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SONDAGGIO PROVOCAZIONE: Una forza aerea per Unione Europea?


Dovrebbe dotarsi l'Unione Europea di una sua Forza Aerea  

57 utenti hanno votato

  1. 1. Si

    • SI
      28
    • NO
      8
    • FORSE
      1
    • SI, ma tempi non sono maturi
      21


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i tempi non sono maturi e poi gia la nato va più che bene.

Come già anticipato, una forza aerea europea non sostituirebbe la NATO, e ci mancherebbe altro, sarebbe al contrario un valore aggiunto.

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ti dico un proverbio'' la pentola in comune non bolle mai '' e poi chi comanderebbe tutto?

Fa differenza se un Capo di Stato Maggiore italiano sia lombardo o piamontese o laziale? Fa differenza se un Sapo di Stato Maggiore statunitense sia texano, californiano o newyorkese? Nel futuro che si immagina un capo di stato maggiore delle FFAA europee viene scelto in base a criteri che prescindano dalla nazionalità.

 

Presupposto a questo, però, è l'unità politica dell'unione, che dovrà tradursi in un unico stato maggiore che risponderà ad un unico ministero della difesa che risponderà a sua volta ad un unico parlamento. Attualmente abbiamo 27 stati maggiori che rispondono a 27 ministeri della difesa che rispondono a 27 governi diversi.

 

Ad ogni modo il senso del post era che, se mai si dovessero realizzare le FFAA armate europee, all'interno degli organi decisionali NATO vi sarebbe un unico rappresentante europeo, esattamente come vi è un unico rappresentante statunitense. Ma per fare tutto serve un'unità politica, in particolare negli esteri, che ora non c'è ma che è prevedibile verrà fuori con l'applicazione del Trattato di Lisbona e di futuri accordi e convenzioni che accentreranno sempre di più le funzioni di governo a livello europeo. Per questo i tempi non sono ancora maturi.

 

Consiglio in merito l'editoriale di Nativi su RID di questo mese, dove la questione viene affrontata con giusta critica, obbiettività ed oggettività.

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Secondo me, senza contare il costo e la probabilità che avvenga, è una magnifica idea.

Però questo corpo avrebbe probabilmente bisogno di una stazione per stato, in eventuali casi di emergenza.Si finirebbe poi forse con 27 guppi con usi, motti e modi dire diversi.

In conclusione è veramente una bella idea, ma non mi convince

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A ciò è inevitabile si sta per forza di fatti giungendo, si sta giungendo all'uniformare i componenti delle FFAA. e ciò lo vediamo palesemente sotto i nostri occhi dove prevalgono sistemi d'arma primari simili in europa dalle Fregate Italo-Francesi ai sottomarini TIalo- tedeschi poi nel campo nostro Passiamo dal Tornado, ai più recenti Eurofighter ed F35 (che sebbene annoverato tra gli aerei americani in realtà vede il contrbuto di alcuni stati d'Europa) a ciò aggiungiamo i progetti come il Gripen e l'A400 e vediamo un'Europa o meglio un Unione Europea nel complesso più omogenea rispetto a prima.

Ciò non toglie che effettivamente si dovrebbe ragionare meglio in termini di omogeneità politica , però come sappiamo l'Europa è sui generis non è una federazione come gli U.S.A. ed al momento i tempi non permettono questo tipo anche se dal tronde stiamo vendendo come l'unione Europea ha aperto 54 ambasciate o meglio super ambasciate nel mondo prendendo decisioni in nome e per conto dei suoi stati membri quindi a ciò aggiungo chenon sarebbe poi così tanto male l'idea di avere una squadra aerea specialmente con compiti strategici in particolar modo auspico che a ciò si affianchi una vera e propria unità di crisi dell'Unione Europea che vadi ad agire in nome e per conto dei propri cittadini.

 

sconfino nell'O.T. ma a ciò riporto quanto trovato sul blog del cannocchiale.it

 

L'UE allarga, le sue competenze ...

