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In volo con AereiMilitari e la Gazzetta dello Sport


admin

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Giornata di pura adrenalina per gli amanti del volo il 14 aprile grazie alla collaborazione tra AereiMilitari.org e la Gazzetta dello Sport!

 

Per il lancio di “Aerei da Combattimento”, una collana di modellini dei più importanti velivoli da combattimento, la Gazzetta ha deciso di far vivere a quattro appassionati del mondo degli aerei militari e del modellismo un'emozione indimenticabile a bordo di un VERO aereo militare: un ALBATROS L39! Il tutto si svolgerà presso l'aeroporto militare di Pilsen, a un'ora da Praga.

 

Tra i quattro fortunati che vivranno questa esperienza, uno proverrà dalla community di AereiMilitari e sarà il nostro reporter ufficiale, raccontandoci nei minimi particolari cosa si prova a volare su un vero aereo militare. A rappresentare tutti noi sarà il super supermoderatore Legolas, che condividerà la sua esperienza qui sul forum con video e tante foto!

 

Ecco il programma dettagliato della giornata del 14 aprile:

 

• Partenza: volo ore 7.20 da Milano Malpensa

• Arrivo a Praga ore 9.00

• Trasporto da Praga a Pilsen in auto con arrivo previsto all’aeroporto militare entro le ore 11.30

Svolgimento evento:

• Accoglienza con breve discorso introduttivo sull’iniziativa

• Briefing per l’esperienza volo (40 minuti)

• Inizio voli 12.30 (25 minuti a volo – 4 voli totali)

• Conclusione voli entro le 15.30

• Debriefing di chiusura

• Transfert all’aeroporto di Praga con partenza da Pilsen entro le ore 16.00

• Ritorno: volo ore 18.25 Praga

• Arrivo a Milano ore 20.00

 

Potete seguire questa fantastica iniziativa anche sulla pagina facebook dedicata della Gazzetta dello Sport.

 

Gazzetta_aereidacombattimento.png

 

EDIT: ecco i video della giornata!!!!

 

Qui c'è il nostro eroe Legolas!!!!!! Grande :okok:

 

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Buongiorno a tutti.

 

Allora anzitutto ringrazio l'Admin per l'occasione, poi vi prometto di fare quante più foto e domande mi risulti possibile per rendere al meglio un resoconto completo della giornata.

 

Temo le ire del tempo, che non promette nulla di buono, speriamo in un cambiamento.

 

Stay tuned.

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14-04-2012 Sabato

 

Repubblica Ceca – Aroporto di Pilsen Line

 

 

La giornata comincia presto, con la sveglia alle 05:30 in albergo, e con la navetta alle 06:00, sono all'appuntamento al Terminal 2 dell'aeroporto di Malpensa alle 6:20 con lo staff della Gazzetta dello Sport. Queste persone giovani e professionali, sono stati di una cortesia enconiabile, ed hanno contribuito con le loro capacità a far realizzare a tutti noi questo sogno d'infanzia. Insomma sono brillanti!!

 

Il volo EasyJet parte dal Gate D11 alle 07:20 in punto, è un Airbus 319 con cui dopo 1h20m di volo si raggiunge l'aeroporto di Praga, arrivo puntuale alle 08:40.

 

Da li ci aspetta il furgone della compagnia che si occuperà dei voli, la Czech Jet Team e qui prendiamo contatto oltre che con la traduttrice, l'autista, anche con un signore sulla sessantina ben portati, occhiali da sole, un metro e sessanta circa, un cappellino da baseball, ed un inseparabile cagnolino yorkshire di nome Charlie che gli fa compagnia. Quello sarà il nostro pilota, ma vi garantisco che l'aspetto bonario nasconde un top gun d'oltrecortina (dopo vi dirò il nome).

 

Guidiamo in direzione ovest per circa un'ora su un'autostrada che passa in mezzo alla Selva Boema, ed arriviamo all'ingresso dell'aeroporto da nord, passando una guardiola, poi a sinistra passiamo in mezzo alle strutture fino a sbucare davanti alla pista in cemento davanti alla scritta 24, con l'autista che guarda se per caso arriva qualche aereo (brivido), poi da un pestone all'acceleratore per attraversarla a tutta birra, ancora un paio di curve e si arriva davanti all'hangar del Team, dove L-39 è parcheggiato e pronto all'uso.

