Vai al contenuto

Guerra in Libia 2011 - Odissea all'alba


admin

Messaggi raccomandati

Battaglia tra libici e tunisini

Soldati Gheddafi hanno sconfinato

 

I soldati tunisini hanno ingaggiato battaglia con le forze di Gheddafi al confine tra Tunisia e Libia, nell'area di Dehiba Wazin. Nella città tunisina di Dehiba, secondo gli abitanti, ci sono stati violentissimi combattimenti. Prosegue intanto anche la battaglia tra lealisti e ribelli libici per la conquista del porto di Misurata, nella Tripolitania: i soldati di Gheddafi avrebbero preso in ostaggio 500 civili.

I ribelli libici hanno poi ripreso il controllo di Dehiba, secondo quanto affermano gli stessi antigovernativi, che da fine febbraio chiedono la fine del regime di Muammar Gheddafi. "La bandiera ribelle sventola sul confine. Abbiamo ripreso il controllo e riapriremo la frontiera", afferma uno dei ribelli.

 

"Le forze pro-Gheddafi continuano a bombardare i cittadini di Misurata, avvalendosi di artiglieria, mortai e missili di lunga gittata per colpire la città". Lo ha detto il generale di brigata, Rob Weighill, sottocapo di Stato Maggiore della Nato, sottolineando che le forze del rais stanno "utilizzando le bombe a grappolo che sono vietate". Fonti mediche ospedaliere parlano di almeno due morti e 16 feriti già a metà giornata.

 

fonte TGCOM

Link al commento
Condividi su altri siti

Battaglia tra libici e tunisini

"Le forze pro-Gheddafi continuano a bombardare i cittadini di Misurata, avvalendosi di artiglieria, mortai e missili di lunga gittata per colpire la città". Lo ha detto il generale di brigata, Rob Weighill, sottocapo di Stato Maggiore della Nato, sottolineando che le forze del rais stanno "utilizzando le bombe a grappolo che sono vietate". Fonti mediche ospedaliere parlano di almeno due morti e 16 feriti già a metà giornata.

 

fonte TGCOM

Sicuro che il Brig. Gen. Bob Weighill abbia detto che si stanno usando missili a lunga gittata? A me risulta che le forze leali a Mr. Gaddafi stiano usando razzi (GRAD). Gli unici missili (SSM) in dotazione ai lealisti sono gli SCUD ma al momento non ne e' confermata la predisposizione ad usarli.

Link al commento
Condividi su altri siti

Gheddafi:guerra aperta con l'Italia"

Attua politica fascista e coloniale"

 

E' arrivato anche un duro riferimento all'Italia nel discorso pronunciato da Gheddafi e trasmesso alla tv di stato. "Tra noi e l'Italia è guerra aperta", ha detto il Colonnello. "Il governo italiano attua la stessa politica fascista e coloniale dei tempi dell'occupazione" ha aggiunto, affermando che nel 2008 l'Italia "ha fatto le sue scuse e ha detto che il colonialismo stato un errore che non si sarebbe ripetuto, ma ora sta facendo lo stesso errore".

fonte TGCOM

 

...ma non si è veramente capaci a farla finita una volta per tutte?....probabilmente non c'è la volontà

Modificato da ROBY72
Link al commento
Condividi su altri siti

Mi sto chiedendo a quale specifica arma possa appartenere questo ordigno inesploso rinvenuto fra le macerie del bunker attaccato da aerei della NATO, nel quale ha perso la vita uno dei figli di Gheddaffi ....

 

13853458_121n.jpg

 

missile_602305a.jpg

 

113294870.jpg

 

article-1382341-0BDA822B00000578-515_634x405.jpg

Modificato da TT-1 Pinto
Link al commento
Condividi su altri siti

Raid su Tripoli, obiettivo il bunker del rais

Nato: "Non sappiamo se è vivo o morto"

 

Nella notte otto attacchi in tre ore, esplosioni presso la televisione di Stato e l'agenzia Jana. Al Arabiya: colpita la residenza del Colonnello. Il governo: "Feriti quattro bambini". Portavoce dell'Alleanza: "Nessuna escalation". Emergenza umanitaria, appello Onu per una tregua. Corte Penale Internazionale: lunedi prossimo mandato di cattura contro il Rais

 

