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Come diventare pilota in AMI?


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Salve a tutti, questo è il mio primo post, mi sono iscritto ieri, fino ad allora sono sempre stato un "visitatore"....ora vi chiarirò il classico dubbio "come diventare pilota militare"...

Questa discussione è stata affrontata, ma non credo così in dettaglio...

 

 

Il lungo iter per la formazione di un Ufficiale Pilota dell' AMI incomincia con un bando di concorso bandito dallo Stato Maggiore dell' AMI ed aperto a tutti i cittadini che vogliono concorrere per il Ruolo Navigante dell' Accademia Aeronautica di Pozzuoli, concorso bandito ogni anno, o per il Ruolo AUPC, concorso bandito con aperiodicità.

Chi risulta in possesso dei requisti richiesti incomincia una lunga selezione, che si svolge dapprima con una fase preselettiva al centro si reclutamento nazionale dell' AMI sull' aeroporto di Guidonia, sono 100 quesiti di cultura generale a risposta multipla.

I graduati svolgono accertamenti sanitari al policlinico aeronautico di Roma ( :helpsmile: ) e gli idonei vengono mandati in Accademia a proseguire la selezione con un tema di italiano sull' attualità, un tirocinio psicoattitudinale e comportamentale di 10 giorni, dove svolgono anche prove fisiche quali cosa piana 100 m e 1000 m, corsia di nuoto da 25 m e addominali, una prova al "pilot" (una specie di simulatore) e al termine un accertamento psicoattitudinale, per finire una prova orale di inglese e matematica, più un ulteriore prova facoltativa scritta di informatica e orale di una seconda lingua a scelta tra francese, spagnolo, russo, arabo o tedesco.

Per il Ruolo Navigante vengono selezionati 50 allievi + 3 "di riserva", per gli AUPC dipende dai posti messi a disposizione (POCHISSIMI :huh: ).......ora prendiamo il Ruolo Navigante, gli AUPC li lascio a più tardi.

 

Gli allievi selezionati (che ancora non hanno vinto un bel niente :furioso: ) vanno prima in Accademia insieme agli allievi di altri ruoli dove gli viene spiegato quello che faranno e vengono poi mandati al 207° Gruppo del 70° Stormo di Latina a conseguire il BPA sugli SF260EA.

Il programma comprende tre blocchi di istruzione più due esami per un totale di venti missioni di volo. (25 giorni)

Il primo blocco è dedicato alla familiarizzazione con il velivolo, alle procedure e all’ambientamento al volo con l’introduzione delle manovre acrobatiche e il circuito di traffico aeroportuale. Il secondo blocco è dedicato all’addestramento basico vero e proprio alla capacità di effettuare determinate manovre acrobatiche, stalli assetti inusuali e soprattutto all’effettuazione del circuito aeroportuale. Il terzo blocco è dedicato al consolidamento della capacità di condurre in sicurezza e autonomia una missione di addestramento.

Chi consegue il BPA "prende il pullman per l' Accademia Aeronautica di Pozzuoli; l' Accademia ha una durata di tre anni e comprende un ciclo di studi in Scienze Aeronautiche che comprende discipline giuridico-economiche, scientifiche e di interesse aeronautico......ecco le materie :blink: :blink: :blink:

I ANNO: analisi matematica I, diritto privato, fisica sperimentale I, sociologia generale, statistica, storia moderna e contemporanea II ANNO: analisi aritmetica avanzata, diritto del lavoro, fisica sperimentale, geografia politica-economica, lingua inglese, storia delle relazioni internazionali, scienza ed istruzioni politiche II ANNO: fisica dell' atmosfera e meteorologia, economia internazionale, meccanica del volo, organizzazione internazionale, propulsione aerospaziale, topografia, cartografia e navigazione aerea.

