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Missioni Spaziali Italiane


sailorofthesky2

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Ciao a tutti, sono nuovo in questo forum e questa è la mia prima discussione...devo dire che è un bel forum, fino ad ora sono sempre stato osservatore, ma rispondere e aprire discussioni è un altra cosa :okok:

 

Quel che mi chiedevo è se esisterà mai un programma spaziale gestito dall' Agenzia Spaziale Italiana con equipaggio tutto italiano, per esempio come il programma Mercury, Gemini ecc.... MA ITALIANO

 

:blink:

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Secondo me no... almeno non a breve termine. I costi di un programma spaziale sono elevati anche collaborando con altre nazioni, figuriamoci da soli, e anche il know how non è indifferente. Poi non vedo dove potremmo costruire le infrastrutture adatte, visto che l'ideale (da quel che so io) sarebbero aree isolate il più vicino possibile ai tropici.

In definitiva, credo che continueremo a partecipare in ambito ESA, anche se sarebbe idealmente bello avere un programma tutto nostro. :rolleyes:

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su quel livello non nell'immediato comunque a livello di know how tecnologico, di addestramento ecc non stiamo messi male, essendoci praticamente in tutti i campi: dagli uomini agli studi teorici dal campo della propulsione spaziale alla componentistica, dall'ottica ai satelliti, il problema è che bisogna far fare un bel raccordo tra trutte le conoscenze e trovare i mezzi necessari in termini di costi, per la struttura usiamo quella dell'esa nella guyana francese se non erro che poi sarebbe quella dello stato della francia , utilizzata per le missioni spaziali col vettore ariane V ed in futuro , quello si è quasi tutto italiano essendo noi i primi nel fratello minore il lanciatore Vega che ci farà risparmiare costi per carichi leggeri

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ed in futuro , quello si è quasi tutto italiano essendo noi i primi nel fratello minore il lanciatore Vega che ci farà risparmiare costi per carichi leggeri

 

Scusa Gianfra... Ma potresti spiegarti meglio? Questa frase mi risulta un tantino contorta... :)

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piccolo riassunto sulle nostre capacità spaziali

 

al momento abbiamo una mezza dozzina di astronauti qualificati nasa o in russia , alcuni però sono in carico all ESA e non all ASI

 

avevamo una base di lancio in zona equatoriale ,con anche vettori scout (USA) costruiti su licenza ed era previsto che l'ALFA avesse un derivato civile per acquisire la capacità di inviare satelliti in orbita autonomamente , ad oggi la base di lancio è dismessa e declassata a stazione di ascolto ,l' ALFA fu cancellato( grazie al cielo) per lanciare i nostri satelliti dobbiamo rivolgerci a terzi

 

nel tempo abbiamo siamo diventati capaci di costruire satelliti e strumenti di NOTEVOLE livello tecnologico ,di fatto ci siamo sviluppati come fornitori di servizi per le altre agenzie, siamo molto apprezzati tant'è che buona parte delle strutture abitabili della ISS sono costruite presso la ALENIA SPAZIO di Torino .

 

un programma gemini o mercury nel arco di un decennio sarebbe perfettamente alla portata di un qualsiasi paese del G-7,solo che l' impegno economico sarebbe di molto inferiore ai vantaggio conseguiti : il prestigio di essere i quarti al mondo ad avere tale capacità ma, senza avere le risorse per un programma spaziale autonomo; meglio consorziarci e avviare ricerche ''solitarie'' solo per programmi di specifico interesse (come i radar SAR che hanno portato ai COSMOSKY-med)

 

di gran lunga più vitale per i nostri interessi è la possibilità di lanciare satelliti in autonomia : il VEGA rispondeva a quest'esigenza poi motivi finanziari ci han portato ad una associazione sempre più stretta col programma arienne riducendo il carico lanciabile per rendere il vega ancora di più complementare alla familia arianne (ad oggi uno sky-med non può essere lanciato ).

 

il motore del vega il P80 è il dimostratore tecnologico per i motori del booster del nuovo arianne V -ECA

Modificato da cama81
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.... con anche vettori scout (USA) costruiti su licenza ....

