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Crisi India-Italia


-{-Legolas-}-

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Un momento, pilota e navigatore del Prowler sono stati condannati e degradati solo per intralcio alla giustizia e per aver distrutto un nastro video (non anche), il tutto in seconda instanza dopo l'indignazione dell'opinione pubblica italiana ed europea dopo l'assoluzione in primo grado.

Il solo pilota fu condannato a sei mesi di detenzione, ma fu rilasciato dopo quattro mesi e mezzo per buona condotta.

Riguardo al risarcimento, alla fine gli USA si sono fatti carico solo del 75% e dopo un'interminabile e vergognosa (per gli USA) disputa.

 

Se questa ti pare giustizia per la morte di 20 persone dovuta a dei wannabe cowboys...

 

Si veda http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_del_Cermis o qualsiasi altro sito con dati affiabili, se Wikipedia non piace.

 

Non mi piace speculare sulla vicenda dei due marò, sono convinto che ci voglia calma e pazienza anche da parte dell'opionione pubblica e sono contrario a qualsiasi tipo di strumentalizzazione della vicenda, ma non mi va che si scrivano inesattezze sulla strage del Cermis.

 

Edit: e già che ci sono do una prima risposta anche a Simone che ha postato mentre scrivevo. La posizione della diplomazia italiana e della sua avvocatura è di non entrare nel merito della vicenda, ma di contestare il metodo, cioè la giurisdizione.

 

Fino ad ora ci si rifiuta di dire se i marò abbiano sparato o meno. Quindi non è per niente "chiaro che i nostri soldati non abbiano sparato ai malcapitati indiani", come scrivi tu.

La possibilità della fuga alla chetichella forse viene anche presa in considerazione, ma comporterebbe una figura meschina da parte nostra e probabilmente una frattura diplomatica di lungo termine.

Credo che si miri ad ottenere di più.

Non ho detto inesattezze sulla tragedia del Cermis le cose sono andate come ha detto lei, si sono trascinante vergognosamente ma alfine giunte ad un giudizio; il governo americano ha difeso fin quanto ha potuto i suoi marines poi ha giustamente risarcito in parte le vittime, ma il tutto è avvenuto in un tribunale americano è questa la sostanza del problema.

Se il tribunale indiano dovesse condannare a morte per omicidio i due marò (la legge di quel paese lo prevede) e poi magnanimamente condannarli a venti anni di galera, come rimarremo noi italiani? Cosa gli si va a dire alle famiglie? "I vostri figli, padri o mariti, hanno commesso degli omicidi, lo ha stabilito un tribuale indiano, noi proveremo a dargli tutta l'assistenza possibile..."

Intanto, come spesso da noi succede, i mass media hanno completamente dimenticato la vicenda, spero che sia un fatto voluto per evitare polemiche e polveroni, di questi tempi, poi, le tette della principessa fanno più odiens...

Io mi auguro con tutto il cuore che la vicenda finisca bene, magari con implicazioni e contropartite di carattere economico...un maniera forse squallida dal punto di vista diplomatico e del prestigio internazionale ma spesso in queste vicende è finita così.

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Se il tribunale indiano dovesse condannare a morte per omicidio i due marò (la legge di quel paese lo prevede) e poi magnanimamente condannarli a venti anni di galera, come rimarremo noi italiani? Cosa gli si va a dire alle famiglie? "I vostri figli, padri o mariti, hanno commesso degli omicidi, lo ha stabilito un tribuale indiano, noi proveremo a dargli tutta l'assistenza possibile..."

 

Dico, è uno scherzo? Se li riconosce colpevoli (presentando le prove) alle famiglie si dice quello che si dice a chiunque abbia un figlio, un amico, un parente condannato all'estero per avere commesso la un reato.

 

In quel caso, il problema non si pone proprio: è il punto più volte ripetuto, ovvero che la legge prevista NON li tutela in quanto militari in servizio, e come tali sono soggetti (e il problema sollevato dall'Italia è esattamente questo) alla giurisdizione del paese ove è stato commesso il reato.

