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Israele - Iran


Dominus

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il Kazakistan non ha venduto proprio niente. le armi nucleari sono contate ed i russi se le sono riprese tutte, altrimenti lo avrebbe denunciato ed avrebbero nuclearizzato i ladri.

Modificato da vorthex
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Dopo la caduta dell'URSS tutte le armi atomiche sono ritornate in russia nel giro di 5 anni, nessuna è stata dispersa (anche perchè sennò sarebbe cominciata una caccia internazionale).

 

Il resto son cavolate buone per film holliwoodiani.

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Costruire una bomba nucleare (fissile) è relativamente semplice, e non parlo di una bomba "fallout", o sporca. Costruirne una termonucleare invece è estremamente complicato. E su questo ha ragione chi dice che anche se si hanno i progetti di costruzione, e quindi le tecnologie, mancano le capacità tecniche, ossia maestranze e macchinari.

Italia, Germania, o anche Giappone, non avrebbero la minima possibilità di diventare potenze nucleari a breve termine, anche se hanno lunghe tradizioni di studi sul nucleare civile.

Pensiamo anche al nucleare civile italiano, per tornare in pista, dopo più di 20 anni di fermo, siamo stati costretti ad avvalerci, e pagare profumatamente, del contributo francese, e questo non per fare un regalo ai galletti, ma perché evidentemente in Italia non c'era più nessuna azienda in grado di operare a livello da costruire una centrale.

Tra l'altro il materiale fissile, di solito, arriva già arricchito dai paesi veramente nucleari, e lì tornano le barre esauste (qualcuno ricorda le polemiche ambientaliste nei treni tedeschi carichi di uranio e plutonio diretti in Francia?), questo anche per stati che di centrali ne hanno tante e di lunga tradizione.

 

Gli altri discorsi stanno a zero comunque, la domanda è sostanzialmente questa: possiamo noi considerare l'Iran di oggi, meno avanzato tecnologicamente degli Stati Uniti del 1945?

Se la domanda è sì, allora non ci sono problemi. Se invece pensiamo che l'Iran di oggi, pur arretrato rispetto all'occidente di oggi (e ci mancherebbe altro), abbia un livello scientifico e tecnologico superiore a quello euro americano del 1945, le cose stanno diversamente.

 

P.S.

La scusa iraniana che vogliono nucleare civile per produrre energia è risibile con tutto il petrolio che hanno, per non parlare del fatto che le centrali gli sono state proposte molte volte, con gli stessi termini in cui è norma averle in altri stati, ma se vogliono avere la possibilità di arricchire il combustibile e poi trattare quello esausto per conto loro, qualcosa non torna più.

Modificato da Gabriele
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Costruire una bomba nucleare può essere pure semplice, ma militarizzarla rendendola idonea ad essere utilizzata come arma d'aereo o, peggio, come testata di un missile è ancora molto difficile, inoltre il grosso scoglio rimane l'acquisizione del materiale fissile, che richiede grosse infrastrutture praticamente impossibili da nascondere.

 

Ovvio che l'Iran può ovviare ad entrambi i problemi e avendo "importato" tecnici qualificati (sia pur non d'eccellenza) da pakistan ed est europa e con questo tira e molla in sede internazionale con il quale guadagnano tempo facendo lavorare gli impianti.

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Costruire una bomba nucleare può essere pure semplice, ma militarizzarla rendendola idonea ad essere utilizzata come arma d'aereo o, peggio, come testata di un missile è ancora molto difficile, inoltre il grosso scoglio rimane l'acquisizione del materiale fissile, che richiede grosse infrastrutture praticamente impossibili da nascondere.

 

Ovvio che l'Iran può ovviare ad entrambi i problemi e avendo "importato" tecnici qualificati (sia pur non d'eccellenza) da pakistan ed est europa e con questo tira e molla in sede internazionale con il quale guadagnano tempo facendo lavorare gli impianti.

