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Concetto Strategico Italiano


Andrea75

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Quali sono gli interessi nazionali? Le attuali Forze Armate italiane sono adeguate? In che modo e secondo quali direttive si sviluperanno i cambiamenti?

 

Ho pensato di iniziare una nuova discussione per analizzare il

 

quadro di riferimento concettuale necessario ad assicurare uno sviluppo coerente, coordinato e sinergico delle attività di specifica competenza ed a conseguire gli obiettivi prefissati con il miglior rapporto costo/efficacia.

 

Un primo documento è Il Concetto Strategico del Capo di Stato Maggiore della Difesa risalente al 2005.

 

Mi pare un buon punto di partenza per cominciare a capire verso quali direzioni saranno trasformate/sviluppate le Forze Armate italiane.

 

Un secondo documento (predisposto per il Parlamento) propone una Analisi dei rischi strategici per il 2012

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La direzione intrapresa per lo sviluppo delle FF.AA. Italiane, seguendo la scia della NATO, è la interoperabilità interdisiplinare (joint) e multinazionale (combined).

 

L'obiettivo è quello di creare una rete (network) in cui interagiscono informazioni e capacità operative. Con questo sistema sarà possibile operare con risorse minori (ma più efficienti) per arrivare allo scopo fissato.

 

Ecco un documento dello Stato Maggiore della Difesa: La trasformazione NET-Centrica del 2006

 

Ed ecco uno studio sul Programma Forza NEC del 2011

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Come noto, l'Italia è membro della NATO. Ecco quindi il Concetto Strategico NATO adottato dai paesi membri nel novembre 2011.

 

Per sommi capi:

 

LA SICUREZZA

- il rischio di un attaco convenzionale contro l'area Nato è molto basso;

- rimane la minaccia per i missili balistici, delle armi nucleari e delle armi di distruzione di massa;

- una nuova crescente minaccia è rappresentata dal terrorismo;

- cresce il rischio di subire un attacco cibernetico;

- i trasporti di merci, le vie di comunicazione e l'approvvigionamento energetico sono considerati strategici;

- vengono introdotti nuovi concetti: lo sviluppo sostenibile, cambiamenti climatici.

 

DIFESA E DETERRENZA

- la deterrenza (convenzionale + nucleare) rimane un pilastro NATO;

- sviluppo di un sistema di difesa contro un attacco missilistico, anche in collaborazione con la Russia;

- sviluppo capacità anti NBCR;

- sviluppo capacità di difesa da cyber attacchi;

 

SICUREZZA E GESTIONE DELLE CRISI

- intervento ai confini della NATO per prevenire/gestire crisi potenzialmente dannose per l'Alleanza;

- approccio "comprensivo" alle crisi: militare + politico + civile;

- contibuti alla stabilizzazione e ricostruzione

 

 

PROMOZIONE DELLA SICUREZZA INTERNAZIONALE CON LA COOPERAZIONE

- controllo armamenti, disarmo, non proliferazione;

- porte aperte ad eventuali nuovi paesi;

- partnership;

- cooperazione NATO-Russia;

- ricerca stabilità nell'area del Mediterraneo, nei Balcani, nella regione del Golfo;

- proseguimento contatti con Georgia e Ucraina

 

RIFORMA E TRASFORMAZIONE

 

NATO NEL 21° SECOLO

Modificato da Andrea75
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Le cose sembravano molto più semplici ai tempi della G.F. (Guerra Fredda): due blocchi contrapposti,noi che ci occupavamo del nostro giardino,gli USA a fare i poliziotti in giro per il mondo. Comunque non è questo il punto.

 

Sicuramente una crisi ai confini dell'Alleanza,in questo momento c'è e penso alla Siria.

 

In seconda istanza,credo che terrorismo e cyber warfare cresceranno d'importanza,di pari passo con l'uscita dal teatro afgano.

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Sicuramente una crisi ai confini dell'Alleanza,in questo momento c'è e penso alla Siria.

 

In seconda istanza,credo che terrorismo e cyber warfare cresceranno d'importanza,di pari passo con l'uscita dal teatro afgano.

