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Heinkel He 178


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Heinkel He 178

 

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I primi esperimenti di volo con impianti propulsivi costituiti esclusivamente da turbine a gas si svolsero nell'imminenza o nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

All'epoca, la circolazione delle notizie di carattere tecnico o militare era soggetta a limitazioni e ciò contribuì non poco alla confusione che si creò, negli anni successivi, sull'attribuzione del primato.

Il primo volo di un aereo a reazione (mediante esoreattore, poiché anche gli endoreattori, cioè i razzi, sono motori a reazione) è stato attribuito di volta in volta agli Heinkel He 178, Caproni CS.1, Heinkel He 280 e Gloster E.28/39.

Inoltre, anche in tempi relativamente recenti, vi sono stati svariati personaggi che all'epoca furono coinvolti in questi progetti o dichiararono di esserlo stati che hanno prodotto testimonianze a favore di questa o quella "candidatura" (in parte dei casi, ovviamente, creando dei falsi).

Oggi non vi sono più motivi di dubbio e sappiamo che il primo aeroplano a volare esclusivamente sotto la spinta di una turbina a gas è stato lo Heinkel He 178 (da non confondersi, come talvolta è avvenuto, con lo He 176 che, invece, è stato il primo ad essere spinto da un razzo a propellente liquido).

 

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Il turboreattore He S 3b

 

Se in ogni progetto aeronautico l'impianto propulsivo riveste un'importanza rilevante, il turboreattore Heinkel He S 3b costituiva semplicemente la ragione d'essere dello He 178, che fu progettato, costruito e fatto volare in funzione di esso.

Per tanto è necessario approfondirne sviluppo e caratteristiche tecniche, prima di descrivere l'aereo.

Hans-Joachim Pabst von Ohain, nato a Dessau il 14 dicembre 1911 e morto a Melboume (Florida, USA) il 13 marzo 1998, già nel 1933, mentre preparava la sua tesi di dottorato in fisica presso l'Università di Góttingen, iniziò a elaborare concetti per la realizzazione di un turboreattore per propulsione aeronautica e, alla fine del 1934, fece costruire da una locale officina di autoriparazione, con la collaborazione del meccanico Max Hahn, un modello sperimentale, non pienamente funzionante, del turboreattore a flusso centrifugo da lui ideato.

Il 15 aprile 1936 iniziò a lavorare alla Ernst Heinkel Fluzeugwerke, a capo di un autonomo ufficio tecnico (Abteilung Sonderentwicklung II), ove poté dare realizzazione alle sue idee, coadiuvato da Max Hahn, dal Dipl. Ing. Wilhelm Gundermann e da un ristretto numero di tecnici.

Alla fine dell'anno fu completato il progetto di un turboreattore, strutturalmente e funzionalmente analogo al precedente modello sperimentale, alimentato a idrogeno (questo combustibile, inadatto all'impiego operativo, fu scelto perché, rispetto alla benzina, si distribuisce più omogeneamente nella camera di combustione e brucia più facilmente), che, nel corso delle prove al banco effettuate nel marzo successivo, fece registrare 1.280 N a 10.000 giri al minuto.

Questo motore, citato in un documento del 1938 come F 2(appaiono invece scarsamente attendibili le designazioni He S 2a e 2b, talvolta usate in letteratura per individuarne due stadi di sviluppo), costituì il punto di partenza per l'ulteriore evoluzione, che, l'anno dopo, portò alla realizzazione dell'F 3.

La versione iniziale F 3a in primavera fece registrare al banco 450 kN e in estate fu provata in volo con uno He 118 pilotato da Erich Warsitz con Walter Kúnzel come ingegnere collaudatore.

Il progetto della definitiva versione F 3b, cui dall'agosto del 1939 fu applicata la designazione He S 3b (S per Strahltriebwerk, propulsore a getto), fu completato in giugno e, nel marzo del 1939, il motore era pronto per girare al banco.

L'He S 3b era un turboreattore monoalbero con i seguenti componenti principali: un compressore a flusso assiale monostadio a otto pale; un compressore a flusso centrifugo a sedici pale; una camera di combustione anulare, con sedici bruciatori, le cui pareti interne ed esterne erano raffreddate con parte del flusso d'aria generato dal compressore; una turbina a flusso centripeto a quattordici pale.

