Vai al contenuto

LA SECONDA BATTAGLIA DI EL ALAMEIN (chiamata anche di "ALAM HALFA" o definita come la "CORSA DEI 6 GIORNI").


sorciverdi58

Messaggi raccomandati

Confido nel tuo giudizio, Hicks.

Moser, se ben ricordo, era il suo attendente personale.

Importantissimo, poi, quanto scrive l'Ing. Paolo Caccia Dominioni, ex Comandante di mio nonno, nel battaglione del Genio dei "Guastatori d'Africa".

Se leggi la prefazione capirai quanto è stato importante Moser per lo stesso Rommel, tanto da autorizzarlo ad aggiungere note sul suo diario quando lui non riusciva.

 

Tuo nonno era del trentunesimo!?!?! Ho letto delle sue gesta insieme ai suoi compagni nel libro Takfir scritto dal P.C. Dominioni.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Risposte 67
  • Creata
  • Ultima Risposta

Partecipanti più attivi

Partecipanti più attivi

CHAFFEE79 ha scritto: beh ragazzi sto quasi alla fine, vi posso dire che la prima parte mi è stata pallosa perche avevo appena finito di leggere fanteria al attacco. Per il resto (da quel che dice frasser) Rommel gia nel 42 aveva capito che la guerra era perduta, rommel ammirava i fanti italiani ma non capiva gli ufficiali, e sopratutto durante la battaglia di el alamein non capiva se hitler e mussolini stavano sulla luna o sognavano.

 

 

E perchè credi che si sia ammalato Rommel se non per l'imbecillità degli ordini che riceveva?

Alla fine secondo me si dev'essere reso conto di due cose: primo, gli uomini che comandava lo idolatravano e si fidavano di lui e, secondo, gli ordini che riceveva da Hitler di fatto tradivano la fiducia dei soldati, risultato: un bell'attacco di colecistite acuta, Heil !

 

Riguardo all'attacco alle autoblindo inglesi portate da italiani, i bombardieri dividono il territorio in quadratini, tutto quello che suona strano nel loro quadratino lo attaccano: sicuramente avranno visto che gli uomini sventalavano qualcosa e i piloti si saranno detti: "Oh hai visto? M'è parso che ce n'era uno che addirittura sventolava una bandiera italiana! Sti inglesi......".

 

Il problema è nel coordinamento tra alleati e tra gruppi. Ma gli Stuka hanno fatto secondo me un buon lavoro, anche se detto così può suonare male.

Modificato da Hobo
Link al commento
Condividi su altri siti

Se leggi la prefazione capirai quanto è stato importante Moser per lo stesso Rommel, tanto da autorizzarlo ad aggiungere note sul suo diario quando lui non riusciva.

 

Tuo nonno era del trentunesimo!?!?! Ho letto delle sue gesta insieme ai suoi compagni nel libro Takfir scritto dal P.C. Dominioni.

Esatto, era capitano, proveniente, però, dal Complemento.

Prese parte - per sua fortuna - alla sola 1^ Battaglia di El Alamenin: una grave malattia, occorsa al padre (mio bisnonno), ne determinò un precipitoso rientro in Italia. Successivamente, promosso maggiore, comandò un Battaglione del Genio a Candia (Creta). E, dopo il tragico 8 Settembre 1943, si mise... "definitivamente a riposo"; e ne aveva ben donde, avendo combattuto (lui, classe 1896) tutta la 1^ Guerra mondiale, la Guerra in Abissinia e la 2^ Guerra Mondiale.

Si meritò - se ben ricordo - una medaglia di bronzo al Valor Militare, nonchè l'Onorificienza di Commendatore.

Venne meno, purtroppo, nel 1977 (alla veneranda età di 81 anni), quando io avevo appena terminato il periodo liceale e mi ero appena iscritto al 1° anno dell'Università.

Conservo, tuttora, un nitido ricordo del nonno, persona stimatissima e da tutti rispettata.

 

E perchè credi che si sia ammalato Rommel se non per l'imbecillità degli ordini che riceveva?

Alla fine secondo me si dev'essere reso conto di due cose: primo, gli uomini che comandava lo idolatravano e si fidavano di lui e, secondo, gli ordini che riceveva da Hitler di fatto tradivano la fiducia dei soldati, risultato: un bell'attacco di colecistite acuta, Heil !

