Vai al contenuto

Privatizzazione forze armate


Maverick1990

Messaggi raccomandati

Forze armate e privatizzate

 

di Gianluca Di Feo

Tutta la gestione della Difesa passa in mano a una società per azioni. Che spenderà oltre 3 miliardi l'anno agli ordini di La Russa. Così un ministero smette di essere pubblico

 

Le forze armate italiane smettono di essere gestite dallo Stato e diventano una società per azioni. Uno scherzo? Un golpe? No: è una legge, che diventerà esecutiva nel giro di poche settimane. La rivoluzione è nascosta tra i cavilli della Finanziaria, che marcia veloce a colpi di fiducia soffocando qualunque dibattito parlamentare. Così, in un assordante silenzio, tutte le spese della Difesa diventeranno un affare privato, nelle mani di un consiglio d'amministrazione e di dirigenti scelti soltanto dal ministro in carica, senza controllo del Parlamento, senza trasparenza. La privatizzazione di un intero ministero passa inosservata mentre introduce un principio senza precedenti. Che pochi parlamentari dell'opposizione leggono chiaramente come la prova generale di un disegno molto più ampio: lo smantellamento dello Stato. "Ora si comincia dalla Difesa, poi si potranno applicare le stesse regole alla Sanità, all'Istruzione, alla Giustizia: non saranno più amministrazione pubblica, ma società d'affari", chiosa il senatore pd Gianpiero Scanu.

 

Stiamo parlando di Difesa Servizi Spa, una creatura fortissimamente voluta da Ignazio La Russa e dal sottosegretario Guido Crosetto: una società per azioni, con le quote interamente in mano al ministero e otto consiglieri d'amministrazione scelti dal ministro, che avrà anche l'ultima parola sulla nomina dei dirigenti. Questa holding potrà spendere ogni anno tra i 3 e i 5 miliardi di euro senza rispondere al Parlamento o ad organismi neutrali. In più si metterà nel portafogli un patrimonio di immobili 'da valorizzare' pari a 4 miliardi. Sono cifre imponenti, un fatturato da multinazionale che passa di colpo dalle regole della pubblica amministrazione a quelle del mondo privato. Ma questa Spa avrà altre prerogative abbastanza singolari. Ed elettrizzanti. Potrà costruire centrali energetiche d'ogni tipo sfuggendo alle autorizzazioni degli enti locali: dal nucleare ai termovalorizzatori, nelle basi e nelle caserme privatizzate sarà possibile piazzare di tutto. Bruciare spazzatura o installare reattori atomici? Signorsì! Segreto militare e interesse economico si sposeranno, cancellando ogni parere delle comunità e ogni ruolo degli enti locali. Comuni, province e regioni resteranno fuori dai reticolati con la scritta 'zona militare', utilizzati in futuro per difendere ricchi business. Infine, la Spa si occuperà di 'sponsorizzazioni'. Altro termine vago. Si useranno caccia, incrociatori e carri armati per fare pubblicità? Qualunque ditta è pronta a investire per comparire sulle ali delle Frecce Tricolori, che finora hanno solo propagandato l'immagine della Nazione. Ma ci saranno consigli per gli acquisti sulle fiancate della nuova portaerei Cavour o sugli stendardi dei reparti che sfilano il 2 giugno in diretta tv?

 

 

Lo scippo. Quali saranno i reali poteri della Spa non è chiaro: le regole verranno stabilite da un decreto di La Russa. Perché dopo oltre un anno di dibattiti, il parto è avvenuto con un raid notturno che ha inserito cinque articoletti nella Finanziaria. "In diciotto mesi la maggioranza non ha mai voluto confrontarsi. Noi abbiamo tentato il dialogo fino all'ultimo, loro hanno fatto un blitz per imporre la riforma", spiega Rosa Villecco Calipari, capogruppo Pd in commissione Difesa: "I tagli alla Difesa sono un dato oggettivo, dovevano essere la premessa per cercare punti di convergenza. La tutela dello Stato non può avere differenze politiche, invece la destra ha tenuto una posizione di scontro fino a questo scippo inserito nella Finanziaria".

 

Non si capisce nemmeno quanti soldi verranno manovrati dalla holding. Difesa Servizi gestirà tutte le forniture tranne gli armamenti, che rimarranno nelle competenze degli Stati maggiori. Ma cosa si intende per armamenti? Di sicuro cannoni, missili, caccia e incrociatori. E gli elicotteri? E i camion? E i radar e i sistemi elettronici? Quest'ultima voce ormai rappresenta la fetta più consistente dei bilanci, perché anche il singolo paracadutista si porta addosso una serie di congegni costosissimi. La definizione di questo confine permetterà anche di capire se questa privatizzazione può configurare un futuro ancora più inquietante: una sorta di duopolio bellico. Finmeccanica, holding a controllo statale che ingaggia legioni di ex generali, oggi vende circa il 60 per cento dei sistemi delle forze armate. E a comprarli sarà un'altra spa: due entità alimentate con soldi pubblici che fanno affari privati. Con burattinai politici che ne scelgono gli amministratori. All'orizzonte sembra incarnarsi un mostro a due teste che resuscita gli slogan degli anni Settanta. Ricordate? 'L'imperialismo del complesso industriale-militare'. Un fantasma che improvvisamente si materializza nell'opera del governo Berlusconi.

