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Armi chimiche e batteriologiche


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Non ne so molto, vorrei sapere innanzitutto la differenza tra armi chimiche e biologiche (più o meno credo di saperla ma se me la spiegate bene é meglio), poi vorrei sapere quali nazioni le posseggono, con quali vettori vengono impiegate (cioé dentro bombe o missili superfice-superfice ecc.), quale tipo tipo di danno creano, poi vorrei sapere se era previsto il loro utilizzo nelle dottrine di NATO e PdV, in quali conflitti sono state impiegate e con quali risultati e infine quali difese si possono spiegare per difendersi da tali armi.

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Beh le armi chimiche sono fatte da agenti chimici come l'Iprite o le Mostarde Azotate, il Sarin, ecc..., che sono molecole chimiche.

Le armi biologiche lo dice il nome, sono fatte da agenti biologici, cioè vivi e capaci di riprodursi, come virus e batteri, come Il Vaiolo, l'Antrace, la Peste, ecc... Le puoi mettere dove ti pare, nei proiettili d'artiglieria, nelle testate dei missili, o semplicemente in una bella provetta mascherata da trasmettitore che dai a uno e gli dici di aprire alla tal ora nel dato posto...

L'idea è vecchia, lo scopo principale non è tanto l'effetto in sè stesso di queste armi, ma il terrore psicologico da esse causato ed il fatto che renderebbero vaste aree geografiche inaccessibili per tempi più o meno lunghi.

A parte questo, sono armi secondo me scarsamente pratiche, in quanto il loro utilizzo e i loro effetti dipendono in gran parte dalle condizioni atmosferiche come temperatura, umidità, vento, ecc... Il loro valore come già detto starebbe nel deterrente psicologico che indubbiamente hanno, anche perchè non è che si può sempre aspettare che un virus faccia effetto. (E detto tra noi, secondo me bisogna essere pazzi per sviluppare ed usare virus o batteri come arma, dato che se ne fregano del colore delle uniformi ed infettano chi capita. Pensa solo che alcuni ceppi influenzali "normali" sono "scappati" da laboratori militari e pensa agli effetti che potrebbe avere sull'umanità un virus influenzale stagionale che abbia anche la capacità dell'HIV di mutare continuamente il suo assetto antigenico, cioè il bersaglio contro cui il corpo umano produce anticorpi. Un tale virus sterminerebbe la razza umana!).

Modificato da Hobo
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Grazie Hobo dell'ottima spiegazione (come sempre).

 

So che le armi chimiche sono state usate molto nella Prima Guerra Mondiale e anche dall'Italia nelle varie guerre coloniali, poi anche dall'Iraq contro i curdi, quelle biologiche invece sono mai state utilizzate?

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Le biologiche le ha usate estensivamente il giappone in Cina, sia a scopo di test sia con malattie già militarizzate (l'unità 731 era all'avanguardia nel campo), provocando probabilmente milioni di morte, in particolare avevano studiato l'utilizzo della Peste Bubbonica.

 

Nel dopoguerra le potenze si concentrarono su malattie fortemente inabilitanti nel breve periodo, anche se non mortali, con scarsa infettività a lungo termine, in particolare da parte occidentale all'inizio si è lavorato su brucellosi, tularemia e antrace.

 

Grazie a dio negli anni 70 si è messo un freno, anche per una pura questione economica, a queste ricerce, anche perchè oggi con le ricerche genetiche si potrebbe davvero creare un' arma biologica limitata e a tempo, quindi utilizzabile.

 

Riguardo ai metodi di diffusione principalmente si utilizzavano submunizioni airburst da inserire in bombe cluster o testate di missili tattici e razzi (M143, E61, E14 ecc)

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Ho fatto ai miei tempi un mini corso antiNBC. Ci hanno insegnato ad indossare le tute nel minor tempo possibile, avvertendoci che comunque probabilmente non sarebbe bastato nel caso di attacco chimico, molto consolante!

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  • 2 settimane dopo...

