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LETTERA DI UN EX FASCISTA


madmike

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(WSI) – "Mi chiamo Alessio, non credo che pubblicherai questa lettera, nel tuo blog si respira un'altra aria, ma te la invio lo stesso. Sono un missino della generazione degli anni '70. Uno di quelli che si faceva i cortei a Milano e la sera era contento di essere tornato a casa sano e salvo. Uno che credeva in Giorgio Almirante e aveva sul comodino il libro: "Autobiografia di un fucilatore". Che schifava la mafia e la massoneria.

 

Oggi sento dire che viviamo in un regime fascista. Ma questo vuol dire offendere il fascismo. Mussolini mandò il prefetto Mori in Sicilia a combattere la mafia. I suoi presunti eredi, i post fascisti, post missini, poi annini e poi più niente si sono alleati con un partito creato da Dell'Utri condannato a nove anni per frequentazioni mafiose.

 

Una generazione la mia che credeva nella Giustizia e nello Stato, a cui ha aderito persino l'Eroe Borsellino, che si è ridotta a fare da spalla a un cialtrone piduista e puttaniere. Con che faccia Fini e La Russa, uno che ha rischiato la pelle per le sue idee, in cui credevano i ragazzi della "Giovane Italia", si prestano a questa indegna pagliacciata? Se fosse vivo Ramelli, gli prenderebbe il vomito. A me viene lo sconforto.

 

Volevamo una Patria e ci ritroviamo la Lega e il Partito del Sud. Gaber ha detto che: "La sua generazione ha perso", bene, la mia ha straperso e ora ci raccontano pure che ha vinto. Era più democratico il fascismo di questa caricatura di democrazia truccata, in cui vincono sempre gli stessi, i ricchi, i potenti. Il fascismo non ritornerà più, ha fatto errori imperdonabili, è morto e sepolto, ma durante il fascismo Gelli sarebbe finito al confino e lo psiconano in qualche varietà di provincia. Io credo che uno Stato non possa tollerare dei contropoteri occulti al suo interno, non possa abdicare al principio di Autorità, altrimenti è finito. Le regioni del Sud sono sotto il controllo delle mafie con cui "bisogna convivere". La Massoneria è più forte che mai. Le truppe di occupazione americane sono ancora qui dopo più di sessant'anni dalla fine della guerra.

 

Le letture della mia Destra erano Guénon, Evola, Pound, Nietzsche, D'Annunzio oggi ci sono i reality show anche a Palazzo Grazioli, il bordello del nuovo regime. Quando ci fu "Mani Pulite" eravamo il partito dell'onestà, l'unico, contro la corruzione, Il pool di Milano, seppure strabico verso la sinistra, era un punto di riferimento. Gli stessi dirigenti di allora hanno votato il Lodo Alfano, una legge miserabile che neppure il Duce avrebbe voluto. Per cosa? Per evitare la condanna per corruzione a Berlusconi, non una condanna per motivi politici, ma una per soldi, per dei miserabil soldi.

 

Forse ho sbagliato tutto, come i miei dirimpettai di Avanguardia Operaia e di Lotta Continua che, comunque, hanno il mio rispetto. Credevamo in un'Italia migliore, ognuno a modo suo. Ho imparato, a mie spese, che l'italiano è un popolo opportunista a cui fa difetto la memoria." Alessio

 

 

http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=767392

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Riporto quanto ebbi a postare sul forum di AN, all'indomani della famosa visita di Fini in Israele e delle sue dichiarazioni di condanna dell'antisemitismo fascista:

 

"Da sempre simpatizzante ed elettore del MSI prima e di AN poi, dal 2002 tesserato, grazie a Fini ed alla famiglia Tricoli, che sono riusciti a vincere la mia istintiva ritrosia ad un impegno politico che andasse oltre il semplice sostegno elettorale, intendo esprimere il mio pieno ed incondizionato sostegno alle scelte politiche di Fini (tutte in generale, ma, in questo momento, mi riferisco, in particolare, alle ultime prese di posizione in tema di voto agli stranieri, giudizio sul fascismo, rifiuto dell'antisemitismo, non solo, ma pieno appoggio nei confronti dello Stato e del Popolo di Israele); le scelte di Fini sono, in primo luogo, GIUSTE ed, in secondo luogo, determinanti per il conseguimento della vittoria delle destre in Italia ed in Europa; chi vorrebbe perseguire le idee barbare ed i disastrosi risultati elettorali (in termini di rapporto elettori/eletti) di Jean Marie Le Pen vada pure via: non sarà rimpianto.