Da quando è entrato in vigore il Trattato di Lisbona, anche senza alcun annuncio pubblico, 54 delle 136 delegazioni della Commissione Europea sparse per il mondo si sono trasformate a pieno titolo in ambasciate. Dal 1° gennaio, dopo che il 1° dicembre era entrato in vigore il Trattato di Lisbona, l’UE cha generato un embrione diplomatico e le 136 delegazioni della Commissione Europea sono state cambiate in “delegazioni dell’UE. Di queste, 54 hanno ottenuto i pieni poteri, fino a quel momento propri della diplomazia di ogni paese.

 

Quindi, queste delegazioni sono autorizzate a comportarsi ed a prendere posizione a nome di tutti gli stati membri, rendendole delle autentiche super-ambasciate e delegando i compiti nazionali alle stesse.

Otto di queste 54 “ambasciate„ dell'UE sono situate in Europa: Armenia, Georgia, Macedonia, Moldavia, Norvegia, Serbia, Svizzera ed Ucraina.

 

Altre dodici sono situate in Asia e nel Pacifico: Afghanistan, Australia, Cina, Timor Orientale, Fiji, Hong Kong, India. Indonesia, Filippine, Papuasia Nuova Guinea, Thailandia e Vietnam.

 

Le restanti 34 sono in Africa: Angola, Botswana, Burkina Faso, Cameroun, Capo Verde, Repubblica centroafricana, Repubblica del Chad, Djibouti, Eritrea, Etiopia, Ghana, Guinea-Bissau, Costa d’Avorio, Kenia, Lesotho, Liberia, Madagascar, Malawi, Mauritania, Mozambico, Niger, Nigeria, Ruanda, Senegal, Sierra Leone, Sudafrica, Sudan, Tanzania, Togo, Uganda, Zimbabwe e ad Addis Ababa (Etiopia) per l'unione africana.

 

Secondo EU observer (21.01), le 54 delegazioni sono state selezionate dal capo dell’Azione Estera Europea persso l'UE, Catherine Ashton, dopo consultazioni con gli stati. La stessa fonte indica che non sono state trasmesse le date relative alla conversione di altre delegazioni in ambasciate, spiegando che le ex colonie spagnolesono state escluse intenzionalmente per non influenzare il prestigio della presidenza spagnola nel primo semestre.

 

Inoltre, uno studio realizzato sulla rapresentatività dell’UE presso le organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite a New York, o l’ OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione Europea) a Vienna.

 

Le ambasciate nazionali sono state chiuse.

 

Gli obiettivi di queste ambasciate dell’UE sono stati concordati nell’ottobre scorso dai leader dei ventisette. Il testo adottato, come indicato dal Telegraf.co.uk (22.01) stabilisce che 'le delegazioni dell’UE possono gradualmente assumere la responsabilità, ove si rendesse necessario, di questioni relative alla protezione diplomatica e consolare dei cittadini dell’Unione nei pæsi terzi in situazione di crisi.

 

Secondo il giornale britannico avvallato da alcune voci, compresa quella del partito conservatore, si sta già parlando di essere sul punto di chiudere le missioni diplomatiche del regno come forma di risparmio del governo. Mats Persson, direttore del gruppo anti-federale britannico Open Europe, non ha dubbi: le ambasciate dell’UE sostituiranno quelle nazionali per “di tutti gli scopi pratici".

 

Ma ci sono inevitabilmente dei conflitti inevitabili a questo processo, effettivamente Persson continua a sostenere: “Per la normale routine del lavoro svolto dall’ambasciata, gli stati membri dell'UE seguono interessi nazionali comuni. Non è così semplice, soprattutto in Africa, dove - nel passato - i tentativi di intervento unificati da parte dell’UE sono venuti a mancare più volte“.

 

Andiamo avanti!