Non ho mai sentito parlare di Scout prodotti su licenza nel nostro paese .... hai una fonte?

 

2qmhi7o.jpg

 

.... un programma gemini o mercury nel arco di un decennio sarebbe perfettamente alla portata di un qualsiasi paese del G-7,solo che l' impegno economico sarebbe di molto inferiore ai vantaggio conseguiti ....

Su questo mi permetto di avere dei dubbi ....

La tecnologia dei paesi occidentali, all'infuori ovviamente degli Stati Uniti, al tempo era quella che era.

Basti pensare che il missile più potente allora realizzato in Europa, l'IRBM "Blue Streak" destinato alla RAF, era propulso da motori Rolls-Royce "RZ2" .... derivati però dai Rocketdyne "S3" americani.

 

Non mi sembra si sia pensato a programmi di volo umano (e neanche lo ricordo) .... che sarebbero stati, come giustamente affermi, eccessivamente costosi.

Si puntò invece all'aspetto commerciale e sul "Blue Streak" vennero gettate le basi dei consorzi ELDO/ESRO con la fusione di tecnologie essenzialmente britanniche, francesi e germaniche (per giunta con scarso successo) ....

 

ibcmix.jpg

 

.... l'ESA sarebbe invece arrivata parecchi anni dopo ....

 

http://www.esa.int/esaMI/Space_Year_2007/SEM1METX88F_0.html

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un programma gemini o mercury nel arco di un decennio sarebbe perfettamente alla portata di un qualsiasi paese del G-7,solo che l' impegno economico sarebbe di molto inferiore ai vantaggio conseguiti ....

 

La tecnologia dei paesi occidentali, all'infuori ovviamente degli Stati Uniti, al tempo era quella che era.

 

mi riferivo alla situazione attuale, oggi per Francia , Germania , Italia , Giappone ecc non sarebbe un problema realizzare un programma mercury se non di ordine finanziario ed di opportunità : nello spazio da soli a fare che ?

 

circa gli scout avevo (e ho ancora da qualche parte )un opuscoletto degli anni '70 sulla base del san marco lessi questo particolare ,

 

se non fu cosi ,forse era una sparata per rispondere ai francesi che dicevano di aver fatto tutto da soli

Modificato da cama81
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circa gli scout avevo (e ho ancora da qualche parte )un opuscoletto degli anni '70 sulla base del san marco lessi questo particolare ,

 

se non fu cosi ,forse era una sparata per rispondere ai francesi che dicevano di aver fatto tutto da soli

Che ci vuoi fare .... è la grandeur ....

 

Pensa soltanto che, nel nostro piccolo, avevamo escogitato e realizzato una base su piattaforme marine e siamo andati a lanciare dall'Equatore .... ben prima della Kourou francese ....

 

.... onore e gloria imperitura al Professor Broglio e ai suoi collaboratori ....

 

:adorazione:

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Si puntò invece all'aspetto commerciale e sul "Blue Streak" vennero gettate le basi dei consorzi ELDO/ESRO con la fusione di tecnologie essenzialmente britanniche, francesi e germaniche (per giunta con scarso successo) ....

 

qui un riferimento al contributo italiano alla vicenda http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=12869.0

 

pare che proponemmo un nostro progetto ma ci ritirammo per non compromettere SanMarco e con esso i rapporti bilaterali con la nasa ....

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qui un riferimento al contributo italiano alla vicenda http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=12869.0

 

pare che proponemmo un nostro progetto ma ci ritirammo per non compromettere SanMarco e con esso i rapporti bilaterali con la nasa ....

Grazie per la segnalazione ....

 

.... ho recuperato l'articolo di "Flight International" citato nel topic che hai postato ....

 

 

http://www.flightglobal.com/FlightPDFArchive/1969/1969%20-%203422.PDF

 

http://www.flightglobal.com/FlightPDFArchive/1969/1969%20-%203423.PDF

 

http://www.flightglobal.com/FlightPDFArchive/1969/1969%20-%203426.PDF

 

 

.... l'avevo letto a suo tempo (1969) ma, essendo passati parecchi anni, l'avevo dimenticato.