All' estate del secondo anno si vola al 70° Stormo e all' estate del terzo si consegue il Brevetto di Pilota di Aliante a Guidonia; circa 10 ore alla settimane sono dedicate alle attività sportive e addestramento militare, sono previste visite a basi operative e industrie aeronautiche, attività di paracadutismo, test di sopravvivenza a mare e montagna, si fanno anche visite a reparti ed enti di ricerca o sviluppo di interesse per la difesa; al termine del secondo anno si viene nominati Aspirante Sottotenente e al termine de terzo, tramite un esame magistrale si consegue il diploma accademico e il grado di Sottotenente (finalmente! :okok: )...si parte poi per le scuole di volo, che spiegherò dopo gli AUPC

 

Gli allievi AUPC superata la selezione rivestono il grado di Aviere e vengono mandati in Accademia a seguire un primo periodo di istruzione di 3 mesi dove studiano materie militari e aeronautiche, rivestono al termine il grado di Aviere Scelto e vengono mandati a conseguire il BPA, al termine del quale rivestono il grado di Sergente di Complemento, vengono poi mandati nelle scuole di volo, al conseguimento del BPM rivestono il grado di sottotenente, con cui si fermano nell' AMI per 12 anni (questo periodo incomincia già dalla selezione), si può passare poi tramite un concorso ai Ruoli Speciale.

 

Gli allievi vengono mandati nelle scuole di volo USA o al 61° Stormo di Lecce; appena arrivati negli States gli allievi seguono un periodo di istruzione che varia dalle 8 alle 12 settimane di inglese. Dopo un esame di inglese, inizia il corso di volo vero e proprio. 55 settimane all’insegna della sopravvivenza, no stop, 12 ore al giorno tra volo, academics, link trainers, studio, studio e studio.

L’intero corso si struttura in 3 fasi distinte. La “phase 1” comprende academics e preflight training, compreso un corso molto colorito di aerospace physiology, camera ipobarica, egress training, piccoli lanci con il paracadute, etc. etc.

Si procede con la “phase 2” o primary aircraft training. In essa, si vola con un primo aereo: il T-6

La fase comprende più o meno 125 ore di volo, suddivise in contact (volo a vista), instrument, formation 2 ship, advanced contact, low level single ship, e 50 ore di simulatore strumentale e di emergenze. Una mazzata da non sottovalutare se si considera che si inizia a volare quando ancora si tentenna con lingua (e soprattutto col listening, poveri controllori!!!), che l’aeroplano nella condotta strumentale è bello difficile e che la mole di traffico nel circuito di atterraggio non ha eguali in nessuna altra base nel mondo. 5 check rides in tutto, uno al termine di ogni fase, ognuna delle quali selettiva, una infinità di epq (test di general knowledge, con cadenza settimanale) e di stand up (in cui allo studente viene prospettato uno scenario di emergenza da risolvere, talvolta sull’attenti!)… e tanto tanto tanto stress. La fase 2 ha una durata media di 26 settimane.

Al termine, si prosegue con la “phase 3” o Advanced Aircraft Training, in cui si impiega un vecchio signor aeroplano, il T38 Talon.

Altre 26 settimane, 135 ore di volo, divise in Contact, Instrument (stavolta in giro per gli Stati Uniti), Basic Formation, Advanced Formation, Low Level (single e 2 ship), e 60 ore di simulatore. 5 check rides anche qui, stand up in genere 3 volte a settimana, epq a volontà… e ancora tanto tanto stress.; SI CONSEGUE ALLE FINE IL BPM :okok:

 

Invece in Patria la scuole di volo è al 61° Stormo di Lecce, dopo una fase di istruzione di 3 mesi, dove si studia inglese e si fa attività di preparazione quale camera ipobarica ecc... si viene assegnati al 213° Gruppo dove in 10 mesi si consegue il BPM sugli MB339A.

 

Terminate le scuole di volo e conseguito il BPM le strade dei neopiloti si dividono, chi è destinato agli aviogetti EFA, Tornado o AMX (F-16 se ne tornano negli USA tra un anno :pianto: ) viene mandato al 212° Gruppo del 61° Stormo sugli MB339CD, seguendo un corso detto pre-operativo di 80 missioni (circa 5 mesi).

 

Si comincia con una fase chiamata di conversione. Qualche simulatore di familiarizzazione (spettacolare, un gioiello tecnologico), qualcun altro di emergenza e 3 voli con l’istruttore (in gergo, dual), seguiti subito da una solista (in genere giro Salento). A questo punto, si è “abilitati” sul macchino.

Seguono poi 4 voli formazione 2 ship, in cui si introduce agli “americani” quest’arte dell’acrobazia in ala, letteralmente vietata all’ENJJPT (sarebbe da provare però il quadrifoglio in ala col T-38 J), 2 voli strumentali in giro per l’Italia, e 2 basse quote single ship con attacco.