 

Come ha detto giustamente Scagnetti la Farnesina ha impugnato il fatto a monte, ovvero dicendo che gli indiani non hanno competenza, perchè se dovesse succedere qualcosa e non passa questa tesi si pigliano, appunto, 20 anni.

 

Questa è la questione, senza che tiriamo fuori le solite menate dell'onore, delle famiglie, e via andare. Bisogna portarli a casa, e non è semplice.

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Dico, è uno scherzo? Se li riconosce colpevoli (presentando le prove) alle famiglie si dice quello che si dice a chiunque abbia un figlio, un amico, un parente condannato all'estero per avere commesso la un reato.

 

In quel caso, il problema non si pone proprio: è il punto più volte ripetuto, ovvero che la legge prevista NON li tutela in quanto militari in servizio, e come tali sono soggetti (e il problema sollevato dall'Italia è esattamente questo) alla giurisdizione del paese ove è stato commesso il reato.

 

Come ha detto giustamente Scagnetti la Farnesina ha impugnato il fatto a monte, ovvero dicendo che gli indiani non hanno competenza, perchè se dovesse succedere qualcosa e non passa questa tesi si pigliano, appunto, 20 anni.

 

Questa è la questione, senza che tiriamo fuori le solite menate dell'onore, delle famiglie, e via andare. Bisogna portarli a casa, e non è semplice.

Non è una questione di menate (anche se per me l'onore e la famiglia valgono ancora qualcosa, ripeto per me..) ma se la farnesina ha giustamente impugnato la sentenza argomentando la non competenza è un implicita ammissione che i due marò devono essere giudicati da un tribunale italiano, quindi, tornando a monte, non dovevano essere messi in mano alle autorità indiane. Speriamo che vada tutto per il meglio.

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questo articolo riporta belle opinioni, però sono opinioni di una persona molto colta ed altrettanto informata,ma pur sempre opinioni. A mio parere queste sono belle parole,ma di concreto aggiungono poco; in più -forse involontariamente- viene confermato che i nostri fucilieri hanno effettivamente sparato contro l'imbarcazione indiana,mentre le prime risultanze dell'analisi fotografica dello scafo mostravano risultati diversi.

Immagino pensiate anche voi che se a bordo qualcuno avesse filmato l'accaduto con una videocamera- aggeggio comune nel 2012 e nemmeno troppo costoso- oggi avremmo un resoconto oggettivo e non staremmo a fare equilibrismi giuridici.

Anche sulla linea difensiva ci sono perplessità: la Legge si può interpretare,ma non si inventa, l'India è un Paese il cui diritto è ispirato, oltre che dalle leggi pre-dominion, dalla Common Law, per la quale se un cittadino è vittima di reato ,il presunto reo puòessere perseguito anche se il fatto è avvenuto fuori dallo Stato. A mio parere bisognerebbe accantonare la questione della giurisdizione e portare prove a discolpa. In questo caso si mostrerebbe correttezza verso la corte locale, che invece con questi alteri rifiuti è indisposta, e si avrebbe un valido motivo per agire di forza nel caso in cui la difesa fosse ostacolata nel suo lavoro con metodi illegali

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D'altronde in un Paese di poco meno di 1 miliardo di abitanti, anche ipotizzando una litigiosità bassa, il numero di procedimenti penali deve essere molto alto, tanto da causare un ingolfamento di organi dell'accusa e magistratura giudicante, in più la Corte Suprema dello Stato del Kerala è chiamata ad esprimersi sul diritto dello Stato stesso a far partire il processo, per cui non sembra del tutto giusto iniziare un procedimento la cui esistenza stessa è in discussione.

Io continuo ad essere poco convinto della strategia difensiva dell'Italia in questo processo,spero di sbagliarmi

Modificato da Simone
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secondo voi cosa sarebbe successo se i 2 soldati fossero stati dell'esercito inglese, francese, o statunitense?

