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Sukhoi Su-57 - discussione ufficiale


AlfaAndOmega86

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Forse è il caso di fare alcune osservazioni.

 

Prima di tutto si potrebbe dire che confrontare il T-50 con un YF-22 non è che sia necessariamente più sensato che confrontarlo con un F-22 di serie…

 

Posso capire che su internet spesso YF-22 e YF-23 vengano associati alla parola “prototype”ma internet coi suoi link non è la panacea a tutti i dubbi.

Come forse solo il fruttivendolo all'angolo riterrebbe l’EAP il prototipo dell’EF-2000, così questi due aerei bisogna osservarli con più attenzione e soprattutto imparare a considerarli per quello che sono: dei volgarissimi dimostratori tecnologici che volarono per pochissimi mesi, praticamente quelli in cui ci fu il confronto fra i due team in competizione per l’ATF.

 

Ingegneristicamente parlando c’è un abisso fra il concetto di prototipo e di dimostratore tecnologico, tanto che probabilmente ha più senso confrontare un prototipo con un velivolo di serie, perché se non altro il prototipo si propone di essere quanto più simile a quest’ultimo (spesso risultando completo di impianti ed elettronica molto vicini a quelli dello standard definitivo), pur discostandosene per il fatto di non essere realizzato con attrezzature e processi definitivi.

Gli americani e anche gli europei, ultimamente hanno spostato il lavoro svolto dai prototipi sui development aircraft o addirittura sui velivoli di preserie, ma mai sui dimostratori, il cui scopo era solo e semplicemente quello di validare un concetto e non certo un intero progetto che era ancora di là da venire.

 

L’F-22 non ha manco un bullone in comune con il suo dimostratore e la stessa cosa si sarebbe potuta dire del mai nato F-23, di cui il costruttore ha diffuso delle immagini che denotano molte differenze rispetto all’YF-23.

Ciononostante le due configurazioni generali poterono essere confrontate fra loro sia sotto l’aspetto prestazionale che della furtività, perché questo era lo scopo che si prefiggeva la competizione e questi erano gli elementi più importanti di valutazione e la ragion d’essere dei due dimostratori, che a bordo non avevano avionica di missione e comunque avevano impiantistica meramente rappresentativa.

 

Qui il T-50 è invece effettivamente un prototipo e come tale dovrebbe già essere più simile al velivolo di serie da un punto di vista aerodinamico, strutturale e impiantistico.

Dovrebbe, perché i russi ci hanno abituato a maggiori modifiche nel corso dello sviluppo, ma non ci si illuda che le cose possano cambiare in modo realmente sostanziale.

 

A questo punto, l’impossibilità di confrontare mele con mele, ci impedisce proprio di dire qualcosa?

Forse no.

Credo in effetti che non ci sia affatto da aspettare versioni definitive o chissà che balzo tecnologico fra prototipi e velivoli di serie per poter dire che la stealthness del T-50 sia nettamente inferiore a quella dei velivoli americani.

Ma non sono solo le foto dei pannelli a contare: analisi più dettagliate del velivolo (oggi sono disponibili anche software per calcolare grossolanamente la RCS di una certa architettura della cellula) sono già state fatte da più parti.

 

La conformazione esterna del velivolo, con le sue gondole motore non perfettamente profilate, la scelta di non usare i condotti ad S, le sfere dei sensori IR in bella mostra (che probabilmente rimarranno tali sulle prime serie sennò non le avrebbero manco messe sui prototipi…), per proseguire con le superfici aerodinamiche affatto curate nella geometria dei loro bordi (notare la mancanza di una “diamantatura” alle estremità di tutte le superfici mobili), fanno si che il velivolo non sia ai livelli né dell’F-22, ma nemmeno a quelli dei precedenti YF-22 e YF-23 che si combatterono anche a colpi di RCS.

Sono scelte, quelle del T-50, che comportano un ordine di grandezza di differenza nel risultato.

 

Quanto ai pannelli e alla loro precisione, qui non conta solo aguzzare la vista guardando una foto o disquisire sulla bravura dei progettisti russi, ma contano le capacità industriali e tecnologiche del paese.

Già i Su-27 e Mig-29 si sono distinti per l’eccezionalità delle prestazioni, ma da un punto di vista costruttivo erano decisamente più grezzi dei velivoli occidentali e non solo per la filosofia d’impiego “usa e getta” tipicamente sovietica.