Ci sono indizi storici che già nel passato , in condizioni disperate, alcuni comandanti abbiano fatto ricorso a "armi biologiche e chimiche" contro i loro nemici; di certo nel 1300 circa i Mongoli, stufi di assediare invano una fortezza costiera genovese sul Mar Nero difesa da un gran numero di balestrieri- non erano abituati ad assedi prolungati-, lanciarono con una o più catapulte i corpi di alcuni loro soldati morti di "peste". Questa misura fece scoppiare un'epidemia all'interno della fortezza, dove l'igiene era ovviamente approssimativa,e poco dopo i difensori si ritirarono verso Genova lasciando dei regali sotto forma di batteri di Yersinia Pestis nei vari porti toccati (Costantinopoli, Messina, Genova).

Ancora prima gli Ateniesi avevano accusato gli Spartani di avere fatto scoppiare la "peste di Atene" durante l'assedio della loro città non ricordo più in quale occasione storica, ma non si sa se queste accuse fossero giustificate.

Quanto alle armi cimiche, esistono testimonianze di assedi in cui gli assedianti tentarono di avvelenare i pozzi da cui si rifornivano gli assediati, una delle quali è storicamente documentata nel 1650 circa durante l'assedio cinese al monastero dei monaci buddhisti Shaolin (anche se altre versioni sostengono che invece di un avvelenamento ci fu un incendio).

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Simone, permettimi di darti una mano!

 

La guerra tra Atene e Sparta di cui parli è la Guerra del Peloponneso (431-404 a.C. se ricordo bene). Non avevo mai sentito nulla sulle accuse riguardo alla peste, probabilmente infondate in ogni caso, ma ho un altra storia su quella guerra: Sembra che gli Spartani avessero creato una specie di miscuglio a base di pece e erbe varie che avevano poi bruciato in grandi quantità nei pressi delle mura di Atene, causando una nube che aveva lo scopo di inabilitare i guerrieri nemici, avvelenarli e robe così. Questo dovrebbe essere il primo utilizzo storicamente confermato di uso di armi chimiche.

 

In tempi ben più recenti, avevo sentito che i Sovietici avevano vagliato l'ipotesi di un attacco chimico su vasta scala contro la Germania ovest, per provocare subito la resa e poter dilagare in Europa senza tuttavia causare gli enormi danni materiali di un attacco atomico, nonche le radiazioni persistenti per anni. So anche che i Sovietici avevano costruito, su un'isola nel lago d'Aral, un enorme laboratorio/deposito per le armi chimico-batteriologiche dove era contenuta abbastanza antrace per distruggere tre volte la vita sulla Terra (così ho sentito). Il "bello" è che dopo la caduta dell'URSS l'impianto è stato abbandonato e il lago ha cominicato a prosciugarsi, provocando il rischio di lasciar fuoriuscire gli agenti patogeni, di permettere a chiunque di andarseli a prendere o di contagiare gli animali e da lì gli uomini. Per fortuna una commissione internazionale ha poi provveduto a smantellare il complesso e a smaltire le armi...Vale a dire tra le 100 e le 200 tonnellate di antrace.

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Sull'aral c'è un deposito di armi chimiche che perde leggermente, ma niente di così apocalittico.

Certo le popolazioni locali si godono simpatiche epidemie di peste e similia.

 

Riguardo ad un possibile attacco in centro europa i piani prevedevano l'utilizzo di armi chimiche e nucleari tattiche su vasta scala sin dal giorno zero.

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bah anche in Italia è pieno di roba del genere, l'Adriatico è pieno di bombe chimiche italiane risalenti alla seconda guerra mondiale.

 

 

Non abbiamo mai scaricato in mare armamenti chimici, le uniche bombe chimiche che puoi trovare nell'adriatico sono americane a seguito dell'incidente di Bari con l'Iprite.

 

Sulla dismissione del nostro arsenale chimico c'è stato un bell'articolo di RID non troppo tempo fa.

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Non abbiamo mai scaricato in mare armamenti chimici, le uniche bombe chimiche che puoi trovare nell'adriatico sono americane a seguito dell'incidente di Bari con l'Iprite.

Io tempo fa ho visto in TV questo programma dove parlavano migliaia di bombe chimiche italiane smaltite nell'Adriatico e i pescatori avevano le mani semidistrutte dagli agenti chimici che cominciavano a fuoriuscire dalle bombe... non credo se lo siano inventato.