Come combustibile era impiegata benzina, sostituita da idrogeno nella fase di avviamento. Al regime di rotazione di 13.300 giri al minuto, la spinta era di 500 kg/s, pari a 4,9 kN.

Dimensioni e pesi: diametro massimo 930 mm, lunghezza circa 1.650 mm, diametro del getto 410 mm, peso 360 kg.

 

hes3b_01.jpg

 

Sviluppo e tecnica dello He 178

 

Occorre premettere che le notizie su questo aereo provengono quasi esclusivamente dalle testimonianze di coloro che parteciparono al suo sviluppo e ai suoi voli, con i limiti e le carenze connaturati alla tradizione orale; poiché dei due esemplari costruiti non è rimasto nulla, non ci furono riflessi nella stampa contemporanea a causa della segretezza del programma e i documenti sono andati in massima parte perduti durante la guerra.

L'He 178 fu realizzato per iniziafiva di Ernst Heinkel, desideroso di dimostrare l'operatività del suo turboreattore e di conseguire un significativo primato, ma, contrariamente a quanto talvolta riportato, l'RLM non ne era affatto all'oscuro e alla fine si fece anche carico dei costi.

Nemmeno è vero che, come riferisce parte della bibliografia, ne fosse previsto uno sviluppo come aereo da combattimento: il caccia a reazione Heinkel era il bireattore He 280, il cui sviluppo, indipendente da quello dello He 178, iniziò con alcuni mesi di anticipo rispetto al primo volo di quest'ultimo.

Al programma fu assegnato lo stesso gruppo di progettisti, che aveva lavorato all'aerorazzo He 176, sotto la responsabilità di Walter Kunzel, succeduto a Walter Gúnter, morto nel settembre del 1937, con la supervisione del capoprogettista Karl Schwarzler.

Il progetto di massima fu completato il 9 luglio 1938 e alla fine di agosto fu effettuato il primo esame del simulacro.

Non si hanno dettagli sui tempi di costruzione del prototipo He 178 Vl, il cui termine era fissato al 15 gennaio 1939 in una disposizione del direttore tecnico Dr. Prof. Hertel, ma, certamente, per il completamento si dovette attendere la disponibilità dello He S 3b nella tarda primavera del 1939.

L'He 178 era un aereo sperimentale considerata

la sua specifica funzione appare appropriata la definizione di "bancoprova volante') monoposto, monoreattore di costruzione mista, in pratica il minimo di aeroplano che si potesse mettete attorno al turboreattore He S 3b.

Questo era collocato al centro della fusoliera, costruita in duralluminio, con struttura monoguscio a sezione ovale, ed era collegato alla presa d'aria anteriore con un condotto d'adduzione piegato ad arco per passare sotto l'abitacolo, che era in posizione avanzata rispetto all'ala, coperto da una capottina trasparente ampia e bombata, apribile mediante scorrimento all'indietro.

Nello spazio tra l'abitacolo e la turbina, superiormente, era installato il serbatoio del combustibile, mentre inferiormente era ricavato il vano di retrazione degli elementi principali del carrello, chiuso con portelli.

L'ugello era costituito da un tubo in lamiera d'acciaio, coassiale alla fusoliera, la cui notevole lunghezza, determinata dalla posizione del propulsore, causava una perdita di spinta di circa il 15%.

L'ala, montata in posizione alta, era costruita in legno, con struttura bilongherone; il bordo d'attacco presentava una leggera freccia positiva, quello d'uscita, ellittico nel primo prototipo e rettilineo nel secondo, era occupato internamente dagli ipersostentatori ad azionamento pneumatico ed esternamente dagli alettoni.

In legno erano anche gli impennaggi cruciformi.

 

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L'attività di volo

 

Il primo volo, durato circa sei minuti, avvenne a Rostock-Marienehe alle prime luci dell'alba di domenica 21 agosto 1939, ad opera di Erich Warsitz, il collaudatore del Centro Sperimentale di Rechlin distaccato presso la Heinkel, che ebbe la straordinaria opportunità di essere sia il primo pilota di un aerorazzo sia il primo a volare su di un aereo a reazione.

