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E continuano ad essere curiosi ....


TT-1 Pinto

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E proprio perché oggi si viene a sapere tutto, si tratta di una provocazione. Il mondo è profondamente cambiato dai tempi della guerra fredda. Oggi si è interconnessi H24, azioni di questo tipo hanno valenze ben superiori al di la del normale "testing" delle varie procedure.

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  • 1 mese dopo...

Scusate, non sapevo dove postare la questione, ma sembra abbastanza attinente all'oggetto del Topic:

 

Dove finisce lo spazio aereo territoriale proprio di una nazione? A intuito direi che è lo spazio aereo sopra il territorio della nazione e delle sue acque territoriali.

Lo spazio aereo di controllo invece si estende all'incirca fino al limite della zona di sfruttamento marina.

Giusto?

 

Se è cosi in cielo valgono i diritti e i doveri come in mare?

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http://theaviationist.com/2014/10/29/russian-air-activity-worrying-nato/

 

Intensa attivita' russa in questi giorni sui cieli a ridosso dell'europa. Stavolta hanno fatto in silenzio, addirittura con i transponder spenti. Un rischio enorme...Mustanghino per certi versi e' come dici, lo spazio aereo da quel che so inizia dove iniziano le acque territoriali o nei pressi del confine terrestre. Ma ci sono le ADIZ, le Air Defense Identification Zone, che possono essere estese a piacimento. Non si ha alcun potere sovrano sulle adiz, esse vengono estese solo per dare maggior tempo alla difesa di identificare la minaccia e reagire. Un esempio molto recente e' la conflittuale ADIZ sulle isole Senkaku. I cinesi hanno recentemente esteso la loro zona di identificazione sopra quelle isole, contese con il giappone, e originando cosi' malumori e rischi di incidenti.

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Ho come la sensazione che intendano fare alzare la tensione, in ossequio a un preciso obiettivo politico: convincere gli occidentali che sono disposti e disponibili alla guerra, forse per far si che le sanzioni si allentino o vengano eliminate. Probabilmente cominciano a "mordere". Certamente si tratta di missioni addestrative, ma questo mi pare il fine secondario. Se per disgrazia qualche aereo fosse abbattuto durante questi loro "raid" si creerebbe una situazione a mio avviso esplosiva, posto che dopo aver sconfinato volontariamente nello spazio aereo di uno stato sovrano sarebbe molto difficile lamentarsi di un abbattimento, sia per i russi che per il blocco NATO.....

 

Ieri avevo erroneamento riportato che aerei russi avevano invaso lo spazio aereo nrovegese. In realtà sembra che una formazione mista di Tu95 e Il-78 da rifornimento abbia lambito tale spazio aereo, durante una "crociera" sull'atlantico. Come dice fabio lo hanno fatto nel totale silenzio. In altri tempi si sarebbe addirittura temuto una missione offensiva non riconducibile a un'esercitazione, con tutte le conseguenze del caso.....

Modificato da Ein
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Penso che sia un gioco che fanno entrambe le parti dalla fine della WWII.....Grazie fabio per la risposta: da quel che so le Zone di controllo del traffico aereo si estendo oltre lo spazio aereo nazionale: in queste zone le nazioni fanno da vigili urbani: hanno solo il diritto di convogliare il traffico aereo per evitare casini: se entri in una zona di traffico aereo extraterritoriale la nazione responsabile ti obbliga a seguire determinate rotte per uscirne....

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Infatti... il 28 e 29 ottobre l'intensa attivita' russa ha messo in allerta la NATO. Ma... non ci sono state violazioni dello spazio aereo. Certo, gli scramble ci sono stati, e i russi si sono presi un bel rischio...ma la cosa e' finita li. E' singolare come proprio in quel giorno un Antonov lettone si sia preso la briga di svolazzare su Londra senza essere autorizzato. Al comando della NATO si devono essere presi una bella fifa se si pensa alle circostanze. Tuttavia la reazione della RAF e' stata tutto sommato pronta e ordinata.. gli eventi e l'attivita'di questi giorni, forse in risposta all'esercitazione nucleare stategica condotta dagli USA sull'artico, hanno messo in luce il modus operandi russo in caso di attacco. Pacchetti di aerei disposti a "ondate". Inoltre, viene da porsi l'interrogativo: ma 4 aerei in croce basterebbero a sedare un attivita' intensa considerando che spesso i Paesi che ospitano i caccia che operano in QRA non dispongono di un'aviazione degna di tale nome? Certo,dopo la crisi ucraina sono stati mobilitati piu' mezzi, e saranno costruite nuove basi, ma il timore e' che non bastino. Resta lontano uno scenario di guerra con la Russia, che pero' sta cercando di dimostrare che c'e' ed e' pronta.. forse noi di meno. Non avremmo le capacita' numeriche per fronteggiarli a est, anche in crisi locali, e i nostri pacchetti ci impiegherebbero qualche giorno per respingere qualcuno. Ma non si puo' nemmeno incorrere in un sovradosaggio delle forze NATO a est, anche perche' qualcuno a mosca potrebbe avere attacchi isterici.. insomma, c'e' da ponderare il "come" e "quanto" agire da quelle parti.