Ricordando le meravigliose serate tricolori, trascorse con mio padre, qui a Palermo, in Piazza Politeama, ad ascoltare, in mezzo ad una immensa folla plaudente ed entusiasta, i comizi di Giorgio Almirante (mi riferisco, in particolare, a quelli degli anni 1971/1972), sono sicuro di non tradirne le idee, nel collocarmi a fianco di Gianfranco Fini, Suo degnissimo erede."

 

Quanto sopra, rappresenta il mio pensiero; in particolare, non ho nulla da spartire con una destra nostalgica e perdente, direi, per scelta masochistica, che, in effetti, è vicina alle analoghe fazioni estremiste del versante opposto, per le quali è importante, come dire, "partecipare" e non "vincere" e non incidere in nulla, quindi, nel governo di un popolo.

 

 

P:S: Il libro "Autobiografia di un fucilatore" è tra i più cari che ho nella mia biblioteca!

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Io credo che uno Stato non possa tollerare dei contropoteri occulti al suo interno, non possa abdicare al principio di Autorità, altrimenti è finito.

si suppone, quindi, che Chiesa e Grande Industria siano state delle invenzioni Komuniste per screditare l'essere "duro e puro" del regime. così, ad esempio, i patti lateranensi sono stati firmati da Palmiro e non dal Duce :asd:

 

Le truppe di occupazione americane sono ancora qui dopo più di sessant'anni dalla fine della guerra.

mi ricorda una canzone dei Malnatt... :asd:

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Di certo a lungo andare una società gestita come quella di oggi, ovvero senza uno spirito comune e dei valori/esempi genuini ai quali aggrapparsi e farsi guidare, continuerà a sbandare tristemente a destra e sinistra cercando di evitare di andare a sbattere contro il guardrail. Se gli italiani non imparano a governarsi in modo decente in Italia in futuro arriveranno altri dittatori.

 

Una domanda: secondo voi la democrazia esiste o è un'utopia?

 

Secondo me la democrazia esiste ma altrove, purtroppo non in Italia di sicuro per molti molti anni!

Confido che gli immigrati, oltre a diventare a far parte viva della società italiana, ci guariscano. Portando il buon senso, la credibilità e la solidità morale che all'Italia di oggi manca.

Modificato da Hicks
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Confido che gli immigrati, oltre a diventare a far parte viva della società italiana, ci guariscano. Portando il buon senso, la credibilità e la solidità morale che all'Italia di oggi manca.

e come? non sono mica immigrati francesi, inglesi o israeliani. sono, immigrati di paesi dove il concetto di democrazia non sanno manco cosa è.

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e come? non sono mica immigrati francesi, inglesi o israeliani. sono, immigrati di paesi dove il concetto di democrazia non sanno manco cosa è.

Io non parlo di democrazia ma di civiltà: quando un tribunale italiano offrì dei soldi ai dei genitori immigrati per l'uccisione di loro figlio da parte di 2 italiani (padre e figlio) in modo barbaro e vigliacco per un pacchetto di biscotti questi giustamente si INDIGNANO!

E noi dovremmo vergognarci profondamente ad averglieli proposti: barattare la giustizia per la vita di un ragazzo a un pugno di soldi maledetti. E' la prassi si lo so ma è una cosa indegna di un paese civile.

 

La civiltà è fatta di valori e noi li abbiamo volutamente dimenticati per il bieco egoismo personale partendo dai livelli più alti di potere in giù! Il nostro male non è ne il fascismo ne il comunismo.