 

Quanto al fatto che l'Italia abbia abbandonato il programma legato ai vettori "Europa" .... potrebbe anche essere stata una decisione saggia .... visto gli scarsi risultati che tale programma ha dato ....

 

Che poi noi intendessimo utilizzare il complesso "San Marco" per il lancio di tali "mostri" mi pare abbastanza strano .... a meno che non lo si ristrutturasse completamente .... è però anche vero che, ai tempi nostri, un'operazione del genere viene effettuata col complesso navale "Sea Launch" ....

 

fjesf5.jpg

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Nemmeno la possibilità di un programma ESA esiste?

Attualmente non se ne sente parlare.

Anche il nuovo complesso di lancio di Kourou destinato ai vettori "Soyuz", e di molto prossimo utilizzo, non sembra essere abilitato ai voli umani ....

 

 

Upgrades for manned missions

 

Upgrade for manned missions is also possible, however it would require taking the launch pad out of service for a certain period of time. During the meeting of the International Space Station partners on March 2, 2006, the head of the European Space Agency, ESA, denied the existence of any plans to launch manned missions on the Soyuz-ST from Kourou, however he added "never say never."

 

http://www.russianspaceweb.com/kourou_els.html

 

 

5yutki.jpg

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A parte la torre di servizio .... sembra la replica esatta della storica piattaforma di lancio di Tyura-Tam fotografata dagli U-2 nella seconda metà degli anni '50 ....

 

2myakw8.jpg

 

 

.... e da cui partirono i primi Sputnik, i Lunik e Gagarin ....

 

 

28hj3ar.jpg .... 33jjm9j.jpg

Modificato da TT-1 Pinto
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  • 3 settimane dopo...
  • 1 anno dopo...
Raggiunto l'accordo sui lanciatori europei

Sì all'evoluzione dell'Ariiane 5, in vista del nuovo Ariane 6

 

Accordo raggiunto sui lanciatori tra Francia e Germania, nella Conferenza Ministeriale dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa). L’intesa prevede una fase di transizione verso la realizzazione di un nuovo lanciatore Ariane 6 con ‘’un programma di evoluzione’’ dell’Ariane 5.

 

A breve termine si punta allo sviluppo della versione modificata dell’Ariane 5, chiamata Ariane 5 Me (Midlife Evolution). Sostenuto inizialmente dalla Germania, il progetto prevede la realizzazione di una versione dell’Ariane 5 con uno stadio superiore riaccendibile chiamato Vinci e in di portare in orbita geostazionaria due satelliti da 5 tonnellate a costi ridotti rispetto all'attuale Ariane 5 Eca. Da parte francese si puntava invece inizialmente allo sviluppo immediato di un nuovo lanciatore Ariane 6.

 

 

ansa.it

 

e l'Italia?

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VEGA .... e il suo sviluppo .... "VEga Consolidation and Evolution Preparation Programme (VECEP)" ....

 

Fonti ....

 

http://www.esa.int/SPECIALS/Ministerial_Council_2012/SEMOQ7BYT6H_2.html

 

http://esamultimedia.esa.int/multimedia/publications/ministerialcouncil2012/

 

spero in futuro che il nostro paese investi di più nel campo aerospaziale...

 

L'Europa scommette sullo spazio, nonostante la crisi

Investe 10 miliardi in tre anni, 1,2 miliardi dall'Italia

 

Il dibattito è stato lungo e faticoso, con discussioni che si sono protratte fino a tarda notte, ma alla fine l'Europa ha confermato la sua determinazione a fare dello spazio un settore strategico per lo sviluppo e la competitività a livello internazionale.

 

La Conferenza Ministeriale dell'Agenzia Spaziale Europea, riunita a Napoli, esce da due giornate lunghissime ma fruttuose, con un investimento complessivo di 10 miliardi per i prossimi tre anni: la decisione più realistica alla luce della crisi attuale, contro le migliori speranze che puntavano ad uno stanziamento di 12 miliardi.

 

Soddisfatta anche l'Italia, rappresentata dal ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Francesco Profumo, e dal presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Enrico Saggese. Con un contributo di 1,2 miliardi in tre anni il nostro Paese conferma il ruolo di terzo contributore dell'Esa, dopo Francia e Germania.

