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MIM-14 Nike Hercules


161VAM

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Corso ...boh!

 

Credo sia 3° scaglione anno 2001 Volontari Ferma Annuale.

Stavo in aeroporto, sia ad Istrana che a Treviso.

 

Come Boh ?? che VAM sei se non ti ricordi più il tuo CORSO e grave la cosa :D ma sei passato per la S.A.R.V.A.M di Viterbo ???

VITERBO:AFFLUITO L'ULTIMO CORSO DI LEVA DELLA VIGILANZA DELL'AERONAUTICA MILITARE

La Scuola è destinata alla formazione dei futuri marescialli della Forza Armata

Lunedì 22 novembre 2004 è uno di quei giorni destinati a restare negli annali dell’Aeronautica Militare e della città di Viterbo; è infatti il giorno in cui sono affluiti alla Scuola Marescialli (ex S.A.R.V.A.M. - Allievi Reclute Vigilanza A.M. fino al 31 ottobre scorso), le giovani reclute destinate a frequentare l’ultimo corso di leva della Vigilanza dell’Aeronautica Militare.

Un “rito”, quello dell’affluenza delle reclute VAM che si è ripetuto per ben 379°C/so VAM (ULITIMO) volte, tanti, infatti, sono i corsi tenutosi qui a Viterbo; il 1°C/so VAM nel lontano 1958, l’ultimo appunto in questi giorni di fine 2004.

Allora affluirono oltre 500 giovani, oggi solo 350, un segno questo dell’imminente sospensione del servizio obbligatorio di leva e della collaterale evoluzione degli assetti organici della FF.AA. ormai orientata verso la professionalizzazione totale dei propri effettivi.

In questi oltre 45 anni di corsi VAM, centinaia di migliaia di italiani sono transitati per la Scuola di Viterbo sulla quale tante storie sono state scritte e raccontate, tante leggende alimentate; ora si volta pagina. Dal 31 dicembre il servizio di leva sarà sospeso e la Scuola di Viterbo verrà destinata alla formazione dei futuri marescialli della F.A..

I primi corsi per allievi marescialli avranno inizio infatti presso la sede di Viterbo nel prossimo mese di ottobre e saranno articolati su un ciclo di studi triennali che permetterà loro di conseguire la laurea di 1° livello in “Scienze Organizzative e Gestionali” presso l’Università della Tuscia.

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Chi è stato un V.A.M. , ne ricorda il significato ma per coloro che non hanno avuto questo Onore, significa Vigilanza Aeronautica Militare.

 

 

Ora la sigla è stata trasformata

in S.O.D.T -Supporto Operativo Difesa Terrestre.

 

Un pò di Storia.

 

Sul finire del gennaio 1941 il 9° Stormo dopo aver fornito il proprio prezioso contributo all'attività di guerra si scioglieva lasciando l'Aeroporto di Viterbo.

L'8 settembre 1943, come noto, a conclusione della vicenda bellica nel suo complesso, si scioglievano anche le nostre Forze Armate. L'avvento del nuovo ordinamento costituzionale e la conseguente necessità di ridisegnare compiti e strutture delle Forze Armate italiane, comportarono nell'immediato dopoguerra anche per l'Aeroporto di Viterbo l'esigenza di un riassetto istituzionale e funzionale. Nacque così l'idea di utilizzare le capaci ed ormai consolidate strutture dell'aeroporto per uno scopo nuovo e diverso, coerente con il più generale progetto di riorganizzazione e modernizzazione dell'attività militare italiana.

L'Aeroporto divenne così, per la prima volta, sede di una scuola militare, e precisamente del Centro Istruzione Reclute Aeronautica Militare (C.I.R.A.M.), che fino al 1953 curò l'addestramento e l'istruzione dei giovani avviati al servizio di leva in seno all'Aeronautica Militare.

Dal 1953 al 1958 poi l'aeroporto ospitò la scuola specialisti per la formazione degli avieri aiuto automobilisti (S.S.A.A.).