 

L'hangar è un vecchio shelter in stile Patto di Varsavia, sistemato per alloggiare l'aeroclub, e per ricoverare l'aereo la riparo ed effettuare la manutenzione. C'è anche la carlinga di un vecchio Mig-15 che sta venendo amorevolmente rimesso in condizioni di volare, praticamente pezzo per pezzo.

 

Qui finalmente si comincia a fare sul serio, qualche turista passa prima di noi, e cominciamo a prendere contatto col ruggito dell'Albatros, una chicca, nel nostro aereo è montanto ancora il motore originale AI-25 TL da 16,9 KN di spinta.

 

Intanto si procede col briefing pre volo, entriamo in un piccolo ufficio con delle poltrone, le tute di volo appese ad una rastrelliera, un seggiolino eiettabile (inerte) al centro della stanza, ci fanno accomodare e dopo poco arriva il nostro pilota Ladislav Snydr.

 

Entra nella stanza del briefing con la tuta di volo indossata e Charlie appresso, cominciando a presentarsi in inglese, spiega di aver iniziato a volare per l'aeronautica ceca (Československé Vojenské Letectvo ) sui Mig-21, è poi diventato pilota collaudatore per la Aero Vodochody, ed in seguito è poi passato al volo civile sul Cessna 525. Da qualche anno vola sugli Albatros nel week end portando a spasso i turisti, il tutto gli ha fatto cumulare un totale di circa 11.000 ore di volo. Nel frattempo che faceva tutto questo, è riuscito anche a comparire in un film di 007-Tomorrow Never Dies, ma questo non ce lo ha detto lui, ce lo hanno detto gli altri membri del team.

 

Ci parla brevemente delle caratteristiche dello L-39, ci spiega a grandi linee il programma di volo che si svolge a 15 Km più a sud, in uno spazio aereo acrobatico, e poi ci indica chiaramente di non toccare niente nell'abitacolo, sopratutto il freno di tipo ciclistico e posto sulla cloche, e i comandi del carrello, che dalla posizione del "turista" hanno priorità sui suoi comandi, dato che lui si siede davanti nella posizione destinata all'allievo, e noi dietro in quella dell'istruttore, e di non toccare le due leve rosse a destra e sinistra del canopy, che servono a farlo sganciare in volo. Detto questo ci assicura che ci lascerà pilotare l'aereo per un po', anche se non ci lascerà usare la pedaliera, che tanto serve solo per fare taxi e certe manovre, e la manetta del motore, della velocità si preoccuperà lui.

 

Poi ci spiega per filo e per segno come usare il seggiolino eiettabile se dovesse mai usare la celeberrima frase "Eject, eject, eject." Le due maniglie rosse poste fra le gambe, vanno afferrate dall'esterno per tenere i gomiti chiusi al corpo, va premuto almeno uno dei due leveraggi a pressione nella parte alta dell'impugnatura, bisogna ricordarsi di fare aderire la testa al poggiatesta e tirare con forza. L'intera sequenza dovrebbe completarsi in 1,5 s, e non si svolge in modo automatico fra i due, ma ognuno è indipendente dall'altro, fatto salvo che l'automatismo impedisce che i due seggiolini vengano eiettati contemporaneamente.

 

Dopo le domande, ci infiliamo le tute e si comincia a volare!

 

Tutti i miei compagni d'avventura passano avanti, quindi per un buon due ore vedo facce sognanti partire e facce sorridenti tornare, anche se un po' diverse di colore magari, e grandi saluti e tifo per tutti, e ogni volta che l'Albatros torna, i meccanici gli girano intorno per attaccarlo allo starter, controllare i livelli, mettere i ciocchi sotto le ruote, e più di una volta (almeno tre) per fare rifornimento.

 

Intanto gia vedere partire L-39 da 2, 5, 10 metri di distanza col fracasso della turbina russa e Vlady che ogni tanto da una fumata dal motore che lascia tutti in una nuvola per due minuti, ogni tanto dà una sgasata a V. la cameraman per spettinarla un pò, è un'esperienza.

 

Poi finalmente tocca a me.

 

Sorriso stampato, Vlady m'indica dove mettere le mani e i piedi per salire: tre scalini e una maniglia, prima il piede sinistro, poi l'altro fin su, mi metto in piedi sul seggiolino, e poi mi calo nell'abitacolo che veste come uno smoking, tutti i comandi a portata di mano, il seggiolino bello tosto che non cede un millimetro, bello il colore verdino che rilassa la mente, e gia mi sento un po' a casa fra altimetri e variometri alla russa, con l'indicazione in Km/h e metri, non "mph" e "ft" il che aiuta la rapida comprensione dei parametri di volo, i due abitacoli sono separati da un vetro divisore in corrispondenza del montante centrale del tettuccio.