Sulla dismissione del nostro arsenale chimico c'è stato un bell'articolo di RID non troppo tempo fa.

Mi puoi dire quando esce il prossimo numero di questa rivista che non la becco mai???

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Io tempo fa ho visto in TV questo programma dove parlavano migliaia di bombe chimiche italiane smaltite nell'Adriatico e i pescatori avevano le mani semidistrutte dagli agenti chimici che cominciavano a fuoriuscire dalle bombe... non credo se lo siano inventato.

è molto probabile che si riferissero ai fatti di Bari.

 

Mi puoi dire quando esce il prossimo numero di questa rivista che non la becco mai???

inizio mese.

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Lancio un'ipotesi.Può essere che abbiano smaltito le bombe come sono state smaltite alcune scorie? (mi sembra di ricordare che tempo fa si parlava di navi affondate in mare in maniera voluta con rifiuti pericolosi a bordo)

Certo pensando alla pericolosità della bomba ritengo che il processo di smaltimento sia stato monitorato e tracciato,ma insoma..Anche le scorie ritrovate nei mari erano rifiuti abbastanza pericolosi e non è che chi doveva vigilare si sia accorto di qualcosa.. :\

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La storia dei rifiuti nucleari smaltiti così è una balla pure, per loro natura i rifiuti delle centrali sono quantitativamente inventariati già prima che vengano prodotti e niente manca all'appello (pur mancando ancora un centro di riprocessamento e stoccaggio definitivo per motivi ampiamente noti).

 

Le armi chimiche allo stesso modo sono state smaltite e incenerite seguendo i protocolli utilizzati in tutto il resto del mondo dopo il trattato del '93, nessun mistero.

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Sull'aral c'è un deposito di armi chimiche che perde leggermente, ma niente di così apocalittico.

Certo le popolazioni locali si godono simpatiche epidemie di peste e similia.

 

Riguardo ad un possibile attacco in centro europa i piani prevedevano l'utilizzo di armi chimiche e nucleari tattiche su vasta scala sin dal giorno zero.

sì è l'Isola di Vozroždenie....prima,vera e propria isola con base militare per la ricerca sulle armi batteriologiche (dagli anni '50), ora con i problemi che hanno portato al prosciugamento dell'aral, è possibile arrivarci anche a piedi.

E' stata bonifica, ma quante schifezze sono state sotterrate lì dentro non si sa.

Leggevo anni fa, che prima di chiudere il centro, la maggior parte delle armi batt, fu trasferito con centinaia di camion in russia.

Ci sono stati molti casi di abitanti morti per colpa di antrace e peste, si avventuravano sull'isola oramai abbandonata per cercare di poter ricavare qualcosa da vendere.

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sì è l'Isola di Vozroždenie....prima,vera e propria isola con base militare per la ricerca sulle armi batteriologiche (dagli anni '50), ora con i problemi che hanno portato al prosciugamento dell'aral, è possibile arrivarci anche a piedi.

E' stata bonifica, ma quante schifezze sono state sotterrate lì dentro non si sa.

Leggevo anni fa, che prima di chiudere il centro, la maggior parte delle armi batt, fu trasferito con centinaia di camion in russia.

Ci sono stati molti casi di abitanti morti per colpa di antrace e peste, si avventuravano sull'isola oramai abbandonata per cercare di poter ricavare qualcosa da vendere.

 

 

 

bhe io dico ke le armi di distruzione di massa dovrebbero essere tolte completamente di mezzo , come i missili ke hai appena detto tu guglielmo , muoiono tnt persone per cercar di ricavare qualcosa da vendere

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Eh sì le armi di distruzione di massa sono della brutta roba...Ma ormai ci sono e non ci resta che tenercele, cercando e sperando di non doverle mai usare. Ma farle sparire a mio avviso è impossibile.

 

 

Grazie a dio di chimiche e biologiche non ne girano più.

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La cina sta distruggendo i suoi arsenali, esattamente come gli USA e la Russia, pochi paesi non hanno firmato la convenzione tra cui, vado a memoria, egitto, siria, birmania e qualche altro, ma si contano sulle dita di una mano.

Ad una grande potenza oggi non conviene che girino armi del genere.

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