 

Concordo!

 

Ci sono inoltre alcune situazioni "latenti" (potenziali crisi o conflitti) ai confini della zona NATO:

 

- Cecenia

- Abkazia/Ossezia/Georgia

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  • 4 settimane dopo...
... l’obiettivo di creare un Esercito dotato di effettiva mobilità strategica, quindi con un “peso” decisamente inferiore rispetto agli standard degli anni ’90. Tale Esercito avrebbe dovuto possedere anche una grande flessibilità, in modo da poter affrontare un ampio spettro di minacce e rispondere alle più diverse esigenze, e al tempo stesso avrebbe dovuto godere di uno schiacciante vantaggio qualitativo su qualsiasi avversario, grazie all’introduzione di tecnologie e sistemi realmente innovativi

...

l’impiego di sensori avanzati, all’utilizzo di sistemi di comando e controllo ed a quello di armi di precisione per ottenere una notevole “conoscenza della situazione”, la cosiddetta Situational Awareness, e nel contempo per individuare i bersagli più facilmente ed ingaggiarli con maggiore efficacia

 

Il primo aspetto da valutare sono le comunicazioni, ovvero la rete di collegamenti che collega tutti gli assetti coinvolti nel teatro, alla cui base ci sono i satelliti.

Nel caso italiano troviamo il satellite italo-francese SICRAL 1B (Sistema Italiano per Comunicazioni Riservate ed Allarmi - categoria C3ISTAR), operativo dal 2009 fino al 2019. Dal 2012 si unirà alla costellazione il Sicral 2 (in fase di sviluppo). Questi satelliti raggiungono il SICRAL, operativo dal 2001.

 

SICRAL 1B fornirà servizi di comunicazione tattica e strategica così come abiliterà comunicazioni mobili fra assetti terrestri, navali e aerei. Fornirà anche capacità di trasmissione UHF e SHF satcom alle forze NATO in base ad un Memorandum of Understanding firmato nel 2004 dai ministri della difesa di Italia, Francia, Gran Bretagna e l’Alleanza Atlantica.

 

SICRAL 1B - Articolo che parla del lancio

 

SICRAL 1B - articolo

 

 

Esiste poi un secondo programma italo francese denominato Athena-FIDUS, acronimo di Access on THeatres and European Nations for Allied forces - French Italian Dual Use Satellite source

 

Athena-FIDUS prevede lo sviluppo di un satellite geostazionario per servizi di comunicazione duali a "larga banda", dedicati, indipendenti e proprietari, per usi militari e governativi Italiani e Francesi.

Il sistema fornirà i seguenti servizi:

-accesso a larga banda ad internet per terminali fissi o portatili localizzati in aree con bassi livelli (o livelli degradati) di infrastrutture di comunicazione (per la gestione disastri naturali o dolosi e delle situazioni di emergenza in genere);

- servizi di telecomunicazione a larga banda per i terminali delle forze di polizia, (per esempio per fornire l'accesso a database multimediali remoti);

- interconnessioni "seamless" (LAN-to-LAN, Virtual Private Network) tra siti aventi infrastrutture di telecomunicazioni locali;

- servizi di telecomunicazione per garantire la sorveglianza remota di aree critiche (porti, aeroporti, ferrovie, aree di disastri naturali e non, etc.);

- servizi di di telecomunicazione per le Forze Armate complementari alle soluzioni militari esistenti o previste nel prossimo futuro.

 

Athena-Fidus - articolo

 

Athena-Fidus - articolo

 

Aggiungo anche un link al satellite francese SYRACUSE III, visto che opera anche in ambito NATO

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  • 2 settimane dopo...

Sempre in ambito di comunicazioni

 

Per avere interoperabilità tra i vari assetti schierati in un teatro è necessario metterli in comunicazione tra di loro, metteri in rete. Questo avviene grazie al Tactical Data Link. In ambito NATO abbiamo il Link 16.