 

Il successo della Ministeriale 2012 è stato aver sciolto i due grandi nodi della due-giorni della Ministeriale, con l'approvazione del nuovo lanciatore europeo Ariane 6, preceduto dallo sviluppo di una versione modificata dell'Ariane 5 chiamata Ariane 5 Me (Mid-life Evolution), e il prolungamento del finanziamento alla Stazione Spaziale fino al 2020, contro un'ipotesi iniziale di limitarlo al 2017.

 

La Ministeriale è stata una riunione importante anche dal punto di vista politico, con due risoluzioni hanno definito il ruolo dell'Esa ed i compiti rispettivi di Esa e Unione Europea in campo spaziale. A questo proposito l'Italia ha auspicato che Esa e Unione europea trovino le modalità per garantire la sinergia tra le rispettive attività nel settore spaziale in modo da evitare duplicazioni e massimizzare i ritorni degli investimenti degli stati membri.

Sostegno italiano anche i programmi Galileo e Gmes, dei quali è stata sottolineata l'importanza di avere i primi servizi entro fine 2014.

 

E' stato un successo in gran parte italiano anche l'approvazione del nuovo lanciatore Ariane 6, al quale l'Italia contribuisce con 26 milioni, e lo sviluppo del programma Vega, con un finanziamento di 85 milioni. Il nostro Paese, che sostiene il programma per oltre il 60% dei costi, ha inoltre chiesto ed ottenuto per la prima volta anche il sostegno dell'agenzia spaziale tedesca Dlr con 9 milioni.

 

Soddisfazione anche per il sostegno della Stazione Spaziale fino al 2020, che l'Italia sostiene con 144 milioni, 45 dei quali per favorire un rafforzamento della cooperazione con la Nasa attraverso la realizzazione di un modulo di servizio per il futuro veicolo di trasporto umano della Nasa, il cosiddetto ''barter element''.

L'Italia guarda anche a Marte, con un contributo di 55 milioni alla missione ExoMars.

 

Complessivamente l'Italia ha stanziato 137 milioni per i programmi sui lanciatori, 208 per l'osservazione della terra, 200 per i programmi di volo umano, 109 per sviluppo tecnologico, telecomunicazioni, navigazione e sicurezza. Nei prossimi cinque anni, infine, è previsto un contributo di circa 500 milioni per i programmi obbligatori.

 

 

ansa.it

 

felice per l'interessamento ad ExoMars! credo possa essere molto importante.

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  • 6 mesi dopo...

Nuova missione verso la ISS .... con un astronauta italiano, Luca Parmitano, a bordo ....

 

Soyuz delivers crew to International Space Station in six hours ....

 

Until this year, crews flew a two-day trek to the space station until Russian engineers developed new launch trajectories that enable same-day dockings.

 

Fonte .... http://www.flightglobal.com/news/articles/soyuz-delivers-crew-to-international-space-station-in-six-hours-386433/

 

Dal sito dell'Agenzia Spaziale Europea ....

 

http://spaceinvideos.esa.int/Videos/2013/05/Contact_Luca_s_Soyuz_meets_International_Space_Station

 

http://www.esa.int/ita/ESA_in_your_country/Italy/L_astronauta_dell_ESA_Luca_Parmitano_arriva_sulla_Stazione_Spaziale

 

xlm6no.jpg

 

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  • 1 mese dopo...

Problemini di acqua nel casco per l'astronauta italiano!

 

http://www.usatoday.com/story/news/nation/2013/07/16/astronauts-second-spacewalk/2520187/

 

 

http://wtkr.com/2013/07/17/former-navy-seal-turned-astronaut-helps-to-make-rescue-in-space/

 

 

Leggevo il curriculum di questo tizio. Ma c'e qualcosa che non abbia ancora fatto??

 

http://en.wikipedia.org/wiki/Christopher_Cassidy

 

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Da AW&ST .... caso Parmitano .... in arrivo inchiesta della NASA ....

