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Strike In Iran ?


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visto come si evolve la crisi con l'Iran pensate che sarà fatto un raid ,a breve , come fu fatto nel 1981 contro :saddam: per distruggere i siti nucleari?

 

la curiosità mi è sorta dopo aver letto su i quotidiani di oggi che gli usa il mese scorso autorizzarono la vendita di bombe antibunker a Israele , quellol che mi lascia perplesso è che il sito di cui si parla è 1 solo e in superficie ,mentreio credevo che igli iraniani avesso disperso e bunkerizzato i siti ragion per cui gli stessi usa erano dubbiosi sull fattibilità e successo di un raid e avessero scelto un via tipo bastone e carota anke x raffredare la situazione in mediooriente.

 

un' altra domanda su"PAnorama difesa " dicono che che le B61-11 siano meno efficenti delle aspettative e che quindi il congresso abbia preferito finanziare le bunker buster (GBU -28) ora in questo ipotetico attacco cosa sarebbe utilizzato?

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L' Iran fa parte dell ' "asse del male " assieme a n. corea e (una volta irak) è sempre stato un nemico degli usa. Ultimamente sta sviluppando un programma nucleare con scopi sembra anche militari .Usa e Europa sono preoccupate anche perchè gli iraniani hanno già missili con cui colpirci oppure potrebbero dare la bomba a dei terroristi.

 

quanto alle libere elezioni bisogna stare attenti non sonopoi cosi libere ,anche se Iran assieme alla Turchia è l'unico paese arabo in cui le elezioni non sono "di facciata".

 

tieni conto che unn paese democratico non necessariamente è amico un dittatore potrebbe esere più affidabile non è un caso che i paesi islamici moderati siano dittature.

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Iran assieme alla Turchia è l'unico paese arabo in cui le elezioni non sono "di facciata"

 

dimentichi l'Iraq libero.

l'Iran sta tirando troppo la corda e rischia un intervento armato, potrebbe limitarsi ad un bombardamento mirato ma potrebbe anche arrivare ad una liberazione.

Modificato da Avgvsto
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Iraq libero ; guarda che il risultato era scontato , è vero gli sciti hanno avuto più voti di quanto preventivato dagli usa ma , questo non vuol dire che non fossero " controllate", non dimentichiamo che è pur sempre un paese con truppe straniere sul propio territorio.

D'altonde anche le nostre consultazioni del '46 e del'48 non furono limpide pensate che gli anglo americani avrebbero permesso un Italia Rossa?

 

P.S sono contentissimo dell' ingerenza americana di allora che mi permette di esprimermi liberamente adesso ma ,la verità va detta anke se cinica

spero che in IRAk le cose si sistemino ma ci vorrà tempo x la democrazia.

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Le elezioni in Iraq sono state abbastanza democratiche.

E' chiaro, comunque, che i "candidati" erano persone più o meno gradite agli angloamericani.

Di certo non ci si poteva aspettare che potesse candidarsi il nipote di Saddam...

 

Le elezioni italiane del dopoguerra sono state certamente influenzate dalla presenza americana e dalla posizione anticomunista della Chiesa, ma comunque sono state anch'esse democratiche.

 

Le elezioni iraniane sono state pesantemente controllate nella fase di selezione dei candidati. Tutti i candidati ammessi sono conservatori e fedeli al regime teocratico, e questa discriminazione è stata molto incisiva, molto più dei due casi citati sopra.

 

Ma il punto non è questo.

Il particolare tipo di regime in Iran non teme da "democrazia" in senso stretto, perchè essa è attanagliata dalle leggi religiose, e quelle non si toccano.

Per cui, democrazia o dittatura, poco cambia: a comandare sono sempre i religiosi integralisti.

 

Gli USA non possono attaccare l'Iran, oggi come oggi: il passo falso iracheno (armi di distruzione di massa che non esistono, scarso consenso internazionale) non consente ulteriori avventure militari prima che le acque si siano calmate in Iraq.

 

La presenza militare americana in Iraq è già una forte pressione militare e politica verso l'Iran, e se sapientemente utilizzata, e unita alla libertà d'azione israeliana, può servire a tenere buoni gli iraniani per un po'. Poi si vedrà.

 

Certamente non è concepibile un'invasione dell'Iran: si tratta di una nazione troppo popolata e troppo avvezza al martirio. Sarebbe solo una strage e costerebbe migliaia, se non decine di migliaia, di morti americani.

 

La B-61 antibunker è pur sempre un'arma nucleare: il suo utilizzo in realtà è molto improbabile, per cui - che funzioni o no - poco importa: tanto non verrà mai adoperata.

Molto meglio quindi concentrarsi su armi convenzionali.

 

Non è essenziale distruggere un bunker per metterlo fuori combattimento: può essere sufficiente tagliarne le vie di comunicazione con le strutture che da esso dipendono.

Inoltre, quello che non può fare una bomba, può farlo un reparto speciale di paracadutisti con una buona dotazione di C4.