TRIPOLI - Almeno otto raid in circa tre ore e una terrificante sequenza di esplosioni che squarcia la notte a Tripoli. Così la Nato ha dato seguito alle parole del segretario generale Anders Fogh Rasmussen, secondo cui per Gheddafi "la partita è finita". Secondo testimonianze riprese dalle tv satellitari Al Arabiya e Al Jazeera, sarebbe stato colpito anche il complesso di Bab al-Aziziya dove il Colonnello ha una sua residenza-bunker. La Nato nega l'escalation e riafferma che l'obiettivo della missione resta la difesa dei civili. E per il brigadiere generale Claudio Gabellini, che ha incontrato i giornalisti a Napoli, l'Alleanza "non ha alcuna prova" che permetta di affermare con certezza che Gheddafi sia vivo o morto. "Non abbiamo persone sul terreno - ha detto l'alto ufficiale italiano -, non sappiamo cosa stia facendo adesso Gheddafi. A dire la verità, non siamo neppure interessati. Il nostro mandato è proteggere la popolazione civile libica ed eseguiamo questo mandato colpendo bersagli militari, non individui specifici".

 

Mentre l'Onu invoca una tregua per verificare l'emergenza umanitaria e la Corte Penale Internazionale preannuncia un mandato di cattura contro Gheddafi per crimini di guerra e contro l'umanità, gli insorti respingono le forze del colonnello a 15 chilometri dal centro di Misurata e avanzano a ovest della ciità portuale verso Zlitan, 200mila abitanti, sulla rotta per Tripoli, da cui dista 150 chilometri. "Se l'avanzata delle ultime 24 ore si ripeterà,

domani saremo alle porte di Zlitan", ha assicurato l'ex colonnello Haj Mohammad, capo delle operazioni, secondo cui molto dipenderà dall'efficacia dei bombardamenti Nato: "Se fanno il loro lavoro, noi faremo il nostro".

 

Tripoli, notte sotto le bombe. La capitale libica ha subìto violentissimi bombardamenti. Quattro esplosioni hanno scosso la città poco dopo le 2 locali, facendo tremare le finestre dell'albergo dove risiedono i giornalisti, seguite poco dopo da altre due deflagrazioni. Per tutta la notte si sono udite sirene e sporadici colpi di fucile e armi pesanti, mentre gli aerei continuavano a sorvolare la città. Testimoni hanno riferito di due forti esplosioni nei pressi della sede della televisione di stato e dell'agenzia di stampa ufficiale Jana, presa di mira anche una torre per le telecomunicazioni.

 

La tv di Stato libica denuncia oggi i raid notturni della coalizione su Tripoli contro obiettivi civili nel centro della città, dove vengono offerti servizi alla popolazione. Secondo l'emittente, sarebbero stati bombardati il palazzo dell'Alta Corte, l'ufficio del procuratore generale e le sedi di alcune organizzazioni per la difesa dei diritti delle donne e dei bambini, già colpite il 30 aprile. L'emittente di Tripoli non dà notizia di morti o feriti provocati dall'attacco, mentre in precedenza fonti del governo libico avevano parlato di quattro bambini feriti, due in modo grave, da schegge di vetro provocate dai bombardamenti. Nel corso di una visita organizzata nella notte dalle autorità, i giornalisti hanno effettivamente visto molti vetri in frantumi in un ospedale del quartiere di Shariah Zawiyae e delle vicine attività commerciali. Ai giornalisti non è stato però consentito di recarsi sui luoghi dell'esplosione.

 

Monsignor Martinelli: "Nessun attacco diretto a Tripoli". Da Tripoli, il vicario apostolico, monsignor Giovanni Innocenzo Martinelli, smentisce che la capitale sia stata direttamente bombardata. "Si sentono ancora gli aerei passare sulla città e sganciare bombe nelle aree circostanti, ma per il momento non ci sono bombardamenti diretti su Tripoli" ha affermato il religioso ad Asianews, aggiungendo che ieri 30mila persone sono scappate da Tripoli verso la Tunisia, 600mila i libici che hanno varcato i confini dall'inizio dell'operazione Odyssey Dawn.