 

Il capo macchina dai capelli bianchi e che somiglia ad Elstin in un attimo è gia da me, stringe le quattro cinture e io stringo di più, meglio prevenire gli sballottamenti, mi fa mettere i piedi coi talloni aderenti al sedile, in una posizione stile tinozza corta, io mi ricordo del briefing in cui ci è stato detto di non usare la pedaliera, e spingo avanti i piedi cinque centimetri, tanto la pedaliera è mezzo metro piu' avanti, ma "Elstin" subito me le fa rimettere incollate al seggiolino, allora capisco che forse qualcosa di non detto è che contrariamente a quanto accade per i seggiolini occidentali Martin Baker, qui non ci sono cinghie di ritrazione delle gambe nel momento dell'eiezione del sedile, e che quindi quella posizione serve ad evitare di tranciarsi di netto le gambe "casomai" eject diventasse una necessità, ed io non le sposto più. Poi mi fa vedere come funziona la maschera e l'erogazione dell'ossigeno, ma non me la mette al viso, l'appoggia sul pannello sinistro, mi fa capire nel caso mi servisse in volo, quale switch spostare di fianco sul pannello sinistro piuttosto indietro ma raggiungibile, indosso il casco, connette il microfono, e gia Vlady pronto: "Can you hear me?", "Loud and clear!", faccio io di rimando. Lui già sta facendo la procedura di avvio del motore, giù il canopy, e fa partire il motore che grazie allo starter ha un rapido sussulto col rumore di turbina che sale, poi c'è del movimento intorno a me, e grandi saluti e tifo ispirati da I. la fantastica animatrice del gruppo e dai ragazzi di BaroneRosso.it e dello staff, grazie ragazzi, tante foto e si parte in avanti. Rulla in fretta, e in poco siamo allineati alla 060, una classica pista di cemento in stile sovietico lunga 1450m e larga 60m. Il pilota per ogni attimo del volo spiegherà cosa sta facendo, e così sin dall'inizio mentre spinge avanti la manetta e L-39 si trasforma in una specie di Porche a tre ruote, dice: "Look the speed!". L'accelerazione è decisa e progressiva, in poco siamo a 150Km/h ed io penso: "Ecco qui il cessnino gia decolla", il tempo di pensarlo e siamo a 190, rotazione, 200 take off, salita e su il carrello a 10 m, viriamo a sinistra in accelerazione per incontrare l'altro aereo che fa le riprese in volo, credo sia un cessna 172, colore giallo, mentre rallentiamo decisamente e si sente sulle cinghie, ci posizioniamo alla sua destra, stringiamo fino a 10m, facciamo i saluti alle ragazze della troupe, sbattiamo un po' le ali, poi Vlady inclina a sinistra di 30° di bank, da un colpetto alla pedaliera e passiamo sotto al cessna che passa sopra di noi, il tempo di lasciarceli alla destra, e con un accelerazione e un po' di cloche a salire in un attimo il loro aereo è gia minuscolo sotto di noi, spinge da purosangue il "39", viriamo e ci portiamo in zona operazioni.

 

In questi pochi minuti noto che la visibilità è buona di lato e sul davanti, grazie alla posizione sopraelevata del seggiolino posteriore, un po' carente in avanti e in basso, e dietro, da dove non si riesce a vedere più in la delle terminazioni alari, forse per via delle cinture molto strette, ma in ogni caso non migliorerebbe di molto anche allentandole un poco. Per fortuna la giornata è passata da un tempo incerto, a un bel sole tiepido, che con l'aria fresca permette una visibilità di decine di chilometri senza l'effetto nebbiolina, il panorama della Rep. Ceca e bellissimo e c'è natura lussureggiante e piccoli paesi ovunque.