 

(15 dicembre 2009)

 

http://espresso.repubblica.it/dettag...ate/2117172//0

 

Che ne pensate?

 

 

Edit: ho letto ora la discussione salute del forum, che a dire il vero ho molto a cuore.

E' parecchio tempo che non frequento per motivi di studio ma anche perchè non riesco effettivamente a stare dietro a tutte queste discussoni. Se i moderatori considerano questa discussione inopportuna la cancellio pure senza problemi :) ....( considero questo forum come il papà della mia vita qui su internet)

Modificato da Maverick1990
Link al commento
Condividi su altri siti

Guarda in questo forum è vietato parlare di politica ma se potessi...come si fa a dare in mano le forze armate a società private?????? :angry: :angry:

Nemmeno gli stati uniti fanno questi, al massimo pagano mercenari per le missioni pericolose un sostituto della legione straniera, possibile che non si possano mandare mercenari nelle missioni ad alto rischio in afghanistan,questo mi sembra giusto ma dare tutto in mano a società private è da pazzi, speriamo che non passi una cosa del genere

Link al commento
Condividi su altri siti

Ehm... Di Feo è solito esagerare. Il budget del Ministero della Difesa è pari a più di 20 miliardi di euro. E capite bene che se Difesa SpA gestirà tutto tranne gli armamenti quando agisce al servizio delle FFAA (che di solito sono proprio le armi che comprano) non è che rimane ben tanto.

 

Non conosco bene la questione e non mi esprimo, ma se si limitano a gestire gli immobili del Ministero della Difesa e quei servizi non militari (cibo, camion, auto di rappresentanza o anche le Punto verde-oliva che vediamo per le strade d'Italia) e riescono a farlo in maniera più efficiente di quanto lo faccia oggi lo stato, ben venga la cosa.

Però, ripeto, non so di preciso se le cose stanno così o no.

Link al commento
Condividi su altri siti

Per quello che sò io Difesa Spa ha il compito di fare soldi per la difesa. Valorizzazione degli immobili dismessi e non + usati, sponsorizzazioni, remunerazione dei loghi usati su capi d'abbigliamento e accessori venduti al pubblico. Avrà il compito di gestire i contratti in tutte le fasi allo scopo di avere condizioni migliori.

 

Non gestirà ne le caserme ne le basi e non costruirà centrali nucleari di nascosto.

Link al commento
Condividi su altri siti

Per quello che sò io Difesa Spa ha il compito di fare soldi per la difesa. Valorizzazione degli immobili dismessi e non + usati, sponsorizzazioni, remunerazione dei loghi usati su capi d'abbigliamento e accessori venduti al pubblico. Avrà il compito di gestire i contratti in tutte le fasi allo scopo di avere condizioni migliori.

 

Non gestirà ne le caserme ne le basi e non costruirà centrali nucleari di nascosto.

se le cose stanno davverò così, sarà un bene per le FFAA in primo luogo :)

Link al commento
Condividi su altri siti

Ma anche se proprio a tutte le forze armate fosse esteso un criterio di produttività su modello aziendale sarebbe un bene, peccato che non si arriverà mai ad un qualcosa di simile, per il resto speriamo che difesa spa non sia solo l'ennesimo cambio di denominazione per un baraccone pubblico.

Link al commento
Condividi su altri siti

come al solito in Italia c è molta confusione attorno a queste cose, applicare il modello della redditività dei privati o rendere privati un budget pubblico? siamo sicuri che poi uno strumento militare del genere sia efficace? la politica è la prosecuzione della guerra con altri mezzi o la guerra è la prosecuzione della politica con altri mezzi?

Link al commento
Condividi su altri siti

Si useranno caccia, incrociatori e carri armati per fare pubblicità? Qualunque ditta è pronta a investire per comparire sulle ali delle Frecce Tricolori, che finora hanno solo propagandato l'immagine della Nazione. Ma ci saranno consigli per gli acquisti sulle fiancate della nuova portaerei Cavour o sugli stendardi dei reparti che sfilano il 2 giugno in diretta tv?

 

Questa cosa mi fa quasi paura :blink:

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...

tutto questo ci farà diventare come gli stati uniti, dove il complesso militare-industriale sta distruggendo il paese. Certo adesso si comincia a mettere loghi nelle parate per aumentare un pò il budget, ma chi sà dove si và a finire. Tutta colpa del budget troppo basso, che ci costringe a questi rimedi.

Link al commento
Condividi su altri siti

tutto questo ci farà diventare come gli stati uniti, dove il complesso militare-industriale sta distruggendo il paese.

e questo cosa c'entra con il programma italiano, visto e considerato che il complesso militare-industriale "pesa" (cosa sulla quale io non concordo) sulle casse del paese per motivi diametralmente opposti a nostri, ossia che spendono "troppo"???

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...