 

Stampa d'opposizione: rivolta a Tripoli. E sempre da Tripoli giunge un'altra notizia, che però non trova al momento significative conferme. Secondo il sito del quotidiano libico di opposizione 'Brnieq', sarebbe in corso una rivolta popolare contro Gheddafi alla periferia della capitale, con gli insorti muniti di armi leggere fornite loro da membri dell'esercito che avrebbero disertato. La bandiera dei ribelli sventolerebbe addirittura all'aeroporto Mitiga della capitale. La notizia, ripresa da Al Arabiya, è stata smentita da fonti governative e non trova riscontri neanche nelle corrispondenze dei giornalisti presenti in zona.

 

Raid anche a Zintan. I raid non hanno preso di mira solo Tripoli. Da Zintan, 160 chilometri a sud-ovest della capitale, gli insorti hanno confermato bombardamenti Nato su depositi di armi dei lealisti, sparsi a una trentina di chilometri dalla città. Si tratta di una rete di silos e magazzini sotterranei, in tutto 72, dalle pareti in cemento rinforzato. Non si sa quanti siano andati distrutti, ma a detta dei rivoltosi "ogni volta in cui un velivolo colpiva, si sentivano esplosioni multiple". Raid sarebbero stati condotti inoltre sulle località di Tamina e Chantine, a est di Misurata, così da alleggerire l'assedio da cui l'ultima importante roccaforte degli oppositori in Tripolitania è cinta da diverse settimane.

 

Nato: "Nessuna escalation". L'intensificarsi dei bombardamenti segue una dichiarazione di Rasmussen che sa di ultimatum. "Gheddafi dovrebbe comprendere rapidamente e non troppo tardi - aveva scandito il segretario generale della Nato, che da fine marzo guida le operazioni militari della coalizione internazionale - che non c'è futuro per lui o per il suo regime". Oggi una portavoce dell'Alleanza, Carmen Romero, ha smentito che gli ultimi raid aerei della Nato su Tripoli segnino un'escalation. "Noi continuiamo ad applicare la stessa strategia - ha spiegato -, ridurre il più possibile la capacità del regime di Gheddafi di colpire i civili". La portavoce ha ribadito che gli obiettivi della Nato sono militari e non ci sono individui specifici tra i target. Gheddafi non appare in pubblico dallo scorso 1 maggio, quando suo figlio Saif Al Arab e tre nipoti sono rimasti uccisi a seguito di un attacco aereo alla sua residenza. In due mesi, le forze occidentali hanno portato oltre 2.260 raid aerei in Libia.

 

La Russa: "Forze italiane non bombardano città". A Cagliari per incontrare il suo omologo spagnolo, il ministro della Difesa Ignazio La Russa afferma che le forze militari italiane non partecipano a bombardamenti sulle città in Libia. "Non do notizie sui singoli bombardamenti - dice La Russa -, posso però dirvi con certezza che l'Italia non partecipa a bombardamenti, anche condivisi, sulle città. Abbiamo individuato una modalità d'impiego dei nostri bombardieri che non prevede la partecipazione a missioni sulle città della Libia".

 

L'Onu chiede una tregua. Dal canto suo, l'Onu ha lanciato un appello per una tregua in Libia. Una sospensione delle ostilità, ha detto il responsabile delle operazioni umanitarie delle Nazioni Unite, Valerie Amos, consentirebbe di valutare la situazione umanitaria e di consegnare gli aiuti di prima necessità. Nella città di Misurata, sotto assedio da oltre due mesi, "alcuni non hanno più cibo, acqua e altri prodotti di prima necessità - ha denunciato la Amos davanti al Consiglio di sicurezza, citata oggi dalla Bbc -. Le strutture mediche hanno bisogno di essere rifornite e di personale qualificato". Secondo la Amos, oltre 13mila persone hanno lasciato la città, su una popolazione complessiva di 300mila, mentre sono 746mila le persone fuggite dalla Libia dall'inizio del conflitto, 5mila bloccate alle frontiere con Egitto, Tunisia e Niger e altre 58mila sfollate in "centri spontanei" sorti nelle zone orientali del paese.

 

Crimini, lunedi mandato contro Gheddafi. Il procuratore della Corte Penale Internazionale, Luis Moreno-Ocampo, sta preparando l'atto di accusa per crimini di guerra e contro l'umanità nei confronti di Muammar Gheddafi, del figlio Seif-al-islam e del capo dei servizi segreti libici Abdullah al-Senoussi. Lo rivela una fonte diplomatica dell'Onu alla tv satellitare Al Arabiya. L'annuncio ufficiale sarà dato lunedì prossimo, quando saranno emessi i mandati di cattura. Ocampo aveva informato mercoledì scorso il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, senza fornire i nomi delle persone che saranno imputate.

