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Cft (conformal Fuel Tanks)sull'ef-2000?


Unholy

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Eccoli qua, sono due serbatoi da 1500 litri che dovrebbero aumentare il raggio di azione del 25 %.

 

Realizzati dalla BAE inglese e dalla GKN Australiana, saranno disponibili dal terzo lotto (forse dal secondo) e interessano, per il momento, solo la RAF.

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Solitamente i serbatoi esterni conformal non sono mai sganciabili.

 

Essi però sono concepiti per influire in maniera ridotta sia sull'aerodinamica che sulla segnatura radar dell'aereo, sicuramente meno dei serbatoi subalari.

 

Lo svantaggio, però, è che appunto i CFT non possono essere sganciati, al contrario dei serbatoi.

 

Essi quindi vengono usati prevalentemente nelle missioni di attacco, quando è ritenuto utile avere una superiore autonomia senza intaccare i punti di aggancio delle armi.

 

Su un F-16, i CFT comportano un decadimento delle prestazioni pari a circa il 12 %, e questo dato credo possa essere portato a riferimento anche per l'Eurofighter.

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Ma la RAF cos'ha deciso di fare con l'EF-2000?

 

Senza cannone, con le prestazioni degradate dai CFT...

 

Vogliono proprio sostituire i Tornado con l'EF-2000. E la difesa aerea? Come la vogliono mettere? Acquisteranno l'F-22? Useranno gli F-35?

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La RAF ce l'ha sempre avuto il pallino degli aerei d'attacco.

 

La storia insegna che nella RAF c'è sempre stata una corrente dipensiero predominante, a partire dagli anni cinquanta, in base alla quale la superiorità aerea si conquista mediante la distruzione - a terra - delle basi, aeroporti, depositi, piste e aerei nemici.

 

Sta di fatto che anche quando nacque il Tornado, nacque come MRCA, Multi Role Combat Aircraft, perchè la RAF voleva uno Striker, mentre Italia e Germania volevano un caccia per sostituire F-104 ed F-4F.

 

La spuntò la RAF, ed il Tornado nacque come bombardiere.

 

Perchè credete che l'Italia rimase nella "cacca" con gli F-104? Proprio perchè contava sul Tornado MRCA, e invece gli arrivò il Tornado IDS.

 

Poi gli inglesi svilupparono l'ADV ma lo fecero per una loro precisa esigenza (perchè trovandosi all'estremità dell'Europa erano tranquilli che i caccia sovietici non sarebbero mai arrivati sui cieli inglesi) e infatti non lo volle nessun altro paese europeo (tranne la parentesi del leasing italiano, che però è stato infelice e dettato da mere ragioni di emergenza e di fondi).

 

Con l'Eurofighter le cose sono cambiate, Italia Germania e Spagna volevano un caccia e l'Inghilterra ha dovuto accettare... ma il pallino è rimasto.

 

Per questo gli inglesi sviluppano le capacità aria-terra dell'Eurofighter.

 

Questo però non è negativo.

 

In fin dei conti anche noi dovremo sostituire i nostri IDS, prima o poi.

 

L'idea di un Eurofighter rapidamente convertibile al ruolo aria - terra con l'aggiunta dei CFT non dispiace affatto: la forza aerea potrebbe standardizzarsi su un unico tipo di velivolo con ovvi vantaggi di costi ed essere in grado di modulare la propria forza sulla base delle esigenze operative.

 

Ciò non toglie che il cannone doveva restare lì dov'era...

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Dimenticavo... è vero che siamo nel progetto F-35, e quindi i nostri Tornado IDS dovrebbero essere sostituiti dall' F-35.

 

Ma nella malaugurata ipotesi che i soldi non si trovino, meglio un centinaio di Eurofighter multiruolo che restare scoperti nel settore dello Strike.

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Dimenticavo... è vero che siamo nel progetto F-35, e quindi i nostri Tornado IDS dovrebbero essere sostituiti dall' F-35.

 

Ma nella malaugurata ipotesi che i soldi non si trovino, meglio un centinaio di Eurofighter multiruolo che restare scoperti nel settore dello Strike.

logico

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  • 2 settimane dopo...