 

Nello stesso anno si insedia nell'Aeroporto "T. Fabbri" anche l'aviazione leggera dell'esercito, che sostituisce con i suoi mezzi le attività di volo dell'Aeronautica Militare, in quel periodo non frequenti. L'intenso movimento dei velivoli dell'Aviazione dell'Esercito fa raggiungere all'Aeroporto di Viterbo il terzo posto tra gli Aeroporti Militari nazionali in quanto a volume di traffico. In questo modo la base comincia ad assumere quella conformazione logistica ed istituzionale che era stata prevista dal progetto complessivo di ristrutturazione.

 

Nel 1958 infatti viene creata la prima Scuola Centrale V.A.M. (Vigilanza Aeronautica Militare) che ospita inizialmente 600 allievi. Essa nasce con l'urgente compito di addestrare autonomamente gli avieri V.A.M., mentre fino a tutto il 1976 gli avieri generici saranno addestrati in seno all'esercito.

 

Sin dal termine della Seconda Guerra Mondiale in seguito all'ingresso in Italia delle truppe alleate, si fece strada l'orientamento di istruire, sul modello organizzativo di queste ultime, un organico effettivo di uomini da dedicare alla vigilanza ed alla sicurezza interna delle varie installazioni dell'Aeronautica Militare. Tale iniziativa fu stimolata dell'esempio statunitense: le Forze Armate, USA, infatti avevano già affrontato e risolto il problema della vigilanza mediante l'istituzione dei reparti M.P. (Military Police).

 

Questa funzione, trovò così pieno riconoscimento e divenne un servizio assolutamente determinante nell'ambito della sicurezza militare.

 

Il 1° febbraio 1945, con foglio d'ordine n°5, veniva quindi costituito nell'A.M. italiana il primo di tali nuclei, che fu destinato, per necessità contingenti, alla funzione di Polizia Aeronautica Militare (P.A.M.) e che contava, con l'allora Terza Z.A.T. (Zona Aerea Territoriale), 24 allievi singolarmente selezionati e subito addestrati al nuovo compito. Negli anni successivi la P.A.M. svolse il ruolo assegnatole con perizia, professionalità e senso del dovere, segnalandosi in molte azioni.

 

Nel 1949 la P.A.M. venne definitivamente sciolta ed i suoi compiti vennero completamente assorbiti dalla V.A.M..

 

Nel 1962 vengono svolti due corsi riservati ai piloti dell'ALITALIA in periodo di ferma, e sempre nello stesso anno (29 giugno), nel corso di una solenne cerimonia, l'on. Giulio Andreotti, allora Ministro della Difesa, consegna nelle mani del Comandante della Scuola, Col. pilota Vincenzo Parisi, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica, la Bandiera dell'Istituto.

Il prestigioso riconoscimento, del tutto equiparato alla Bandiera di Guerra, comporta l'assunzione da parte della Scuola, di tutti gli onori ed oneri connessi alla sua custodia.

Nel 1981 la scuola assunse la denominazione di S.A.R.V.A.M. riflettendo in tal modo una profonda esigenza di ristrutturazione.

In questi ultimi anni la Scuola ha ampliato la propria attività provvedendo alla formazione iniziale del personale in Ferma Annuale (anni 2001 e 2002) ed alla formazione del personale in Ferma Breve (dal 1999) destinato ad assolvere il compito di vigilanza.

 

La Nostra canzone

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Poesia

 

Se un giorno tu che qui leggi passerai davanti a un Aeroporto o Gruppo I.T o Deposito AM , o un Poligono di tiro e ti verrà voglia di capire di sapere il perchè i VAM erano magia pura una leggenda che neanche il tempo consuma ,o cosa vuol dire orgoglio VAM ? bè se guardi li intorno di sicuro troverai un vecchio..... ,vecchio come il mondo e gli porrai queste domande , lui ti guarderà in faccia e con gli occhi lucidi ti risponderà ........da una vita che sono qui ,e gli visti tutti erano belli ,giovani , spensierati ma sopratutto avevano sempre e solo vent'anni

 

 

 

mi scuso con i Moderatori per il piccolo OT ma era doveroso... ;)

Modificato da 161VAM
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Ciao a tutti mi chiamo oreste e sono un "vecchio" VAM 37° corso secondo battaglione seconda compagnia terzo plotone, non si veniva chiamati col proprio nome ma col numero di matricola, io ero il 1092.