 

 

fonte La repubblica.it

Link al commento
Condividi su altri siti

ANSA.it

 

Libia: scalo Misurata preso da insorti

 

Incendiati carri armati abbandonati dai governativi

11 maggio, 15:48

 

(ANSA) - MISURATA (LIBIA), 11 MAG - L'aeroporto di Misurata è in mano ai ribelli libici dopo violenti combattimenti con le forze di Muammar Gheddafi. Lo ha constatato un giornalista dell'Afp e la notizia e' stata confermata ad Al Jazira da fonti degli insorti.

 

Gli antigovernativi stanno festeggiando nelle strade, secondo l'Afp. Le forze lealiste hanno abbandonato carri armati, ai quali gli insorti hanno dato fuoco.

 

 

Ma perchè li incendiano invece di catturarli?

Link al commento
Condividi su altri siti

LiberoNews

 

Cos'è una Fatwa?

 

 

La fatwa è un opinione data da un esperto di diritto musulmano riguardo ad una questione, può essere presa come una sentenza ma non è obbligatoriamente esecutiva, è più una "consulenza" riguardo alla sharia.

 

Dopo la fatwa emessa da khomeini nei confronti di Rushdie in occidente qualsiasi minaccia di morte emessa da qualche islamico viene chiamata impropriamente "fatwa", dimenticando che nell'islam scita gerarchizzato una fatwa emessa da un ayatollah è cosa ben diversa dalla sua accezione sunnita.

 

Non so bene cos'abbia detto l'imam di tripoli comunque.

Link al commento
Condividi su altri siti

Qualunque cosa abbia detto, ne potremo (parzialmente) analizzare l'effetto giorno 17 Maggio a Tripoli.

Hanno detto praticamente che secondo i precetti del Corano gli arabi devono condurre una jihad vendicativa ed uccidere 1000 cristiani italiani, francesi o inglesi per ogni imam deceduto, salvo poi essere smentito dal leader dell'associazione (di cui non ricordo il nome) che è ritenuta la più autorevole del mondo arabo nell'interpretazione delle scritture.

 

Come mai proprio il 17 maggio? Cosa dovrebbe succedere?

Link al commento
Condividi su altri siti

La Corte penale internazionale chiede mandato d'arresto per Gheddafi

Cattura avanzata anche per figlio e Al Senoussi

 

Il procuratore della Corte penale internazionale, Luis Moreno Ocampo, ha chiesto ufficialmente l'emissione di un mandato d'arresto contro Muammar Gheddafi per crimini contro l'umanità. Assieme a quello del raìs, nel mandato saranno indicati i nomi anche di altri due esponenti del regime libico per i quali si chiede la cattura: il figlio Saif Al Islam e Abdullah Al Senoussi, capo dei Servizi libici.

La procura del Cpi ha raccolto "prove dirette" e "solide" dei crimini commessi dal colonnello Gheddafi nel conflitto libico. "Abbiamo prove enormi: siamo praticamente pronti ad andare al processo", ha dichiarato il procuratore Moreno Luis-Ocampo, aggiungendo che "tutti i Paesi hanno cooperato" con l'inchiesta condotta dall'ufficio del procuratore della Corte.

 

Le prove raccolte contro il rais dimostrano che Gheddafi ha "personalmente ordinato" di colpire la popolazione civile: ha sottolineato il procuratore citando episodi precisi di violenza commessi contro partecipanti a funerali o a persone che uscivano dalla moschee. Le prove dimostrano che le violenze "vengono pianificate in apposite riunioni" e compiute anche contro presunti colpevoli - le cui liste vengono preparate su ordine di Gheddafi - che vengono "arrestati, imprigionati e torturati e poi spariscono nel nulla".

 

Secondo il procuratore, il colonnello ha compiuto e sta tuttora compiendo questi crimini "per preservare il suo potere assoluto", che esercita ricorrendo "sistematicamente" alla paura. Suoi complici più diretti sarebbero il figlio, Saif al-Islam, e il capo dei servizi libici, Abdullah al-Senussi. A sostegno delle prove, l'ufficio del procuratore può portare "molti testimoni", che al momento sono sotto protezione.