 

 

Ma un vettore capace di viaggiare 1500 km non è un problema, e se hanno esperti pachistani o russi o cinesi, certo non faranno mancare il supporto tecnico per il montaggio. Poi se lo vorranno lanciare sarà come hai detto tu, non gli importerà eccessivamente della precisione, 10 km più o meno farebbe sempre gran danni se diretto verso Tel Aviv.

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10 km più o meno farebbe sempre gran danni se diretto verso Tel Aviv.

eh no, dipende tutto dalla testata. anche un arma di svariati Kilotoni, con un CEP così alto, sarebbe totalmente inutile sul piano militare. poi certo, da un punto di vista psicologico e mediatico è un arma eccellente e tanto basta a Tel Aviv per annichilire l'Iran.

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Ma un vettore capace di viaggiare 1500 km non è un problema, e se hanno esperti pachistani o russi o cinesi, certo non faranno mancare il supporto tecnico per il montaggio. Poi se lo vorranno lanciare sarà come hai detto tu, non gli importerà eccessivamente della precisione, 10 km più o meno farebbe sempre gran danni se diretto verso Tel Aviv.

 

 

Si ma tutto sta nel mettercela in quella testata, tutti sono capaci a fare una bomba grossa come un container per un test, ben diverso un arma dalla potenza giusta, quindi compatibile con la precisione del vettore, inserita in un missile, quindi con specifiche peso-dimensionali stringenti.

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L'Iran sfida Israele cavalcando le critiche mosse al governo di Tel Aviv per la gestione dei convogli umanitari verso la striscia di Gaza.

 

Iran, la Mezzaluna rosa: due battelli di aiuti a Gaza entro la settimana

 

TEHERAN - La Mezzaluna Rossa iraniana invierà due navi cariche di aiuti umanitari verso Gaza. Secondo la tv di Teheran Al Alam, le imbarcazioni partiranno entro la fine della settimana e saranno dirette verso il porto della città palestinese, sotto embargo israeliano da tre anni. Fonti della Mezzaluna rossa hanno fatto sapere che i volontari disposti a prendere parte alla spedizione possono registrarsi sul sito internet dell'ente. La decisione, ha spiegato il direttore dell'organizzazione Abdolrauf Adibzadeh, è stata presa dopo una riunione al ministero degli Esteri: «Una nave porterà donazioni fatte dalla gente e l'altra operatori di soccorso».

 

NUOVE MISSIONI - Nei giorni scorsi le Guardie della Rivoluzione islamica hanno fatto sapere di essere disposte a scortare nuove missioni navali verso Gaza nel caso in cui dovesse ordinarlo l'ayatollah Ali Khamenei. L'emittente di Teheran ha annunciato inoltre l'avvio di nuove iniziative di solidarietà pro-Gaza: nei prossimi giorni dovrebbe partire da Beirut una nave carica di aiuti con 75 attivisti a bordo. [...]

 

Articolo completo su Corriere.it

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L'Iran sfida Israele cavalcando le critiche mosse al governo di Tel Aviv per la gestione dei convogli umanitari verso la striscia di Gaza.

 

Iran, la Mezzaluna rosa: due battelli di aiuti a Gaza entro la settimana

 

TEHERAN - La Mezzaluna Rossa iraniana invierà due navi cariche di aiuti umanitari verso Gaza. Secondo la tv di Teheran Al Alam, le imbarcazioni partiranno entro la fine della settimana e saranno dirette verso il porto della città palestinese, sotto embargo israeliano da tre anni. Fonti della Mezzaluna rossa hanno fatto sapere che i volontari disposti a prendere parte alla spedizione possono registrarsi sul sito internet dell'ente. La decisione, ha spiegato il direttore dell'organizzazione Abdolrauf Adibzadeh, è stata presa dopo una riunione al ministero degli Esteri: «Una nave porterà donazioni fatte dalla gente e l'altra operatori di soccorso».