 

Riguardo all'attacco alle autoblindo inglesi portate da italiani, i bombardieri dividono il territorio in quadratini, tutto quello che suona strano nel loro quadratino lo attaccano: sicuramente avranno visto che gli uomini sventalavano qualcosa e i piloti si saranno detti: "Oh hai visto? M'è parso che ce n'era uno che addirittura sventolava una bandiera italiana! Sti inglesi......".

 

Il problema è nel coordinamento tra alleati e tra gruppi. Ma gli Stuka hanno fatto secondo me un buon lavoro, anche se detto così può suonare male.

Putroppo, Hobo, anche questa volta hai pienamente ragione: Rommel si trovava fra l'incudine (i SUOI soldati) e il martello (Hitler). Una triste realtà !!!
Link al commento
Condividi su altri siti

guarda che lo so perche si è ammalato, non me lo dovevi dire te. Anzi soffriva di problemi di stomaco gia quando era un giovane sottotenente

Senza contare, Chaffee79, che il Feldmaresciallo consumava - in pratica - il medesimo rancio dei suoi soldati, nonostante i ben noti problemi gastrici. E ciò - unito alla continua tensione, alla stramaledetta polvere/sabbia del Western Desert, al sonno sempre piuttosto precario, all'età (era di 5 anni più anziano di mio nonno) - lo indebolì vieppiù, incentivando l'insorgere di un principio di depressione !!!

Link al commento
Condividi su altri siti

Quanto segue è quello che so io, chi vuole può verificare le date, ma mi paiono esatte. (Tobruk italiana mi pare 22 o 23 giugno ’42).

 

Il feldmaresciallo Erwin Rommel è l’unico (che io sappia) ufficiale superiore tedesco ad aver resistito, all’età di 50 anni, a 16 mesi ininterrotti (12/02/1941 – giugno 1942) di clima nordafricano, umidità mostruosa, sbalzi termici giorno/notte mostruosi (più di 50 gradi), calore mostruoso (47 gradi all’ombra).

 

“Il deserto è come il mare. Ogni automezzo, camion o panzer che sia, si comporta come l’unità di una flotta, ogni autocolonna è una squadra navale.

Il deserto non si occupa, come non si può occupare il mare. Vi si viaggia con l’aiuto della bussola, facendo rotta da un fortino all’altro tra le dune o attraverso carovaniere abbandonate.

Quando si avvista il nemico, si manovra per avvicinarsi come può manovrare una nave, cercando la migliore posizione per colpirlo, non esistono trincee, né fronte”.

 

Alla fine del 1942, la situazione nel deserto è invece mutata. Essa assomiglia oramai a una guerra di posizione, con un vero e proprio fronte, con filo spinato, cannoni in piazzole di cemento e campi minati intricatissimi e profondi chilometri: gli inglesi hanno capito che il punto debole del nemico sono i rifornimenti e hanno deciso di optare per una guerra di logoramento in cui chi ha più rifornimenti vince.

Nel deserto, vige pur sempre la regola paradossale secondo cui colui che avanza e attacca può anche essere premiato dalla fortuna che aiuta gli audaci, ma alla fine si ritrova in mezzo al nulla e con linee di rifornimento enormemente allungate, mentre chi si ritira ha accorciato le sue e su questo si basano saggiamente gli inglesi. I tanto criticati generali Wavell (sollevato ingiustamente dal suo incarico da Churchill nel 1941) e soprattutto Auchinleck, osteggiati da Churchill che imputava loro, una secondo lui, ingiustificata “prudenza”, in realtà dimostrarono di aver capito perfettamente il teatro in cui le forze inglesi combattevano un nemico inizialmente superiore ed alcuni dei peggiori rovesci degli inglesi in Africa sono in larga misura imputabili proprio all’eccessiva aggressività di Churchill, che dimostra di non aver capito nulla della guerra nel deserto, che finora è l’unico fronte terrestre (dopo Dunkerque) dove gli inglesi si battono contro i tedeschi.

Ma ora le cose sono cambiate. Churchill è rimasto (giustamente) traumatizzato dalla caduta di Tobruk ed è rimasto impressionato da questo Rommel, novello Cesare o Napoleone africano, che i soldati inglesi (i SUOI soldati!) hanno preso a chiamare la Volpe del deserto.