La parte basica si conclude qui, nel senso che tutto il programma delle scuole di volo viene sintetizzato in queste missioni, al fine di accrescere la dimestichezza col nuovo aeroplano. Dopo la parte basica, s’entra nel vivo del corso: BFM!!!

L’acronimo significa Basic Fighting Maneuvers, una sorta di combattimento 1 contro 1 (1v1), in cui uno fa la parte del cattivo, o red, e l’altro fa la parte del buono, o blu. In totale il programma prevede 4 missioni offensive, 3 defensive (tutte dual), una solista, e 2 high aspect. La parte comune finisce qui… I bombardieri iniziano a fare basse quote serie, tipo hi-lo-hi e altre cose di cui non conosco neanche il nome; gli intercettori continuano con 2 high aspect dual e una solista, prima di iniziare ACM.

I setup, in genere “gestiti” dall’istruttore, sono fatti in modo tale che il blu (lo studente) inizi l’esercizio in una posizione “offensive”, diciamo nei dintorni delle ore 6 del red (che comincia a reagire quando ci si trova già dietro di lui), combattendo fino ad ottenere il “kill”, nel più breve tempo possibile. Nella parte defensive avviene esattamente il contrario: l’esercizio inizia con il red in una posizione marcatamente offensiva, e il blu deve reagire al meglio per evitare il “kill” del red. High aspect vuol dire in buona sostanza che entrambi i “players” partono da una posizione neutra, vale a dire head-on. Entrambi quindi avranno da guadagnare 180° sull’altro velivolo, prima di ritrovarsi in una posizione offensive ed ottenere il “kill”.

Se gli aerei sono ugualmente prestanti e i piloti pure (nessuno dei due fa errori), in genere vince chi è più paziente, cioè chi sfrutta meglio il livello energetico (velocità e quota) iniziale.

Il programma continua con ACM, o Advanced Combat Maneuvers, 9 voli in totale. Sono missioni in cui lo scenario vede 2 blu combattere 1 red (2v1). Lo studente copre il ruolo di blu 2, cioè del gregario della 2 ship. Anche qui i setup sono fatti in modo tale che l’esercizio inizi in una posizione offensive, defensive o High Aspect, secondo i criteri visti prima. A dirlo, sembrerebbe più facile ottenere il “kill”, ma ci sono dei ruoli stabiliti da rispettare tra i 2 blu, delle chiamate radio e codewords ben precise affinché l’ingaggio avvenga con un buon margine di sicurezza. Si tratta di combattere e parlare contemporaneamente, usando un linguaggio rigido, specifico, sintetico. Si va agli aeroplani sapendo esattamente chi svolgerà il ruolo di “engaged fighter” e chi quello di “supporting fighter”… Ma i ruoli possono cambiare in volo, anche più volte durante lo stesso ingaggio! Il leader della formazione si troverà a gestire due aeroplani contro un unico target, di cui uno pilotato il più delle volte da un gregario giovane, inesperto. Insomma, non è facile come sembrerebbe. Ovviamente, si tratta di scenari in cui il red è difficile che ne esca non sconfitto.

Tutti gli esercizi di BFM e ACM iniziano Within Visual Range o WVR.

Le ultime 4 missioni sono MIR, ossia delle missioni di intercettazione. Ogni singola intercettazione si conclude con uno scenario tipico di BFM o di ACM. Parte delle MIR vengono volate a Decimomannu, dove i bombardieri volano invece le missioni al poligono.

I setup di MIR inziano Beyond Visual Range o BVR, aiutati vale a dire dai “guida caccia” della difesa aerea.

Passa pi ai reparti di conversione OCU del XX Gruppo del 4° Stormo per EFA, 102° Gruppo del 6° Stormo e 101° Gruppo del 32° Stormo per AMX.

Gli allievi destinati all' ala rotante appena conseguito il BPM vengono mandati a conseguire il Brevetto di Elicotterista Militare al 208° Gruppo del 72° Stormo di Frosinone, i frequentatori dei corsi di pilotaggio, dopo un periodo iniziale d’istruzione a terra, proseguono l’addestramento alternando la pratica di volo con le lezioni di teoria fino al conseguimento, per il personale giudicato idoneo, del Brevetto di Pilota d’Elicottero.

