi e francesi avessero realmente attaccato Hitler per primi (rispettando il patto con la Polonia) forse gli avrebbero fatto solo un favore e lui se li sarebbe mangiati in un boccone, come poi avvenne davvero per i francesi.

Da non dimenticare poi che fino al 22 giugno 1941 Hitler e Stalin erano amici! Stalin prendeva gli avvertimenti inglesi e francesi su ciò che stava per succedere come un tentativo di tirarlo per la giacca, per cui si fidava più di Hitler che degli inglesi.

 

La "buffa guerra" fu un periodo ingannevole, falsamente "pacifico". La guerra mondiale era nell'aria per tutti, tutti sapevano cosa stava per succedere; è che a volte non si vuole vedere la realtà.

 

Il Reno costituisce il confine franco-tedesco per circa due-trecento chilometri, all'incirca da Basilea (in Svizzera) e Strasburgo a sud, fino circa a Coblenza in Germania a nord. Chi fosse passato da quelle parti tra la fine del '39 e i primi del '40 avrebbe visto effettivamente cose strane: due eserciti (tedesco e "alleato") ufficialmente in guerra svolgere le loro proprie attività alla luce del sole e a portata delle armi nemiche, ma senza che succedesse nulla. I francesi penetrarono effettivamente in territorio tedesco, ma fecero un buco nell'acqua. I tedeschi non reagirono apparentemente (e questo secondo me avrebbe dovuto dirla lunga ...). Per cui la guerra poteva sembrare "strana" forse solo in quei duecento chilometri di Reno, ma altrove era guerra "vera".

 

In realtà non accadeva nulla lì, ma altrove le cose erano ben diverse. Primo, la guerra sui mari. Gli U-boot e l'epopea delle corazzate tedesche come la Graf Spee e le navi corsare. Secondo, l'incredibile conquista nazista di Danimarca e Norvegia sotto il naso degli inglesi e come presupposto dell'attacco all'Inghilterra. Terzo: Stalin aggredisce la Finlandia (e le prende pure dai finlandesi!!).

Modificato da Vultur
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I francesi penetrarono effettivamente in territorio tedesco, ma fecero un buco nell'acqua. I tedeschi non reagirono apparentemente (e questo secondo me avrebbe dovuto dirla lunga ...).

 

questa non la sapevo!!!! a cosa ti riferisci?

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Si la famosa "Operazione Pierrot" (ma chi è che sceglie sti nomi?). Non è "colpa" dei francesi: francesi e inglesi sapevano fin dall'inizio che non potevano fare nulla. Si trattò solo di un penoso tentativo di far vedere ai polacchi che si faceva qualcosa. I francesi penetrarono a sud del Lussemburgo, incontrarono solo mine e villaggi deserti evacuati da un pezzo, poi tornarono in dietro per il semplice fatto che i tedeschi avevano "finito" con la Polonia e ora riportavano la loro "attenzione" a ovest.

Modificato da Vultur
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  • 1 mese dopo...

E' un argomento interessante,poi però gli eventi degli anni successivi hanno un po' fatto scemare l'interesse verso quei mesi tanto poveri di azione quanto ricchi di conseguenze e,forse, anche di gravi errori. A mio parere dovrebbero essere i pacifisti delle università ad imparare cosa succede quando si cerca di mantenere una "pace a qualsiasi costo",perchè la pace è come un matrimonio, per farlo bisogna essere tutti d'accordo, per romperlo basta uno.

In effetti è sorprendente che una coalizione dei Paesi fra i più potenti del Mondo, con un potenziale di milioni di soldati armati ed addestrati, centinaia di navi anche moderne e di aerei si sia fatta intimidire da un solo Paese ,che per altro aveva iniziato il suo programma di riarmo solo da pochi anni.