 

NUOVE MISSIONI - Nei giorni scorsi le Guardie della Rivoluzione islamica hanno fatto sapere di essere disposte a scortare nuove missioni navali verso Gaza nel caso in cui dovesse ordinarlo l'ayatollah Ali Khamenei. L'emittente di Teheran ha annunciato inoltre l'avvio di nuove iniziative di solidarietà pro-Gaza: nei prossimi giorni dovrebbe partire da Beirut una nave carica di aiuti con 75 attivisti a bordo. [...]

 

Articolo completo su Corriere.it

 

ehm sì, ho chiesto appunto informazioni sulla marineria iraniana nell'altra sezione.

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Mandare navi militari di scorta è davvero un affronto. Non mi sembra che i cattivoni israeliani abbiano negato l'arrivo di aiuti, solo che c'è il blocco navale quindi gli aiuti vanno consegnati ai militari che provvederanno ad inoltrarli a chi ne abbia bisogno, e non credo che abbiano bisogno di "intascarseli" all'africana maniera... Se da una parte spero nella calma e nella pace, dall'altra godrei a vedere un paio di bagnarole indiane colare a picco nel Mediterraneo.

Modificato da Tuccio14
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Be' non c'è molto da riderne, un'invasione di terra è fuori discussione, e per ridurre drasticamente le capacità iraniane sarebbero necessari mesi di continue missioni aeree, non certo una singola missione per quanto accurata ed efficacia.

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Be' non c'è molto da riderne, un'invasione di terra è fuori discussione, e per ridurre drasticamente le capacità iraniane sarebbero necessari mesi di continue missioni aeree, non certo una singola missione per quanto accurata ed efficacia.

 

Ora non esageriamo, un mesetto é più che sufficiente.

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Ora non esageriamo, un mesetto é più che sufficiente.

Ma non auspicabile. Io preferirei che tornassero il paese laico che erano prima che arrivasse quel pazzo guerrafondaio di Khomeini prima di doverli riportare all'età della pietra. Non capisco come tu faccia ad esaltarti per la morte delle persone sotto le bombe...

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Il pacchetto di sanzioni non è granchè, rispetto a quello originale ne sarà rimasto il 30% per evitare il veto russo-cinese, nel frattempo i russi si dicono vicini all'accordo per la fornitura di un' altra centrale.

A questo punto i provvedimenti internazionali diventano ridicoli, non vedo molte alternative alla guerra.

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Metto le mani avanti, non ci capisco niente di geopolitica, ma io penso che non ci sarà nessuna guerra.

Paesi come il Pakistan, che potenzialmente mi sembrano una vera polveriera, hanno armi nucleari da decenni e, a quel che so io, conoscendo parecchi iraniani e avendoci lavorato e studiato, l'Iran è un paese senza confronti molto più avanzato del Pakistan. Tutto questo per dire che gli iraniani mi sono sempre sembrati gente ragionevole, anche se devo ammettere che chi li comanda mi lascia un po' interdetto, MA questo non vuol dire che siano dei pazzi. In Iran non esistono "università" della Guerra Santa, in Pakistan si. Gli raniani sono ariani di ceppo indoeuropeo: sono la nostra stessa razza.

Il problema dell'atomica è un problema politico non militare e la sua soluzione non può essere che politica e non militare. Temo che a qualcuno possa forse dare molto fastidio che un paese produttore di petrolio entri a far parte dell' élite nucleare.

Sappiamo tutti come va il mondo: se non hai testate atomiche NON hai peso reale, ma se ce le hai...

Di conseguenza, trattare il prezzo di un barile di petrolio, specie se inizia ad essercene poco, con un paese dotato dell'atomica non è esattamente come trattare il prezzo con un paese che l'atomica non ce l'ha.

Inoltre, c'è il problema di Israele, che si sente giustamente "minacciata" da un Iran il cui "capo" le spara oggettivamente un tantino grosse, ma io credo che forse anche questo problema potrebbe essere ribaltato: e se fosse l'Iran a sentirsi minacciato da Israele? Con in più truppe statunitensi e un governo, almeno ufficialmente, filoamericano in Iraq e in Afghanistan? Insomma, perchè l'Iran vuole l'atomica?

