Vai al contenuto

C295 AEW&C


Messaggi raccomandati

Sono da poco cominciati i collaudi per la versione AEW&C del C295,ci sono notizie sulle sue prestazioni? Sul costo? Valutata l'aperta ostilità tra Alenia ed il gruppo Airbus è da considerarsi impossibile una sua valutazione per l'acquisto da parte dell'AMI? Quale potrebbe essere il mercato per questa nuova macchina oltre a, forse, Germania e Spagna?

Link al commento
Condividi su altri siti

Valutata l'aperta ostilità tra Alenia ed il gruppo Airbus è da considerarsi impossibile una sua valutazione per l'acquisto da parte dell'AMI?

Tanto varrebbe installare un impianto radar su un ATR .... o su uno "Spartan" .... cosa, quest'ultima, che in passato è stata presa in considerazione ....

 

1io1ap.jpg

An airborne early warning version with fuselage mounted radar, such as a “top-hat” configuration rendered here, are among the options being advanced for the airlifter.

Credit: ALENIA AERONAUTICA PHOTOS

Link al commento
Condividi su altri siti

Era una domanda quasi retorica... Mi sa che sarà l'ennesima recente batosta che si prenderà Airbus Military, non credo sia una piattaforma dalle potenzialità eccezionali né con un ampio mercato vista anche l'agguerrita concorrenza attuale in quanto ad AEW ed affini.

Link al commento
Condividi su altri siti

Intanto vi è da considerare che l'aereo sicuramente vola ma le prove si riferiscono più che altro alle eventuali reazioni aerodinamiche. L'involucro radar infatti è....... vuoto. anche perchè non è stato ancora scelto, anche se si parla di un apparato israeliano. le prestazioni complessive non dovrebbero essere esaltanti anche in considerazione della quota non esaltante del velivolo e della scarsa autonomia. Pomposamente quelli di eads valutano le prestazioni complessive paragonabili al G550AEW ma appare chiaro che l'assetto potrebbe trovare compratori solo tra quei paesi di medio spessore che vorrebbero a tutti i costi un AEW ma non hanno soldi da spendere...................

Accipicchia, ma a pensarci bene questo è l'identikit dell'italia........................ comunque penso che per fortuna non compreremmo mai quella "cosa".

Link al commento
Condividi su altri siti

.... ma appare chiaro che l'assetto potrebbe trovare compratori solo tra quei paesi di medio spessore che vorrebbero a tutti i costi un AEW ma non hanno soldi da spendere...................

Accipicchia, ma a pensarci bene questo è l'identikit dell'italia........................ comunque penso che per fortuna non compreremmo mai quella "cosa".

Proprio perchè, dati i tempi, non ci sono soldi da spendere .... :pianto:

.... e poi .... quand'anche fosse vero quanto sostieni nella discussione dedicata al "346" circa i comportamenti di Spagnoli e Francesi .... perchè dovremmo fare loro un favore acquistando un velivolo prodotto da loro proprio quando starebbero boicottando un nostro?

Link al commento
Condividi su altri siti

Diciamo che hanno montato un radome su un velivolo test per fare prove aerodinamiche e strutturali e nel frattempo tastare il mercato: non sarà una batosta in caso di insuccesso, non credo che si siano esposti molto per questo programma. La cosa che mi ha lasciato un po' sbigottito è che il radome sia nuovamente un disco e non quello di un radar aesa come invece fu sperimentato (con successo) da Alenia sullo Spartan e come è stato fatto per il G550. Staremo a vedere, secondo me gli staterelli di cui sopra preferiranno prodotti cinesi, senza considerare che con un'elettronica di prim'ordine la piattaforma pottrebbe anche essere un C172 ma il prezzo non si abbasserebbe di molto...

 

In quanto all'AMI preferirei si lanciasse sul G550 o su una versione dello Spartan che al pari del fratellone Hercules si presta bene nel ruolo di tuttofare. Di sicuro, però, al momento la partecipazione al NATO AWACS basta ed avanza, sia operativamente che economicamente (AleniaAeronautica gestisce la manutenzione ai livelli più alti, e costosi...). Per il futuro una soluzione europea o atlantica sarebbe l'ideale secondo me.