 

Vlady livella a circa 1500m e molto gentilmente pennella un paio di tonneau e virate per farmi prendere confidenza con la forza G e il mondo a testa in giù, poi mi lascia i comandi, tira su le mani e poi:"You fly"... "Thank you. I have the plane!", sposto la cloche un po' a sinistra e un po' a destra, e con piacere sento che è reattivo, diretto e senza zone morte, e mentre a voce alta dichiaro le mie manovre, tiro la cloche per portarmi a 10° a salire, spingo un po' avanti in posizione neutra, e poi deciso a sinistra, con uno scatto veloce rollo, brividi e tre secondi che sembrano eterni col sole che gira intorno a me, la terra passa sotto, livello dall'altra parte esattamente alla stessa quota: "Perfect!" fa Vlady!! "Ficoooo penso io" (poi non mi verrà più cosi bene). Poi tiro un altro tonneau dall'altra parte, poi virata a coltello a sinistra, virata destra, un paio di mezze virate a 45° di qua e di la, alchè il pilota prende i comandi dicendo che sono un po' brusco (come biasimarlo, volevo proprio vedere fin dove lo potevo tirare), ma questo fa perdere velocità, e mi fa vedere di nuovo come le cose andrebbero fatte, ringrazio e e riprendo i comandi, ancora un minuto per godere della gioia di pilotare, poi Vlady si scatena. Non ricordo più quante tirate abbiamo fatto, ma fra virate e immelmann a 500 Km/h e rolls a manciate, dopo la terza volta che vedo nero, finchè ho ancora un barlume di coscienza, alzo bandiera bianca e chiedo la guida turistica. Il tempo di tirare il fiato e sapere che la tirata tosta era a 5G, mi fa vedere come in prossimità dello stallo, L-39 sia docile come un gattino, manetta in "idle", aerofreni fuori, cloche indietro che vibra un po', mi spiega da qui potremmo planare fino a Praga che vedo li davanti, anche senza motore, con veloci correzioni che l'istinto di un pilota navigato gli da per prevenire l'insorgenza dello stallo fino a diventare vite, da motore a metà manetta, e scattiamo di corsa in avanti, (troppo fico sto Albatros), facciamo quota e cominciano due, tre affondate a 600/800 Km/h (Look the airspeed!!!) con le richiamate finali che sono come un pugno in pancia, e di nuovo un affondo a 800Km/h, incredibile come fili liscio senza un sussulto, senza un'esitazione sempre più veloce, richiamata e poi con l'energia accumulata facciamo quota e ci mettiamo in posizione per un passaggio basso, io gli chiedo:"Can we fly over the hangar?"---"Sure!!" sull'hangar dove ci sono i nostri amici ci arriviamo con un passaggio radente sulla pista a 10m e 750 km/h, con tutti quegli alberi l'hangar praticamente non si vede, (si capisce come sarebbe stato efficace contro i piloti occidentali che avrebbero dovuto sganciare a bassa quota e in velocità su un bersaglio incerto) richiamata all'ultimo momento per fare il pelo agli alberi sapendo che la sotto hanno sentito il ruggito del motore passare in un baleno, ultimo roll e invertiamo per metterci nel braccio sottovento all'atterraggio, base, la spia rossa degli ultimi 150Kg di carburante che lampeggia, e atterriamo con una flare senza storia che rende giustizia ad un volo fantastico!

 

 

Ragazzi fantastico! Spero di aver contagiato qualcuno perché, quando sono sceso dall'aereo la mia era gioia pura al massimo!!

 

 

Da qui è stata una giornata tutta in discesa, fra la birra e le risate passate con una compagnia eccezionale e indimenticabile di persone e talenti incredibili, tutti molto soddisfatti di aver passato una giornata piena di ricordi da cartolina.

 

Sull'aereo di ritorno da Praga, qualcuno si è appisolato, chi cercava la chiacchiera, qualcuno già scriveva questo "report", che spero vi abbia fatto piacere leggere.

 

E per finire, un grazie enorme all'Adim che mi ha regalato questa "perla" che la Gazzetta dello Sport ha organizzato in occasione del lancio di "Aerei da Combattimento", che sarà il mio prossimo acquisto. Un abbraccio particolare alle persone speciali di quel giorno, e un saluto ai compagni d'avventura di BaroneRosso.it e agli amici di tutto il forum!!!

 

Ecco le gallery delle foto, messe a disposizione dai ragazzi dello staff, e l'ultima da me stesso:

 

Primo set di foto ,

 

Secondo set di foto,

 

Il topic degli amici del sito BaroneRosso.it

 

La mia fotogallery

 

I video su Youtube

Modificato da -{-Legolas-}-
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Complimenti Legolas, bellissima esperienza, e ben raccontata!

Grazie per averla condivisa con noi!

 

Robby

 

E' un piacere condividerla con voi!

 

Allora ragazzi, mi dicono dalla redazione che sono appena stati sfornati i video! Buona visione!

 

---------------> http://www.youtube.c...dacombattimento

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  • 2 settimane dopo...

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