Nel giugno 1942 Tobruk ricade in mano alle forze dell’Asse. Il 28 dello stesso mese Rommel ha messo piede nel porto (“Marsa” = porto) egiziano di Marsa Matrouh diretto oramai verso la valle del Nilo, mentre Hitler, nell’inviargli i suoi complimenti personali, lo ha nominato Feldmaresciallo!

Quando Tobruk cade, Churchill è negli Stati Uniti ed è a Washington, in riunione con Roosevelt.

E’ notte in America, un attendente bussa alla porta e Roosevelt lo fa entrare. Il giovane saluta, poi porge al presidente degli Stati Uniti una velina di carta azzurra, è un messaggio di una telescrivente.

Roosevelt legge il messaggio e, senza neanche una parola, lo porge subito a Churchill.

Nelle sue memorie, Churchill descriverà quel momento come: “... assai amaro e non cercai di nascondere al presidente l’emozione provata”.

La caduta di Tobruk non è il solo problema in quel momento, i due statisti alleati hanno per la mente ben altre beghe cui pensare. L’estate 1942 infatti vede le massime fortune delle forze dell’Asse. Hitler sta sfondando in URSS e pare a un solo passo dal Caucaso, se ora prende anche Suez, non solo sloggerà gli inglesi dal Mediterraneo, ma le armate di Rommel potranno allora mirare indisturbate al Medio Oriente ed allora punteranno anche sull’Iran e sul Caucaso da sud e forse si riuniranno in Russia con le armate tedesche che convergono da nord su Stalingrado: uno scenario dai contorni apocalittici il cui solo pensiero fa tremare i polsi di Roosevelt e Churchill...

L’impero britannico ha riversato in Egitto tutti gli uomini, cannoni e carri armati di cui poteva disporre. La perdita dell’Egitto potrebbe dare il via ad una reazione a catena di rovesci senza precedenti nella storia, ponendo oscuri e angosciosi interrogativi sul futuro stesso dell’Inghilterra.

Tutto ciò deve essere evitato a qualunque costo, in ultima analisi è in gioco il dominio del mondo.

Il presidente Roosevelt alza la cornetta del telefono e fa cercare il generale Marshall. Dopo pochissimi giorni un fiume ininterrotto di cannoni e di carri (i nuovi Sherman con il pezzo da 75/40 in torre girevole su 360°) prende la via del Cairo.

 

article-0-04ECB5E0000005DC-617_468x286.jpg

 

Sherman-II.jpg

Modificato da Hobo
Link al commento
Condividi su altri siti

Veramente, Hobo, Tobruk venne riconquistata (anche con il decisivo intervento del 31° Battaglione "Guastatori d'Africa" del Genio, che riuscì ad aprire un varco nelle formidabili difese britanniche, permettendo ai panzer delle 15^ e 21^ Division un "relativamente" agevole percorso) il 21 Giugno: all'alba, infatti, i difensori inglesi diedero inizio alle trattative della resa, che venne firmata qualche ora dopo dal generale Klopper, comandante della 2a divisione sudafricana. Tobruk era stata espugnata, lasciando, nelle mani delle forze italo-tedesche, circa 30.000 prigionieri, 2.000 automezzi, 30 carri recuperabili, 5.000 tonnellate di viveri, 2.000 tonnellate di benzina ed un grande quantitativo di altro materiale e munizionamento.

 

Da considerare, poi, gli stretti legami esistenti con il Gran Muftì di Gerusalemme (che viveva, in esilio, a Berlino e frequentava Hitler in persona): recenti documenti nazisti, scoperti nel ministero degli Esteri tedesco e nel Servizio degli Archivi Militari di Friburgo da due studiosi (Klaus Michael Mallmann dell'Università di Stuttgart e Martin Cüppers dell'Università di Ludwigsburg) indicano che, nell'evento che portò alla sconfitta la Gran Bretagna in Egitto ad opera della Panzer-Armeè "Afrika" del Feldmaresciallo Erwin Rommel, i nazisti avevano progettato di inviare un'unità speciale, chiamata Einsatzkommando Ägypten, per sterminare gli ebrei di Palestina; e che essa cercava il sostegno arabo per evitare il sorgere di uno Stato ebraico. Nel loro libro i ricercatori concludevano che "il più importante collaboratore dei nazisti e un arabo del tutto anti-semita (nel senso di anti-ebraico) fu il Hājjī Amīn al-Husaynī, il Muftī di Gerusalemme".