 

I libici che sono fuori dalla Libia "hanno paura, ma è il momento di fermare i crimini e parlare", ha esortato il procuratore. Se i giudici accoglieranno la richiesta del procuratore, dovranno essere "le autorità libiche" ad eseguire il mandato di cattura perché "sono loro che hanno la responsabilità di catturare i responsabili che si trovano su territorio libico". L'applicazione dell'ordine di arresto "è un segnale contro chi continua a compiere crimini", ha detto Moreno Ocampo. "Il mondo non lo permetterà".

 

TGCOM

Link al commento
Condividi su altri siti

Colpita nave Nato a largo di Misurata

I volantini rivolti ai cittadini della capitale libica e avrebbero contenuti anti-regime

17 maggio, 23:25

 

TRIPOLI - La televisione libica ha riferito stasera che una nave della Nato è stata colpita durante uno scambio di colpi seguito a bombardamenti della città di Misurata da parte della nave dell'Alleanza atlatica. "Le nostre forze hanno sparato (contro le navi) e ne hanno colpita una in pieno e causando gravi danni", ha reso noto la tv libica. Le navi della Nato, secondo l'emittente, stavano bombardando le zone occidentali della città di Misurata, controllata dagli insorti. La tv non ha dato altri dettagli. Non è stato per ora possibile verificare la notizia.

 

NATO SMENTISCE NAVE COLPITA,'NOTIZIA INVENTATA' - Un funzionario della Nato ha smentito le notizie date dalla televisione libica secondo la quale una nave dell'Alleanza Atlantica è stata colpita di fronte a Misurata. La Nato ha affermato che l'informazione "é completamente inventata". "E' una notizia completamente priva di fondamento", ha detto il funzionario. "Abbiamo contattato il nostro quartier generale a Napoli che ha verificato che non ci sono navi della Nato abbastanza vicine alla costa (libica) da poter essere raggiunte dai colpi sparati dalle forze filo-Gheddafi", ha spiegato la stessa fonte. Il funzionario ha inoltre fatto notare che "la notizia" arriva 24 ore dopo che una nave della Nato è riuscita a impedire un attacco dei governativi a Misurata con barche d'assalto.

 

PARIGI, AVIAZIONE GHEDDAFI ANNIENTATA - L'aviazione militare libica è stata "annientata" e l'esercito di terra ha subito "pesanti perdite": lo ha detto il ministro della Difesa francese, Gerard Longuet, nel corso di un'audizione a porte chiuse presso una Commissione parlamentare che si è tenuta lo scorso 11 maggio a Parigi e i cui contenuti sono stati rivelati solo oggi. Dall'inizio dei raid aerei della coalizione internazionale, lo scorso 19 marzo, l'aviazione del colonnello libico Muammar Gheddafi "sarebbe stata annientata, con più dell'80% dei velivoli fuori servizio, restano solo degli elicotteri", ha affermato Longuet. Sempre secondo il ministro, "l'esercito ha subito pesanti perdite, con la distruzione di un terzo del materiale pesante e di circa il 50% degli stock di munizioni". "Solo la marina è stata risparmiata, ma non rappresenta un grande pericolo e le navi o sono rimaste nei porti o non rappresentano una grande minaccia. Anche le difese antiaeree sono state fortemente colpite", ha concluso il ministro.

 

400 MILA VOLANTINI LANCIATI DA C-130 ITALIANO - Sono 400 mila i volantini lanciati oggi da un C-130 italiano sui cieli di Tripoli: un'iniziativa, secondo quanto si è appreso, che è stata attuata dall'Italia su espressa richiesta del CNT, il Consiglio nazionale di transizione, per far arrivare ai cittadini della capitale libica "un messaggio di pace". L'attività è stata pianificata dal Comando Operativo Interforze della Difesa e condotta congiuntamente dal personale dell'Esercito (in particolare il 28/o reggimento 'Pavia' di Pesaro, specializzato nella cosiddetta 'comunicazione operativa'), dall'Aeronautica militare e dall' Intelligence italiana. Il C-130 della 46/a Brigata aerea di Pisa ha operato da alta quota, circa 7.000 metri, e l'operazione - sempre secondo quanto é stato possibile apprendere - è stata "tecnicamente difficile", anche se è "perfettamente riuscita". In particolare, il personale a bordo dell'aereo ha dovuto operare con maschere d'ossigeno ed il lancio del materiale è stato fatto dopo calcoli meticolosi che hanno incrociato una serie di dati, tra cui l'umidità dell'aria, la velocità del velivolo e del vento. Dopo tre ore i volantini hanno toccato terra in varie zone della città di Tripoli e dintorni. Il lancio di volantini su Tripoli è stata un'iniziativa attuata 'in proprio' dall'Italia, anche se la Nato, che conduce le operazioni sulla Libia, è stata ovviamente informata ed ha contributo a garantire la necessaria cornice di sicurezza.