L'atomica da potere e potenza. E a parecchia gente può dare fastidio un Iran potente. Il potere, a rigor di termini, presupporrebbe una maggiore responsabilità. Hai visto mai che magari un Iran atomico rende tutti più "responsabili" in quell'area?

Di sicuro molta gente si darà, volente o nolente, una bella calmata.

 

Ed ora una frase fatta (detesto le frasi fatte, ma questa mi ha trovato d'accordo): "... Signor Presidente, non mi preoccupa quello che si procura cento testate nucleari, mi preoccupa quello che se ne procura una sola...".

 

Da "The sum of all fears - Al vertice della tensione". 2002.

Modificato da Hobo
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Di conseguenza, trattare il prezzo di un barile di petrolio, specie se inizia ad essercene poco, con un paese dotato dell'atomica non è esattamente come trattare il prezzo con un paese che l'atomica non ce l'ha.

 

Il problema non è assolutamente questo, l'OPEC son quarant'anni che decide autonomamente e spesso in maniera alquanto aggressiva il prezzo del greggio senza che nessuno dei paesi abbia l'atomica, nessuno si sognerebbe mai di fare una guerra per avere uno sconto sul barile.

Il problema sostanziale è che l'Iran si vuole candidare a potenza regionale, ha da solo più abitanti dei paesi del golfo, una cultura differente e una leadership politica che segue una dottrina filosofico-religiosa alquanto preoccupante (la variante millenarista dello sciitismo sostiene il bisogno di preparare il mondo alla venuta del XII imam tramite la diffusione su scala mondiale del loro totalitarismo religioso), di conseguenza è un paese che fa paura in tutta l'area non solo ad israele, che ha una buona deterrenza, ma soprattutto ai paesi del golfo che già finanziarono una guerra per rimuovere khomeini quando sembrava debole e ora temono di essere i prossimi obiettivi dei Persiani tornati potenti.

La bomba iraniana più che rappresentare un pericolo di guerra nucleare immediata, che ne abbiano una o ne abbiano cento ne avranno sempre meno di america e israele per non parlare dei vettori, c'è il rischio inneschi una corsa al nucleare in un area vitale per gli interessi occidentali, con arabia saudita, turchia, siria, UAE nell'ordine pronti ad avviare il proprio programma nucleare, il che nel lungo periodo ci porta ad una guerra fredda su scala regionale nel migliore dei casi, con il pericolo di guerra aperta sempre dietro l'angolo vista l'instabilità intrinseca di quei paesi, il tutto condito da un iran con l'impunità di finanziare movimenti terroristici e di guerriglia antioccidentali e antisraeliani in maniera ancor peggiore di quanto faccia ora.

Di conseguenza proprio non posso credere ad un miglioramento della stabilità del medio oriente con l'atomica iraniana, al massimo si potrebbe avere un iran al comando del medio oriente dopo lunghe e sanguinose guerre, che sarebbe la cosa peggiore per tutti noi.

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Test missilistici

 

L'agenzia di stato iraniana "Fars" ha comunicato a fine aprile che l'ultima fase dell'esercitazione militare "Grande Profeta 5" condotta da Teheran nel golfo e nello stretto di Hormuz é cominciata il giorno 25 aprile con il lancio di 5 missili terra-mare e mare-mare da parte dei Guardiani della Rivoluzione (Pasdaran). L'agenzia ha specificato che uno dei missili aveva un raggio di oltre 300 km, aggiungendo che le forze di terra hanno condotto un'operazione che simulava il respingimento di un ipotetico nemico da posizioni interne al territorio iraniano. Pochi giorni prima, il sito dell'emittente "Fox News" aveva rivelato l'esistenza di un rapporto di 12 pagine del Pentagono nel quale si considera la possibilità che l'Iran possa sviluppare entro il 2015 missili intercontinentali in grado di colpire il territorio degli Stati Uniti.