Link al commento
Condividi su altri siti

Diciamo che hanno montato un radome su un velivolo test per fare prove aerodinamiche e strutturali e nel frattempo tastare il mercato: non sarà una batosta in caso di insuccesso, non credo che si siano esposti molto per questo programma. La cosa che mi ha lasciato un po' sbigottito è che il radome sia nuovamente un disco e non quello di un radar aesa come invece fu sperimentato (con successo) da Alenia sullo Spartan e come è stato fatto per il G550. Staremo a vedere, secondo me gli staterelli di cui sopra preferiranno prodotti cinesi, senza considerare che con un'elettronica di prim'ordine la piattaforma pottrebbe anche essere un C172 ma il prezzo non si abbasserebbe di molto...

 

In quanto all'AMI preferirei si lanciasse sul G550 o su una versione dello Spartan che al pari del fratellone Hercules si presta bene nel ruolo di tuttofare. Di sicuro, però, al momento la partecipazione al NATO AWACS basta ed avanza, sia operativamente che economicamente (AleniaAeronautica gestisce la manutenzione ai livelli più alti, e costosi...). Per il futuro una soluzione europea o atlantica sarebbe l'ideale secondo me.

 

In realtà le (poche) voci che circolano dicono che il radar sarà circolare come forma ma non rotante in quanto aesa. per quanto riguarda il G550 io l adoro e lo vedrei bene nell'ami. tuttavia il problema di quest'assetto sembra essere quello che è stato specificatamente pensato e costruito per le esigenze esraeliane e non risulta integrabile in dispositivi Nato come l'italia invece ha bisogno. i fautori di questa tesi pongono in evidenza che durante le esercitazioni cngiunte italia-israele l'aereo è stato impiegato esclusivamente in appoggio a pacchetti israeliani o con velivoli israeliani e non sarebbe stato in grado, invece, di gestire pacchetti solo italiani, tanto è vero che la cellula G550 scelta dall'ami per il velivolo sigint dovrebbe montare sistemi ed apparati made in Usa. Altri, invece, dicono che queste, da parte di Ami, sia solo una scusa perchè voglioo a tutti i costi il Widgteil (o come cavolo si chiama).......

 

Per quanto riguarda il velivolo Awacs continua ad esserci molta confusione sull'impiego di tali assetti. molti pensano ancora che solo perchè facciamo parte della nato e a bordo c'è anche personale italiano si possa usufruire di tali aerei quando ci pare e piace. NO, non è così altrimenti francia ed inghilterra (e più recentemente la turchia) non avrebbero speso pozzi di soldi per avere degli assets propri (non è che noi siamo furbi e gli altri fes......!

I velivoli Nato possono e vengono impiegati con logiche, pianificazioni ed esigenze Nato che in determinate situazioni o casi eccezzionali possono anche coincidere con le italiche esigenze, soprattutto in momenti di crisi, ma nella maggior parte dei casi non è così.

Modificato da olvi
Link al commento
Condividi su altri siti

Forse la cosa mi è sfuggita .... quando?

Era sfuggito anche a me, l'ho appreso da un articolo di Nativi su RID in merito alla presentazione dell'ultimo arrivato Airbus Military al Le Bourget. A quanto pare AleniaAeronautica ha condotto dei test di compatibilità aerodinamica utilizzando il simulacro di un radar Ericsson praticamente uguale a quello che monta l'aeronautica svedese sui Saab in forza alla sua aeronautica. Nulla è stato fatto, a quanto ne sappiamo, in merito all'integrazione dei sensori, ambito nel quale Finmeccanica avrebbe dovuto mettere a disposizione il know how di altre aziende del gruppo.

 

In realtà le (poche) voci che circolano dicono che il radar sarà circolare come forma ma non rotante in quanto aesa. per quanto riguarda il G550 io l adoro e lo vedrei bene nell'ami. tuttavia il problema di quest'assetto sembra essere quello che è stato specificatamente pensato e costruito per le esigenze esraeliane e non risulta integrabile in dispositivi Nato come l'italia invece ha bisogno. i fautori di questa tesi pongono in evidenza che durante le esercitazioni cngiunte italia-israele l'aereo è stato impiegato esclusivamente in appoggio a pacchetti israeliani o con velivoli israeliani e non sarebbe stato in grado, invece, di gestire pacchetti solo italiani, tanto è vero che la cellula G550 scelta dall'ami per il velivolo sigint dovrebbe montare sistemi ed apparati made in Usa. Altri, invece, dicono che queste, da parte di Ami, sia solo una scusa perchè voglioo a tutti i costi il Widgteil (o come cavolo si chiama).......

