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Precipita in mare un Rafale della Marine Nationale


zander

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Il 28 novembre un Rafale F3 dell'Aviazione di Marina Francese si è inabissato in mare a 100 km dalle cose pachistane.

Il velivolo (esemplare M18) era operativo sulla portaerei Charles De Gaulle in appoggio alle forze che operano in Afghanistan.

 

Sembra che il velivolo sia precipitato durante il decollo o poco dopo per cause ancora da chiarire.

 

Il pilota si è eiettato con successo ed è stato riportato a bordo della portaerei.

 

Immediatamente sono state sospese tutte le operazioni dei Rafale navali (ma non quelli dell'Armée de l'Air), che perà sono riprese due giorni dopo, il 1° dicembre, comprese quelli dei 9 Rafale rimasti sulla Charles De Gaulle.

 

In totale questo è il 4° Rafale perso dalle forze francesi, il 3° della Marina.

 

Mer et Marine

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Bè almeno il pilota si è salvato.

 

4 rafale perduti incominciano ad essere tanti, si sanno le cause degli altri 3 incidenti?

 

 

 

Il Rafale è entrato in servizio nel 2001, diventando operativo nella Marine Nationale nel 2004 e nell'Armée de l'Air nel 2006.

 

Il primo incidente è avvenuto per un Rafale dell'Armée de l'Air il 6 dicembre 2007, quando durante una missione di addestramento il velivolo si è schiantato al suolo con il suo pilota, forse per un disorientamento spaziale del pilota stesso.

 

Il 24 settembre 2009 due Rafale della Marine Nationale, decollati dalla Charles de Gaulle, si sono scontrati in volo al largo di Perpignan. Un pilota è deceduto mentre l'altro si è salvato.

 

Il 28 novembre come detto, si è schiantato un nuovissimo Rafale F3, per cause ancora da accertare. I Rafale F3 sono entrati in servizio a fine 2009.

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Grazie delle info molto precise B-)

 

Cmq osservando i 3 incidenti già avventuti ai rafale, mi viene da pensare che un simile caccia abbia gli stessi problemi riscontrati sull'F18: sovraccarichi di lavoro il pilota.

In questo modo si spiegherebbero gli incidenti: i piloti erano troppo impegnati a controllare il velivolo che hanno perso l'orientamento o non hanno visto il gregario.

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  • 2 settimane dopo...

Una serie di fattori tecnici e umani potrebbe avere causato la perdita del Rafale il 28 novembre 2010.

 

Il pilota, un veterano, avrebbe visto meno di dieci minuti dopo il decollo una spia luminosa a segnalare un'anomalia all'impianto combustibile, una situazione che non avrebbe dovuto comportare la perdita del velivolo. Il pilota avrebbe preferito una misura precauzionale, e avrebbe deciso di porre fine alla sua missione e di tornare indietro verso la portaerei Charles de Gaulle.

 

Per qualche ragione, il Rafale non sarebbe comunque stato in grado di appontare immediatamente. Comunque come da procedura richiesta prima di un atterraggio, il pilota dovrebbe scaricare la gran parte del suo combustibile, a partire da quello contenuto nei serbatoi supplementari, utilizzando uno speciale pulsante "scarico rapido". Lo spurgo rapido è attivato dall'apertura delle valvole sulle taniche, valvole che però non sono progettate per essere chiuse dopo l'uso. Il sistema di alimentazione del velivolo ritorna ad essere ermetico solo se si sganciano i serbatoi supplementari, cosa che il pilota non ha fatto.

 

Ma poco dopo, malfunzionamento o errata interpretazione dei dati, il pilota avrebbe finalmente capito che era quasi asciutto. Come previsto in questo caso, avrebbe ricevuto assistenza di un Super Etendard utilizzato come velivolo di rifornimento.

 

Salvo che, essendo le valvole rimaste aperte, tutto il kerosene sarebbe immediatamente finito al di fuori del velivolo. Essendo in completa avaria e vedendo i motori spegnersi, al pilota non è rimasto altro che eiettarsi.

 

 

Un esperto ha inoltre affermato che sui Rafale della Marine Nationale (differenti in questo aspetto da quelli dell'Armée de l'Air), si può svuotare il combustibile attraverso un foro di spurgo rapido posto sul lato destro dell'aereo. Non vi è alcuna necessità di aprire i serbatoi sotto l'ala per svuotare i serbatoi. Durante i primi voli sul Rafale F1 (primitivo standard ormai fuori servizio), si erano verificati degli incidenti, in quanto lo scarico rapido non si chiudeva automaticamente. Lo scarico rapido è gestito dal "computer del combustibile" che permette di scaricare il carburante in eccesso per raggiungere il peso corretto per l'atterraggio. Quindi, se questo computer (FADH) si dimentica di chiudere lo scarico rapido e la chiusura manuale non funziona, l'unico modo per continuare a volare è il rifornimento in volo.

 

Link:

http://avionique.free.fr/spip.php?article2880

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