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Certamente non è concepibile un'invasione dell'Iran: si tratta di una nazione troppo popolata e troppo avvezza al martirio. Sarebbe solo una strage e costerebbe migliaia, se non decine di migliaia, di morti americani.

 

Ma l'Iran è veramente così diverso " a livello diforza militare" rispetto all' Iraq?

 

Avevo sentito dire che l'Iraq era uno dei paesi militarmente più forti del mondo....

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Scusate, ma a me non sembra che l'iran sia questo "demonio".

è un paese sovrano, e si sta facendo un arsenale nucleare. Non vedo che cosa ci sia di male, anche alcuni di noi in un sondaggio in OT auspicavano ad un Italia nucleare.

 

E poi non dimenticate il terremoto in Iran, a me fa un po' dispiacere vedere che a loro non li ha cagati nessuno e quelli dello tsunami sono stati bombardati di soldi per ricostruire villaggi turistici sopra alle case dei pescatori.

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Davide ma credi davvero che il meccanismo della solidarietà nazionale ed il fiume di denaro convogliato per le vittime dello Tsunami siano stati attivati per ricostruire i villaggi turistici?

 

Questa mania del Grande Fratello è davvero preoccupante...

 

Ma te lo immagini Bush seduto nella stanza ovale, che lo chiamano e gli dicono: "Signor Presidente, c'è stato un Tsunami in Asia e i morti si contano a decine e decine di migliaia".

E il presidente risponde: "Vabbè e che dobbiamo farci? Manda un telex di condoglianze"

E dall'altra parte: "Ma signor presidente, sono andati distrutti vari villaggi Valtur..."

E Bush: "Ah sì? Allora mandate subito portaerei, marines ed elicotteri di soccorso..."

 

Tanto per cominciare, in Iran solo alcune organizzazioni internazionali sono state autorizzate a prestare soccorso.

Tra queste la Caritas (che ha una filiale in Iran), che ha portato aiuti per milioni e milioni di euro (parliamo del terremoto del 2003, a Bam, perchè quello del 2005 ha fatto poche centinaia di vittime e comunque la Caritas è intervenuta).

Altre organizzazioni che sono intervenute sono state l'ONU e l'UNICEF, ma l'IRAN ha respinto le offerte di aiuto americane.

 

E gli americani sono stati determinanti per il soccorso delle vittime dello Tsunami, perchè le forze anfibie e quelle aeronavali sono state le uniche a poter garantire i soccorsi e la distribuzione degli aiuti.

 

Poi se uno vuole pensare che questa macchina organizzativa si è messa in moto solo per i villaggi turistici... se non c'erano i villaggi si sarebbe detto che il motivo era di rubare le reti ai pescatori...

 

-------

 

Non esiste che l'Iran si debba fare un arsenale nucleare.

A questo punto non vale manco la pena che stia lì a costruirsi una centrale nucleare.

Gliele vendiamo direttamente un centinaio di testate, e le vendiamo anche a tutti gli altri paesi sovrani del mondo che desiderano possederle. Magari anche ad Albania e Serbia, no?

 

Il fatto è che una cosa è farsi un arsenale per scopi difensivi, e altra cosa è lasciare che le tecnologie nucleari passino in mano ai terroristi.

L'arsenale difensivo è solo una scusa: non è certo il possesso di armi atomiche che può mettere al riparo da un attacco americano.

Dopo un mese di attacchi aerei convenzionali non resterebbe nemmeno un'arma atomica, o comunque non resterebbe nemmeno un vettore per lanciarla o trasportarla.

Un'arma nucleare in mano a un paese arabo come l'Iran equivale solo a darla in mano ai terroristi.

 

------

 

L'Irak era molto più potente dell'Iran, da un punto di vista militare, ma l'Iran aveva una forza umana molto maggiore, e l'ha sfruttata senza pietà.

Dopo le prime fasi di guerra, che volgevano a favore dell'Irak, gli iraniani buttarono al macello decine di migliaia di ragazzi, con il compito di aprire varchi nei campi minati per far passare le truppe regolari.

I soldati irakeni sono pessimi combattenti: non conoscono il fanatismo e amano tornarsene a casa vivi e vegeti, per cui non hanno resistito a questi attacchi fanatici e hanno ceduto terreno perdendo tutte le posizioni conquistate.

La storia di quella guerra è lunga e drammatica.

 

In ogni caso, non si può sempre ragionare con i fiorellini in mano.

La fratellanza tra i popoli, la solidarietà, il rispetto della sovranità sono principi bellissimi.

Ma la politica reale è diversa.

 

E tanto per restare in tema, permettetemi di citare Mikhail Gorbachev (premio Nobel per... la pace!).

Discorso del 1987, a Mosca:

"Gentlemen, Comrades, do not be concerned about all you hear about Glasnost and Perestroika and democracy in the coming years. These are primarily for outward consumption. There will be no significant internal changes in the Soviet Union, other than for cosmetic purposes. Our purpose is to disarm the Americans, and let them fall asleep."

