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I robot vanno al fronte: un esercito senza soldati.


maxweber

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Ho letto recentemente un bell’articolo sul Corriere della Sera di Guido Olimpio che parla dell’uso dei robot in guerra sempre più massiccio. I droni aerei e terrestri vengono sempre più usati soprattutto dagli israeliani, che pare stiano ora studiando modelli a lungo raggio per difendersi dalle minacce iraniane. Anche gli americani pare che ne stiano facendo un uso sempre maggiore nella lotta contro il terrorismo (soprattutto predator e reaper, aerei senza pilota veri sterminatori di terroristi).

I soldati israeliani per esempio li mandano in avanscoperta nelle perlustrazioni durante i combattimenti urbani, riducendo così i rischi di agguati. A questo fine usano sempre più spesso piccoli velivoli senza pilota, manovrati sul campo dai singoli soldati oppure telecomandati da migliaia di chilometri; i drive, piccoli robot per verificare la presenza di nemici nelle case; i ball, cioè una piccola pallina da tennis che viene lanciata in avanti restando al coperto; il guardium, cioè un piccolo blindato senza equipaggio usato nel pattugliamento della striscia di Gaza; il phoenix, cioè un mulo radiocomandato che può trasportare viveri, munizioni e altro sul campo di battaglia; ecc.

Il ricorso ai robot consentono infatti di ridurre le perdite umane, hanno costi bassi e garantiscono alta precisione; inoltre giocano l’effetto sorpresa al nemico, potendo aspettare per ore sino a che la preda esce dal suo rifugio.

 

Che ne pensate? Avremo in futuro un esercito senza soldati e vincerà chi avrà in campo più robot e più sofisticati? E l’Italia a che punto è?

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Non credo, vale lo stesso pensiero degli aerei senza pilota, i famosi Drones, oltre al fatto che non saranno mai completamente autonomi si aggiunge; molto difficilmente sostituiranno totalmente la presenza umana in un conflitto...

 

Intendo dire, ......in una prospettiva futura, non nel breve termine! Tuttavia, se la strada è tracciata........e prendono sempre più piede i robot o drones di terra, di aria, di mare e addirittura veri robot con sembianze umane..........si potrebbe ipotizzare che i futuri eserciti siano sempre più integrati con armi e strumenti robotici ai quali affidare le missioni e le situazioni più pericolose.

Si, hai ragione, non sostituiranno mai completamente l'elemento umano, però sarebbe un bel cambiamento quello di assistere ad eserciti e sistemi militari terra-aria-mare costituiti prevalentemente da robot.

Questo farebbe persino superare quelle diffidenze e difficoltà psicologiche che generalmente la gente comune ha di fronte alle Forze Armate. Che ne pensi Schwalbe?

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Alla fine è quello che stiamo vedendo ora, sistemi di acquisizione, piccoli drones spia, veicoli per lo spionaggio in zone pericolose e tutti i sistemi di avionica.Io non mi riferivo al futro imminente, secondo me neache in un futuro piu lontano ci sarà questa rivoluzione(poi magari chissà, gli studi andranno così avanti da potersi permettere di lasciare in mano un esercito di macchina da guerra in mano ad un computer centrale).Io mi distacco da questa idea piu per motivi di corrente di pensiero che per motivi puramente tecnici.Io vedrei un'ipotetica guerra piu simile ad una partita a scacchi o ad una a battaglia navale, distrutti tutti i soldati robot sei sicuro che un esercito "convenzionale" non venga scagliato contro ?Una guerra senza morti non esiste, i danni collaterali ci sono sempre e poi alla fine della guerra c'e chi vince e c'è chi perde... non credo che l'opinione pubblica sia contentissima di vedere uno stato assoggettao ma senza spargimenti si sangue...è utopia quella che stiamo facendo, tutto puo girare in qualsiasi momento verso qualsiasi direzione :lol:

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Alla fine è quello che stiamo vedendo ora, sistemi di acquisizione, piccoli drones spia, veicoli per lo spionaggio in zone pericolose e tutti i sistemi di avionica............. :lol:

 

Si, quello che tu dici è ragionevole e mi convince. E' sempre l'uomo a creare i robot, per scopi civili o anche militari, ma pur sempre come strumenti per i suoi fini.