 

Di certo i genitori di quel ragazzo non navigano nell'oro anzi! Comunque essi rifiutarono quei soldi preferendo che giustizia fosse fatta verso gli assassini di loro figlio. Mi dispiace ammetterlo ma so che l'italia li deluderà profondamente!

 

Quindi si, spero che gli immigrati portino un po di luce nel nostro paese perchè la nostra si è spenta più di 60 anni fa!

Modificato da Hicks
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Confido che gli immigrati, oltre a diventare a far parte viva della società italiana, ci guariscano. Portando il buon senso, la credibilità e la solidità morale che all'Italia di oggi manca.
:thumbdown:

 

Mi sà che dovresti afre un tour fuori dall'Italia per conoscere le realtà da dove vengono la maggioranza degl'immigrati: al limite possono accuire il processo che è in corso! In questo senso, sicuramente faranno parte viva della società italiana e del suo sgretolamento!

 

Niente da fare! Quoto 100% la lettera in apertura 3D...

 

Ad oggi abbiamo uno stato debole per un popolo debole e le affermazione come quella di Jicks non fanno che dimostrarlo!!!!

 

Non perché stranieri non abbiano il diritto di vivere fra noi (bastando integrarsi alla nostra società e non vice-versa), ma perché dovremmo dire l'opposto! Dovremmo essere noi a portare l'esempio di civiltà al mondo, considerando le nostre origini!

Modificato da Unholy
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Io non parlo di democrazia ma di civiltà

ribadisco che stai parlando senza sapere quello che dici... pensi davvero che un immigrato proveniente da un paese dove infibulano le donne o le prendono a sassate (quindi africa e paesi musulmani) possa davvero apportarci qualcosa sul piano della "civiltà"???? ma non diciamo sciocchezze dai!!!

 

per giunta, l'esempio da te citato è fuori luogo: padre e figlio sono stati condannati ed in tutti i paesi del mondo esiste un risarcimento per le vittime!

 

cmq, basta Off-Topic!

Modificato da vorthex
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:thumbdown:

 

Mi sà che dovresti afre un tour fuori dall'Italia per conoscere le realtà da dove vengono la maggioranza degl'immigrati: al limite possono accuire il processo che è in corso! In questo senso, sicuramente faranno parte viva della società italiana e del suo sgretolamento!

 

Niente da fare! Quoto 100% la lettera in apertura 3D...

 

Ad oggi abbiamo uno stato debole per un popolo debole e le affermazione come quella di Jicks non fanno che dimostrarlo!!!!

 

Non perché stranieri non abbiano il diritto di vivere fra noi (bastando integrarsi alla nostra società e non vice-versa), ma perché dovremmo dire l'opposto! Dovremmo essere noi a portare l'esempio di civiltà al mondo, considerando le nostre origini!

Ti capisco Unholy ma la nostra società purtroppo non è più quella di allora ne tantomeno la Guida. In tanti anni di relativismo ed egoismo ci stiamo sempre più perdendo, perdendo il senso di nazione. L'Italia è debole perchè non per colpa degli immigrati ma perche non vuole riconoscere il passato in modo obiettivo (tradizioni, le cose giuste, quelle sbagliate, gli eroi, antieroi).

 

Il problema dell'Italia siamo noi non loro e finchè non impariamo a gestire noi non impareremo a gestire loro.

 

Non dico che tutti gli stranieri che vengono in Italia vengono per integrarsi ma molti vengono per costruirsi un futuro, con la loro famiglia, magari un giorno apriranno un azienda e assumeranno altri italiani contribuendo alla vita del paese.

Se queste persone ameranno il nostro paese come molti di noi non sanno più fare... be allora li aspetto a braccia aperte!

 

 

PS D'altra parte ci sono molti italiani a cui toglierei volentieri la cittadinanza italiana!

 

@Vorthex Solo per precisare: il mio dubbio è che scontino fino in fondo quella pena.

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l'Italia sarà debole fin tanto che il popolo italiano non si riconoscerà come tale, ma essendo mancata, nella nostra storia, una monarchia davvero nazionale (con grande gioia del papa), sarà un processo molto lungo e dall'esito incerto.