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Test missilistici

 

L'agenzia di stato iraniana "Fars" ha comunicato a fine aprile che l'ultima fase dell'esercitazione militare "Grande Profeta 5" condotta da Teheran nel golfo e nello stretto di Hormuz é cominciata il giorno 25 aprile con il lancio di 5 missili terra-mare e mare-mare da parte dei Guardiani della Rivoluzione (Pasdaran). L'agenzia ha specificato che uno dei missili aveva un raggio di oltre 300 km, aggiungendo che le forze di terra hanno condotto un'operazione che simulava il respingimento di un ipotetico nemico da posizioni interne al territorio iraniano. Pochi giorni prima, il sito dell'emittente "Fox News" aveva rivelato l'esistenza di un rapporto di 12 pagine del Pentagono nel quale si considera la possibilità che l'Iran possa sviluppare entro il 2015 missili intercontinentali in grado di colpire il territorio degli Stati Uniti.

 

 

e' chiaro che più si va avanti, più le tecnologie diventano obsolete, e quindi relativamente accessibili. Costruire un vettore intercontinentale non è semplice, ma se ce l'ha fatta la Cina... Mi sembra logico supporre che tempo 100 anni moltissime tecnologie attuali riguardanti vettori, ma anche come infilarci testate nucleari di un certo rilievo, saranno pienamente nelle capacità di paesi oggi "terzi".

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  • 2 settimane dopo...
  • 4 settimane dopo...

Iran, Ahmadinejad: presto attacco Usa in Medio Oriente

 

di Robin Pomeroy

 

TEHERAN (Reuters) - L'Iran pensa che gli Stati Uniti lanceranno un attacco militare in "almeno due paesi" in Medio Oriente nei prossimi mesi, ha detto il presidente Mahmoud Ahmadinejad alla televisione statale Press Tv.

 

Nel corso di un'intervista registrata ieri, Ahmadinejad non ha specificato se pensa che lo stesso Iran possa essere attaccato, non dichiarando neanche quale sia stato il servizio di intelligence che lo ha portato a ipotizzare un'azione militare di questo tipo.

 

Gli Stati Uniti e Israele si sono rifiutati di escludere la possibilità di azioni militari contro il programma nucleare dell'Iran, che pensano possa portare la Repubblica Islamica a disporre di una bomba nucleare nonostante Teheran sostenga l'intento pacifico delle sue attività.

 

"Hanno deciso di attaccare almeno due paesi nella regione nei prossimi tre mesi", ha detto Ahmadinejad in uno spezzone trasmesso oggi sul principale canale d'informazioni.

 

Israele, che si è rifiutato di confermare o di smentire l'esistenza di un suo arsenale nucleare, ha già operato diversi attacchi preventivi contro obiettivi sospettati di attività nucleari. Nel 1981 ha attaccato l'unico reattore nucleare dell'Iraq e nel 2007 ha bombardato un sito sospetto in Siria.

 

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha definito la possibilità che l'Iran abbia armi nucleari "la massima minaccia terroristica". Il suo vice, Moshe Yaalon, ha detto che Israele ha migliorato la sua capacità militare che potrebbe essere usata contro i suoi nemici in Gaza, Libano, Siria e Iran.

 

Ahmadinejad ha detto che l'Iran ha "informazioni molto precise sul fatto che gli americani stanno tramando un piano, secondo il quale sono pronti ad intraprendere una guerra psicologica contro l'Iran".

 

Ha anche criticato le sanzioni internazionali volute soprattutto dagli Usa per premere su Teheran in materia nucleare.

 

L'Unione Europea si è accordata ieri su nuove sanzioni economiche, incluso il blocco degli investimenti sul settore petrolifero e del gas, seguendo una decisione simile di Washington e la quarta tornata di sanzioni Onu.

 

"L'idea di poterci persuadere a negoziare attraverso le sanzioni è solo un fallimento", ha detto Ahmadinejad.

 

Reuters

 

L'ENI smetterà realmente di investire in Iran?

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  • 4 settimane dopo...

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