 

Hobo, se l'argomento ti aggrada, puoi consultare il tomo "La mezzaluna e la svastica. I segreti e l'alleanza tra il nazismo e l'Islam radicale", edito da Lindau, nel 2009, a firma degli storici D.Dalin e J.F. Rothmann.

Modificato da sorciverdi58
Link al commento
Condividi su altri siti

 

Hobo, se l'argomento ti aggrada, puoi consultare il tomo "La mezzaluna e la svastica. I segreti e l'alleanza tra il nazismo e l'Islam radicale", edito da Lindau, nel 2009, a firma degli storici D.Dalin e J.F. Rothmann.

 

Scusa sorciverdi58 ma non capisco quali siano i segreti dell'alleanza tra nazisti e Islamici radicali, o islamici in generale, visto che è su tutti i libri di storia.

 

Anche la storia del Grand Mufti di Gerusalemme non è certo una novità, ma quale fu la sua reale importanza nella storia? Da quello che so io sono meno di 6000 gli Arabi che combatterono a fianco dei nazisti, nulla paragonati ai Turchi o a tutti i mussulmani appartenenti a etnie sotto dominio russo.

 

Ma visto che non è l'argomento del 3d forse andrebbe aperto un Thread apposito dove poterne discutere.

Link al commento
Condividi su altri siti

Scusa sorciverdi58 ma non capisco quali siano i segreti dell'alleanza tra nazisti e Islamici radicali, o islamici in generale, visto che è su tutti i libri di storia.

 

Anche la storia del Grand Mufti di Gerusalemme non è certo una novità, ma quale fu la sua reale importanza nella storia? Da quello che so io sono meno di 6000 gli Arabi che combatterono a fianco dei nazisti, nulla paragonati ai Turchi o a tutti i mussulmani appartenenti a etnie sotto dominio russo.

 

Ma visto che non è l'argomento del 3d forse andrebbe aperto un Thread apposito dove poterne discutere.

Ciò che tu scrivi, Motogio, è, parimenti, vero.

Mi riferivo, in particolare, alla recente notizia/scoperta dell'esistenza dell'Einsatzkommando Ägypten, per sterminare gli ebrei di Palestina; notizia recente e ben sviscerata - in tutte le sue implicazioni - nel nuovo testo degli storici D.Dalin e J.F. Rothmann, cui facevo esplicito riferimento.

 

Sarebbe d'uopo - e concordo con te, al riguardo - aprire una specifica discussione sull'interessante argomento.

Link al commento
Condividi su altri siti

A fine agosto 1942 le condizioni di salute di Rommel paiono aggravarsi a detta del suo medico: artrosi, “itterizia” e gastriti ricorrenti. Il medico vorrebbe inviare il generale in patria per un periodo di meritato riposo e di cure, ma Rommel decide di rimandare.

Frattanto succede una cosa di fondamentale importanza: Churchill (ingiustamente) si è incaponito contro Auchinleck e alla fine riesce ad ottenerne le dimissioni, il comando dello scacchiere mediorientale tocca ad Alexander e il 12 agosto arriva al Cairo un certo Montgomery a prendere il comando dell’8° armata.

E’ dal 2 luglio che l’Asse sonda le difese degli inglesi, schierati all’altezza di El Alamein, tra il mar Mediterraneo a nord e la palude acquitrinosa intransitabile di El Qattara (che è sotto il livello del mare) a sud.

L’ 8° armata britannica ha ricevuto (e sta ricevendo) gli immensi rinforzi americani. Montgomery ora può contare su 2700 carri armati, 650 dei quali sono moderni Sherman e Grant (ne schiererà per la battaglia 1400, tenendo gli altri di riserva) ed inoltre ci sono 1200 aerei alleati pronti per l’appoggio tattico: è una forza incommensurabilmente più grande di quella dell’Asse (500 carri di cui solo una trentina sono panzer IV con il 75 mm lungo) che tra l’altro è anche rimasto praticamente privo di aeroplani.

Ma la disparità di forze è nulla rispetto al fatto che, grazie ad ULTRA, Montgomery sa tutto sui tedeschi e gli italiani: chi si trova dove a fare cosa e con quali mezzi e questo vuol dire tutto!

Da quel che so, Rommel conosceva benissimo l’entità dei rinforzi ricevuti dagli inglesi, ma non poteva farci nulla.