Tuttavia è molto stimolante assistere ad un uso sempre più consistente di robot, esteso a tantissimi settori. Oltre al campo militare, penso anche alle imprese spaziali(prime fra tutte la Nasa), che puntano sempre più, per ragioni di contenimento dei costi o di durata e distanza della missione da compiere (es. Marte), su veicoli senza equipaggio completamente guidati da terra. Mi riferisco ad esempio al recente lancio in orbita per circa 8 mesi della navicella militare Alliance X-37B, che una rivista specializzata definisce "un Drone militare super segreto":

 

http://mysterium.blogosfere.it/2010/04/lanciato-nello-spazio-x37-b-un-drone-militare-super-segreto.html

 

Penso poi anche alla robotica sottomarina, cioè ai sottomarini teleguidati recentemente usati per tentare di chiudere le valvole dei pozzi di petrolio nel golfo del Messico, sia pure questa volta senza successo. Gli americani e soprattutto i norvegesi dispongono infatti di sottomarini con bracci teleguidati via cavo (per dare più forza alle manovre) ovvero senza cavi, e persino battelli di superficie senza equipaggio utilizzati come i droni aerei soprattutto per la sorveglianza delle coste e per operazioni antimine.

Ho letto persino di robot che sviluppano funzioni di comportamento adattivo, una specie di intelligenza artificiale capace di perfezionarsi sempre di più con l'operatività concreta.

Mi sembra un mondo già presente, ma al tempo stesso futuribile e che non deve lasciarci indietro come paese. E' un bene per il nostro Paese che sempre più noi ci appassioniamo alla robotica, domotica, ecc. Fini militari o civili poco importa se i robot sollevano l'uomo e lo aiutano nei suoi intenti (speriamo pacifici).

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credo in ogni caso che i robot non sostituiranno mai totalmente l'uomo in guerra. credo che possano sostituirci nei compiti più semplici e pericolosi, ma non avremo dei robot tipo terminator che combattono. questo per il semplice motivo che i robot sono poco... equilibristi, infatti molti di quelli moderni hanno i cingoli oppure hanno dei piedi, ma sono molto lenti. credo che dovremo aspettare molti anni prima di vedere un robot che si accovaccia o si sdraia. questo per quanto riguarda la fanteria. nel settore aeronautico e marittimo le cose si semplificano un po', basta vedere la situazione di oggi e le considerazioni che avete fatto voi.

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Un esempio calzante sarebbe il muro innalzato ad israele...il progetto finale dovrebbe comprendere oltre che telecamere,sensori di movimento ecc. anche l'impiego di UAV e rover per la perlustrazione dell'area circostante i checkpoint.

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Un esempio calzante sarebbe il muro innalzato ad israele...il progetto finale dovrebbe comprendere oltre che telecamere,sensori di movimento ecc. anche l'impiego di UAV e rover per la perlustrazione dell'area circostante i checkpoint.

 

Telecamere...sensori di movimento.......UAV................Tutti termini che mi fanno pensare ad una sorta di guerra elettronica, con telecomandi, raggi laser, ecc.ecc. Mi pare infatti di aver letto che alcuni piloti dell'Air Force, nella base di Creech in Nevada, fanno il loro turno guidando un drone volante che si trova in Asia o in Medio Oriente; poi finito il loro turno se ne tornano a casa.

E' tutto un altro modo di fare la guerra.

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Credo che definire l'utilizzo di drone guerra elettronica non sia molto corretto, direi più guerra "assistita" elettronicamente.

L'uncio risvolto negativo penso sia quello di credere che al guerra venga presa per un gioco da grandi. Mi ricordo di una voce che circolava circa il monitoraggio continuo ed incessante di psicologi sul comportamento dei piloti a terra...o forse me la sono immaginata...cmq credo che non sia normale il fatto di arrecare danni ad una nazione intera stando seduto su una poltrona a 8000km di distanza. Distorce la percezione della realtà, a mio avviso.

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Credo che definire l'utilizzo di drone "guerra elettronica" non sia molto corretto, direi più guerra "assistita" elettronicamente.

..cmq credo che non sia normale il fatto di arrecare danni ad una nazione intera stando seduto su una poltrona a 8000km di distanza. Distorce la percezione della realtà, a mio avviso.

 

Si Wingrove, concordo con quanto tu dici..........tuttavia bisogna prendere atto del fatto che queste nuove strategie sono divenute realtà..anche se, dobbiamo ammettere, vengono usate dagli USA contro "terroristi" o organizzazioni militari che preparano attacchi militari sul loro territorio!