Modificato da Tuccio14
Link al commento
Condividi su altri siti

una domanda la nato ha affondato 8 navi della marina militare libica, sapreste dirmi di che modelli di navi parliamo e quali armi la nato ha utilizzato per affondarle grazie in anticipo.

Si parla di motocannoniere della Guardia Costiera da 50 metri, va a finire che erano navi ex italiane...

 

Comunque la cosa sta diventando ancora più seria:

 

La Francia mette in campo gli elicotteri d'attacco Tigre. È un primo passo verso l'intervento terrestre in Libia (con l'aiuto dei Royal Marines)

 

Dopo più di due mesi di operazioni aeree alleate sulla Libia la Francia sembra pronta a compiere un altro passo verso l'intervento terrestre mettendo in campo gli elicotteri da attacco Tigre che ha avuto il battesimo del fuoco in Afghanistan con il contingente francese schierato a est di Kabul. Sono infatti una dozzina gli elicotteri dell'esercito imbarcati sulla nave da assalto anfibio Tonnerre salpata da Tolone il 17 maggio e in navigazione davanti alle coste libiche. Secondo quanto annunciato dal quotidiano francese Le Figaro la decisione di cambiare strategia e passare a un intervento più massiccio contro le forze terrestri fedeli a Gheddafi ha l'obiettivo di «accelerare la vittoria militare» per concludere il conflitto entro luglio.

 

«Utilizzare elicotteri della Tonnerre - sottolinea una fonte militare citata da Le Figaro - è un modo di tenersi più vicini al terreno». Nessuna conferma per ora dalla Difesa di Parigi così come non è chiaro se la nave da assalto anfibio classe Mistral imbarchi solo Tigre o anche elicotteri da trasporto. La nave può trasportare in tutto tra i 16 e i 20 elicotteri insieme a centinaia di truppe da sbarco e mezzi pesanti. Quanto necessario a condurre sbarchi offensivi, forse in cooperazione con i britannici che schierano nel Mediterraneo 700 Royal Marines e una flotta di sette navi una delle quali è la portaelicotteri Ocean.

 

tiger6-258.jpg?uuid=e39c969c-8567-11e0-bf94-90c651e9f06e

 

La presenza di una così consistente forza anfibia anglo-francese rende infatti più concreta la possibilità di un'azione terrestre (non esclusa dalla Risoluzione dell'Onu 1973 che vieta solo «l'occupazione del suolo libico»), forse da affiancare all'operazione umanitaria europea Eufor-Libia pianificata a Roma e in attesa del via libera politico. L'impiego degli elicotteri Tigre consentirà di offrire un potente supporto di fuoco ravvicinato ai ribelli nei settori di Mersa el Brega e Misurata ma non è privo di rischi per i francesi dal momento che i velivoli a bassa quota sono esposti al tiro dei cannoni antiaerei e dei missili a corto raggio portatili presenti in gran numero tra le forze di Gheddafi.

 

L'arrivo della Tonnerre davanti alle coste libiche coincide con un imminente cambiamento degli assetti aerei francesi impiegati in Libia. E' previsto a breve il rientro a Tolone della portaerei Charles De Gaulle,

in azione da due mesi mentre Parigi ha chiesto all'Italia di poter schierare i jet del'aeronautica su una base italiana più vicina al teatro operativo di quelle situate in Corsica e nel sud della Francia.

 

Secondo quanto riferito nei giorni scorsi dal Ministro della difesa, Ignazio La Russa, i Mirage 2000 e i Rafale francesi potrebbero schierarsi nell'aeroporto militare pugliese di Gioia del Colle dove già operano 20 jet britannici.

