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Aereo Nucleare


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Gli americani, del dopoguerra, studiarono l'applicazione dell'energia nucleare per la propulsione di aerei.

 

Gli esperimenti furono molti e abbastanza complessi, ma due sono stati i "ceppi" più importanti: il programma HTRE e il programma WS-125A.

 

Il programma HTRE doveva dimostrare la possibilità di far funzionare un motore aeronautico con energia nucleare.

Questo programma andò avanti molto bene e nel 1956 un turbojet J-47 appositamente modificato funzionò (al banco a terra) per 120 ore alimentato esclusivamente con energia nucleare, di cui ben 65 consecutive.

 

Il programma WS-125A doveva portare alla realizzazione di un bombardiere propulso esclusivamente da energia nucleare.

Chiaramente il programma HTRE era propedeutico al WS-125A, ma visto che il programma WS-125A (poi ridenominato X-6) era nato nel 1951, mentre il propulsore J-47 ad energia nucleare fu testato solo nel 1956, si pensò di sfruttare il "gap" iniziando a sperimentare l'installazione di un reattore nucleare su un bombardiere.

 

Così nel 1951 fu preso un Convair B-36H Peacemaker (matricola 51-5712) e lo si modificò installando un reattore nucleare.

Attenzione: il reattore nucleare funzionava regolarmente, ma l'aereo conservava la sua propulsione originale (6 motori a elica e 4 turbojet J-47) con alimentazione a benzina avio.

Il reattore produceva 1000 kw (1 MW) e pesava oltre 16 tonnellate, era pesantemente schermato (tra l'altro c'era un disco di piombo pesante 4 tonnellate che si frapponeva tra il reattore e l'equipaggio, e quest'ultimo era tutto disposto nella sezione anteriore e protetto da ulteriori lastre di piombo).

 

Il reattore poteva essere rimosso a terra in breve tempo.

 

L'aereo presentava un complesso sistema per raffreddare il reattore, che sfruttava una serie di prese d'aria.

 

Furono fatti 47 voli dal 1955 al 1957 e l'aereo fu siglato NB-36H e battezzato "Crusader".

Durante i voli, il velivolo era scortato da un C-97 con un plotone di Marines pronti a paracadutarsi nel caso ci fosse stato un incidente e l'aereo fosse precipitato al suolo.

I Marines avrebbero dovuto isolare rapidamente la zona ed eseguire i primi interventi di contenimento e decontaminazione (e probabilmente ci avrebbero rimesso la pelle per le radiazioni).

 

I test dimostrarono che la cosa era molto complessa e macchinosa: in fin dei conti un reattore nucleare non presentava alcun vantaggio reale rispetto alla propulsione normale e appesantiva moltissimo l'aereo (se devo bruciarmi 30 tonnellate fra reattore e schermature, faccio prima a caricare 30 tonnellate di carburante....).

Inoltre il rischio, in caso di incidente, era assolutamente inaccettabile.

 

Per cui l'intero programma fu chiuso e non se ne fece più nulla.

 

In effetti, specialmente per la tecnologia dell'epoca, era una pazzia.

 

 

Aircraft.jpg

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3 Domandine :rotfl:

 

Il suo motore da 1 MW schiantandosi al suolo per quanti km avrebbe dato problemi?

 

Inoltre non era meglio scortare il bombardiere con qualche caccia oltre al C-97 con il plotone di Marines ?

 

Terza e più importane domanda: se io sono un caccia nemico e so che su quel bombardiere c'è un reattore nucleare oltre alle solite bombe, mi conviene veramente intercettarlo o rischierei di fare ancora più danno? :ph34r:

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Terza e più importane domanda: se io sono un caccia nemico e so che su quel bombardiere c'è un reattore nucleare oltre alle solite bombe, mi conviene veramente intercettarlo o rischierei di fare ancora più danno? :ph34r:

Dipende da cosa si intende per "solite bombe"...