 

Se ne è parlato già almeno alle pagine 5 e 6 di questa discussione, prendendo in esame alcuni casi simili già accaduti che hanno cinvolto militari dei Paesi da te già citati: http://www.aereimilitari.org/forum/topic/16548-crisi-india-italia/page__st__100__p__286327#entry286327

A pagina 7 qualcuno si è chiesto cosa sarebbe successo se i militari fossero stati israeliani: http://www.aereimilitari.org/forum/topic/16548-crisi-india-italia/page__st__120__p__286475#entry286475

e sono sicuro che rileggendoti tutta la discussione troverai altre persone che hanno fatto domande simili, cercando di ipotizzare ogni tipo di passaporto per i due marò, e i relativi commenti e risposte.

 

La novità di oggi è che il ministro Terzi definisce la situazione «Inaccettabile e inammissibile», pur "non mostrando scetticismo sul verdetto: «L’Italia attende con trepidazione e fiducia la sentenza della Corte Suprema dell’India, un Paese che è una grande democrazia», e con cui ci sono stati già un «centinaio» di contatti sulla vicenda".

 

Fonte: http://lastampa.it/2012/09/28/esteri/maro-terzi-situazione-inaccettabile-il-governo-avverte-l-india-pronti-a-tutto-M8Svz4LoIxmlRrZS9nK1AO/index.html

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Dall'articolo del quotidiano "La Stampa" di Torino linkato nel post precedente ....

 

Si spinge ancora oltre il sottosegretario agli Esteri, Staffan De Mistura: «Se non si risolvono le cose siamo pronti con una serie di iniziative a tutto campo, siamo pronti a tutto».

Anche nel caso che questo comporti ricadute economiche negative per l’Italia?

«Siamo pronti a tutti, a qualsiasi iniziativa - ribadisce il diplomatico di lungo corso - la dignità dell’Italia va ben oltre sacrifici di questo tipo».

Ho l'impressione che qui si stia passando da un estremo all'altro .... prima una cautela che a tanti è parsa eccessiva .... ora dichiarazioni che possono essere interpretate come minacciose .... o, quanto meno, avventate ....

 

:hmm:

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Forse a Terzi è stato fatto notare che molti cominciano a "mostrarsi irritati" per la vicenda e che in India ,invece, ci sono più esponenti delle Autorità che non mostrano molta considerazione nei confronti dell'Italia. Credo che ,a questo punto, se la sentenza dovesse mostrarsi sfavorevole e asata su prove artificialmente costruite, occorrerà far uscire dal Paese i due marò con mezzi anche non indolori. Poi il loro processo potrà anche andare aavanti senza la presenza sul posto degli imputati,però-a mio parere- più che su cavilli procedurali bisognerebbe basare il tutto sull'accertare se è vero che sono stati i fucilieri a fare fuoco sui malcapitati pescatori, o-come penso- siano stati veri pirati che sono poi fuggiti. Anche perchè ci sono indizi secondo i quali i fori di proiettile nello scafo del peschereccio sarebbero di calibro molto ampio, non certo i 5,56mm delle armi in dotazione, ampiamente compatibili con un Kalashnikov (che i pirati di quelle acque hanno in gran numero).

Perchè si deve accettare per forza che siano stati gli italiani a sparare? I fucili ed i caricatori sono in custodia presso la polizia indiana,così come i registri che indicano quanti proiettili c'erano all'imbarco. Vedendo i caricatori in custodia, si contano i proiettili rimasti e-per differenza- i colpi sparati. Nessuno ha MAI detto che risultano sparati decine di proiettili, anzi, i notri fucilieri hanno sparato-come riportato all'inizio della vicenda- una "breve raffica" di avvertimento a pochi m dalla prua del peschereccio, mentre nei corpi dei pescatori ci sono decine di fori di proiettile di calibro "maggiiore di 7mm" e tanti altri nello scafo. Perchè questi particolari non contano?

