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Il 2050 secondo Airbus


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A350_thumb.jpgAirbus, il principale costruttore di aeromobili a livello mondiale, oggi ha reso pubblica l’ultima parte di The Future by Airbus, la sua visione di aviazione sostenibile nel 2050 e oltre. Per la prima volta, la vision va oltre il design dell’aeromobile concentrandosi sulle operazioni di terra e di volo per rispondere in maniera sostenibile alla crescita attesa nel settore del trasporto aereo.

“Incoraggiamo i nostri ingegneri a tenere continuamente una mente aperta e a ricercare approcci ‘innovativi’ che aiutino il nostro settore a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati per il 2050. Questi e altri importanti obiettivi in tema di tutela dell’ambiente potranno essere raggiunti solo attraverso una combinazione di investimenti sia volti a sviluppare un design più intelligente dell’aeromobile, sia ottimizzando l’ambiente nel quale l’aeromobile opera. Ecco perché i nostri ultimi concept “Future by Airbus Smarter Skies” non si focalizzano semplicemente su “che cosa” voliamo, ma “come” potremmo volare nel 2050 e oltre”, ha dichiarato Charles Champion, Executive Vice President Engineering di Airbus.

Secondo una recente ricerca Airbus già oggi, se il sistema di gestione del traffico aereo (ATM) e le tecnologie a bordo dell’aeromobile fossero ottimizzati, i voli in Europa e Stati Uniti potrebbero durare in media 13 minuti in meno, così come i voli in altre parti del mondo. Presumendo circa 30 milioni di voli all’anno sarebbe possibile risparmiare 9 milioni di tonnellate annue di carburante, corrispondenti a oltre 28 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 evitabili e a un risparmio di 5 milioni di ore sugli attuali tempi di volo degli aeromobili. Ulteriori significativi miglioramenti potranno essere ottenuti anche attraverso l’uso di carburanti nuovi e di nuovi modi di volare.

Questi sono:

 

Decollo degli aeromobili in ‘eco-salita’ costante

- Decolli assistiti grazie a sistemi di terra a propulsione che utilizzano energie rinnovabili e che permettono all’aeromobile di decollare con un angolo d’attacco maggiore, così da minimizzare il rumore e raggiungere più velocemente altitudini di crociera efficienti.

- Considerato che lo spazio della pista di decollo/atterraggio diventa sempre più esiguo e le megalopoli diventano una realtà, questo approccio potrebbe anche minimizzare l’utilizzo di terreno, dal momento che potrebbero essere utilizzate piste più corte.

Aeromobili in volo libero e in formazione lungo “autostrade dei cieli”

- Aeromobili altamente intelligenti sarebbero in grado di “auto organizzarsi” e selezionare le rotte più efficienti e rispettose dell’ambiente (“free flight”), sfruttando le condizioni meteo e atmosferiche prevalenti.

- Sulle rotte ad alta frequenza gli aeromobili potrebbero trarre significativi benefici dal volare, come gli uccelli, in formazione riducendo così la resistenza e utilizzando meno energia.

Avvicinamenti e atterraggi a minor impatto acustico e in planata libera

- Aeromobili autorizzati ad effettuare gli avvicinamenti agli aeroporti in planata libera, riducendo così sia le emissioni durante la fase di discesa sia il rumore durante l’avvicinamento più ripido, dal momento che non ci sarebbe bisogno della spinta del motore o della frenata in volo dell’aeromobile.

- Questi avvicinamenti potrebbero anche ridurre la velocità di atterraggio in anticipo riducendo così la lunghezza di pista necessaria all’aeromobile (necessità di piste più corte).

Operazioni di terra a ridotta emissione

- I motori degli aeromobili in atterraggio potrebbero essere spenti prima e le piste liberate più in fretta; le emissioni per i servizi di terra potrebbero essere ridotte.

- La tecnologia potrebbe ottimizzare la posizione di atterraggio di un aeromobile con sufficiente precisione così da avere a disposizione un muletto per il rullaggio autonomo e motorizzato da energie rinnovabili; così l’aeromobile potrebbe lasciare le piste più rapidamente, e questo ottimizzerebbe lo spazio nel terminal ed eliminerebbe le limitazioni delle piste e delle porte di imbarco.

 

L’utilizzo di biocarburanti sostenibili e di altre potenziali fonti di energia alternativa (come l’elettricità, l’idrogeno, il solare, ecc.) sarà necessario per assicurarsi l’approvvigionamento di energia e per ridurre ulteriormente nel lungo periodo l’impatto sull’ambiente nel settore del trasporto aereo. Questo permetterà l’introduzione estensiva dell’energia rinnovabile ottenuta a livello regionale vicino agli aeroporti, alimentando in maniera sostenibile il fabbisogno sia degli aeromobili sia delle infrastrutture.

Oggi Airbus sta già lavorando a numerose soluzioni innovative per andare incontro alle sfide dell’aviazione sostenibile del futuro, sia che si tratti dello sviluppo e dell’utilizzo di carburanti alternativi, degli investimenti nella progettazione di aeromobili o del supporto di un sistema di gestione del traffico aereo (ATM) più efficiente.

 

Airbus è anche uno dei principali attori dei programmi NEXTGEN e SESAR, che cercano di migliorare il rendimento del sistema ATM attraverso un miglior utilizzo delle prestazioni degli aeromobili, dei cambiamenti nelle infrastrutture e nell’organizzazione. Queste nuove capacità sono progettate per ridurre la congestione del traffico e i ritardi, garantiranno altresì un numero maggiore di rotte dirette e migliori profili di volo, e dovrebbero aiutare a ridurre i costi dei servizi di navigazione aerea attraverso comunicazioni e tecnologie all’avanguardia.

 

Nonsoloaerei.net

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