La pecca dell’industria sovietica è infatti sempre stata quella di non riuscire a tenere il passo con i suoi uffici tecnici che gioco forza optavano per soluzioni costruttivamente meno raffinate.

Purtroppo, un velivolo più grezzo può concorrere con uno costruttivamente più raffinato in termini di prestazioni, ma non in termini di stealthness.

 

I gap fra i pannelli vanno assolutamente ridotti all’osso, altrimenti o in velivolo semplicemente non è realmente stealth, oppure dovrà quanto meno ricorrere a periodiche manutenzioni per ripristinare la sua furtività.

Non credo che l’approccio russo sia compatibile con manutenzioni di precisione e nemmeno penso che l’industria russa sia oggi capace di saltare a piè pari allo step qualitativo dell’F-35 in cui si è curata in maniera maniacale la precisione di montaggio e le tolleranze nel taglio dei pannelli in composito, proprio per evitare di sigillare periodicamente i gap fra i pannelli come succede con l’F-22, uno dei motivi per cui la manutenzione di questo stealth è superiore a quella di un velivolo convenzionale.

 

Nel caso del T-50 non pare proprio siamo ai livelli costruttivi dell’F-35 e nemmeno a quelli che obbligano alle sigillature nell’F-22.

 

D'accordo, è un prototipo, ma in realtà stiamo valutando un velivolo che per scelta o necessità solo parzialmente adotta soluzioni che ne riducano la traccia radar. Adotta invece soluzioni che vanno anche in direzione opposta e che renderebbero del tutto inutili eccessivi sforzi di precisione costruttiva. A che serve fare pannelli con tolleranze di un centesimo di millimetro se poi li abbino a prese d’aria ausiliarie a veneziana e gondole motrici che sono un invito a nozze per i radar?

 

Come stealthness siamo e un livello inferiore, ma il punto non è tanto questo, visto che i progettisti russi ne sono perfettamente consapevoli.

Il punto è se le prestazioni del T-50 siano da considerare un modo per limitare una palese superiorità americana nella furtività o un tentativo di imporne una fatta di forza bruta.

 

Molti, critici nei confronti della stealthness e della sua utilità, propenderanno per la seconda.

Personalmente ritengo che la stealthness non sia una moda: penso sia una scelta che abbia comprovato il suo valore.

Chiunque si proponga di combatterla con un approccio conservativo si assume comunque il rischio di fare un buco nell’acqua, forse nemmeno giustificato dai presunti risparmi: un T-50, con le sue complesse soluzioni meccaniche ed aerodinamiche, i tanti sensori (che livello di sensor fusion abbiamo, considerato quanto sia complesso ottenerla?), le sue generose dimensioni e le sue prestazioni estreme, costerà comunque un botto per le finanze russe, sia in acquisto che in gestione, e d’altra parte Rafale ed EF-2000 non hanno certo dimostrato che un velivolo non stealth costi poco…

 

Chi insomma critica tanto l'approccio americano perchè rischioso e costoso deve aver bene a mente che manco dall'altra parte è sempre tutto oro quello che luccica.

Solo il tempo ci dirà chi avrà ragione.

Modificato da Flaggy
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scusatemi in partenza se dirò bischerate

esaminando questa foto http://russianplanes...9000/118072.jpg pare siano usati rivetti sia rivetti a testa piana che a testa tonda quindi in rilievo per l'unione dei pannelli

mentre in nessuna foto anche ravvicinata dei corrispondenti aerei occidentali si nota la presenza di rivetti,

da fonte certa so che l'uso dei rivetti a testa piatta quindi non sporgenti dal profilo nei paesi dell'est era - almeno per l'aviazione commerciale - sino alla fine della guerra fredda ancora in fase di studio ed i rivetti sporgenti a testa tonda erano di uso generale.

e sempre riferendomi a notizie di oltre venti anni fa i due tipi di rivetti non sono intercambiabili ne fra loro (in quanto richiedevano una diversa tipologia di pannelli ) così come ancor diversa è la tipologia di pannelli uniti per saldatura chimica.

dubito la presenza di rivetti sporgenti sia in accordo con le tecnologie stealth e pertanto almeno sino a che sia riprogettata la struttura ho seri dubbi riguardante le capacità stealth del PAK T50

se ho preso un abbaglio ci sarà la bottiglia al circolo ufficiali!!

Modificato da jurii
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@jurii

 

Avevo guardato anche altre immagini del Pak Fa e sinceramente i rivetti mi parevano a filo.