 

Link 16 provides real-time, jam-resistant secure transfer of combat data, voice and relative navigation information between widely dispersed battle elements. Participants gain situational awareness by exchanging digital data over a common communication link that is continuously and automatically updated in real time, reducing the chance of fratricide, duplicate assignments or missed targets. Each participant in the communication link is able to electronically see the battle space, including assigned targets or threats. The MIDS represents the latest generation of Link 16 equipment incorporating secure data and voice into a single, small, affordable and highly reliable unit.

 

Alcuni collegamenti che forniscono informazioni più dettagliate:

 

Joint Tactical Information Distribution System (JTIDS)

 

LINK 16 Datalink

 

Funziona così source:

 

Le informazioni provenienti dai satelliti o dai droni arrivano in un "centro elaborazione dati" C2 (comando e controllo) e vengono condivise con gli assetti in teatro.

 

ELEC_Link-16_Scenario_lg.jpg

 

Segnalo anche un documento che approfondisce i Tactical Data Links source

 

 

Una implementazione/completamento si avrà con lo sviluppo del sistema Link 22

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Segnalo un documento sul deterrente nucleare della NATO source

 

per chi volesse approfndire, a fine pagina si trova il linkl all'intero documento

 

Two clear conclusions emerge from this analysis.

 

First, in the more than 2 decades since the end of the Cold War, the problem itself—that is, the question of what to do with weapons designed in a previous century for the possibility of a World War III against a military alliance that no longer exists—is understudied, both inside and outside of government. Tactical weapons, although less awesome than their strategic siblings, carry significant security and political risks, and they have not received the attention that is commensurate to their importance.

 

Second, it is clear that whatever the future of these arms, the status quo is unacceptable. It is past the time for NATO to make more resolute decisions, find a coherent strategy, and formulate more definite plans about its nuclear status. Consequently, decisions about the role of nuclear weapons within the Alliance and the associated supporting analysis are fundamental to the future identity of NATO. At the Lisbon Summit in Portugal in November 2010, the Alliance agreed to conduct the Deterrence and Defense Posture Review (DDPR).

 

This effort is designed to answer these difficult questions prior to the upcoming NATO Summit in May 2012. The United States and its closest allies must define future threats and, in doing so, clarify NATO’s identity, purpose, and corresponding force requirements. So far, NATO remains a “nuclear alliance,” but it is increasingly hard to define what that means.

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  • 2 settimane dopo...

NATO AGS Management Agency NAGSMA, composta dai seguenti paesi: Bulgaria, Czech Republic, Estonia, Germany, Italy, Latvia, Lithuania, Luxembourg, Norway, Romania, Slovak Republic, Slovenia, USA.

 

L'Italia partecipa al programma NATO AGS (Alliance Ground Surveillance) per la sorveglianza della superficie terrestre, situato presso la base di Sigonella in Sicilia, la cui capacità diventarà operativa dal 2017. In pratica sono "Gli occhi nel cielo per gli scarponi sulla terra". Il programma si basa su osservazioni "lunghe", effettuate ad elevata altitudine per mezzo di UAV US RQ-4B Global Hawk HALE - versione Block 40.

 

AGS1.jpg

 

Ecco un concept che mostra il funzionamento e le interconnessioni tra gli assetti in teatro

 

AGS2_large.jpg

 

Durante l'ultimo summit NATO di Chicago è stato firmato il contratto per la fornitura degli UAV source

 

A procurement contract for the AGS system was signed on 20 May 2012 in the margins of the NATO Summit in Chicago, paving the way for the the delivery of a vital capability that will be made available to all NATO member nations

 

The NATO AGS now proposed includes an air segment consisting of six Block 40 Global Hawks that will be equipped to meet NATO requirements. They will carry Northrop Grumman's Multi-Platform Radar Technology Insertion Program (MP-RTIP) ground surveillance radar sensor, which will be capable of detecting and tracking moving objects throughout the observed areas as well as providing radar imagery of target locations and stationary objects, the company said in a statement
Modificato da Andrea75
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Programma AGS: il contributo di Francia e Gran Bretagna NATO AGS and the Anglo-French contribution

 

Queste 2 nazioni non partecipano al programma NATO AGS come paesi firmatari, ma contribuiranno in altro modo (in estrema sintesi non ci metto soldi, ma assetti ed equipaggiamenti):

under current plans all 28 of the alliance's member states will provide financial support for long-term operations, while its two leading European players, the UK and France, will contribute other surveillance equipment. The pair are due to sign a memorandum of understanding in 2017 to determine what that will entail, but have previously agreed to pursue a collaborative medium-altitude, long-endurance UAV project; Telemos.