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è una micro-strategia del deterrente. Gli Americani anni fa probabilmente si chiedevano:

Ci conviene davvero bombardare le basi Russe?

 

e i Russi:

 

Ci conviene davvero lanciare i missili sugli USA?

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per essere più specifici se gli americani non le avessero lanciate in giappone, infatti nessuno avrebbe saputo che arma terrificante fosse se non l'avessero utilizzata una prima volta, si dice che lo stesso presidente truman non sapesse realmente quale capacità distruttiva avesserò quando ordinò di usarle, non so quanto sia vero ma ciò non toglie che se non fossero stato usate realmente per un operazione di guerra (non per test) il mondo non ne avrebbe avuto paura e quindi sarebbe scoppiata una guerra atomica dove le atomiche non sarebbero state 2 ma abbastanza da distruggere il mondo.

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è una micro-strategia del deterrente. Gli Americani anni fa probabilmente si chiedevano:

Ci conviene davvero bombardare le basi Russe?

 

e i Russi:

 

Ci conviene davvero lanciare i missili sugli USA?

Hai ragione :)

Entrambe le superpotenze sapevano benissimo che un attacco avrebbe comportato l'inevitabile rappresaglia... :unsure::unsure::unsure:

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quella di truman mi suona strano los alamos lo hanno fatto e si vedeva e cmq già i nazisti stavano studiando l'atomica e anche i giapponesi sembra

infatti la bomba atomica era destinata a berlino è andata bene che hilter ha pensato bene di suicidarsi, bisogna però ringraziare einstein che con la sua lettera ha convinto definitavamente Roosvelt ad avviare il progetto manhattan

Modificato da dread
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sono due cose diverse usarle per test in un deserto dove non c'è nessuno e usarla in guerra contro una città facendo tantissime vittime, poi vedi bene che ho scritto "realmente quale capacità distruttiva avesserò" cioè sapeva che era la più potente arma del genere umano ma non sapeva che avrebbe distrutto un intera città da sola, i nazisti stavano cercando di ottenere la bomba atomica ma hanno fatto un errore di fondo (l'uso dell'acqua pesante), l'industria bellica tedesca alla fine della WWII si è stimata di 10 anni avanti a quella americana, infatti molti dei primi proggetti del dopoguerra nascono da quelli ritrovati in germania con l'aiuto degli scienziati tedeschi, per quel che riguarda la lettera di Einstein lui si penti di averla scritta sapendo quale capacità distruttiva aveva ora il mondo, ma i nazisti stavano progettando l'arma e andavano fermati a tutti i costi.

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Giusto Maverick, non abbiamo ancora risposto alla tua domanda.

 

Ma non è possibile dare una risposta certa, bisogna vedere le condizioni.

 

Se io fossi il responsabile della difesa aerea, e sullo schermo mi appare un blip, che identifico per nemico, lo abbatto e basta. Non so che tipo di propulsione abbia quell'aereo.

 

Ammesso che si opti per un'identificazione visiva, e che il pilota dell'intercettore riesca a riconoscere che quell'aereo è un aereo a propulsione nucleare, resta sembre il dubbio: che armi sta trasportando?

 

E' molto difficile che un responsabile di difesa aerea decida di lasciar passare un bombardiere nemico con intenzioni ostili, qualunque sia il sistema di propulsione che esso adotta.

 

Voglio dire, anche se un aereo trasporta armi chimiche o batteriologiche, abbatterlo può essere un problema. Ma non significa che gli lasci fare tutto ciò che vuole.

 

A quel punto si cerca di abbatterlo su una zona non troppo popolata.

Per consentirgli di fare la sua missione dovrei essere assolutamente certo che quell'aereo sgancerò solo bombe convenzionali ed essere assolutamente certo che non ho alcuna possibilità di abbatterlo prima che raggiunga un'area densamente popolata.