 

Il Sole 24 ORE

Modificato da Tuccio14
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 4 settimane dopo...

i Tornado italiani, hanno compiuto la prima missione di bombardamento sul suolo libico

 

 

Ciò ma sulle missioni dei tornado si sa mica qualcosa?

Buio totale sui tg, ormai sono passate settimane....

 

 

EDIT ho appeno trovato questo sitoMio Link

 

Ovviamente non posso che ripetere: vergogna governo italiano

vergogna governo italiano

Modificato da ROBY1
Link al commento
Condividi su altri siti

una domanda la nato ha affondato 8 navi della marina militare libica, sapreste dirmi di che modelli di navi parliamo e quali armi la nato ha utilizzato per affondarle grazie in anticipo.

Le navi sono colpite, non affondate. Si tratta di sette Combattante III ed una di fabbricazione russa che ora non ricordo il nome, domani controllo e ti faccio sapere.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciò ma sulle missioni dei tornado si sa mica qualcosa?

 

 

Qualche dettaglio filtra, come puoi vedere da

http://www.aereimilitari.org/forum/topic/11805-aeronautica-militare-italiana-ami/page__view__findpost__p__275803

http://www.aereimilitari.org/forum/topic/11805-aeronautica-militare-italiana-ami/page__view__findpost__p__275835

 

Tuttavia credo che non sia appropriato chiedere info o discutere il conflitto nel presente thread, vedi il primo messaggio dell'Admin :)

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 1 mese dopo...

Libia, missile contro nave italiana

 

Un missile è stato lanciato dalla Libia contro la nave della Marina militare "Bersagliere", che incrocia a largo delle coste libiche. Il missile, però, è caduto in mare, distante dalla nave militare italiana. È quanto apprende l’Ansa da fonti parlamentari della maggioranza. L’episodio, secondo quanto si è appreso, è avvenuto alle 10 e 40, ora italiana

 

Tripoli - Un missile è stato lanciato dalla Libia contro la nave della Marina militare "Bersagliere", che incrocia a largo delle coste libiche. Il missile, però, è caduto in mare, distante dalla nave militare italiana. E' quanto apprende l’Ansa da fonti parlamentari della maggioranza. L’episodio, secondo quanto si è appreso, è avvenuto alle 10 e 40, ora italiana.

 

 

http://www.ilgiornale.it/esteri/libia_missile_contro_nave_italiana/guerra-libia-nave_militare-bersagliere/03-08-2011/articolo-id=538360-page=0-comments=1

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...

Durante la campagna libica gli aeroplani ed equipaggi NATO sono stati molto sollecitati con missioni che durano diverse ore. Al momento sono andati persi un F-15 americano in Libia e un F-16 degli EAU a Sigonella. Ma ci sono stati altri inconvenienti minori.

 

Benché sia neutrale per dettato costituzionale, Malta è stata la meta alternativa di diversi aeroplani NATO che hanno abortito la missione.

 

Allo scoppio della guerra, il Governo Maltese ha negato la disponibilità a fare da base per la No Fly Zone, ma ha autorizzato l'attraversamento dello spazio aereo maltese ( > 15000 attraversamenti al 25 luglio 2011).

 

Durante il conflitto l'Aeroporto Internazionale di Malta a Luqa ha dato supporto a diversi aerei militari NATO che per problemi tecnici (avarie di vario genere o scarsità di carburante) hanno interrotto la missione, provocando proteste da parte di cittadini che ribadiscono la neutralità dell'isola e il suo non coinvolgimento nel conflitto e che temono per la sicurezza dell'isola nell'ospitare velivoli armati di bombe e missili.

 

Gli aerei NATO sono per la precisione americani, danesi, francesi ed inglesi.

 

Questa è la rassegna dei velivoli atterrati finora a Malta, tratta principalmente dal quotidiano on-line Times of Malta.

 

 

19 aprile: una coppia di Mirage F-1 è atterrata a Malta per problemi di scarsità di carburante. Il filmato mostra il secondo velivolo al decollo da Malta dopo il rifornimento. I velivoli sono armati.

 

 

23 aprile: una coppia di Mirage F-1 è atterrata a Malta per problemi idraulici ad uno dei due.

 

2 maggio: una coppia di Mirage F-1 è atterrata a Malta.

 

22 maggio: 1 Super Etendard M basato sulla Charles de Gaulle è atterrato a Malta dopo avere abortito la missione sulla Libia per i forti venti. Il velivolo era disarmato e dotato di dispositivi per la ricognizione.