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  • 4 settimane dopo...

ragazzi dico mai dire mai dire mai, infondo la concezione della guerra in circa 4000 anni è cambiata radicalmente rendola antitetica da quella che concepiamo noi oggi come guerra a quella che concepivano gli antichi, si è partiti dal lancio di pietre e lance di legno ad un affinazione della balistica con catapulte, frecce e giavellotti, abbiamo visto per lungo tempo i soldati hanno indossato sui campi di battaglia delle divise e delle armature pesantissime, vistosissime e decoratissime piene di decorazioni da mostrare a petto pieno al nemico, salvo poi arrivare a capire che iù che le decorazioni e l'imponenza che la divisa doveva incutere era più importante invece il mimetismo per confondersi.

Per lunghi anni si combattuto con spade, lance e catapulte , e qualche pesantissimo cannone trainato da animali o adgli uomini fino ad oggi con armi molto più potenti quali pistole e fucili di precisione che hanno ridotto di molto il corpo a corpo.

 

Il cavallo amico dell'uomo che senza colpa ed inconsapevolmente lo ha accompagnato in battaglia morendo senza alcuna ragione al fianco del suo padrone soldato, è stato mandato in pensione dopo 4000 anni di onorato servizio e sopratutto in questi ultimi 2000 in pochissimo tempo è stato sostituito dal carro armato e dai mezzi ruotati.

 

Le città un tempo erano fortificate e lungo le coste vi erano delle torri d'avvisatamento (un po i precursori dei nostri radar) oggi del tutto inutili anche perchè con un caccia bombardiere da 20 000 ft manderemmo un confetto di piombo che ci colpirebbe prima ancora di dire toh ma guarda che bella giornata.

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ragazzi dico mai dire mai dire mai, infondo la concezione della guerra in circa 4000 anni è cambiata radicalmente rendola antitetica da quella che concepiamo noi oggi come guerra a quella che concepivano gli antichi, si è partiti dal lancio di pietre e lance di legno ad un affinazione della balistica con catapulte, frecce e giavellotti, abbiamo visto per lungo tempo i soldati hanno indossato sui campi di battaglia delle divise e delle armature pesantissime, vistosissime e decoratissime piene di decorazioni da mostrare a petto pieno al nemico, salvo poi arrivare a capire che iù che le decorazioni e l'imponenza che la divisa doveva incutere era più importante invece il mimetismo per confondersi.

Per lunghi anni si combattuto con spade, lance e catapulte , e qualche pesantissimo cannone trainato da animali o adgli uomini fino ad oggi con armi molto più potenti quali pistole e fucili di precisione che hanno ridotto di molto il corpo a corpo.

 

Il cavallo amico dell'uomo che senza colpa ed inconsapevolmente lo ha accompagnato in battaglia morendo senza alcuna ragione al fianco del suo padrone soldato, è stato mandato in pensione dopo 4000 anni di onorato servizio e sopratutto in questi ultimi 2000 in pochissimo tempo è stato sostituito dal carro armato e dai mezzi ruotati.

 

Le città un tempo erano fortificate e lungo le coste vi erano delle torri d'avvisatamento (un po i precursori dei nostri radar) oggi del tutto inutili anche perchè con un caccia bombardiere da 20 000 ft manderemmo un confetto di piombo che ci colpirebbe prima ancora di dire toh ma guarda che bella giornata.

 

Questo è solo quanto la tecnologia ha cambiato il modo di intendere le guerre , la geopolitica attuale ci fa apparire assurda una guerra fraticida tra inglesi, spagnoli, portoghesi ,greci, tedeschi,francesi , italiani ed austriaci ; cosa invece basti guardare le guerre del '15-'18 e del '40-'45 una cosa plausibilissima , oggi ciò è assurdo, i nemici prima erano ben individuati la nzione A contro la anzione B adesso invece non è così perchè in guerra non va una coalizione di anzioni contro un'altra o contro un'altra coalizione bensi si va in guerra contro un nemico silenzioso chimato terrorismo che si confonde tra i civili , nell'occidente stesso, rendendo invece quei luoghi instabili suo terreno fertile per organizarsi, insidiando le truppe in missioni anti-terrorismo , ecco ceh la tecnologia ci viene in grande aiuto, ma la stesas tecnologia ha posto un freno alle smanie di muscoli di noi paesi storicamente dotati di forze armate sviluppate quindi (lungi dal dire la aprola superpotenza) noi membri della nato storicamente hanno avuto un'esercito di una certa complessità ed alcuni paesi che hanno sempre avuto una tradizione militare simile non di certo adnno facile uso all'arma che allo satto attuale da circa una sessantina d'anni ha fatto raggiungere all'uomo l'apice del suo destino ovvero la possibilità di auto-distruggersi.

