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Caproni Ca.3


Blue Sky

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L'ascesa dei trimotori Caproni.

Caproni_01.jpg

 

Nella Seconda Guerra Mondiale l'Italia subì estese devastazioni provocate dai bombardamenti aerei anglo-americani, condotti indiscriminatamente su città inermi e su obiettivi militari. Può sembrare persino paradossale che proprio l'Italia sia stata, al tempo stesso, una vittima di quelle incursioni e la patria sia di colui che letteralmente inventò l'aeroplano da bombardamento sia del teorico che ne formula con straordinaria e lucida preveggenza le dottrine d'impiego. Prima ancora che scoppiasse la Grande Guerra, infatti, Gianni Caproni mette in pratica la formula, del tutto innovativa, del plurimotore che avrebbe trasportato un carico di bombe su un obiettivo nemico, mentre il comandante del Battaglione Aviatori, capitano Giulio Douhet, intravide nella creatura di Caproni il mezzo ideale per concretizzare una sua concezione, (ancora embrionale) sull'impiego del potere aereo ed ebbe, al di là delle percezioni teoriche, anche il merito di avere intuito subito l'enorme potenzialità insita nel mezzo e quindi favorito la sua produzione in serie. Nel primo conflitto mondiale il deterrente costituito dai Ca.300 prima e dai Ca.450 poi, fu elemento di grande rilievo nelle operazioni svolte sul fronte italiano e, in parte, anche su quello francese.

Continua....

 

Caproni Ca.3

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Ospite iscandar

Una piccola nota di colore Fiorello La Guardia, il famoso sindaco italo/americano di New York, a lui è dedicato uno degli aereporti della città, prese il brevetto di pilota bombardiere a bordo di un Caproni Ca.3, già perchè agli albori della loro storia aeronautica gli USA venivano a lezione da noi, sigh!!!!

 

 

La Guardia è quello al centro, l'aereo è un Caproni Ca.44(Ca.5) diretta evoluzione del Ca.3

F.H.LaGuardia_in_front_CaproniCa.44_bomber.jpg

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Yahooo!

Adrenalina sulle Alpi

Il Ca.3 in azione, salutando qualche caccia austriaco.

 

Caproni_Ca_3_alpi.jpg

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Ospite iscandar

se ricordo bene molte tavole dedicate al Ca.3 sono apparse sulla copertina della "domenica del corriere"

 

1916__.jpg

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Segnalo questo interessantissimo link tratto dal sito www.aeronautica.difesa.it

 

Buona lettura... ;)

 

Domenica 30 dicembre 1917- Fronte del Piave

 

N.B. Il link segnalato è momentaneamente inaccessibile per operazioni di manutenzione del sito in questione...

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  • 1 mese dopo...
  • 8 mesi dopo...

La Caproni era una delle principali aziende aeronautiche italiane. Fondata da Giovanni Battista Caproni nel 1911, fu la prima ditta aeronautica italiana e durante gli anni trenta assunse le dimensioni di una multinazionale. La casa madre Caproni terminò la sua attività nei primi anni cinquanta, in seguito alla crisi del dopoguerra. Analoga sorte toccò in seguito alle altre consociate, ultima della quali la Caproni Vizzola, rilevata negli anni ottanta dalla Agusta. Nel 1913 Caproni aveva iniziato a progettare un biplano plurimotore da bombardamento, il Ca.30. Nonostante le vicissitudini della ditta poté continuare a lavorare sul progetto, che godeva dell'appoggio di Giulio Douhet, comandante del Battaglione Aviatori e tra i primi teorici del bombardamento strategico. Il prototipo Ca.31, che differiva dal progetto preliminare del Ca.30 per l'installazione dei 3 motori vide la luce solo nell'ottobre 1914, quando compì il primo volo a comandi di Emilio Pensuti. Il ritardo era dovuto all'opposizione del generale Maurizio Moris, ispettore dell'Aeronautica, che lo giudicava un progetto "militarmente inutile e tecnicamente sbagliato", e solo grazie a Douhet che si assunse le responsabilità della costruzione, occultandola agli alti vertici, il primo dei bombardieri Caproni poté essere realizzato.

Iniziava così l'epopea dei trimotori Caproni, che utilizzati dalle aeronautiche italiana, francese, britannica e statunitense, divennero il bombardiere alleato più utilizzato, con oltre 1.100 esemplari prodotti nelle diverse serie, che includevano i biplani Ca.32, Ca.33, Ca.44, Ca.45 e Ca.46 ed i triplani Ca.40, Ca.41, Ca.42 e Ca.43.

In particolare l'ultimo rappresentante della famiglia, il Ca.44, e le sue varianti con differenti motorizzazioni, era stato protagonista di un massiccio ordine di 3.650 esemplari, che dovevano essere realizzati da diverse ditte. La fine del conflitto e problemi nella messa a punto dei motori, fecero si che delle diverse serie di questi trimotori ne venissero realizzati circa 600 esemplari.

 

 

Il caccia monoplano Ca.20

Grazie al successo dei trimotori, la Caproni ed il suo fondatore sono oggi ricordati come pionieri dei velivoli da bombardamento. È invece poco noto che furono anche tra i pionieri della caccia. Nel 1914, infatti, Caproni derivò dal Ca.18, il Ca.20, il primo esempio di caccia monoplano concepito per questo scopo. L'aereo rimase però allo stadio di prototipo.

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visto che il centenario del 1°volo,si e' svolto nello scorso maggio,con una esposizione e piccola manifestazione,con esposizione della replica del CA.1.e la esposizione di quello vero,presso il museo di Volandia,direi che il 1°aereo Caproni risale al 1910,semmai domani sera,dopo le 17,vado a Volandia,e chiedo la data di formazione della societa'.

Foto della replica,e dell'originale,a disposizione,per uso privato,se no per motivi di correttezza con Volandia,dovro' prima metterle sul sito del mio club.

La Caproni Vizzola,sita nella stessa area del museo,per anni,dagli anni sessanta agli ottanta,primi novanta,ospitarono sia officine dell'Agusta,che il museo iniziale,basta farsi un giro nel museo,io l'ho fatto per motivi di lavoro oggi pomeriggio,per vedere ancora le scritte originali sulle porte esterne,tipo"ingresso autorizzato agli addetti ai lavori",o "zona interessata da rumori superiori ai 78 decibels!".

Io ci sono passato davanti,tutti i gg dall'ottobre 1985 al luglio 1992,ci andavo in motorino abitando vicino dal 1976 al 1981/82,e nel 1970 davanti agli attuali capannoni del museo,partecipai con la famiglia,al 60°anniversario del 1°volo della Caproni,ricordo che nel museo di allora c'era un CA3.

Stasera,mentre andavo alla biblioteca del Museo,casualmente ho visto aperta l'aerea "restauri",c'era in bella vista un elicottero in fase di pulitura,ma dietro c'era altro materiale.

Un altro CA3,o forse lo stesso visto anni fa',e' custodito a Dayton,presso l'USAF Museum,vedi foto su un numero di Fana' de l'Aviation di non molto tempo fa'

marco

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