Anche in quella immagine mi sfugge dove siano collocati eventuali rivetti a testa tonda, che invece erano presenti in vari punti del SU-27 (dove presumibilmente davano meno noia all’aerodinamica).

Magari è un effetto cromatico la maggior evidenza di alcuni rivetti?

 

Comunque certo, il rivetto a testa tonda avrà anche il vantaggio di tenere di più (ne servono meno) e di non richiedere una sede per la testa svasata all’interno del pannello (con conseguente semplificazione costruttiva), ma come pulizia aerodinamica ed effetto sulla RCS è meglio lasciarlo stare.

Di sicuro su uno stealth è opportuno evitarlo e sia la creazione dell’apposita sede che l’applicazione di qualsiasi tipo di fastener va curata con precisione maniacale anche se a filo, per evitare disallineamenti, leggere bombature o fughe eccessive che interessino i pannelli ed evitare anomale concentrazioni di sforzo da cui partirebbero probabilmente delle cricche. Sempre delicati sono poi i fori che, se fatti nei pannelli in composito, interrompono la trama delle fibre annegate nella matrice.

 

Comunque si, per togliere i rivetti a testa tonda andrebbero modificati i pannelli e probabilmente anche i correntini e le centine a cui sono fissati, per modificare posizione e numero dei fori corrispondenti…dopo aver rivisto qualche calcolo strutturale.

 

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  • 2 settimane dopo...

Complicazioni ed incertezze .... i nodi stanno venendo al pettine?

 

Various Obstacles Confront Russia’s T-50 Project ....

 

There is no shortage of uncertainty about the future of Russia’s Sukhoi Perspektivniy Aviatsonnoi Kompleks-Frontovoi Aviatsii (PAK-FA)/T-50 fifth-generation fighter project.

These doubts are driven by problems with major subsystems, delays with the aircraft’s introduction into service, and plans to defray some of the R&D cost by making India a developmental partner on the aircraft.

 

Fonte .... http://www.ainonline.com/aviation-news/ain-defense-perspective/2013-09-20/various-obstacles-confront-russias-t-50-project

 

14btx1.jpg

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Niente di particolarmente sorprendente.

Oggi assemblare un prototipo di un velivolo, utilizzando come si diceva attrezzature non definitive e magari qualche componente principale già disponibile (il motore) è cosa relativamente semplice.

 

Integrare il tutto e renderlo producibile e funzionante a costi accettabili è un altro paio di maniche e comporta sempre una montagna di problemi, indipendentemente dai commenti positivi dei sostenitori , dall’entusiasmo dei collaudatori o dalla disponibilità di informazioni e rapporti più o meno critici da sbattere in prima pagina o su internet.

 

Il T-50 non è l’uovo di colombo alla quinta generazione.

E’ un velivolo costruttivamente e aerodinamicamente estremamente complesso e pur senza porre l’accento sulla tanto criticata stealthness, finirà inevitabilmente per avere molti problemi comuni a tutti gli aerei moderni, problemi che non a caso con la stealthness non c’entrano un tubo.

Anzi, certe complessità e il terreno da recuperare in settori cruciali (sensor fusion, lavorazioni di precisone, termodinamica e materiali dei propulsori avanzati), creerà nuove sfide e problemi di difficile soluzione.

 

Il radar promette meraviglie, ma l’industria russa deve dimostrarsi in grado di produrlo in serie, come deve produrre anche i pannelli del velivolo, che se realizzati con le “precisioni” di una lavorazione artigianale è meglio scordarsi consentano al velivolo delle doti stealth di un certo rilievo, incompatibili anche con gli standard produttivi di tutti i velivoli finora prodotti in serie in Russia, lontani anni luce dagli standard europei e americani. Lo sforzo da compiere a livello produttivo sarà quindi molto grande per star dietro a quello che con fatica e ritardo è stato compiuto dagli uffici tecnici.

Insomma, un velivolo che consenta un vero salto qualitativo rispetto al passato è sempre un grosso impegno e i russi non è che si siano dimostrati necessariamente migliori nell’affrontarlo.

 

Alla sfida di ottenere la supercrociera alla fine si è risposto nella maniera più semplice, facendo un grosso aereo per metterci tanto carburante e utilizzando le stive per pulire l’aerodinamica, ma i motori, che sono l’aspetto più importante e tecnologico, sono sulla carta.