 

4 luglio: un Dassault Breguet Atlantique 2 atterra di notte all'1.30 a Malta per un'avaria tecnica al motore di sinistra (il filmato - non chiarissimo - mostra che l'elica è ferma )

 

12 luglio: 2 Mirage 2000 sono atterrati di pomeriggio dopo che uno dei due velivoli ha danneggiato la sonda di rifornimento. Un pneumatico dell'altro velivolo è esploso all'atterraggio. I velivoli erano armati e dotati di taniche.

 

1 luglio:2 Dassault Rafale sono atterrati di notte dopo che uno dei 2 ha segnalato un'avaria tecnica non precisata. I velivoli sono armati.

 

3 giugno: 2 F-16 danesi sono atterrati a Malta dopo avere trovato su Sigonella cattive condizioni meteorologiche. Sono atterrati alle 6.45 a.m. e sono ripartiti alle 10.30 a.m..

 

29 luglio: 1 F-16 danese è atterrato dopo avere dichiarato un'avaria tecnica al motore.

 

25 luglio: 1 Tornado GR4 alle 14.10 è atterrato a Malta dopo avere avuto un'avaria tecnica dopo una missione sulla Libia. L'aereo gregario ha proseguito fino a Gioia del Colle.

 

26 luglio: 1 Tornado GR4 è atterrato alle 5.00 a.m. a Malta, non si capisce bene se per scarsità di carburante o se per un'avaria tecnica all'impianto idraulico. L'aereo gregario ha proseguito fino a Gioia del Colle.

 

4 agosto: 1 Tornado è atterrato a Malta per un'avaria tecnica. All'atterraggio il velivolo e l'equipaggio sono stati assistiti da veicoli anti-incendio di stanza all'aeroporto dal momento che del fumo usciva sia dall'aereo che dall'abitacolo. Il velivolo non trasportava armamento. L'aereo gregario ha assistito il compagno in difficoltà fino all'atterraggio e poi ha proseguito per Gioia del Colle.

 

 

E in più sono atterrati due non meglio precisati aerei americani (data non nota), e un'altra coppia di Mirage F-1 è atterrata a Malta in data non precisata ma antecedente la fine di aprile.

Modificato da zander
Link al commento
Condividi su altri siti

"Predator-B" dell'AMI in azione ....

 

DATE: 15/08/11

SOURCE: Flight International

 

Italy flies first Predator B sortie over Libya

 

By Luca Peruzzi

 

 

The Italian air force has flown its first mission over Libya with a General Atomics Aeronautical Systems MQ-9 Predator B unmanned air vehicle, according to an operational update released by the nation's defence ministry on 12 August.

 

The aircraft took off from Amendola air base, near Foggia, Italy, to conduct an intelligence, surveillance and reconnaissance mission, returning to the base about 12h later, the ministry said.

 

Informed sources said the mission was launched on 10 August.

 

According to procedures agreed with the Italian air traffic control agency and other civil aviation agencies, the Predator B would have followed a series of dedicated air corridors over the Adriatic, Ionian and central Mediterranean seas, before entering the Libyan area of operations.

 

The Italian air force has, within the last month, achieved initial operational capability with the first two of six Predator Bs.

 

Another two will follow by the end of the year, and the remainder will arrive by mid-2012.

 

The type is assigned to the service's 28 Sqn, which also flies MQ-1C Predator A+ air vehicles.

 

Speaking to Flight International in June, air force chief of staff Lt Gen. Giuseppe Bernardis revealed that the Predator B could be put at the disposal of NATO's Operation Unified Protector campaign after entering frontline use.

 

 

Il comunicato del Ministero della Difesa ....

 

http://www.difesa.it/Primo_Piano/Pagine/PredatorOperazioneLibia.aspx

 

 

5wdooi.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

In merito al post sull'aeroporto di Malta i cittadini hanno ben poco da sperare che non si ripeta: in caso di emergenza si è obbligati a mettere a disposizione l'aeroporto, senza considerare che gli aeromobili possono sempre aprire un normalissimo piano di volo civile ed atterrare sull'isola...

 

Per quanto riguarda i Predatori italiani, si sa se sono armati?

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite
Questa discussione è chiusa.
×
×
  • Crea Nuovo...