La sua strabiliante avanzata verso la valle del Nilo ha talmente affascinato Hitler e l’opinione pubblica che ora il consiglio di Rommel di attuare una ritirata strategica a ovest per accorciare le proprie vie di rifornimento e riorganizzarsi non viene recepito dal Fuhrer: le truppe dell’Asse devono rimanere a combattere dove si trovano (tanto per cambiare) ed anzi, ora Hitler insiste (pazzescamente) per un’offensiva su larga scala, giudicando l’Egitto maturo per una rivolta contro gli inglesi; Rommel (come qualunque generale professionista) si rende conto che è un suicidio.

Rommel paradossalmente è vittima di sé stesso: se non si fosse avventurato così in profondità verso il Nilo e se non avesse preso Tobruk, ora si troverebbe in una situazione più favorevole.

Così, il 30 agosto 1942 le forze dell’Asse attaccano gli inglesi nella battaglia che viene appunto definita “di Alam Alfa”. Con 203 carri contro i 767 del nemico, Rommel riesce comunque a penetrare le difese britanniche in profondità; egli attacca con quattro divisioni tedesche e sette italiane e si addentra nel dispositivo nemico, MA non riesce a sfondare definitivamente e ad accerchiare l’8° armata, trasformando la penetrazione in vero e proprio sfondamento delle linee avversarie e il 3 settembre le forze dell’Asse rientrano nelle loro linee di partenza con un nulla di fatto, salvo quello di essersi ulteriormente dissanguate: è questo il presupposto alla vera battaglia che si svolgerà nelle vicinanze di una stazione ferroviaria nel deserto egiziano: El Alamein (23 ottobre – 5 novembre 1942).

 

La Divisione Corazzata tedesca 1941 (spero vada bene).

La divisione corazzata “tipo” della Wehrmacht era così articolata:

 

1) Una Brigata di Fanteria Meccanizzata su veicoli trasporto truppe (camion “Opel Blitz”, o gli ottimi Sd.Kfz-251 cingolati). Tale Brigata era costituita da fino a 4-6 battaglioni di fucilieri, di cui in genere uno era montato su mezzi veloci, come moto con sidecars.

 

2) Un reggimento di Artiglieria motorizzata e/o ippotrainata basato su quattro battaglioni, di cui uno di artiglieria “media” (105 mm) ed un altro di artiglieria contraerea per difendere i carri.

 

 

3) Un battaglione esploratori su autoblindo veloci come le eccellenti Sd.Kfz 234 Puma.

 

4) Compagnia comando e servizi divisionali, un reparto trasmissioni e collegamento e un reparto aereo da ricognizione (gli ottimi Hs-126, o Fi-156. In seguito i FW-189).

 

5) Infine, un reggimento panzer, che costituiva il nucleo corazzato o, più elegantemente, il “Panzergruppe” della divisione.

Questo reggimento si articolava su ben tre battaglioni di panzer, ognuno dei quali su tre compagnie, due di carri “leggeri” (Panzer III) ed una di carri “medi” (Panzer IV).

Il reggimento corazzato disponeva poi di una sua Colonna reggimentale dei rifornimenti e delle riparazioni. (I reparti di recupero e riparazione dei carri di Rommel erano efficientissimi).

 

Sd.Kfz 251 trasporto truppe cingolato:

sdkfz251.jpg

 

Panzer III con pezzo da 50 mm "lungo":

Panzer-III-400x263.jpg

 

Panzer IV con 75 mm "corto" (L/24):

panzerIV.jpg

 

Trattore semicingolato d'artiglieria "Mitteler Zugkraftwagen" Sd.Kfz 11:

mig11-1.jpg

Modificato da Hobo
Link al commento
Condividi su altri siti

Frattanto succede una cosa di fondamentale importanza: Churchill (ingiustamente) si è incaponito contro Auchinleck e alla fine riesce ad ottenerne le dimissioni, il comando dello scacchiere mediorientale tocca ad Alexander e il 12 agosto arriva al Cairo un certo Montgomery a prendere il comando dell’8° armata.

Diciamo che fu il destino che scelse il comandante dell'8°Armata inglese: se non erro doveva essere il generale W. Gott il comandante ma fu abbattuto mentre sorvolava le linee dell'Asse il 7 agosto 1942.

 

L'unica speranza per l'Asse sarebbe stato una volta presa Tobruk rimanere e consolidare la posizione e nel frattempo conquistare o demolire ad ogni costo Malta.