Se non sbaglio in Francia negli anni '50 fu istituita la "commissione per la verità" incaricata di ricostruire le vicende e gli eventuali errori di giudizio commessi da politici e generali,ma non ho idea se sia stato scritto un resoconto e se sia stata raggiunta una qualche conclusione,anche perchè pare che molti non abbiano risposto alle domande o abbiano fornito ricostruzioni,diciamo così, molto soggettive e in pochi si siano considerati colpevoli

Bisogna secondo me calarsi nello spirito e nella mentalità degli uomini politici e delle popolazioni del tempo. Il concetto di "pace a tutti costi", di "appeasement", tanto ricercati sul finire degli anni '30 dagli alleati occidentali rispecchiava il pensiero e le paure di quei paesi. Si può, probabilmente a ragione, accusare di miopia politica uomini come Neville Chamberlain o Daladier poichè una analisi nemmeno troppo profonda della leadership nazista in Germania poteva far facilmente capire quanto poco valessero le parole di Hitler e quanto grande fosse la sua fame di conquiste. I francesi avevano perso più di 1 milione di uomini nella Grande Guerra, mentre la relativamente poco popolosa Gran Bretagna ebbe più di 715.000 morti e tutto questo senza considerare gli invalidi di guerra. E' secondo me comprensibile che le due nazioni volessero a tutti i costi evitare un conflitto che avrebbe potuto facilmente trasformarsi in una nuova carneficina. L'opinione pubblica dei due paesi (e sappiamo bene quanto conti l'opinione pubblica in un paese democratico ad elezioni libere) era apertamente ostile ad un nuovo confronto militare con la Germania e lo fu almeno fino a che Hitler non violò apertamente gli accordi di Monaco, distruggendo quello che rimaneva della Cecoslovacchia. E' significativo che anche in Germania non ci furono assolutamente episodi di esultanza come quelli dell'agosto 1914 alla dichiarazione di guerra alla Polonia e, il 3 settembre, all'entrata in guerra contro Francia e Gran Bretagna. Tutte le testimonianze concordano che nella capitale tedesca l'aria era assolutamente quieta, quasi tetra. Anche il giornalista americano autore di una storia del III Reich, William Shirer riporta una considerazione simile. Perfino la popolazione tedesca quindi, nonostante i 6 anni di continuo bombardamento propagandistico da parte del Dr Goebbles, sentiva ancora sulle spalle i massacri del conflitto precedente.

 

Quanto ai rapporti di forza, è abbastanza chiaro che sul medio-lungo periodo la coalizione tra l'Impero Britannico e Commonwealth e l'Impero Francese avrebbe avuto sulla carta una notevole superiorità umana e materiale; il problema però è più complesso di così. Alla fine degli anni '30 i due paesi sapevano che in alcuni campi erano profondamente in ritardo rispetto alla Germania, nonostante già dal 1937 entrambi avevano iniziato delle limitate - poi sempre maggiori - politiche di riarmo. Tralasciando la superiorità tattica tedesca, che non si poté del tutto conoscere fino al maggio del 1940, sul breve periodo anche una guerra convenzionale sulla linea della I Guerra Mondiale, avrebbe potuto essere fallimentare e senza ombra di dubbio sanguinosa. Nella migliore delle ipotesi - un mancato sfondamento tedesco del fronte francese - avrebbe, nella mentalità degli alti comandi anglo-francesi, portato semplicemente ad una ripetizione della lunga guerra di posizione che caratterizzò il conflitto 1914-18; questo non era accettabile. Nè ovviamente la Francia poteva permettersi di cedere spazio in cambio di tempo e capacità di manovra, sia perchè di spazio non ce n'era proprio (tra l'altro i territori francesi più ricchi erano proprio a ridosso del confine), sia perchè le forze armate e i comandi non erano addestrati ad un tale tipo di combattimento; mancava proprio la mentalità e questo valeva in buona parte anche per gli inglesi, che d'altra parte ad inizio guerra potevano contribuire con ben poche divisione.

A tutto questo si aggiunse, nel settembre 1939, il dilemma del patto nazi-sovietico e, per l'impero inglese, la minaccia nipponica sempre crescente in estremo oriente che inevitabilmente impediva la concentrazione totale di tutte le forze terrestri e navali in Europa. In ultimo bisogna ricordare che i due imperi, enormi, molto più ricchi di risorse umane e materiali della Germania, avevano tutti i problemi di essere proprio organismi imperiali. Il loro vario contenuto etnico creava problemi linguistici, i crescenti nazionalismi nelle colonie facevano aumentare molto le tensioni interne e le enormi distanze tra la madrepatria e i territori oltremare complicavano enormemente il flusso di rifornimenti e la logistica in generale.

La Germania d'altra parte era invece un blocco più o meno etnicamente e linguisticamente omogeneo, posizionato nella "Mitteleuropa", che poteva mobilitare più rapidamente e più facilmente il suo potenziale umano e materiale e scagliarlo contro un singolo preciso obiettivo.

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