 

Traduco per chi non mastica bene l'inglese:

 

"Signori, compagni, non siate preoccupati per ciò che sentite sulla Glasnost e sulla Perestroika e sulla democrazia nei prossimi anni. Queste cose sono solo per il consumo esterno. Non ci saranno cambiamenti interni significativi nell'Unione Sovierica, se non a fini meramente estetici. Il nostro fine è quello di disarmare gli americani, e lasciarli cadere nelle braccia della morte"

 

Questo pensava il premio Nobel per la pace, nel 1987.

 

E sarebbe sapere cosa pensano, prima di addormentarsi, i governanti iraniani, sulla fine che farebbero fare ad americani e occidentali.

E dovremmo lasciargli costruire l'atomica???

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iran per ora e' intoccabile....

Gi americani avrebbero contro mezzo mondo e poi apparte questo, non hanno risorse...

Bush non resistrebbe molto alla white house se inviasse altri ragazzi al fronte per una altra guerra agli okki del mondo" insensata"

certo e' che se l'iran prende l'atomica, dovremo muovere il culo perche significa che i terroristi di li' a poko avranno l'atomica

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Se non ci sono nuovi sviluppi una guerra regolare in Iran è quasi impensabile, si potrebbero fare dei bombardamenti senza l'invasione vera e propria come è stato fatto in Iraq più volte, ma sono comunque pericolosi.

Gianni ha perfettamente ragione non si perde occasione per attaccare gli USA, sia che facciano delle donazioni ha dei paesi in crisi, sia che annullano il debito ad alcune nazioni, sia che vanno a prendere a calci in c**o un dittatore sanguinario come :saddam:, gli americani non possono obbligare l'iran ad accettare gli aiuti, come non hanno potuto obbligare l'india(? mi sembra che era l'india che ha rifiutato gli aiuti internazionali per lo tsunami), ma c'è sempre qualcuno che ne approfitta per sparlare degli USA "gli americani aiutano solo chi gli pare" "fanno la guerra per il petrolio" "sono degli assassini" chiedete al popolo iraqueno "sta meglio ora o stava meglio prima della guerra?" la risposta è ovvia ora, solo quelli che venivano pagati fior di soldi dal governo direbbero il contrario.

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  • 3 settimane dopo...

Io credo che gli USA non possano attaccare l'Iran nei prossimi anni. Stanno spendendo tantissimo in Iraq, e il popolo americano sicuramente non vorrebbe mandare i figli in Iran a morire.

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Se gli americani avessero trovato armi di distruzione di massa in Iraq, il problema non si sarebbe posto.

 

Ma visto che sono cascati nella trappola, adesso non possono permettersi nuove avventure militari.

 

Peraltro, l'Iran non è paese che si possa invadere senza mettere in conto un inaccettabile livello di perdite (per via degli attacchi suicidi) e non è concepibile uno strike preventivo se non c'è l'avvallo ONU.

 

Gli americani lavoreranno l'Iran sui fianchi, cercando di provocare un crollo del regime dall'interno e facendo leva sulla situazione politica della regione (la più grossa minaccia per l'Iran è la presenza di uno Stato Democratico ai suoi confini - parliamo del nuovo Iraq - su cui risiedano basi e truppe occidentali).

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A parte le potenze nucleari dichiarate e riconosciute (USA, Russia, Cina, Francia, UK, India e Pakistan) poi ci sono:

 

- Sudafrica. Ha realizzato la bomba atomica e l'ha testata in segreto. Poi però poco prima della fine del regime "bianco", il governo smantellò e distrusse ogni cosa per evitare che l'atomica passasse in mano al nuovo governo (nero). Non tanto perchè il governo era nero, quanto perchè non si sapeva che tipo di politica ne sarebbe uscita fuori e non si escludeva che il paese cadesse in mano a disordini incontrollati. Quindi, anche per pressioni internazionali, il programma nucleare fu azzerato.

 

- Israele. Ha realizzato armi atomiche, e le provate in Sudafrica, nell'ambito di un programma di collaborazione con questo paese. Si ritiene che Israele abbia stoccato un certo numero di testate nucleari (le stime variano da alcune decine ad alcune centinaia).

 

Al momento non esistono altri paesi che siano certamente dotati di armi nucleari.

 

La Corea del Nord ha dichiarato di possederle, ma non ha mai fatto un test nucleare per cui non c'è alcuna conferma ufficiale.

 

Il Brasile ha la tecnologia per costruire un'arma nucleare, anche se il programma nucleare brasiliano è stato bloccato.

 

Si pensa che l'Iran stia disperatamente cercando di procurarsi la tecnologia per la costruzione dell'arma, ma non è chiaro quale sia il livello di approntamento.

 

Vorrei chiarire che esistono numerosi paesi (si pensi ai paesi europei, al Giappone, e a quelli industrializzati in genere) che non avrebbero alcuna difficoltà a procurarsi materiale fissile idoneo (perchè dotati di centrali nucleari) e che hanno la tecnologia elettronica e industriale per costruire le varie componenti, nonchè i cervelli per progettare un ordigno a fissione semplificato, ma nessuno di essi ha mai pensato di farlo.

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