Come sappiamo, l'Italia partecipa al programma F-35 come partner di II livello (solo l'Inghilterra è al I livello).

 

Le dichiarazioni ufficiali parlano di una previsione massima di 120 aerei.

 

Sono dati da prendere con le pinze.

 

Quello che è certo, è che la Marina avrà necessità di sostituire i suoi 18 Harrier-II, e la nuova "Conte di Cavour" (ex Andrea Doria) è già predisposta all' F-35.

 

E' da vedere se e in quale misura il Garibaldi sarà in grado di accogliere e gestire l'F-35, le cui dimensioni sono differenti dall'Harrier-II, ovviamente.

 

Per questa ragione, possiamo essere abbastanza sicuri che la Marina Militare ordinerà un numero di F-35 valutabile tra le 12 e le 24 macchine (dipende dalle disponibilità economiche, tenuto conto che di solito solo una delle due portaerei sarà in mare).

 

Poi bisognerà vedere cosa vorrà fare l'Aeronautica Militare in previsione della sostituzione delle linee AMX, Tornado IDS e Tornado ECR.

 

Se l'AMI deciderà di standardizzarsi su un mix di Eurofighter e di F-35, potrebbe decidere di ordinare una manciata di Typhoon in più (magari con i nuovi serbatoi CFT dorsali) per coprire una parte delle missioni dei Tornado, e qualche decina di F-35 per coprire le missioni di attacco e appoggio tattico.

 

Un mix ottimale potrebbe essere:

 

7 squadron di EF-2000 da difesa aerea

2 squadron di EF-2000 per strike e ricognizione

1 squadron di EF-2000 x conversione operativa

5 squadron di F-35 da attacco al suolo e SEAD

 

Si tratta in pratica dello stesso numero di squadron da combattimento attuali, con il grosso vantaggio, però, che la linea F-35, in caso di necessità, potrebbe essere impiegata a supporto della difesa aerea.

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Poi bisognerà vedere cosa vorrà fare l'Aeronautica Militare in previsione della sostituzione delle linee AMX, Tornado IDS...

Approposito della linea d'attacco!

 

Tordano IDS: vedi il suo radar TFR

 

Ma l'EF-2000 e l'F-35 non hanno nulla di simile, (ma mi posso benissimo sbagliare), tale sistema non mi sembra più tanto apprezzato dalle FA occidentali, forse per l'avvento del GPS, che ne dite?

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A me sembra che sia cambiata la maniera di vedere il "campo di battaglia"...

Non cerdo che interessino molto le penetrazioni a bassissima quota oggi giorno.

Se fosse così, il TFR sarebbe indispensabile, sempre che i sistemi GPS militari non abbiano acquisito le capacità per sostituirlo! Sarebbe molto meglio a livello stealthness...

Comunque, anch'io non so se i nuovi caccia (EF-2000 e F-35) avranno apparati TFR...

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Uno squadron può avere, di solito dai 12 ai 24 velivoli, ma non mancano le eccezioni.

 

Ad esempio gli squadron antisom dell' AMI, sugli Atlantic, avevano 9 velivoli ciascuno.

 

In ogni caso l'AMI adotta la struttura a 12 velivoli.

 

Chiaramente questa struttura non è rigida: può variare per la presenza di macchine di riserva, o di macchine in manutenzione, così come il numero di piloti è variabile per tanti fattori.

 

Ma l'organico formale è quello di 12 velivoli.

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A me sembra che sia cambiata la maniera di vedere il "campo di battaglia"...

Non cerdo che interessino molto le penetrazioni a bassissima quota oggi giorno.

Se fosse così, il TFR sarebbe indispensabile, sempre che i sistemi GPS militari non abbiano acquisito le capacità per sostituirlo! Sarebbe molto meglio a livello stealthness...

Comunque, anch'io non so se i nuovi caccia (EF-2000 e F-35) avranno apparati TFR...

Hai ragione.