Another option for the UK would be to retain part of its Sentinel R1 fleet, which is currently threatened with early retirement following the departure of NATO forces from Afghanistan later this decade. It also has allocated funds for a "Crow's Nest" programme to replace the Royal Navy's current Sea King 7 airborne surveillance and control system helicopters (which have been used to great effect in Afghanistan and during last year's Libya operation), which would provide a more modest contribution.

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  • 1 mese dopo...
L'Italia partecipa al programma NATO AGS (Alliance Ground Surveillance) per la sorveglianza della superficie terrestre, situato presso la base di Sigonella in Sicilia

 

 

NEWS DAL SALONE DI FARNBOROUGH

 

SELEX Elsag fornirà il Wide Band Data Link per l’AGS

17 luglio - SELEX Elsag, una società Finmeccanica, rafforza la partecipazione italiana al programma NATO Alliance Ground Surveillance (AGS) fornendo il sottosistema Wide Band Data Link Line-Of-Sight (WBDL-LOS). In qualità di subcontractor di SELEX Galileo - l’azienda Finmeccanica capofila e principale subcontractor del prime Northrop Grumman Corporation (NYSE:NOC) - SELEX Elsag mette al servizio del Programma la propria esperienza e le proprie competenze nella progettazione e sviluppo di sistemi e apparati di comunicazione avanzati. Il programma NATO AGS è il nuovo e più importante asset della NATO per attività di intelligence, sorveglianza e ricognizione, in grado di rafforzare ulteriormente la sicurezza dell’Alleanza. Il Sistema è composto da un segmento aereo basato sul Global Hawk, piattaforma senza pilota per il volo ad alta quota di lunga durata (HALE UAS - High-Altitude Long-Endurance Unmanned Aircraft System), e da un segmento di terra che implementa le capacità di controllo della missione, e di analisi, distribuzione e archiviazione dei dati. Il segmento di terra, inoltre, rappresenta l’interfaccia tra il sistema AGS e le altre capacità NATO di Comando, Controllo, Intelligence, Sorveglianza e Riconoscimento (C2ISR - Command, Control, Intelligence, Surveillance and Reconnaissance). La principale base operativa del programma AGS è situata a Sigonella, in Italia. Nei complessi e vasti sistemi di sorveglianza multi-nazionali come il NATO AGS, interoperabilità e connettività sono requisiti inderogabili. La soluzione WBDL-LOS di SELEX Elsag è pienamente conforme al nuovo STANAG 7085 Edition 3 e includerà caratteristiche specifiche che soddisfano gli standard operativi del Programma. "SELEX ELSAG gioca un ruolo fondamentale nel mercato mondiale dei sistemi avionici di Comunicazione, Navigazione e Identificazione (CNI) e il WBDL-LOS rappresenta uno dei prodotti chiave che ci consente di mantenere e migliorare il nostro posizionamento”, ha commentato Paolo Piccini, Direttore Generale di SELEX Elsag. “Siamo molto orgogliosi di far parte del programma NATO AGS e ci impegneremo per contribuire al suo successo”. Il WBDL-LOS sarà integrato sia a bordo della piattaforma Global Hawk fornita da Northrop Grumman sia in diverse stazioni AGS del segmento terrestre e consentirà una trasmissione dati bidirezionale e a banda larga fra queste componenti.

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  • 1 mese dopo...

NATO AGS on course for 2015 flight debut

 

 

NATO's Alliance Ground Surveillance (AGS) programme has made good progress since the signature of a roughly £1.7 billion ($2.7 billion) contract in May.

...