Lo storico avvenimento suscitò un entusiasmo molto contenuto nelle alte sfere del Reichsluftfahrtministerium e questo atteggiamento non cambiò quando, il 1° novembre, Warsitz, che nel frattempo aveva effettuato con lo He 178 almeno una dozzina di voli, eseguì, sempre a Marienehe, una dimostrazione alla presenza dei Generali Udet e Milch e del General Ingenieur Lucht.

Il secondo prototipo (He 178 V2), che presentava un'ala di diverso disegno e maggiori dimensioni, fu demolito quando era pressoché completo, mentre il V1 sembra che già nel 1940 fosse stato trasferito presso il museo aeronautico di Berlino, unitamente allo He 176, dove entrambi furono distrutti da un bombardamento nel 1943.

Come curiosità, si può ricordare che nel 2003, in uno scritto sull'attività sperimentale di Wright Field, a cura del museo dell'USAF, si leggeva: "...Nel frattempo i laboratori dell'Engineering Division continuavano gli sforzi per migliorare le prestazioni degli aeroplani.

Alla fine del 1943, c'erano più di 800 progetti principali e migliaia di studi minori in atto a Wright Field.

Studiando le tecnologie di uno Heinkel He 178 tedesco catturato, il primo aeroplano a getto, gli ingegneri e i ricercatori affinarono e collaudarono i motori del Bell XP-59A Airacomet. primo aviogetto dell'Army Air Force".

Questa frase si può interpretare tanto come lo studio da parte americana della documentazione tecnica disponibile, quanto come l'effettivo ritrovamento di parti o addirittura dell'intero prototipo!

Tutto ciò, peraltro, sembra contrastare decisamente con la cronologia degli eventi e con la realtà storica, in quanto i progettisti americani iniziarono a lavorare sull'XP-59A e sul suo impianto propulsivo appoggiandosi alle esperienze inglesi e possedendo solo qualche indicazione sulle ricerche tedesche.

Il concorrente al titolo di "primo aviogetto", il Gloster E.28/39 Squirt poté volare, solo il 15 maggio 1941.

 

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Scheda tecnica

 

Heinkel He 178 V1

 

Banco-prova volante per la propulsione a getto, monoposto

 

Impianto propulsivo: un turboreattore Heinkel He S3b da 500kg/s (4,9kN)

 

Dimensioni: apertura alare 7,20 m; lunghezza 7,48 m; altezza 2,10 m; superficie alare 9,10 mq; carreggiata del carrello 1,32m.

 

Pesi: a vuoto 1.620 kg; totale 1998 kg; carico alare 220 kg/mq; rapporto spinta:peso 0,25:1

 

Prestazioni: velocità massima(prevista) 700 km/h.

 

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Di Nico Sgarlato e Giorgio Tanzi

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  • 11 mesi dopo...

l'Heinkel He 178 è stato il primo a volare, ma il primo esperimento è stato il Coandă-1910

 

Il motore innovativo di Coanda 1910 era locato sulla testa dell’aereo coperto da un rivestimento metallico.

Al suo interno vi era un compressore rotante a 4000 giri al minuto il quale era a sua volta mosso da un motore da 50 cavalli in linea a 4 cilindri raffreddato ad acqua e funzionante a benzina.

La regolazione dell'aria all'ingresso del compressore era garantita da una specie di iride locata anteriormente alla bocca d'ingresso il cui comando era gestito dal pilota.

Entro il compressore stavano due camere di combustione che addizionavano all'aria in ingresso i gas di scarico del motore a scoppio e ulteriore combustibile al fine di aumentare la spinta all'uscita posteriore per un totale di 220 Kgf.

L'aereo rimase esposto per il tempo dell'esibizione ma non fu testato in prove di volo.

Conclusione:a differenza dei velivoli a reazione successivi, nei quali la compressione del fluido viene effettuata da una turbina, in questo veniva compiuta da un motore a pistoni, e pertanto viene classificato come motoreattore.

Dunque resta il primo l'Heinkel 178 in ogni modo!

 

http://www.youtube.com/watch?v=nw37TZzyxzg

 

http://www.youtube.com/watch?v=cmGX-kFMvHs&feature=related

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