Penso però, che la mania degli americani dell'elettronizzazione dei "supervisori" da battaglia, il fatto di avere la precisione maniacale di sapere persino dove si trova un comandante di plotone su di uno schermo del comando, non possa che infierire sulle capacità di colpire laddove venissero a mancare queste raffinatezze. Il modello "da uno schermo vinciamo la guerra", va bene solo se il nemico non ha una corrispondente capacità, oppure, se esso non trova il modo di annullarne i benefici, ad esempio se fosse organizzato in maniera differente, come lo fu, l'aviazione sovietica, che forse avrebbe potuto farlo. Un iraq non aveva tutta quell'organizzazione. E vengo al dunque. Se venisse a mancare il GPS a guidare bombe e caccia bomabardieri, come è in effetti nella nuova mentalità, bisognerebbe tornare un passo indietro, (TFR), solo che un conto e fare fare un passo indietro ad una linea di P-51 e un'altro farlo fare agli aerei ipertecnologici come l'F-35. Insomma, il TFR garantiva ad un aereo una certa precisione, praticamente stad alone (lui solo) senza dipendere troppo da una rete di satelliti, i quali se venissero a mancare...

 

che ne pensate?

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Quanto al sistema radar TFR, occorre ricordare che esso è stato "inventato" dagli americani per l'F-111A, e poi adottato dal Tornado IDS.

 

Si tratta quindi di un sistema concepito negli anni sessanta, e da allora sono stati fatti notevoli progressi tecnologici.

 

Tanto per cominciare, oggi il TFR non si monta più nell'aereo, ma in pod esterni.

 

Nel famoso sistema AN/AAQ-13 e AN/AAQ-14 meglio noto come LANTIRN, e tutti i suoi derivati, uno dei due pod, in particolare l'AAQ-13, contiene un sistema TFR.

 

Infatti l'F-15E, al contrario del Tornado, non disponde di un TFR "integrato" nell'aereo, perchè sfrutta i pod LANTIRN.

 

Il GPS può sostituire il sistema TFR, ma nessuno ritiene di voler affidare la vita dei piloti a un sistema che può essere disturbato o può improvvisamente venire meno per cause tecniche come la propagazione del segnale radio.

 

Quando si viaggia a 1000 km/h a 30 metri di quota, un microscopico errore significa impattare il suolo senza scampo.

 

Peraltro, i sistemi radar avionici moderni hanno tutti una buona capacità di ground mapping e l'abbinamento con un sistema FLIR consente di volare, anche di notte, a quote nell'ordine dei 100 metri o anche meno, anche se l'impegno richiesto al pilota è decisamente superiore rispetto a un sistema TFR automatico.

 

Probabilmente alcuni sistemi radar avanzati, come l' APG-77 dell' F-22, sono in grado di lavorare anche in modalità TFR, anche se questo non è al momento confermato ufficialmente.

 

Resta il fatto, come ho detto prima, che il volo a bassissima quota non è più ritenuto operativamente accettabile.

 

Durante la prima Guerra del Golfo nel 1990, nelle prime 48 ore di guerra aerea la RAF perse ben 4 Tornado ad opera dei sistemi antiaerei basati su mitragliatrici o cannoni o missili terra-aria a corto raggio, mentre l'USAF perse un F-15E.

 

Si tratta di perdite molto pesanti, causate proprio dal fatto che i Tornado della RAF avevano avuto il compito di attaccare le piste aeroportuali irakene, ed il profilo d'attacco prevedeva il sorvolo delle piste a quote bassissime.

 

Questo rateo di perdite poteva essere considerato accettabile in un conflitto globale contro l'Unione Sovietica, per la necessità di mettere fuori uso gli aeroporti ed i centri di comando nemici nelle prime ore di guerra, a qualsiasi prezzo, ma non poteva essere ammesso in un conflitto di tipo limitato, contro un paese che tutto sommato apparteneva comunque al terzo mondo o quasi.

 

Oggi pertanto i profili di volo TFR sono relegati a operazioni chirurgiche contro un nemico del tutto ignaro dell'attacco, o al massimo contro unità navali.

 

In tutti gli altri casi, si preferisce adottare un profilo di attacco da quote medie, intorno ai 4000 metri, fuori portata dai cannoni e dai missili antiaerei leggeri, dopo aver sbaragliato la difesa aerea "pesante" (postazioni SAM) mediante l'uso di missili cruise, attacchi SEAD e incursioni di F-117.

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