 

Per ottenere prestazioni elevate non si è puntato su soluzioni aerodinamiche semplici e raffinate per contenere peso e dimensioni , ma complicando aerodinamica e struttura con superfici mobili multiple e il ricorso a strutture complesse in pod con un’enorme superficie bagnata, cosa che ha contribuito all'ottenimento di un velivolo decisamente grosso e di architettura non ideale per il contenimento della RCS.

 

Alla raffinatezza dell’elettronica e del software occidentale si è risposto con la potenza e la moltiplicazione dei sensori (ci sono varie antenne radar) con integrazione delle informazioni per il pilota tutta da dimostrare, considerando che la presentazione dei dati al pilota non è mai stato il punto forte dei velivoli di concezione russa.

 

Alla stealtness si è risposto angolando e sfaccettando le superfici più critiche, ma lo sforzo progettuale di abbattere la RCS su tutte le altre e nascondere al meglio i motori, semplicemente non è stato compiuto anche perchè come detto andrebbe integrato da un pari sforzo a livello industriale.

 

A mio avviso tutto ciò, prima d'esser frutto di una precisa scelta, è conseguenza della necessità di compensare un certo divario tecnologico, puntando su altri aspetti. Insomma il T-50 sembra ancora una risposta più che una proposta e come tale sarebbe opportuno contenere al massimo tempi e costi di sviluppo per non arrivare tardi e fuori mercato all'appuntamento con la produzione. Cosa che rappresenterebbe una sfida non da poco se l'India si tirasse indietro.

Modificato da Flaggy
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  • 4 settimane dopo...

PAK FA e il Brasile:

 

 

Russia to pitch T-50 for Brazilian fighter deal

 

Moscow is to offer Brazil an opportunity for joint development of its Sukhoi T-50/PAK-FA stealth fighter as part of an unsolicited proposal for the nation's delayed F-X2 tender, a Russian official has confirmed.

The proposal will be presented by a Russian delegation which is travelling to Brazil and Ecuador from 14-17 October, a source in the delegation told Russia’s RIA Novosti news agency.

“We are ready to offer our partners deliveries of ready-for-sale advanced aircraft like the [Sukhoi] Su-35, but also joint development of a next-generation aircraft of the T-50 type,” the source says.

Due to enter service with Russia's air force in 2016, the multirole T-50 features low-observable technology, super manoeuvrability, supercruise capability and advanced avionics including an active electronically scanned array (AESA) radar. Russia and India are already jointly developing a derivative of the type for the latter's air force, to be built by India’s Hindustan Aeronautics.

Three contenders officially remain in the running for the delayed F-X2 requirement: the Boeing F/A-18E/F Super Hornet, Dassault Rafale and Saab Gripen NG, with a Russian offer of the Su-35S having been previously rejected.

According to local media reports, Brazilian President Dilma Rousseff decided late last month to postpone the tender until 2015, after elections that are to be held next year

Modificato da fabio-22raptor
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Passi per il SU-35, che lo vedo perfetto a scorrazzare in lungo e in largo sulla foresta amazzonica o a pattugliare le estese acque di pertinenza, ma un aereo come il T-50 penso sia "troppo" complicato, e "troppo" difficilmente gestibile per le esigue risorse economiche e logistiche della FAB

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Che ci volete fare .... la Russia ci sta semplicemente riprovando ....

Sono poi perfettamente d'accordo sul fatto che il PAK-FA sia, sotto tutti gli aspetti, un boccone troppo grosso .... anche per un paese "grosso" come il Brasile .... senza contare le ripercussioni di tipo politico-militare che un tale eventuale acquisto potrebbe avere nei paesi dell'area Latino-Americana ....

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Non sono pienamnete d'acordo con voi: il Brasile há già acquistato 12 Mi-35M, perciò, le ripercussioni derivate dall'acquisto di materiale russo di ultima generazione, ormai, sono superate.

La gestione di aerei dela complessità del Pak-Fa, nonostante rappresenti uno sforzo notevole per la FAB, porterebbe anche grande apporto di know-how, che è uno dei presupposti del programma FX-2.

Inoltre, bisogna ricordare che altri paesi del sudamerica com meno risorse del Brasile, gestiscono aerei non molto meno complessi e altrettanto costosi del Pak-Fa. Più che altro, non credo che gl'altri concorrenti se ne staranno a guardare senza offrire vantaggi che la Russia forse non può includere nel "pacchetto" FX-2. Ormai, comunque, se ne riparlerà nel 2015, fino a quando saranno gl'F-5M a dover curare lo spazio aereo brasiliano....

