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Sottomarino Più Potente


Washburn

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Cosa intendiamo per più potenti?

 

Gli SSBN classe OHIO, in grado di distruggere, ciascuno, 240 città in qualsiasi parte del mondo con altrettante testate nucleari?

 

ssbn735.jpg

 

 

Oppure i Sea Wolf, sottomarini nucleari concepiti per dominare i mari nei tempi della Guerra Fredda, e poi costruiti solo in tre esemplari?

 

seawolf2.jpg

 

O i nuovissimi Virginia, più modesti e piccoli dei Sea Wolf, ma altrettanto silenziosi ed elettronicamente sofisticati?

 

ssn-774__virginia__1.jpg

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Per Washbrn. Guarda qui:

 

http://web.tiscali.it/sottomarini/ohio.htm

 

-------

 

Per Dread: i Los Angeles ormai sono vecchiotti, in termini di età.

Il lro progetto risale alla fine degli anni sessanta, anche se il capoclasse è entrato in servizio nel 1976.

 

Mi sembra corretto, dopo 30 anni, che vengano sostituiti.

 

Ma passerà molto tempo ancora, prima che l'ultimo Los Angeles sia ritirato dal servizio attivo...

Modificato da Gianni065
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Che bestie mamma mia, 170 m di lunghezza :o è davvero enorme..

 

 

Gli SSBN classe OHIO, in grado di distruggere, ciascuno, 240 città in qualsiasi parte del mondo con altrettante testate nucleari?

 

 

240? sei sicuro che non siano 24 testate nucleari?

viulenza cmq

Modificato da MiLoZ
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miloz confodi missili con testate :un missile può portare più testate , presumo che i trident portino 10 testate .Io m i fido più di Gianni065 che di chiunque altro...

 

in base ai trattati start oggi un missile dovrebbe portare una sola testata ma , il trattato start che prevedeva ciò è stato denunciato da usa e urrss (opss Russia :D ).

Modificato da cama81
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I trattati START e SALT che disciplinano il numero massimo di testate (MIRV) per ogni missile, non si applicano ai missili lanciati dai sottomarini (mentre è previsto un numero massimo di sottomarini SSBN).

 

A prescindere dal fatto che ormai nessuno sembra più intenzionato a rispettare seriamente quei trattati, visto il profondo mutamento politico avvenuto.

 

In base al diritto internazionale, con il crollo dell'URSS nè gli USA nè la Russia hanno alcun obbligo di continuare a rispettare un trattato firmato da una nazione che non esiste più.

 

----

 

Gli SLBM TRIDENT-II, i missili imbarcati sugli Ohio, possono trasportare ciascuno fino a 14 testate MIRV, ognuna delle quali può colpire un bersaglio diverso.

In genere, 4-6 testate sono sostituite da un certo numero di esche (falsi bersagli) che servono a rendere difficile il lavoro della difesa antimissile.

 

Quindi, calcolando una media di 10 testate a missile, con 24 missili a bordo, un OHIO può colpire 240 obiettivi diversi.

 

Le testate degli SLBM, di solito, sono più piccole e meno precise di quelle dei missili terrestri. Esse non sono concepite per colpire bersagli induriti, come silos missilistici o centri di comando del nemico.

Sono concepite per colpire le città.

Quindi, 240 testate significa 240 città distrutte... potete immaginare il potere e la responsabilità del comandante di un SSBN...

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:o:o:o

Sto cercando di figurarmi mentalmente questa realtà...

Un solo sottomarino sarebbe in grado di mettere a ferro e fuoco,ad esempio,l'intera Sardegna!!!! :o:o:o

 

Madoxxa!!!! :o:o:o

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una precisazione da parte di uno studente di giuriprudenza :il fatto che una nazione ''muoia'' non implica che tutti i trattati da essa sottoscritti '' muoiano'' anch'essi ,sovente vengono ereditati dagli stati che occupano lo stesso territorio o che hanno la stessa popolazione.

Un tipico esempio di scuola è quellol della Russia di Lenin che tentò di non adempiere agli obblighi dalla Russia zarista affermando che non si trattava della stessa persona giuridica internazionale non riuscendoci (in findeconti era cambiato solo il governo) daltronde l'Italia repubblicana pagò le colpe dell 'Italia fascista e monarchica .

 

riguardo la Russia di oggi è famoso l'aneddoto del plenipotenziario sovietico che di fonte ai colleghi nato, dopo aver risposto ad una ''telefonata'' disse che in base alle notizie giunte da mosca d'ora in poi non avrebbe rapresentato l'urss ma la c.s.i e che gli accordi precedentemente

presi erano da riferisi alla c.s.i

Modificato da cama81
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Bene Cama...