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Gianfra,la ricostruzione che tu fai dell'evoluzione del modo di fare la guerra nei secoli è pregevole: dalla clava e dai giavellotti si è passati ai sofisticatissimi mezzi dei nostri tempi, con un uso sempre più consistente di quegli strumenti militari che sono l'argomento di questa discussione: i drones e tutti gli altri mezzi comandati a distanza con l'uso dell'elettronica e dell'automazione che riducono i rischi per gli uomini.

D'altronde, i gli aerei senza pilota Praedator e Reaper nonchè gli elicotteri Fire Scout, super armati e temibilissimi, vengono ormai da tempo e in misura crescente utilizzati dagli USA per combattere il terrorismo in Afghanistan, ecc. (e non soltanto dagli Usa, ma anche da Israele, ecc.).

Anche l'amministrazione Obama, nonostante le note ristrettezze economiche, ha pevisto per il prossimo anno l'acquisto di un numero significativo di drones Predator, Reaper e Fire Scout.

Una cosa è certa: l'evoluzione tecnologica rappresenta inevitabilmente un vantaggio anche sul piano militare e delle forze in campo. Come anche in passato, i popoli più ricchi e più emancipati cercano di affermare il loro vantaggio tecnologico e il loro potenziale bellico sia per affermare la loro supremazia, sia per garantire un ordine internazionale e le condizioni per il pacifico progresso dei popoli. Condividi?

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Alcuni video sui drones citati:

 

- drone MQ-8 Fire Scout:

 

http://dailymotion.virgilio.it/video/x2gnno_drone-firescout-helico-sans-pilote_events

 

 

- drone MQ- 9 Reaper:

 

http://www.mvpnetwork.it/flash/video-flash/il-drone-predator-reaper-in-azione.html

 

 

- drone MQ 1 Predator:

 

 

Buona visione.

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Gianfra,la ricostruzione che tu fai dell'evoluzione del modo di fare la guerra nei secoli è pregevole: dalla clava e dai giavellotti si è passati ai sofisticatissimi mezzi dei nostri tempi, con un uso sempre più consistente di quegli strumenti militari che sono l'argomento di questa discussione: i drones e tutti gli altri mezzi comandati a distanza con l'uso dell'elettronica e dell'automazione che riducono i rischi per gli uomini.

D'altronde, i gli aerei senza pilota Praedator e Reaper nonchè gli elicotteri Fire Scout, super armati e temibilissimi, vengono ormai da tempo e in misura crescente utilizzati dagli USA per combattere il terrorismo in Afghanistan, ecc. (e non soltanto dagli Usa, ma anche da Israele, ecc.).

Anche l'amministrazione Obama, nonostante le note ristrettezze economiche, ha pevisto per il prossimo anno l'acquisto di un numero significativo di drones Predator, Reaper e Fire Scout.

Una cosa è certa: l'evoluzione tecnologica rappresenta inevitabilmente un vantaggio anche sul piano militare e delle forze in campo. Come anche in passato, i popoli più ricchi e più emancipati cercano di affermare il loro vantaggio tecnologico e il loro potenziale bellico sia per affermare la loro supremazia, sia per garantire un ordine internazionale e le condizioni per il pacifico progresso dei popoli. Condividi?

B-) Grazie del complimento max, purtroppo e in certi casi per fortuna la storia ci ha insegnato a che mai bisogna dire la parola mai, per anni e millenni il cavallo è stato dichiarato insostituibile in battaglia come nell'uso comune e le prime auto che marciavano alla bellezza di di 5 km / h poi portata a 40 km/h hanno fatto pensare che mai il cavallo sarebbe stato sostituito, adeso invece sappiamo che in 10-15 anni il mezzo di trasporto più diffuso si basa sul motore a scoppio e non sull'energia muscolare, questo è quanto per me accadrà con i mezzi robotici, che sia oggi, domani o tra una settimana non ci è dato saperlo una cosa però è certa- la direzione è quella e due occhi tecnologici possono coadiuvare meglio il lavoro dell'uomo specie se quegli occhi vedono al buio o vedono le fonti di calore, se possono introdursi in cunicoli dove il soldato non potrebbe entrarci neanche se fosse d'ari e non di carne ed ossa.

Il cavallo da mezzo rpimario di trasporto è diventato ormai un mezzo utile soltanto come mezzo per caroselli e parate.

I robot ci aiuteranno e man mano potranno sempre più affiancarci nel lavoro sporco.

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  • 2 mesi dopo...

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