 

11022011_Mi-35_FAB.jpgF5M%203.jpg

Modificato da Unholy
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Anzi, certe complessità e il terreno da recuperare in settori cruciali (sensor fusion, lavorazioni di precisone, termodinamica e materiali dei propulsori avanzati), creerà nuove sfide e problemi di difficile soluzione.

 

 

 

Io sospetto che in questo campo i russi hanno gia messo da parte le ambizioni della 5a generazione.

 

A conti fatti il T50 sembra piu un evoluzione del SU 35 che una revoluzione stile F22.

 

Quanto al brasile mi pare che siano interessati a compare un velivolo multiruolo relativamente avanzato, non un caccia da superiorita aerea della nuova generazione.

Modificato da holmes7
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Non sono pienamente d'accordo con voi: il Brasile ha già acquistato 12 Mi-35M, perciò, le ripercussioni derivate dall'acquisto di materiale russo di ultima generazione, ormai, sono superate.

La gestione di aerei della complessità del Pak-Fa, nonostante rappresenti uno sforzo notevole per la FAB, porterebbe anche grande apporto di know-how, che è uno dei presupposti del programma FX-2.

Inoltre, bisogna ricordare che altri paesi del sudamerica con meno risorse del Brasile, gestiscono aerei non molto meno complessi e altrettanto costosi del Pak-Fa. Più che altro, non credo che gl'altri concorrenti se ne staranno a guardare senza offrire vantaggi che la Russia forse non può includere nel "pacchetto" FX-2. Ormai, comunque, se ne riparlerà nel 2015, fino a quando saranno gl'F-5M a dover curare lo spazio aereo brasiliano....

 

Sarà ....

 

.... però non credo si possa paragonare un elicottero da attacco, sia pure portato a livelli di ultima generazione, quale il Mi-35M ....

 

http://defenseupdates.blogspot.it/2013/04/brazil-to-receive-last-3-of-12-mi-35.html

 

.... con un modernissimo caccia che viene definito, dai Russi, di 5^ e che porterebbe il Brasile, sempre che venga acquistato, all'apice del potere aereo nell'area ....

 

Quanto agli aerei moderni gestiti da altre forze aeree Latino-Americane .... oltre agli Su-30 venezuelani, agli F-16 cileni o ai MiG-29 e Mirage 2000 peruviani .... non vedo altro .... e non mi sembra che quelli che ho citato siano più moderni, complessi o costosi del PAK-FA ....

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Allora... forse non sono stato chiaro e cerco di spiegare meglio: i Mi-35M acquistati dal Brasile hanno anche strumentazione locale (di base israeliana). In pratica, lo stesso livello degli F-5M, A-1M, A4-M modificati localmente. Non da sottovalutare aziende locali quali la Elbit e, soprattutto, la Embraer, che sicuramente farebbero parte dell'affare per il Pak-Fa. Ricordo che la stessa Embraer sta progettando aerei di concezione abbastanza moderna, anche se non si parla di quinta generazione di aerei da caccia, come per esempio il C-390, dimostrando che il potenziale industriale specifico del settore aeronautico esisterebbe pure. E poi, mica ho paragonato il Mi-35 al Pak-Fa, ma soltanto le ripercussioni derivate dall'acquisto di materiale russo di ultima generazione...

Solo a titolo illustrativo, il cockpit dell'F-5M:

 

Tigerbr-cabine.jpg

 

Va anche considerato che, fino all'arrivo dei Su-30MKV e Su-30MK2V del Venezuela, il Brasile ha sempre avuto macchine fra le più moderne del sudamerica.

Quando ho parlato di altrettanto costosi, riferendomi proprio ai Su-30, rispetto al Pak-Fa, non puntavo al costo di fabbricazione, ma quello di operazione.

 

Con tutto ciò, non voglio dire che il Brasile può permettersi di progettare um caccia di quinta generazione, ma che un programma di produzione del Pak-Fa com molta trasferenza di tecnologia (come previsto dal programma FX-2), gioverebbe molto l'industria locale. Inoltre, considerando i concorrenti, ritengo che l'aereo che meglio si adeguerebbe alle esigenze brasiliane, sia veramente della classe Su-27/Pak-Fa. Considerando che, oltre a dover avere capacità di assumere ruoli diversi (aria-aria, aria-suolo, antinave, ECR, ecc.), deve avere anche autonomia più grande possibile per pretendere di coprire il territtorio brasiliano, con distanze immense fra possibili basi operative. Poi, la base di aparteneza dei 24 caccia da acquistare, sarebbe a Anápolis (Brasíilia) proprio al centro del paese. Forse, si potrebbe pensare all'F-18 Silent Hornet come alternativa, ma non so a che punto gl'USA sarebbero disposti a trasferire tecnologia al Brasile...