Infatti il sistema di combattimento dovrebbe essere abbastanza nuovo, su misura AMI e NATO-compatibile. Ovviamente gli israeliani non hanno molto interesse a tagliare i propri sistemi d'arma sui protocolli NATO, l'unico motivo che li spinge in questo senso è il mercato europeo, abbastanza florido per l'industria israeliana, soprattutto dell'elettronica. La scelta di Gulfstream quale fornitore riguarda soprattutto le caratteristiche della piattaforma sulla quale integrare i sensori, e direi che il G550 è perfetto. Il C-27 potrebbe dire la sua, ma a mio parere non ha prestazioni sufficienti, in particolar modo in merito alla velocità ed alla tangenza pratica.

 

Per quanto riguarda il velivolo Awacs continua ad esserci molta confusione sull'impiego di tali assetti. molti pensano ancora che solo perchè facciamo parte della nato e a bordo c'è anche personale italiano si possa usufruire di tali aerei quando ci pare e piace. NO, non è così altrimenti francia ed inghilterra (e più recentemente la turchia) non avrebbero speso pozzi di soldi per avere degli assets propri (non è che noi siamo furbi e gli altri fes......!

I velivoli Nato possono e vengono impiegati con logiche, pianificazioni ed esigenze Nato che in determinate situazioni o casi eccezzionali possono anche coincidere con le italiche esigenze, soprattutto in momenti di crisi, ma nella maggior parte dei casi non è così.

La flotta E-3A della NATO svolge soprattutto compiti di sorveglianza dello spazio aereo nazionale dei paesi dell'alleanza partecipanti al programma NATO AWACS, raramente viene rischierato all'estero, come avvenne durante "Desert storm" e a seguito degli attentati dell'11 settembre. La Francia è entrata recentemente nella NATO, il Regno Unito ha esigenze diverse oltre quelle della protezione dello spazio aereo, la Turchia mira a diventare una potenza regionale e probabilmente, quando i 737 saranno pienamente operativi, uscirà dalla NATO E-3A component. Di sicuro quello dei moltiplicatori di forze è un terreno poco conosciuto e molto trascurato, ma far parte della componente E-3A della NATO ha un costo e se ci si spendono soldi si hanno anche dei ritorni operativi ed economici. Non sarebbe furbo spendere soldi in qualcosa di inutile, altrimenti non si sarebbe percorsa la stessa strada con la Strategic Airlift Component, programma al quale l'AMI non ha inspiegabilmente partecipato. Per ora i Sentry della NATO garantiscono la sorveglianza dello spazio aereo nazionale, il voler portare a casa questa capacità rientra in un discorso di crescita e razionalizzazione della difesa aerea nazionale.

 

Non confondiamo il SIGINT con l'AEW, sono due cose diverse. Un aeromobile AWACS è un vero e proprio centro C4 volente, un velivolo AEW assorbe in parte queste caratteristiche (è più che altro un sensore aeroportato che permette alla difesa aerea di vedere più lontano), un velivolo SIGINT è ancora un'altra cosa. La HHA dispone di E-2 Hawkeye per l'AEW e di G-550 per il SIGINT, probabilmente l'AMI per il JAMMS vuole una piattaforma "tuttofare", staremo a vedere.

Link al commento
Condividi su altri siti

@ Tuccio14

 

Era sfuggito anche a me, l'ho appreso da un articolo di Nativi su RID in merito alla presentazione dell'ultimo arrivato Airbus Military al Le Bourget. A quanto pare AleniaAeronautica ha condotto dei test di compatibilità aerodinamica utilizzando il simulacro di un radar Ericsson praticamente uguale a quello che monta l'aeronautica svedese sui Saab in forza alla sua aeronautica.

 

Strano che non siano in circolazione foto relative a questo fatto.

 

L'immagine che avevo già postato ....

 

1io1ap.jpg

 

.... tratta da un articolo dello stesso Nativi ....

 

http://www.aviationweek.com/aw/jsp_includes/articlePrint.jsp?storyID=news/VIDC27J.xml&headLine=C-27J%20Derivatives%20Emerge

 

.... apparso su "Aviation Week & Space Technology" circa quattro anni fa, era quasi sicuramente un foto-montaggio .... infatti l'antenna mi sembra abbastanza sproporzionata rispetto alle dimensioni dell'aereo ....

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...