 

ma anch'io a Diritto Internazionale non scherzo... (PS nel mio carnet ho una laurea italiana in diritto internazionale)

 

e sai benissimo che la fonte primaria del Diritto Internazionale è... la consuetudine.

 

E per consuetudine internazionale (nonchè per la Convenzione di Vienna sui trattati) un nuovo stato di regola non subentra a un altro nei trattati, specialmente nei processi di disgregazione (principio della "tabula rasa").

 

La questione sarebbe lunghissima, sai bene che bisognerebbe vedere tante cose, ad esempio se il trattato è compatibile con la nuova organizzazione politica dello stato, se c'è stato o meno un drastico cambio della forma di stato tanto da potersi dire che ormai siamo in presenza di un ente sovrano del tutto diverso, se il trattato in questione ha un oggetto di natura territoriale e il territorio oggetto di accordo è ancora ricompreso in quello del nuovo stato, ecc... ecc...

 

E alla fine, sai benissimo che conta molto quale sia l'orientamento del nuovo stato.

 

Il caso della Russia di Lenin e quella degli Zar è studiato nei manuali proprio come esempio, come giustamente hai ricordato.

Si ritenne che il cambio della forma di stato e di governo non aveva determinato la nascita di un nuovo stato.

Lenin dovette abbozzare, ma avrebbe potuto anche non farlo e le cose si sarebbero complicate.

Ma Lenin non poteva rischiare una guerra, e in quegli anni per queste cose ci si metteva poco a guerreggiare...

 

Così, l'Italia non era in grado di dettar parola, dopo l'armistizio.

 

Nel caso di URSS e Russia, la Russia ben avrebbe potuto pretendere di non addossarsi gli accordi dell'URSS, ma una serie di intese hanno preservato sostanzialmente sia gli accordi fondamentali con l'URSS, sia la distribuzione dei debiti tra i nuovi paesi, sia la sorte delle armi nucleari.

 

E del resto, anche la Russia non aveva scelta, se voleva mantenere il posto nel Consiglio di Sicurezza ONU che era stato dell'URSS.

 

Ma sui trattati militari, c'è oggi una certa elasticità perchè i diretti interessati firmatari (USA e URSS oggi Russia) sono entrambi inclini a considerare superati quegli accordi, e perchè lo spostamento d'asse causato dal passaggio di vari paesi che orbitavano con il Patto di Varsavia nell'area di influenza NATO, ha tolto molto senso agli accordi convenzionali.

 

---------

 

Per Speedy.

Non la Sardegna. Un intero continente.

Immagina che le 240 città più grandi dell'Europa vengano distrutte.

Ti rendi subito conto che resta ben poco di un continente...

 

..........

 

per Dread

 

Il Trident II può essere armato con queste combinazioni:

 

- 6 testate W88 da 475 KT

- 8-14 testate W88 da 475 KT (ma la gittata è ridotta)

- fino a 14 testate W76 da 100 KT (senza riduzione di gittata).

 

Ovviamente la soluzione scelta per ciascun missile non è un dato reso pubblico, ma si ritiene che - vista la situazione internazionale più tranquilla - i missili siano armati solo con 6 testate W88.

 

In ogni caso, anche 144 testate non scherzano...

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Per Gianni : mea culpa !!

 

è vero la maggior dottrina propende per la tabula rasa la successione obbligatoria degli stati dei trattati è l'eccezione non la regola .

ed è vero che i trattati di natura politica non si trasmettono mai automaticamenteda un governo ad un altro

 

sappiamo tutti che nel diritto internazionale ciò che conta alla fine è :l'influenza degli stati (per usare un eufemismo) e la volontà delle parti contraenti se gli usa e la c.si vogliono far ''morire '' i trattati tra loro possono farlo benissimo ma questo è avvenuto perchè cosi è stato deciso non per la morte dell' urss ,forse nella fretta di precisare questo non sono andato a rileggermi i testi di esame fatto ormai 3 anni fa!

 

vergognandomi per brutta figura d'ora in poi starò più attento

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Per Cama: tranquillo... il diritto internazionale è una materia vasta e spinosa :)

 

Per Dread: il punto è questo.

 

In una bomba a fissione, è la massa critica che fa tutto.

 

Quando si vuole fare una bomba a fissione con potenza superiore alla cinquantina di kt, iniziano grossi problemi tecnici.

 

Di solito una bomba a fissione è costituita da due masse, che da sole non sono critiche.

 

Messe assieme, diventano critiche.

 

Ma se la bomba è così grossa che ciascuna delle due masse, da sola, è già critica per i fatti suoi, come la mettiamo? Esplode mentre la stiamo costruendo?

 

E questo è un primo problema.

 

Secondo problema.