"It was a long fight," he says of the initiative to provide an Alliance-owned fleet of five Northrop RQ-4 Global Hawk unmanned air vehicles and associated equipment, all due to be operational by 2017.

 

Speaking at ILA, Copija confirmed a target date of September 2015 to fly the first AGS system aircraft, with deliveries of the high-altitude, long-endurance fleet completed in 2016.

 

The Block 40 Global Hawks will carry a Northrop/Raytheon MP-RTIP ground surveillance radar being developed for the US Air Force. The aircraft and associated infrastructure will be based at NAS Sigonella in Sicily, with initial operating capability to be declared in 2016.

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Italy Wants More For Less With Defense Cuts

 

Italy will carry out a major armed forces reform, with the ambitious goal of increasing or at least maintaining its operational capabilities while cutting personnel, infrastructure and support components.

...

The government is adamant that additional funding provided earlier on top of the core defense budget to finance military operations abroad is going to be slashed. The provision for 2012 is set at €1 billion ($1.23 billion), with a 30% reduction from previous levels. This will require the ministry to gradually reduce force commitments; for instance, the provision for deployed troops, including in Afghanistan, for 2012 has now been cut to 6,600 from 7,400. The idea is to trim the Afghanistan force gradually by 1,200, to 3,000, by March 2013.

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Given the crisis in Syria, it will be difficult to reduce the contribution to U.N. missions, and so far NATO's attempts to bring back troops from Kosovo have been frozen, due to the tense situation in the country following ethnic clashes in 2011.

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Di Paola further plans to reduce the uniformed personnel from 180,000 to no more than 150,000, with civil servants going down to 20,000 as soon as possible.

...

Meantime, logistics and support infrastructure is being shut down, with preference given to building joint-service facilities and centralized procurement systems, which are expected to save money.

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The minister says that the current €1.5 billion is below the minimum required to keep the armed forces operational. At this level, it is possible only to keep forces prepared for overseas deployment or for key national defense duties at readiness, and little more.

...

That leaves procurement as a major bill-payer. The ministry has requested €3.9 billion versus the €3.4 billion approved in 2011, but there is just €2.47 billion available for 2012 ... This forces defense to make extraordinary maneuvers to maintain coherence in its program financing while postponing deliveries and payments, delaying new program starts and renegotiating contractual terms and quantities in every case it was legally and financially able to do so.

...

New contracts will be written differently, but this will influence only the future. Di Paola says procurement quantities will be specified over only a set number of years. He referred to a process of gradually improved systems versus “umbrella” contracts for fixed quantities, with deliveries spread over decades and additional spending to prevent system obsolescence.

...

the ministry hopes that 2012 will be the worst year, and that in 2013 and 2014 the total procurement funding, including “external” money will rise back to the pre-crisis level of €5 billion—a dim hope, given the seriousness of the Italian financial crisis.

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Basi italiane per combattere Al Qaida

 

Sigonella verrebbe utilizzata per operazioni antiterrorismo nella riva Sud del Mediterraneo e in primo luogo per colpire obiettivi in Libia. Droni sono già stati usati contro le armate di Gheddafi, lo scorso anno. Ma c’era l’autorizzazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (Cds) a usare la forza per “scopi umanitari”. Questa volta l’autorizzazione non c’è e il 15 settembre i membri del Cds si sono limitati a condannare , sia pure in termini fermi, gli attacchi contro le rappresentanze diplomatiche e consolari avvenuti il 13 e 14 settembre.

Poiché un’azione armata in partenza da Sigonella coinvolgerebbe la responsabilità italiana sarebbe opportuno aprire un dibattito sulle misure che s’intendono intraprendere. In particolare, se queste debbano essere effettuate con o senza la partecipazione italiana. In ogni caso, anche se l’Italia non dovesse essere direttamente coinvolta, il nostro paese dovrebbe comunque autorizzare una missione coercitiva, essendo Sigonella sotto sovranità italiana.

...

