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"Legione Omosessuale" di fanteria


Simone

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Ci sono alcune persone che pensano che il reparto più "efficiente",o comunque,fra i più efficienti, della Storia Militare Occidentale sia stata la Legione-Tebana di Pelopida ed Epaminonda,composta da soldati omosessuali,e molto allenati militarmente,e pensano che l'istituzione diuna "legione-omosessuale" di fanteria negli eserciti moderni potrebbe permettere da un lato una maggiore integrazione di questi soldati ,adesso nonsempre ben visti ovunque,a dire il vero,nelle varie forze armate,dall'altro permetterebbe di avere un corpo d'elite dalle grandi potenzialità,una riedizione della Legione-Tebana,appunto.

Cosa ne pensate? certo,In italia non mi aspetto tutte approvazioni,ma penso che in Francia potrebbe avere più successo: come accaduto con la Legione Straniera,all'epoca vsta come stupidaggine da molti,adesso stimata da tutti

Che ne pensate?

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la Legione-Tebana di Pelopida ed Epaminonda,composta da soldati omosessuali,e molto allenati militarmente,e pensano che l'istituzione diuna "legione-omosessuale" di fanteria negli eserciti moderni potrebbe permettere da un lato una maggiore integrazione di questi soldati ,adesso nonsempre ben visti ovunque,a dire il vero,nelle varie forze armate,dall'altro permetterebbe di avere un corpo d'elite dalle grandi potenzialità,una riedizione della Legione-Tebana,appunto.

 

cercando di riportare su binari seri la discussione ....

allora quella della legione omosex è una sparata contenuta nei dialoghi di Platone, nulla di più , scritta da chi praticamente si occupava di ben altro che campi di battaglia .

Circa l omosessualità in Grecia , mica solo i tebani erano omosessuali, in tutto il mondo greco latino l' amore tra uomini era incoraggiato in quanto ''generatore di anime ''

 

in epoca odierna gli omosessuali sono già presenti più o meno ufficialmente nella FF.AA: 0bama si accinge a integrarli nelle FF.AA , vedremo come ,mentre molti altri paesi lo hanno già fatto: uk , israele ,svezia e sono tutti paesi con una forte tradizione militare , invece , da noi si continua come ai tempi del fascismo : gli omosex non esistono !! come se l esenzione ,offerta loro per evitare l arruolamento, impedisse di trovare ''achille e patroclo '' in caserma

una legione omosessuale diventerebbe un ghetto , inutilizzabile operativamente anche per motivi politici (ce li vedete i politici italiani polemizzare in tv sugli ''invertiti' mandati a morire )

 

come accaduto con la Legione Straniera,all'epoca vsta come stupidaggine da molti,adesso stimata da tutti

non mi risulta che sia mai stata derisa la legione , non foss'altro che da sempre si arruolano mercenari per combattere

Modificato da cama81
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Secondo me sarebbe una bella e buona discriminazione volta ad emarginare gli omosessuali in divisa.

Prima ci cerchiamo di convincere in tutti i modi che non c'è nulla di sbagliato, che siamo tutti uguali e poi li destiniamo ad una legione tutta per loro?

Mi sembra un controsenso bello e buono!

Assolutamente contrario ad un iniziativa del genere, non ho nessun problema che gli omosessuali siano tra le nostre fila dell' esercito e non voglio siano ghettizzati in questo modo!

Inoltre quoto cama quando dice che con l'opinione pubblica e con i politici che ci troviamo, ogni occasione sarebbe buona per incriminare le forze armate se mai si dovesse decidere di usarla in prima linea questa legione!

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Certo che il fatto che servano dei provvedimenti ad ok per permettere ad un omosessuale di arruolarsi indica in modo incontrovertibile quanto faccia schifo la società

 

Premesso che il discorso della legione omosessuale mi sembra una trovata goliardica e davvero non comprendo il passaggio "permetterebbe di avere un corpo d'elite dalle grandi potenzialità" (perché un omosessuale dovrebbe avere maggiori potenzialità di un etero in campo militare?)...

la questione della diffidenza nell'arruolamento degli omosessuali è invece una questione molto seria. Eviterei di liquidarla con giudizi netti.

 

Infatti essa chiama in causa una valutazione in ordine alla natura stessa di questa "preferenza" sessuale, valutazione che spacca la comunità scientifica da decenni e che è resa ancor più difficile da una certa tendenza ad accomunare sotto un'unica definizione (omosessualità) comportamenti e inclinazioni che invece presentano aspetti molto differenti tra loro.

 

Per analizzare obiettivamente la questione, bisogna partire dal fatto che in determinate istituzioni (tra cui le forze armate) si seleziona (o quanto meno si prova a selezionare) personale che abbia un profilo psichico il più possibile "normale" ed "equilibrato". Chiaramente è ben difficile stabile cosa si intenda per "normale" ed "equilibrato" e a questo scopo si utilizzano una serie di test nei quali determinate combinazioni di risposte dovrebbero fungere da indicatori di potenziali deviazioni psichiche rispetto a un profilo standard considerato ottimale.

Qualche anziano che ha fatto concorsi nelle forze armate ricorderà domande del tipo "ti piacerebbe fare il fioraio?" e qualche psicologo certamente saprà che rispondere "sì" a quella domanda accendeva un campanello d'allarme di potenziale deviazione sessuale (almeno quando nelle forze armate erano ammessi solo maschi).