Ma con il senno di poi tutto è facile e gira e rigira la polpetta con l'entrata in guerra degli USA e il loro potenziale produttivo la guerra era bella che persa a lungo termine. Penso che Rommel dopo Tobruk sperasse di agguantare con gli ultimi respiri il Cairo prima che i rifornimenti americani completassero lo schieramento sulle linee di El Alamein ma una volta giunti era troppo tardi.

Modificato da Hicks
Link al commento
Condividi su altri siti

Diciamo che fu il destino che scelse il comandante dell'8°Armata inglese: se non erro doveva essere il generale W. Gott il comandante ma fu abbattuto mentre sorvolava le linee dell'Asse il 7 agosto 1942.

 

L'unica speranza per l'Asse sarebbe stato una volta presa Tobruk rimanere e consolidare la posizione e nel frattempo conquistare o demolire ad ogni costo Malta.

Ma con il senno di poi tutto è facile e gira e rigira la polpetta con l'entrata in guerra degli USA e il loro potenziale produttivo la guerra era bella che persa a lungo termine. Penso che Rommel dopo Tobruk sperasse di agguantare con gli ultimi respiri il Cairo prima che i rifornimenti americani completassero lo schieramento sulle linee di El Alamein ma una volta giunti era troppo tardi.

Sei nel giusto, Hicks: Gott venne abbattuto, mentre sorvolava il Western Desert, da una coppia di Me 109 della Luftwaffe. Un destino - se vogliamo - simile a quello capitato a Isoroku Yamamoto: il Mitsubishi "Betty", su cui viaggiava, venne abbattuto - nell'Aprile 1943, nei cieli di Boungaville (in Melanesia) - dai P 38 "Lightning" del 339° Fighter Squadron.

 

L'ingresso in guerra degli States - e concordo con te - fu la vera chiave di svolta del Conflitto.

Modificato da sorciverdi58
Link al commento
Condividi su altri siti

E' vero, Hobo: Rommel marcò "ufficialmente" visita il 22 agosto, inviando un messaggio cifrato, diretto all'OKW di Berlino. Come immaginerai, a Bletchley Park intercettarono il messaggio; e, dopo, averlo decifrato, informarono il Comando dell'8^ Armata della novità. In pratica, si giocava a "carte scoperte", ma solo da una parte dei 2 contendenti: proprio la parte più debole !!!

 

Porta pazienza, Hobo. Lo Sd. Kfz 234 era un eccellente autoblindo pesante a 8 ruote. Ma il nomignolo "Puma" si riferisce solamente alla versione 234/2; e, cioè, quella armata con l'ottimo cannone contro carro da 50/60 (il medesimo del Panzer III, nella versione "J"). Sciaguratamente, dette autoblinde NON giunsero MAI in Nord Africa, nonostante il propulsore fosse "tropicalizzato"; ma furono - abbodantemente - impiegate sui fronti europei, rappresentando il migliore veicolo da esplorazione, a disposizione della Wermacht.

Modificato da vorthex
Link al commento
Condividi su altri siti

Non lo sapevo, comunque parlavo della divisione corazzata "tipo", non di una in particolare.

Per carità, Hobo, non è mia intenzione fare polemiche.

Del resto, quasi tutti confondono i quattro tipi di Sd. Kfz 234 prodotti; e la "Puma" è quella più celebre, nonchè quella che ispirò quasi tutte le successive autoblinde pesanti prodotte, in tutto il mondo !

E, se proprio vuoi, pure il ns. cacciacarri "Centauro" vanta una... lontana discendenza dalla "Puma".

Link al commento
Condividi su altri siti

Vorrei, a supporto di quanto scritto da Hobo, indicare due cifre:

Oltre a perdere, a seguito di grave ferita, Walter Nehring, comandante il DAK (che venne, brillantemente, sostituito dal colonnello Bayerlein), la Panzer-Armeè "Afrika" perse sia il generale Georg von Bismarck (comandante la 21^ Panzer, ucciso da una granata), sia il generale Ulrich Kleemann (comandante della 90.Leichte Afrika-Division, che venne gravemente ferito).

 

Nei primi quattro giorni della Battaglia, Rommel, inoltre, aveva perduto 2865 uomini, 56 carri, 53 cannoni e qualche centinaio di veicoli vari. Le perdite inglesi, invece, erano state inferiori: 1600 uomini, 18 cannoni e 68 carri.