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Forse a Terzi è stato fatto notare che molti cominciano a "mostrarsi irritati" per la vicenda e che in India ,invece, ci sono più esponenti delle Autorità che non mostrano molta considerazione nei confronti dell'Italia. Credo che ,a questo punto, se la sentenza dovesse mostrarsi sfavorevole e asata su prove artificialmente costruite, occorrerà far uscire dal Paese i due marò con mezzi anche non indolori. Poi il loro processo potrà anche andare aavanti senza la presenza sul posto degli imputati,però-a mio parere- più che su cavilli procedurali bisognerebbe basare il tutto sull'accertare se è vero che sono stati i fucilieri a fare fuoco sui malcapitati pescatori, o-come penso- siano stati veri pirati che sono poi fuggiti. Anche perchè ci sono indizi secondo i quali i fori di proiettile nello scafo del peschereccio sarebbero di calibro molto ampio, non certo i 5,56mm delle armi in dotazione, ampiamente compatibili con un Kalashnikov (che i pirati di quelle acque hanno in gran numero).

Perchè si deve accettare per forza che siano stati gli italiani a sparare? I fucili ed i caricatori sono in custodia presso la polizia indiana,così come i registri che indicano quanti proiettili c'erano all'imbarco. Vedendo i caricatori in custodia, si contano i proiettili rimasti e-per differenza- i colpi sparati. Nessuno ha MAI detto che risultano sparati decine di proiettili, anzi, i notri fucilieri hanno sparato-come riportato all'inizio della vicenda- una "breve raffica" di avvertimento a pochi m dalla prua del peschereccio, mentre nei corpi dei pescatori ci sono decine di fori di proiettile di calibro "maggiiore di 7mm" e tanti altri nello scafo. Perchè questi particolari non contano?

E lei tutte queste prove vuole che le producano le autorità indiane? Ovvero tribunali, periti, polizia indiana? Lei si fiderebbe di una perizia fatta da quei signori?

E' mai stato in un paese come l'India? Occorre solo pregare ed affidarsi allo stellone italico, magari ad un appello del presidente Napolitano.

I responsabili di questa vicenda, ripeto, sono l'armatore ed il comandante della petroliera.

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Se ne è parlato già almeno alle pagine 5 e 6 di questa discussione, prendendo in esame alcuni casi simili già accaduti che hanno cinvolto militari dei Paesi da te già citati: http://www.aereimilitari.org/forum/topic/16548-crisi-india-italia/page__st__100__p__286327#entry286327

A pagina 7 qualcuno si è chiesto cosa sarebbe successo se i militari fossero stati israeliani: http://www.aereimilitari.org/forum/topic/16548-crisi-india-italia/page__st__120__p__286475#entry286475

e sono sicuro che rileggendoti tutta la discussione troverai altre persone che hanno fatto domande simili, cercando di ipotizzare ogni tipo di passaporto per i due marò, e i relativi commenti e risposte.

 

La novità di oggi è che il ministro Terzi definisce la situazione «Inaccettabile e inammissibile», pur "non mostrando scetticismo sul verdetto: «L’Italia attende con trepidazione e fiducia la sentenza della Corte Suprema dell’India, un Paese che è una grande democrazia», e con cui ci sono stati già un «centinaio» di contatti sulla vicenda".

 

Fonte: http://lastampa.it/2012/09/28/esteri/maro-terzi-situazione-inaccettabile-il-governo-avverte-l-india-pronti-a-tutto-M8Svz4LoIxmlRrZS9nK1AO/index.html

grazie!!

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  • 2 settimane dopo...
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Iniziativa "Fiocco Giallo" .... la Ferrari" possibilista ....

 

http://www.difesa.it/Sala_Stampa/rassegna_stampa_online/Pagine/PdfNavigator.aspx?d=17-10-2012&pdfIndex=14

 

 

.... intanto si prospettano ulteriori rinvii della sentenza da parte della Corte Suprema causa imminenti periodi di ferie ....

 

http://www.difesa.it/Sala_Stampa/rassegna_stampa_online/Pagine/PdfNavigator.aspx?d=17-10-2012&pdfIndex=16

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