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Mahhhh se sarà guerra sarò distruzione nucleare..... perchè mai i vari contendenti non utilizzeranno le armi nucleari? L'unico scenario possibile in cui non sarà sganciato un solo confettone è quello della partita patta.... appena l'ago della bilancia si sposterà a favore di un contendente l'altro lancerà le sue atomiche

Modificato da Mustanghino
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Tu prendi in considerazione un contesto di guerra totale. Mentre esistono anche delle crisi piu' o meno acute che variano nel contesto e nella risposta.. pensa se Putin, per prendersi la Crimea avesse usato un ordigno tattico.. sarebbe stato un overkill. Poi se lo scopo e' prensersi qualcosa non serve a nulla distruggerla con armi di tale portata. Serve un intervento ponderato, e il gioco deve valere la candela.. discorso diverso invece e' se lo scopo della guerra e' esclusivamente annichilire un nemico. se si pensa a contesti di guerra ad alta intesita' il ruolo delle aeronautiche passa in secondo piano, e trovano spazio ordigni balistici nucleari tattici o stategici, cruise, moab ecc.. proviamo invece a ipotizzare un contesto piu' leggero. Una repubblica baltica che si rispetti ospita al suo interno almeno un 25% di popolazione russofona/russa/filorussa. Ma e' membro NATO e dell'UE. Scoppia una crisi seccessionista, i filorussi attaccano le basi. L'esercito regolare e' dal 1990 ai minimi termini ma contrattacca con qualche elicottero gunship. I filo-russi guardano all'orso, e dopo vari attriti la V-VS interviene per garantire la superiorita' aerea. Essendo la repubblica un paese NATO, intervengono i nostri e i caccia si fronteggiano, e li l'aviazione riprende ad avere un ruolo importante. A meno di non voler invadere via terra la repubblica in questione, si trova un accordo.. si possono impiegare armi convenzionali senza affondare la repubblica a suon di bombe nucleari. Varrebbe la pena far scoppiare una guerra su vasta scala per un fazzoletto di terra? E poi chi ricostruirebbe il tutto? E il danno da radiazioni?

 

Non esistono solo il bianco e il nero, la pace o la guerra totale. Ci sono varie sfumature, i grigi, le crisi locali che non necessitano di uno sforzo totale per essere risolte. Ora abbandoniamo le fantaguerre, ma ricordiamo che avere una componente aeronautica addestrata a fronteggiare varie minacce e' ancora oggi necessario. Per questo i russi svolazzano da queste parti, per addestrarsi.. e noi ci addestriamo a reagire e a respingerli, intercettarli.. ci si studia a vicenda... anche se a volte non fa certo bene alle relazioni...

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Ciao a tutti. Leggendo in giro, in pratica io mi sono fatto l'idea che la NATO ha ultimamente aumentato la sua "influenza" a est e da parte loro i russi dimostrano che ci sono ancora (casomai ce ne fosse bisogno). Guardando a spanne, terrei presente anche un concetto: con missili cruise un bombardiere a lungo raggio russo dalle parti di Odessa sul Mar Nero può colpire Londra, un Tu-160 nell'Atlantico settentrionale, passando tra Islanda e Scozia può colpire Washington (o l'Algeria se vuole). credo sia questa la vera minaccia.

Modificato da Gambler
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La capacita' di colpire ovunque nel mondo e' indiscussa sia per la Russia che per gli USA. Di certo le relazioni internazionali fra le 2 potenze sono piu' nervose ultimamente ( per chi non lo aveasse fatto puo' leggersi l'ultimo discorso di Putin che affermava: "gli USA demonizzano la Russia", demonizzando lui a sua volta gli USA in quel discorso, in pieno stile guerra fredda). Si possono cogliere dei segnali di nervosismo ma non c'e' motivo di allarmarsi considerando le incursioni dei bombardieri come una minaccia. Non c'e' attualmente nulla che possa far presagire un conflitto fra le super potenze.

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  • 2 settimane dopo...

Be speriamo di no, comunque ai russi non credo piacciano molto le truppe americane che, con quelle di alcuni paesi europei, sono andate ad esercitarsi anche in basi ex-sovietiche vicino ai confini russi, come in Lettonia. Carri armati di forze straniere vicino al confine russo non si vedevano dalla fine della seconda guerra mondiale. La cosa potrebbe essere anche presa non diciamo come una sfida, ma come una "mancanza di rispetto". In questo tipo di giochi spesso si finisce che non ci si ricorda più chi ha cominciato e perchè.

Modificato da Gambler
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