 

Sovranità dello stato che ospita i terroristi

L’uso della forza per operazioni di polizia in territorio altrui postula il consenso del sovrano territoriale. Altrimenti un intervento può essere effettuato solo se in legittima difesa o autorizzato dal Cds. La Libia ha dato l’assenso agli Usa per operazioni di polizia, ma il Sudan e lo Yemen (in quest’ultimo caso il parlamento) lo hanno negato. Il Pakistan ha protestato quando il commando Usa penetrò nel suo territorio per uccidere Bin Laden. Difficilmente il Cds voterebbe una risoluzione che autorizzi l’uso della forza in territorio altrui allo scopo di procedere ad uccisioni mirate.

È difficile anche pretendere che si possa intervenire con una semplice operazione di polizia quando lo Stato, sul cui territorio sono stanziati i terroristi, non sia in grado o non voglia neutralizzarli. Ciò giustificherebbe un’azione a protezione dei propri connazionali in pericolo di vita, per salvarli e riportarli in patria, ma non un’azione di polizia quando la tragedia si è ormai consumata, che somiglierebbe ad una rappresaglia armata, vietata dal diritto internazionale. Non resta quindi che l’esimente della legittima difesa.

 

Legittima difesa

L’amministrazione americana invoca a fondamento delle uccisioni mirate il diritto di legittima difesa. In ciò Obama non si differenzia molto dal suo predecessore, Bush, che aveva invocato la tesi della guerra preventiva, ampiamente teorizzata. Il problema è che la legittima difesa è esercitabile nei confronti di uno stato, responsabile di un attacco armato, quando questo sia stato sferrato o nell’imminenza dello stesso. Le organizzazioni terroriste non sono uno stato e, tranne il caso in cui agiscano per conto di un governo, l’azione in legittima difesa si prefigura come un’azione armata contro un attore non statale.

A parere di chi scrive questo è ammissibile, ma vi sono autorevoli opinioni contrarie. Inoltre l’attacco armato, per consentire la reazione in legittima difesa deve avere un congruo spessore, e la reazione contro le bande terroriste è ammissibile solo se si adotta la teoria dell’evento cumulativo, per cui una serie di azioni di minore entità finiscono per configurare un attacco armato (c.d. teoria della ripetizione dei colpi di spillo). Quanto all’imminenza dell’attacco, occorre provare, come pretendono gli Stati Uniti, che il terrorismo è un attacco permanente, che conosce talune pause ma è legato da un continuo filo conduttore.

 

Diritto dei conflitti armati e i diritti dell’uomo

Le modalità dell’azione cambiano a seconda che venga applicato il diritto dei conflitti armati o quello relativo ai diritti umani.

Il diritto dei conflitti armati consente di singolarizzare l’obiettivo militare e quindi non vieta le uccisioni mirate, purché il nemico sia un obiettivo legittimo (ad es. un combattente), non si sia arreso o sia fuori combattimento. La prospettiva cambia se trovano applicazione i diritti dell’uomo. Uccisioni mirate sono proibite e le azioni di polizia debbono essere volte alla cattura del terrorista e alla sua consegna all’autorità giudiziaria. Tra l’altro l’Italia è membro della Convenzione europea dei diritti dell’uomo al cui rispetto è vincolata anche per operazioni extraterritoriali.

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  • 2 settimane dopo...
  • 3 settimane dopo...

Agenzia Industrie Difesa

 

L'Agenzia Industrie Difesa è un ente di diritto pubblico istituito come strumento di razionalizzazione e ammodernamento delle Unità Industriali del Ministero della Difesa. Opera secondo criteri industriali sotto la vigilanza del Ministro della Difesa, con la missione di portare all'equilibrio economico gli stabilimenti industriali assegnati in gestione, in una logica di creazione di valore sociale ed economico per lo Stato e la collettività.

Con l’intenzione di conoscere più a fondo questo nuovo soggetto nel panorama della Pubblica Amministrazione, abbiamo incontrato il Direttore Generale dell'Agenzia, l’On. Ing. Marco Airaghi, colui che la rappresenta, ne dirige e controlla l'attività ed è responsabile della sua gestione e del conseguimento degli obiettivi fissati dalle norme legislative istitutive. ...

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