Link al commento
Condividi su altri siti

Caspita, mi stavo dimenticando della faccenda - in precedenza, a me sconosciuta - dei 250 Panzer III, richiesti espressamente dal dott. Italo Balbo (onde procedere "sicuri e celeri" alla conquista dell'Egitto); ma, assurdamente, rifiutati dall'imbelle Badoglio, per mere questioni di italico orgoglio !!!

 

Cortesemente, qualcuno ne vuole parlare, approfondendo i dettagli della quaestio ???

 

Un ringraziamento anticipato.

Modificato da sorciverdi58
Link al commento
Condividi su altri siti

Caspita, mi stavo dimenticando della faccenda - in precedenza, a me sconosciuta - dei 250 Panzer III, richiesti espressamente dal dott. Italo Balbo (onde procedere "sicuri e celeri" alla conquista dell'Egitto); ma, assurdamente, rifiutati dall'imbelle Badoglio, per mere questioni di italico orgoglio !!!

 

Cortesemente, qualcuno ne vuole parlare, approfondendo i dettagli della quaestio ???

 

Un ringraziamento anticipato.

I dettagli della questio non li so, ma oltre all'italico orgoglio ci aggiungerei anche gelosia personale nei confronti di uno che aveva più prestigio lui di Badoglio e Mussolini messi insieme... E a uno cos' gli vuoi dare pure dei carri veri così ci arriva macari al Nilo? Giammai!

Modificato da Hobo
Link al commento
Condividi su altri siti

I dettagli della questio non li so, ma oltre all'italico orgoglio ci aggiungerei anche gelosia personale nei confronti di uno che aveva più prestigio lui di Badoglio e Mussolini messi insieme... E a uno cos' gli vuoi dare pure dei carri veri così ci arriva macari al Nilo? Giammai!

Su tale aspetto, Hobo, NON ci piove !

Solo che - alla fine - ritengo abbia pesato maggiormente l'orgoglio, rispetto all'invidia/timore nei confronti del Governatore dell'A.S.I..

Link al commento
Condividi su altri siti

Su tale aspetto, Hobo, NON ci piove !

Solo che - alla fine - ritengo abbia pesato maggiormente l'orgoglio, rispetto all'invidia/timore nei confronti del Governatore dell'A.S.I..

Quanto al discorso dei 250 Panzer III, richiesti dal Governatore Balbo, nel sottostante sito (veramente assai dettagliato e documentato) ho rinvenuto un concreto supporto documentale:

 

http://www.regioesercito.it/articolivari/espcor.htm

 

Per chi fosse interessato...

 

Ciao.

Link al commento
Condividi su altri siti

bell'articolo conoscevo il sito ma quello non l'avevo letto, quindi alla fine abbiamo solo Balbo che chiede a Badaglio di farsi dare dai tedeschi 50 carri e 50 autoblinde il 20 di giugno praticamente niente di concreto.

Beh, Vincenzo, io ritengo questo un... "fumus bonis iuris"; nel senso che qualcosa di vero ci deve essere !!! Poi, naturalmente, possiamo discutere circa le cifre dei carri armati, richiesti dal Maresciallo dell'Aria.

Non dimenticare, inoltre, l'autorevolezza dell'estensore dell'articolo in questione: il "fu" prof. Nicola Pignato, di cui si parla qui:

 

http://www.aereimilitari.org/forum/topic/14494-addio-al-professore-nicola-pignato/

 

Ciao; e a presto.

Link al commento
Condividi su altri siti

io non avevo letto l'autore e avevo preso per buono quello che c'era scritto ed è da quello che ho dato il mio giudizio non c'è stato nessun tentativo di Balbo di acquisire direttamente carri dalla Germania solo una richiesta a Badoglio

Sostanzialmente, comunque, la cosa NON cambia molto, Vincenzo: direttamente o per interposta persona, il Trasvolatore Atlantico, avendo ben compreso la carenza della ns. Armata in Libia, in punto mezzi blindati e corazzati, cercò di ottenere i necessari rinforzi.

Non dimenticare, infine, quanto al dott. Balbo fossero antipatici i Tedeschi (fu sempre filo Inglese, infatti): anche questo fatto potrebbe aver inciso perchè si giungesse ad una richiesta... indiretta, a mezzo di quel imbelle di Badoglio. Ma ciò, Vincenzo, è una mia mera congettura.

Ciao.

Modificato da sorciverdi58
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...