 

Lisa KARPOVA ha tradotto dal portoghese per la Pravda.ru, tradotto da Hurricane 53

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  • 1 mese dopo...
  • 4 mesi dopo...

Salve a tutti! Sono nuovo del Forum e colgo l'occasine non solo per rispondere al quesito ma anche per presentarmi.

 

Secondo il mio modesto parere, una forza aerea unita per l'UE (io ho risposto "Sì, ma non in questo momento") sarebbe piuttosto utile; chi di noi non sognerebbe una forza armata europea (aviazione, marina ed esercito) che si possa regger sulle proprie gambe senza l'aiuto di grandi e storicamente vincolanti Stati come gli USA e (al suo tempo) l'URSS?

Purtroppo per la nostra fantasia, questo momento è a mio parere piuttosto lontano. Innanzitutto, non bisogna dimenticare la regola principale: La guerra (di Difesa o Offesa che sia) non è altro che uno strumento della politica; non si può perciò iniziare un tale dilemma senza prima tener in considerazione l'aspetto politico.

Da quanto detto fino ad adesso ho potuto constatare che abbiamo tutti in mente il risultato finale a cui dovremmo arrivare e come con tale unione dovremmo agire (basti guardare gli USA), ma purtoppo non abbiamo la più pallida idea di come attuarla. Siamo come degli ingenieri che hanno ben in mente l'idea di un ipotetico grattacielo (l'Unione Europea, o, magari "Stati Uniti d'Europa", in questo caso, comprese le Forze armate) ma che, apparte il luogo ove posizionarlo (Stati membri dell'UE), non hanno ne i mezzi reali per costruirlone la capacità economica per farlo, piano edile compreso.

Bisogna infatti contare le enormi disparità che esistono fra i diversi Stati europei:

- Politiche: ogni Stato ha il proprio Governo che spesso e volentieri e diverso dagli altri Stati membri

- Storiche: spesso infatti le fondamenta su cui poggiano gli Stati storici odierni sono spesso segnate da conflitti o da eventi che non hanno fatto altro che allontanare gli stati, piuttosto che unirli

- Economiche: purtroppo l'unico carburante che muove tutta la baracca è lui, sì, il vil denaro...Credo che esso sia da porre fra i primi posti della classifica dei motivi per cui non siamo già la cosa di cui ora stiamo dibattendo (seconda solo alla politica, forse).....Immagino che il principio sia lo stesso del discorso: quanto può andare a genio ad uno stato come l'Inghilterra, la Germania o persino l'Italia se altri stati come la Bulgaria, la Slovacchia o Malta ottengano comunque dei profitti economici da un conflitto che in gran parte è stato economicamente e materialmente sostenuto da stati maggiori?

- Linguistiche

- Religiose

- Strategiche (soprattutto per quanto riguarda una strategia agraria comune)

- Culturali

- e infine, anche se a mio avviso per niente vincolante, il Nazionalismo

 

Nonostante tutte queste disparità io continuo a sostenere un futuro Stato frutto dell'unione di quelli membri, stesso discorso vale per le sue (loro?) forze armate.

Chiudendo questa "piccola" parentesi politica, torno al discorso principale di questo forum indicando come condivida anch'io l'idea che un ottimo punto di partenza sia una forza comune, non solo aerea (come richiesto in questo forum) ma anche navale e magari anche terrestre in grado di garantire rifornimenti, trasporto, soccorso e non solo.

 

Scusate per la Prolissità :P

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Tranquillo che la prolissità non è (per fortuna) un problema in questo forum! :) Ad ogni modo i recenti fatti della Libia hanno confermato quanto distante sia la vera Unione con la U maiuscola. Finchè uno stato cercherà di fare da cavallo da traino (leggi Francia) di tutta l'Unione non si andrà da nessuna parte. Sarebbe stato il momento ideale per far valere una politica estera comune ma il maledetto francese è andato per fatti suoi, con la sua portaerei ed i suoi maledetti Rafale. Alla faccia della forza aerea unica...

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