Sono arrivato a Viterbo il 27 gennaio 1967 per tre mesi poi aeroporto di Cameri 152 guardie e 4 ronde, congedato il 10 aprile 1968.

Ho visto la foto dell'ingresso del nostro resort, ho provato nostalgia e mi è venuto in mente quando le garitte erano aperte e dovevi stare in piedi con un freddo cane.

Un augurio in ritardo di buon annoa tutti i Vam

oreste37°

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Beh diciamo che il servizio militare che ho fatto io è stata più......villeggiatura che "la botta".

Poi le cose sono cambiate parecchio, la gestione delle guardie è ritornata rigida ed inquadrata, certo non si monta più su quelle alterne più esterne e senza vetri :o i superiori non ti rubano più il fucile e via dicendo.....

 

Per questo io son VAM si.....e no.

Nei tempi passati era tutt'altra cosa, anche perchè il rischio era reale, figurarsi con le nuke.....

 

Comunque avendo un'infarinatura tecnica mi son guardato bene attorno, ripensando a quelli che ci erano passati prima di me.

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  • 2 settimane dopo...
  • 2 mesi dopo...
  • 1 mese dopo...
  • 1 mese dopo...
  • 2 mesi dopo...
  • 3 settimane dopo...

ma il missile nike è stato sostituito da qualche altro missile o non essendoci piu la minaccia dell urss non sono stati ordinati missili per rimpiazzarli?

Tanti anni fa si parlava di acquistare i "Patriot" ....

 

 

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/11/07/missili-patriot-per-italia.html

 

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/11/08/missili-patriot-per-la-difesa-aerea.html

 

 

.... ma non c'erano i soldi .....

 

Doveva essere adottato anche dall'Italia in ben 1280 esemplari, ma non si sono reperite le ingenti risorse necessarie all'acquisto.

Fonte .... http://it.wikipedia.org/wiki/MIM-104_Patriot

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  • 3 mesi dopo...

E’ difficile rispondere ad una domanda simile. Nel caso di un attacco coordinato contro le difese della NATO è probabile che l’Unione Sovietica avrebbe impiegato i sistemi di attacco elettronico imbarcati su velivoli EW dedicati, come le varianti del bombardiere Tu-22. Potenti disturbatori di sbarramento, corridoi chaff, missili AS-2 modificati come esche, ingannatori vari, missili anti-radar. Il tutto condito con il disturbo generalizzato di tutte le comunicazioni radio. Una enorme confusione elettronica.

 

Ma i radar di puntamento del sistema NIKE difficilmente avrebbero potuto essere “completamente accecati”. Ricapitoliamo.

 

Due radar, HIPAR (6-10 MW !) e LOPAR (1 MW), eseguivano la ricerca a 360° e identificavano il bersaglio. Un terzo radar, ad impulsi, il TTR (140-200 KW) (target tracking radar), iniziava l’inseguimento. In caso di disturbo, lo HIPAR e il LOPAR potevano rilevarne l’angolo e correlare i dati col quarto radar, il TRR (target ranging radar) ad impulsi, affiancato al TTR in funzione antidisturbo, per rilevare correttamente la distanza. Questo radar era dotato di due trasmettitori e tre ricevitori. Si poteva selezionare velocemente uno dei due trasmettitori e variare così il canale di trasmissione e la frequenza di lavoro. La modalità “multipulse” (vietata in tempo di pace) permetteva all’operatore, in caso di fortissimo disturbo, di individuare la frequenza non disturbata ed inserire la trasmittente sul canale relativo. L’operazione poteva avvenire anche automaticamente. Il quinto radar, l’MTR (140-160 KW) (missile tracking radar) seguiva il missile e gli inviava i dati di guida e scoppio. Erano radar, quindi, di elevata potenza e con buone caratteristiche ECCM.