 

Ammesso che divida la massa critica in più parti, diciamo 3-4-10 parti, quando la metto insieme in uno spazio così piccolo, la reazione inizia al centro e si ha un'esplosione parziale che distrugge il resto della massa critica impedendo che l'energia totale sia alta come vorrei. In pratica, spreco solo uranio.

 

Terzo problema.

Ammesso che riesca a risolvere i primi due problemi (e ci si è riusciti, per carità) ottengo una roba grossissima, complicatissima, pesantissima, costosissima.

 

Con la fusione mi basta solo una piccola carica a fissione, un po' di isotopo di idrogeno, e un meccanismo di innesco estremamente preciso e sofisticato (comunque non meno sofisticato di quello che mi serve per una grossa bomba a fissione).

 

Quindi: fino a una cinquantina di KT è più semplice e conveniente costruire una bomba a fissione.

Oltre i 50 KT inizia a diventare più conveniente una bomba a fusione.

Oltre i 100 KT è decisamente antieconomico e tecnicamente folle utilizzare una testata a fissione (anche se il massimo teorico raggiunto per una bomba a fissione è di 1 MT).

 

Questa è la ragione per cui da 0 a 50 KT sono generalmente bombe a fissione, da 50 a 100 KT dipende (nel senso che se posso costruire una bomba a fusione lo faccio, se invece sono uno stato che dispone solo della tecnologia per la fissione, chiaro che devo accontentarmi di quest'ultima), oltre i 100 KT sono sempre bombe a fusione.

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Per Speedy.

Non la Sardegna. Un intero continente.

Immagina che le 240 città più grandi dell'Europa vengano distrutte.

Ti rendi subito conto che resta ben poco di un continente...

 

..........

:unsure::unsure::unsure: Impressionante.... :unsure::unsure::unsure:

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Per Speedy.

Non la Sardegna. Un intero continente.

Immagina che le 240 città più grandi dell'Europa vengano distrutte.

Ti rendi subito conto che resta ben poco di un continente...

 

..........

:unsure::unsure::unsure: Impressionante.... :unsure::unsure::unsure:

Io direi preoccupante. Se un sottomarino di questi cadesse in mano a persone "poco raccomandabili" immagina cosa potrebbe accadere. :o:o:o

Modificato da ale92
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Un gruppo terroristico si sentirebbe improvvisamente in mano il potere di Dio :unsure::unsure::unsure: ...

Me adesso chiedo a John:Siccome tutta questa potenza non credo sia azionabile con un semplice bottone rosso da chiunque,come funziona tutto il concetto di lancio di missili nucleari da parte di un sottomarino,e/o comunque,in generale?Ci sono sistemi e protocolli per intervenire in casi di emergenza,come il disattivare le testate,l'autodistruzione di qualche circuito,ecc?

Purtroppo quel che ne so,deriva pari pari dai film,e non credo sia tutta verità... :unsure:

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La prcoedura minima di sicurezza è questa:

 

 

- I missili sono programmati contro un bersaglio predestinato. Non è possibile cambiare la programmazione in navigazione (comunque non da parte dell'equipaggio).

- Una busta contiene una metà del codice di lancio necessario. La busta è custodita dal comandante.

- L'altra metà dei codici di lancio viene inviata dal comando a terra, solo quando si è deciso che è ora di scatenare l'inferno.

 

Per lanciare i missili, occorre azionare contemporaneamente due chiavi.

Queste chiavi sono in possesso una del comandante, e una del suo vice.

Sia il comandante che il vice, hanno una propria password che l'altro non conosce.

Inserita la chiave, bisogna digitare la password e poi girarla contemporaneamente.

Non è possibile che un solo individuo riesca a girare le due chiavi, perchè c'è una distanza fisica tra le due che lo impedisce.

Se la password viene inserita in maniera sbagliata, il sistema si blocca e non è possibile lanciare i missili.

 

Questo sistema è standard un po' per tutte le nazioni che dispongono di SSBN (USA, RUSSIA, CINA, UK, FRANCIA)

 

Gli USA, però, hanno una possibilità in più.

 

Poichè gli USA adottano la strategia di lanciare solo dopo che il proprio territorio è stato colpito dalle testate nucleari nemiche, può ben verificarsi che il comandante di un SSBN non riceva mai l'ordine con la seconda metà del codice, perchè non esiste più nessuno per inviarglielo.

 

In questo caso, esiste una procedura che consente il lancio, senza aver ricevuto l'ordine di lancio. In questo caso, però, il comandante deve accertarsi che effettivamente gli USA siano stati attaccati e distrutti.

Questa procedura, che credo sia tuttora classificata, è stata però rimossa nel 1994, per evitare il rischio di lanci per errore, ed è oggi fisicamente impossibile.

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