 

Direi comunque che stiamo andando troppo OT. Ne riparleremo se il Pak-Fa sarà considerato al momento della definizone del programma FX-2.

Modificato da Unholy
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Buongiorno a tutti! Vorrei condividere qualche insider info... ;)
1) sul quinto esemplare del pak fa (t-50 - 5) saranno montati(installati) i radar aesa laterali.
2)cannone
3)punti per i missili (anche quelli interni)
4)sistema di controllo degli armamenti.

L'aereo per la prima volta partecipera' alle prove dei lanci dei missili(una parte dei test sono stati gia svolti sul su-35)

T-50-6 non sara quello di volo.... probabilmente saranno svolti alcuni test strutturali e sui materiali ram e quello che riguarda RCS.

T-50-7 probabilmente sara molto(?) diverso da quelli che abbiamo gia visti.da (confermare)

P.S. a proposito di rivetti ecc. Alcuni esemplari di volo sono stati ranforzati specialmente sul "gobo"(parte) dietro al cokpit.

 

P.P.S: un video interessante:

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=kG7KeUrcbm0

Modificato da AlfaAndOmega86
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P.P.S: un video interessante:

http://www.youtube.c...d&v=kG7KeUrcbm0

 

 

 

Mi pare che la pretesa di avere una RCS pari a quella di una palla da tennis sia molto presuntuoso visto le caratteristiche costruttive degli esemplari fin qui mostrati. Se quello e' il livello della stealthness, allora l'F22 ha una RCS pari a quella di "chicco di riso" !

 

Non esageriamo con i numeri.

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Di fatti la RCS dell'F-22, almeno da quanto reso pubblico, è minore:

 

 

The U.S. Air Force, in it’s effort to get money to build more F-22s, has revealed just how “stealthy” the F-22 is. It’s RCS (Radar Cross Section) is the equivalent, for a radar, to a metal marble.

 

Fonte: http://www.f-16.net/f-16_forum_viewtopic-t-4408.html

 

Solo a titolo di curiosità (OT):

 

http://www.thehowlandcompany.com/radar_stealth/RCS-Lockheed_F-22.htm

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Fermo restando che condivido il pensiero sul fatto che l'industria aerospaziale americana abbia ancora un vantaggio su quelle del resto del mondo quantificabile in 20 anni, io personalmente non voglio precipitarmi nelle valutazioni. Si, il PAK-FA non sembra essere il fantasma assoluto dei cieli, ma... probabilmente migliorera'. Non so' se avra' la RCS di una palla da tennis o da basket, ma probabilmente il processo produttivo migliorera', eliminando quella abbastanza sgraziata rivettatura di cui avevamo parlato in precedenza. Per il resto, a meno di non voler riprogettare parti piu' o meno estese dell'aereo, credo ci sia poco da fare. Ma aspettiamo. E vedremo... ;)

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L'India vorrebbe avere una fetta più ampia di lavoro, in fatto di ricerca e sviluppo, nel programma che porterà alla realizzazione di quella che sarà la sua versione del PAK-FA ....

 

India Concerned About Fifth-Gen Fighter Work Share With Russia ....

 

Indian government officials are expressing concern over the country’s work share in its Fifth-Generation Fighter Aircraft (FGFA) collaboration with Russia.

“We have a major opportunity in the FGFA program,” Indian air force (IAF) Deputy Chief Air Marshal S. Sukumar says.

However, “at the moment it is not very much in favor of Indian development. We are flagging it through the government. It should be much more focused towards indigenous development capability.”

 

Fonte .... http://www.aviationweek.com/Article.aspx?id=/article-xml/asd_10_21_2013_p01-01-628343.xml

Modificato da TT-1 Pinto
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Ma qualcuno ha il coraggio di affermare che questo aereo si ritrova con una RCS piu bassa di quella di un F18F Block II che certo stealth non e' ?

 

Dopo 5, dicasi 5 prototipi volanti e circa 500 voli (!!) dopo quasi 3 anni, l'illusione che si stiano "preparando" un mezzo "altamente piu sofisticato" la lascio agli ingenui.

 

 

 

 

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