Le forme di volo oggetto d’insegnamento, sono molto diversificate fra loro; si va dal volo su acqua al volo in montagna, dall’impiego del verricello a quello del gancio baricentrico, dall’addestramento al volo in formazione a quello notturno.

L’attività addestrativa, tuttavia, non si esaurisce nelle forme basiche del pilotaggio poiché lo stormo, attraverso corsi di volo pre-operativo e di volo strumentale avanzato, il utto si svolge su NH500, per poi passare alla conversione (non so dove !) su HH-3F, AB212, NH-90 o EH-101.

Invece gli allievi destinati ad altre linee vanno direttamente ai reparti di conversione, C-130J, KC-767A, C-27J, A-319CJ, Falcon 50 e 900 EX, P-180 G.222 e BR-1150.

 

 

 

 

Questo è tutto, lo dico che alcune cose ho fatto copia e incolla (tipo l' addestramento al 212°), perché troppo lunghe da spiegare, più avanti ne farò anche uno sulla Marina, in tanto spero che questo vi aiuti, ciao a tutti e buona lettura. :okok:

Modificato da darcklormaverick
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Ciao, spero che la discussione non venga chiusa visto che hai scritto tutto in maniera molto chiara ed esauriente. A questo proposito... Grazie per aver inserito le materie dell'Accademia! SEI UN MITO!!! OK, ridiamoci contegno...

Visto che mi sembri competente in materia, provo a farti alcune domande:

 

1-Il test a risposta multipla: ho visto che ogni volta che esce il bando c'è in allegato anche una "banca dati" piena di quesiti su tutte le materie che rientrano nell'esame. Servono solo da esempio oppure l'esame vero consiste in 100 quesiti estratti tra quelli della banca dati? (a me è sembrato di capire che è così...)

 

2-La prova di nuoto: so che consiste nel percorrere 25 metri nel più breve tempo possibile. Ho però un dubbio... fanno entrare in acqua e poi danno il via alla prova oppure bisogna attendere il via e tuffarsi come nelle gare sportive? (Lo so è una domanda un po' strana, però vorrei saperlo)

 

3-La prova di matematica (brutta bestia... :thumbdown: ): è una prova orale su tre quesiti facenti parte di una delle 10 (o 12? :hmm: ) tesi presenti nel bando di concorso e dura al massimo 20 minuti. Vorrei sapere, basta conoscere i concetti fondamentali, i collegamenti tra i vari argomenti e le loro ripercussioni pratiche, oppure viene chiesta anche la teoria "pesante" con dimostrazioni, teoremi con relativi lemmi e conseguenze, implicazioni storico-filosofiche dell'argomento ecc.? Inoltre, sul versante applicativo, è sufficiente saper affrontare i casi-tipo oppure possono chiedere di risolvere problemi o quesiti complessi (tipo maturità scientifica)?

 

Spero che saprai rispondere alle mie domande. Grazie ancora!

Modificato da Sky Knight
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Ciao :rotfl:

Non credo che venga tolta (spero <_< )

 

Guarda questo link..dice tutto, ovvero cosa si fa alla prova di matematica, alle visite mediche ecc.....

http://www.pilotaaerei.altervista.org/GUIDA%20AL%20CONCORSO.pdf

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Grazie, avevo scaricato un opuscolo simile relativo all'ultimo corso, ma non era così completo.

Comunque sì, di sicuro non la toglieranno. Però dopo aver passato lo scientifico PNI dovrei farcela, sono tutti argomenti che ho già affrontato ampiamente e in 20 minuti non credo sia possibili tirare fuori tutto il background teorico, storico e filosofico che sta dietro anche a solo uno di essi, figuriamoci farlo per tre... Quindi se è così, penso che basti capire bene le nozioni fondamentali, saperle esporre e fare i collegamenti giusti. Cosa che credo di poter fare, ormai. :okok:

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Infatti.....generalmente alla prova orale nessuno viene scartato, alcuni non capisco come fanno ad essere scartati al tema, forse parlo così perché vado bene nei temi..non so....la mia preoccupazione sono le visite mediche :pianto:

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