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Scarponi e calzature: c'è ancora bisogno di un modello d'ordinanza?


Simone

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chi di voi ha prestato servizio Militare ed ha fatto le lunghe marce che erano prescritte (sembra che il soldato di leva italiano marciasse anche di più rispetto ai Marines americani, secondo alcune pubblicazioni) non avrà di certo dimenticato le tribolazioni che causavano i pur robusti scaroni d'ordinanza. Senz'altro erano forti e duraturi nel tempo, infatti sono stati calzati da innumerevoli scaglioni di reclute,ma dopo pochi chilometri non mancavano fastidiosissime vesciche ai piedi ed altri problemi simili, ancora peggio se,invece di marciare, si doveva correre o portare carichi pesanti.

Se nel passato quasi nessuno poteva permettersi calzature particolari e già poteva dirsi fortunato chi possedeva un paio di scarpe di cuoio "da città" e non si parlava ancora di scarpoe di gomma, oggi vi è sovrabbondanza di calzature anche speciali a basso costo: si potrebbe pensare di permettere ai soldati italiani di utilizzare scarpe proprie, invece di un modelo d'ordinanza che, dovendo accontentare tutti, non calza a nessuno e crea problemi

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Mah guarda,

già oggi molti soldati italiani devono mettere di tasca propria bei soldi per equipaggiamento extra ordinanza che è quasi indispensabile quando sono destinati in teatri caldi come l'A-stan.

Non so se anche gli anfibi possano già essere acquistati a parte, certo che "permettere ai soldati italiani di utilizzare scarpe proprie" sembra un frase uscita dalla bocca di Monti per dire: "d'ora in poi gli anfibi li dovete acquistare voi" :ph34r:

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Può sembrare una barzelletta,però in Afghanistan, area per lo più desertica, non vi è un gran bisogno di calzature anfibie, già i sovietici utilizzavano talvolta scarpe "da tennis" con la suola d gomma per le operazioni in montagna, se ne parla anche a proposito del film russo "la 9-na compagnia"

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http://www.difesa.it/Segretario-SGD-DNA/DG/COMMISERVIZI/Bandi%20di%20Gara112/Documents/GARE%20VESTIARIO/2012-1/Bando_GUUE.pdf

 

pagina 5

 

http://www.assodipro.org/Leggi/Volontari/vademecum_volontari_2007_002.pdf

 

pagina 138

 

le scarpe sono ovviamente tutte in dotazione, poi come succede con tutto se qualcuno ha delle preferenze diverse se le può comprare come meglio crede.

 

L'attrezzatura perfetta non esiste: quello che è enormemente cambiato negli ultimi 20 anni è la possibilità di customizzare più o meno come uno crede l'equipaggiamento, con il risultato che ci sono reparti equipaggiati un po come gli pare.

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anche nei libri di andy mcnab si parlava di questa costumizzazione, l'autore affermava che si potevano scegliere gli scarponi che si volevano, ma se si rompevano e servivano dei nuovi, ti portavano quelli in dotazione, perciò meglio abituarsi a quelli.

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è già possibile comprare alcuni elementi del proprio equipaggiamento in proprio, gli scarponi, ma anche il basco, nessuno usa la pizza italiana, e tutti comprano lo spagnolo o il canadese ben più piccoli e solo per una questione estetica non per comodità.

Tuttavia ciò che si compra in proprio deve pur rispondere a caratteristiche di omogeneità e compatibilità con lo scenario in cui si andrà ad operare. Pensare a soldati con indosso le scarpe da tennis, chi della nike, chi della reebok, chi della puma, e di colori tutti diversi mi fa venire in mente l'abbigliamento dei barbari che inserendosi in numero sempre più elevato tra le fila dell'esercito romano alla fine ne modificarono il costume, che era uniforme, e alla fine era impossibile distinguire soldati barbari 2 "romani" dalla foggia, con grave danno dell'operatività e della disciplina.

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Credo che nessuno fuori da un campo vada in giro con delle Nike. Poi sotto la tenda si può stare anche in infradito, che gli scarponi non si possono tenere 7\24....

 

Però concordo sul fatto che l'equipaggiamente dovrebbe essere un minimo uniforme: non è ancora un problema nostro, ma alcuni reparti stranieri sembrano davvero della Blackwater piuttosto che dell'Esercito.

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nella primavera del 1943 durante la battaglia (stallo) di cassino, i portatori inglesi della I brigata guardie, che dovevano portare munizioni viveri medicinali e tanto altro, si toglievano l'orologio mettevano scarpe da ginnastica oppure ricoprivano di tela gli scarponi per non far rumore durante la notte. In parole povere dipende cosa devi fare e dove lo devi fare ci vuole la scarpa giusta come il veicolo giusto

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