 

Solo a quel punto tenterei di sparare raffiche di avvertimento o di scortare il velivolo fuori dallo spazio aereo nazionale.

In fin dei conti, se intercetto il bombardiere e lo seguo, facendo capire al suo equipaggio che se non torna indietro sarà inesorabilmente abbattuto, a meno che non si tratti di un equipaggio kamikaze (nel qual caso tanto vale buttarlo giù e buonanotte) probabilmente opterà per annullare la missione.

 

Si tratta però di situazioni ben difficili a verificarsi nella realtà.

 

Nella realtà lo intercetti e lo abbatti, punto e basta. Poi se il suo reattore nucleare crea una contaminazione a terra, quell'atto di guerra può a ben ragione essere considerato alla stregua di un attacco nucleare, e pertanto giustificherebbe una reazione con armi atomiche sul territorio del paese da cui è decollato.

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Diciamo che un reattore nucleare ben difficilmente esplode, in presenza di un evento di tipo "traumatico".

 

Un reattore nucleare potrebbe "esplodere" solo se per qualche ragione (mancanza di raffreddamento, superamento della soglia critica di controllo della reazione) arriva a produrre una reazione incontrollata e incontrollabile. Ma anche in questo caso, non sarebbe una vera e propria esplosione nucleare.

 

Un evento traumatico, invece, probabilmente provocherà la rottura del guscio di contenimento e quindi una contaminazione radioattiva molto grave. Il peggio è se il guscio di contenimento tiene, e quindi il reattore continua a funzionare senza essere più raffreddato nè controllato: in questo caso fonderebbe il guscio e provocherebbe una contaminazione molto maggiore, proporzionale alla potenza del reattore.

 

L'unica cosa da fare sarebbe quella di distruggerlo (l'ideale sarebbe una piccola carica nucleare ma questa soluzione non è facilmente praticabile, per cui si dovrebbe usare alto esplosivo) e poi coprire l'area con colate di cemento, per contenere la fuoriuscita radioattiva.

 

Sarebbe in ogni caso un grosso casino...

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capito Gianni :okok: , grazie mille.

 

Io comunque se mi trovassi davanti ad un aereo spinto da reattore nucleare non saprei cosa fare, obbidirei soltanto agli ordini ricevuti da terra.....

basta prendere una decisione affrettata e

 

 

booom

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  • 3 anni dopo...

Da quello che so i "contro" all'uso del nucleare sono

a)il reattore non può funzionare come "nucleorazzo" (l'aria entra dalle prese d'aria, si scalda attravers le barre di uranio, esce fuori sparata a 2700 C°), perchè l'aria espulsa sarebbe così radioattiva che devasterebbe la zona di partenza, i territori sorvolati, ed il nemico. In pratica sarebbe lui stesso un arma tanto quanto Chernobyl... Servono dunque dei sistemi scambiatori di calore PESANTI e che fanno perdere efficienza al sistema

b)anche ammettendo di ottenere un ccoppiamento reattore/propulsione efficiente, il reattore comporta pesanti protezioni anti-radiazioni, tanto più ponderose quanto più lunga è la missione. Si arriva così ad un paradosso: faccio un bombardiere strategico che stia in volo per una settimana di fila, ma posso portare solo una fionda perchè tutt il carico è "occupato" da reattore e schermature, i muri protettivi delle centrali nucleari sono spessi metri di cemento o decimetri di piombo, altrimenti si ci contamina spaventosamente

il motivo per cui fu pensato è essenzialmente l'autonomia, anche laereo più autonomo non stava in quegli anni più di 30-40 h, rendendolo di fatto "poco strategico" obbligando costosissimi voli subentranti

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Riguardo all'opzione a mi pare ci sia un post su questo forum in cui si parla dii un missile motorizzato proprio in quel modo, con unn reattore che scaldava l'aria..

 

mi pare che uno dei "difetti" fosse proprio il faatto che l'aria emessa era aaltaamente radioattiva..

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