 

Probabilmente il vero punto debole stava nella guida “command”: un radar segue il bersaglio ed un secondo radar segue il missile intercettore. Il computer calcola la rotta di collisione migliore. Ed invia i segnali di guida al missile. Un sistema simile è attaccabile disturbando contemporaneamente i radar di puntamento ed i segnali di correzione, cosa realizzata con successo con i missili SAM-2 sovietici, anch’essi a guida “command”. Ed apparentemente in grado di funzionare, assieme a tattiche di penetrazione adeguate e disturbi radar, anche contro i NIKE vista la scarsa probabilità di colpire stimata durante alcune esercitazioni (5%), dovuta anche alle scarse capacità di manovra del missile contro bersagli per i quali non era stato concepito.

Modificato da Gian Vito
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Sistema anti missile MIM-104 Phased Array Tracking Radar Intercept On Target (PATRIOT)

 

Questo sitema è attualmente scelto da 12 nazioni USA, Germania, Grecia, Giappone, Israele, Kuwait, Olanda, Arabia Saudita, Korea del Sud, Spagna, Taiwan e Emirati Arabi Uniti.

Manifestazioni di interesse sono giunte da Polinia, Qatar, e Turchia.

 

Il sistema Patriot è complesso, ed è formato da diverse componenti:

- antenna mast group montata su un M927 5-Ton truck

- radar (AN/MPQ-53 radar for PAC-2 systems) o (AN/MPQ-65 for PAC-3 systems)

- electric power station

- launchers 8 M901 launching stations (PAC-2: ogni stazione ha 4 missili per un totale di 32) (PAC-3: ogni stazione ha 16 missili per un totale di 128)

- ECC command center

 

ecco un schema

 

ORD_SAM_Patriot_How_It_Works_lg.gif

 

 

 

ECS command vehicle

 

ORD_SAM_Patriot_ECS_C2_Vehicle_lg.jpg

 

 

Patrior radar

 

ORD_SAM_Patriot_Radar_lg.jpg

 

 

Launcher w. PAC-3s

 

ORD_SAM_Patriot_Launcher_PAC-3_lg.jpg

 

 

PAC-3 in flight

 

ORD_SAM_PAC-3_In_Flight_lg.jpg

 

 

PAC-2 launch

 

ORD_SAM_Patriot_PAC-2_Launch_White_Sands_lg.jpg

Modificato da Andrea75
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  • 3 mesi dopo...

Tornato dopo un periodo di assenza ;) ....

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il Nike non e' stato rimpiazzato, l'aeronautica ha (aveva?) in programma di acquistare il MEADS, e l'EI il SAAM.

 

Il Sitema che ha rimpiazzato il Sistema NKE HERCULES...non vorrei dire un Baggianta....dovrebbere essere il sistema "Spada"

Modificato da 161VAM
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80° GRUPPO I.T. Bagnoli (Quano era Operativa)

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MUSEO Base Tuono (66°GRUPPO I.T.)

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MUSEO Base Tuono (66°GRUPPO I.T.)

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66°GRUPPO I.T. (Quando era Operativo)

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Area Controllo (IFC) del 66°GRUPPO I.T. In cima al Monte Toraro

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Veduta Aerea del 59°GRUPPO I.T Pian del Cansiglio (BL) (Giorni Nostri)

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Veduta Aerea del 59°GRUPPO I.T Pian del Cansiglio (BL) (Giorni Nostri)

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Veduta Aerea del 59°GRUPPO I.T Pian del Cansiglio (BL) (Giorni Nostri)

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Area Controllo (IFC) del 59°GRUPPO I.T. In cima al Monte Pizzoc (quando era operativo)

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Il Sitema che ha rimpiazzato il Sistema NKE HERCULES...non vorrei dire un Baggianta....dovrebbere essere il sistema "Spada"

Non è così. Lo Spada ha una portata molto più ridotta e non potrebbe essere altrimenti visto che si basa su un missile molto più piccolo come l'Aspide.

Semplicemente, ritirato il Nike Hercules e con il Meads "traballante", di missili terra-aria a lunga gittata non ci è rimasto proprio nulla.

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  • 3 settimane dopo...

 

 

Sopra Ceggia ho scovato questo deposito.