 

NASA Probes Spacesuit Water Leak ....
By Mark Carreau
Source: Aerospace Daily & Defense Report
July 18, 2013

HOUSTON — NASA is promising an aggressive investigation of a spacesuit leak that allowed dangerous blobs of water to gather on the eyes, nose and mouth of European Space Agency astronaut Luca Parmitano during a July 16 spacewalk outside the International Space Station with his NASA colleague Chris Cassidy.

The incident was unprecedented and could have caused the 36-year-old Italian test pilot to choke or even drown as an estimated 1-1.5 liters of water leaked from his NASA spacesuit, most of it into his helmet, before the planned 6- to 7-hr. excursion was halted after 92 min., says Karina Eversley, lead spacewalk officer at NASA’s Mission Control (Aerospace DAILY, July 17).

Though none of the tasks left unfinished were considered urgent, the pace of the inquiry could determine if and how quickly astronauts occupying the station’s U.S. segment could be called upon to respond to any of a dozen or so serious external issues, including problems with the critical solar power and thermal control systems.

Initial troubleshooting seemed to point to the suit’s water-circulating cooling system as a potential leak source.

“Clearly, we have a problem we don’t quite understand,” ISS Mission Management Team Chair Kenny Todd told a Johnson Space Center news briefing late July 16.

“We will take the next day or two to sort through it, probably do a little bit of troubleshooting on orbit and the [engineering] team will be working through a fault tree to get a better understanding of what’s going on.”

As the 13-year assembly of the station’s U.S. segment drew to a close in mid-2011, NASA shifted the operational focus of the six-person orbiting lab to scientific research.

External maintenance items are permitted to accumulate, unless safe operations are jeopardized, until a spacewalk is warranted.

The spacesuit’s primary sources of water are a 32-oz. (0.95-liter) drink bag for astronaut hydration, a 1-gal. (3.8-liter) cooling system that circulates water from a reservoir through narrow tubes in an astronaut’s undergarment, and astronaut perspiration.

All that worked well during a successful July 9 spacewalk in which Parmitano and Cassidy were outfitted in the same suits, making the July 16 incident all the more puzzling.

Less than an hour into their task list, Parmitano noted an erratic CO2 sensor, a device that warns of an unwanted buildup of poisonous carbon dioxide in the oxygen-rich spacesuits.

That was followed by a wet sensation on the back of his head beneath the communications cap that fits snugly under the helmet.

Parmitano continued to work as NASA’s flight control team monitored his activities through medical sensors on his body and occasional voice checks.

Then the water began to increase, forming blobs in the weightlessness.

There is little material in the suit to absorb moisture.

Cassidy left his nearby ISS work site to check on his colleague.

He found water gathering around Parmitano’s nose and mouth, and suggested that Parmitano taste the water to see if it was coming from his internal drink bag.

After several minutes of deliberation, Mission Control ordered the two men back to the safety of the station’s airlock.

The moisture in Parmitano’s helmet continued to increase as he made his way to the airlock, while his ability to see, speak and breathe degraded.

An early finding seemed to absolve the drink bag.

“I would say the likelihood the leak is coming from the drink bag is pretty low given what the crew has told us,” Eversley said.

“Our whole spacewalk community will be working through a fault tree and checking off every possibility.”

 

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Lodi .... governative ....

 

Italy's Luca Parmitano Praised for Actions in Spacewalk Emergency ....

 

European Space Agency astronaut Luca Parmitano received praise Friday from Italian Prime Minister Enrico Letta, Italian Space Agency president Enrico Saggese and others for his stoic response to the water that flooded his spacesuit helmet earlier this week, prompting an abrupt and dramatic end to his spacewalk with his NASA companion Chris Cassidy.

 

Fonte .... http://www.aviationweek.com/Blogs.aspx?plckBlogId=Blog:04ce340e-4b63-4d23-9695-d49ab661f385&plckPostId=Blog%3a04ce340e-4b63-4d23-9695-d49ab661f385Post%3a647d75de-6751-495b-a22b-6e4a24ab424a

 

ASI (Agenzia Spaziale Italiana) .... http://www.asi.it/it/news/parmitano_ci_vuole_un_poeta_per_raccontare_la_liberta_che_si_prova_quassu

 

2hcdj0m.jpg

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