 

Ora il punto è che per molti decenni (e in molti casi tutt'ora è così) l'omosessualità è stata considerata una deviazione rispetto al percorso normale della maturazione sessuale di un individuo, deviazione provocata da situazioni anormali durante l'infanzia e quindi indicatrice di un profilo psichico alterato, anormale, patologico.

Inoltre, anche ove l'omosessualità non fosse stata considerata come patologia psichica, si poneva la questione dei problemi che un omosessuale avrebbe potuto avere e/o determinare in un contesto in cui la stragrande maggioranza dei "colleghi" era ostile a quella forma di preferenza sessuale.

 

Non deve quindi meravigliare che siano stati approntati meccanismi, norme, procedure ecc... rivolte a impedire l'accesso degli omosessuali, nell'interesse dell'efficienza e della serenità dell'istituzione (più che per questioni meramente discriminatorie).

 

Oggi la situazione è cambiata, la società ha un atteggiamento diverso e l'omosessualità è generalmente accettata con tranquillità, per cui sta passando dalla zona "anormale" alla zona "normale" e ciò è recepito (sia pure con la lentezza - anche questa normalissima - tipica della burocrazia) anche dalle forze armate.

Tuttavia il processo è molto prudente, perché se dal punto culturale l'omosessualità è oggi una condizione normale che lascia indifferenti, dal punto di vista medico-scientifico la questione è stata molto più dibattuta.

Solo dal 1973 l'omosessualità non è più considerata - di per sè - una patologia psichica dalla comunità scientifica, ma ciò nonostante anche dopo quella data essa è stata considerata come un potenziale indicatore di disagio psichico nella misura in cui l'individuo omosessuale è in conflitto con la propria tendenza sessuale.

Dal 2007 la comunità scientifica mondiale ha eliminato ogni riferimento all'omosessualità (per ragioni di non discriminazione) ma continua a sottolineare il potenziale disagio di chi non accetta la propria inclinazione sessuale, il che si applica teoricamente a omosessuali e a eterosessuali, ma praticamente è un problema che riguarda soprattutto gli omosessuali.

 

Quindi il problema non è l'omosessualità in sè, ma la concreta possibilità che la condizione di omosessualità sia motivo di un conflitto psichico interno nell'individuo che non si accetta come omosessuale, spero di essere stato molto chiaro su questo punto.

La percentuale di omosessuali che "vivono male" la propria omosessualità è significativa (c'è chi non la accetta, c'è chi la nasconde, c'è chi la accetta ma non accetta il proprio corpo perché vorrebbe cambiare sesso, ecc... ecc... ecc...) e d'altro canto è facile rendersi conto di quanto sia difficile accertare questo stato di disagio e conflitto interiore nel contesto di un breve esame psicoattitudinale.

 

Anche per tutte queste ragioni alcuni enti si stanno muovendo con estrema cautela e tra notevoli e oggettive difficoltà, per cui è meglio evitare di ricondurre il tutto solo a una semplice questione di discriminazione.

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beh gianni se per questo ho conosciuto etero , giudicati, dallo psichiatra, idonei per la leva , a cui io non avrei dato manco la fionda in mano .

 

diciamo pure che il pericolo ,che viene avvertito anche per le donne in divisa , è quello di una ''love story '' che incrini l'ordine gerarchico o metta in discussione l autorevolezza dei superiori di fronte ai subalterni

questo a prescindere dal equilibrio dell'omosessuale arruolato

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  • 3 settimane dopo...

e intanto un generale usa , che non aveva di meglio da fare , accusa i militari gay olandesi di non essere intervenuti a sebreniza per codardia :

 

 

http://www.corriere.it/esteri/10_marzo_19/generale-usa-soldati-gay-massacro-srebrenica_d71817e6-3335-11df-82b0-00144f02aabe.shtml

 

 

evidentemente le truppe onu non sono abbastanza macho per il generale visto che non menano mai le mani .

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Quella del generale americano è una pura provocazione, secondo me, atta solo "colpire" i suoi interlocutori del senato americano con un esempio d'effetto ma scorretto. Ritengo che i soldati olandesi (di qualsiasi preferenza sessuale essi siano) non siano colpevoli nella tragedia che si è consumata nell'enclave bosniaca.

 

OT on

I cashi blu olandesi a Sebrenica eseguirono gli ordini del comandante olandese Thomas Karremanstan pervenuti dal suo governo e (pare) non dall'ONU.

Il comandante olandese fu immortalato mentre accettava doni da Mladic e con lui brindava dei successi serbi. I soldati olandesi furono insigniti della medaglia al valore nel 2006 tra le proteste dei famigliari delle vittime bosniache.

 

Da molte parti, compresa la Nato, fu chiesto un intervento più deciso contro le truppe serbe ma tutte le iniziative furono ostacolate o furono insufficenti: si fanno i nomi di Yasushi Akashi (inviato dell'ONU all'epoca) e dal comandante delle forze ONU, il generale francese Bernard Janvier.

 

Purtroppo esistono ancora troppi lati oscuri e troppe versioni di questa vicenda per far luce su coloro che nulla fecero per evitare che 8000 tra uomini, ragazzi, bambini e vecchi fossero trucidati in modo inumano.

OT off

 

Tornando in argomento ritengo che creare un reparto di omosessuali sia una stupidaggine in quanto si legalizzerebbe l'idea del "diverso" e di conseguenza la discriminazione con tutti i negativi effetti sociali e umani. Concludo dicendo che non è la preferenza sessuale che rende gli essere umani coraggiosi o viceversa codardi.

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