Notare la doppia recinzione ed identica torre di guardia alta per i soldati usa= armamento nucleare.

ceggia_depot.jpg

 

Il Deposito di qui parli si tratta del 3° Gruppo Missili "VOLTURNO" che non centra nulla con i GRUPPI I.T.

"Perseverantia Omnia Trascendo"

 

1° gennaio 1975 - 28 settembre 1992

 

Il 3° gruppo missili "VOLTURNO" si è costituito come gruppo autonomo - nel quadro della ristrutturazione dell'Esercito - il 1° gennaio 1975.

Il 30 settembre dello stesso anno ha ereditato la Bandiera di Guerra e le tradizioni del disciolto 3° reggimento artiglieria missili.

Le tradizioni affondano le loro radici nel Risorgimento e si rifanno alle gesta delle "batterie da piazza" e delle "compagnie da fortezza", che parteciparono, nel 1860 e 61, alla battaglia del VOLTURNO, agli assedi di CAPUA, GAETA e MESSINA con i volontari di GARIBALDI e successivamente, nel 1895 e 96, alla campagna d'ABISSINIA.

Con le predette unità viene costituito il 1° ottobre 1910, l'8° reggimento artiglieria da fortezza che invia una batteria alla guerra ITALO-TURCA.

Alla prima guerra mondiale il reggimento prende parte con batterie di ogni calibro, intervenendo sulle ALPI, sul CARSO, sul GRAPPA, sul PIAVE e fuori dal territorio nazionale, in Francia e nei BALCANI.

Il 1° marzo 1920 il reggimento si trasforma in 6° reggimento artiglieria pesante e muta denominazione, il 30 giugno 1923, in quella di 6° reggimento artiglieria pesante (misto); il 31 ottobre 1926 diventa 3° reggimento artiglieria pesante ed, il 1° ottobre 1934, 3° reggimento artiglieria d'armata che partecipa, con alcune batterie, alla campagna ITALO-ETIOPICA.

Nel secondo conflitto mondiale, il reggimento prende parte alle operazioni sul fronte orientale. Disciolto nel 1943, il reggimento viene ricostituito il 1° novembre 1955 con la denominazione di 3° reggimento artiglieria pesante ed il 13 dicembre dello stesso anno riceve la Bandiera di Guerra.

Nel 1959 costituisce le prime unità missili dell'Esercito, dando così vita ad una nuova specialità dell'artiglieria Italiana, il 25 febbraio di tale anno, effettua i primi lanci dal litorale Adriatico (Bibione). Il 1° marzo 1962 assume la denominazione di 3° reggimento artiglieria missili e il 30 settembre 1975 conclude la sua vita a seguito della ristrutturazione dell'Esercito.

Il processo formativo del 3° gruppo missili "VOLTURNO" - iniziato nell'estate del 1973 - ha interessato un nutrito numero di ufficiali, sottufficiali e truppa provenienti dal 3° reggimento artiglieria missili che, dopo la frequenza di un corso di inglese e di un corso dì terminologia tecnica sono stati inviati negli Stati Uniti d'America nell'estate del 1974 per l'acquisizione del sistema missilistico "LANCE".

Presso la scuola di artiglieria americana di Fort Sill, Oklahoma, il 26 agosto 1974 si costituiva il "Gruppo dì Formazione LANCE della 3^ Brigata Missili" che dopo un intenso ciclo addestrativo concludeva le sue attività con il lancio, il 5 e 6 dicembre, di sei missili nel poligono di White Sands nel New Mexico.

Rientrato in patria nel dicembre 1974 il Gruppo di Formazione si innestava sul preesistente 3° gruppo artiglieria missili "HONEST JOHN", dando vita al nuovo reparto.

Ricevuto il nuovo armamento nell'aprile del 1975 il reparto, superava brillantemente tutte le prove valutative e il 27 luglio 1975 effettuava i primi lanci con il nuovo missile nel poligono interforze di Salto di Quirra in Sardegna.

Sotto la stessa data veniva dichiarato operativo.

Il 29 settembre 1992 il 3° gruppo missili "VOLTURNO" cede la Bandiera e le tradizioni al 3° reggimento artiglieria pesante "VOLTURNO".

 

 

 

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