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Ti capisco Unholy ma la nostra società purtroppo non è più quella di allora ne tantomeno la Guida. In tanti anni di relativismo ed egoismo ci stiamo sempre più perdendo, perdendo il senso di nazione. L'Italia è debole perchè non per colpa degli immigrati ma perche non vuole riconoscere il passato in modo obiettivo (tradizioni, le cose giuste, quelle sbagliate, gli eroi, antieroi).

 

Il problema dell'Italia siamo noi non loro e finchè non impariamo a gestire noi non impareremo a gestire loro.

 

Non dico che tutti gli stranieri che vengono in Italia vengono per integrarsi ma molti vengono per costruirsi un futuro, con la loro famiglia, magari un giorno apriranno un azienda e assumeranno altri italiani contribuendo alla vita del paese.

Se queste persone ameranno il nostro paese come molti di noi non sanno più fare... be allora li aspetto a braccia aperte!

PS D'altra parte ci sono molti italiani a cui toglierei volentieri la cittadinanza italiana!

 

@Vorthex Solo per precisare: il mio dubbio è che scontino fino in fondo quella pena.

Guarda Hicks, si discute molto di ciò nell'altra discussione ("La sinistra e l'integralismo islamico"); altre nazioni, da molto più tempo e con masse di immigrati ben più rilevanti delle nostre, stanno facendo questa esperienza che, fino a qualche tempo fa, poteva, in una qualche misura, portare a quanto tu affermi (da me evidenziato in grassetto); ora, però, la situazione è decisamente cambiata ed in peggio e penso che ci vorrà del tempo, molto tempo, prima che si possa (ri)stabilire (se ciò avverrà) una forma di equilibrata convivenza tra nativi europei ed immigrati, in particolare, di religione musulmana.

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Guarda Hicks, si discute molto di ciò nell'altra discussione ("La sinistra e l'integralismo islamico"); altre nazioni, da molto più tempo e con masse di immigrati ben più rilevanti delle nostre, stanno facendo questa esperienza che, fino a qualche tempo fa, poteva, in una qualche misura, portare a quanto tu affermi (da me evidenziato in grassetto); ora, però, la situazione è decisamente cambiata ed in peggio e penso che ci vorrà del tempo, molto tempo, prima che si possa (ri)stabilire (se ciò avverrà) una forma di equilibrata convivenza tra nativi europei ed immigrati, in particolare, di religione musulmana.

Grazie per l'indicazione e delle informazioni. Onde evitare di andare OT seguirò questo aspetto dell'integrezione/società nella discussione che hai indicato.

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quoto la lettera al 100 % prima di Berlusconi la destra italiana era rappresentata gloriosamente dal MSI, era una cosa seria, ora grazie a Fini è inqualificabile quello che è diventato il partito erede...

è triste tutto ciò...

 

Pensate davvero che sotto Almirante si votata a favore dei delinquenti, delle cosche, o che si votasse per le immunità?

o che Gasparri diventasse un alto membro del partito? (per dirne uno)

Modificato da Leviathan
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quoto la lettera al 100 % prima di Berlusconi la destra italiana era rappresentata gloriosamente dal MSI, era una cosa seria, ora grazie a Fini è inqualificabile quello che è diventato il partito erede...

è triste tutto ciò...

 

Pensate davvero che sotto Almirante si votata a favore dei delinquenti, delle cosche, o che si votasse per le immunità?

o che Gasparri diventasse un alto membro del partito? (per dirne uno)

Che era una cosa seria non lo metto in dubbio, ma valeva 0 (ZERO), ora governa l'Italia!

 

Allora la destra faceva comodo SOLO alla sinistra, perché era esclusa la possibilità che andasse al potere!

 

Solo qualcuno di sinistra, eventualmente travestito da uomo di destra, può rimpiangere ciò!

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Questo ragazzo non se la deve prendere, in fondo questa maggioranza non è realmente un partito di destra, ma un miscuglio di qualche ex comunista e per la maggior parte ex PSI e DC ... diciamo che la vera destra in Italia si è estinta ...

Modificato da typhoon
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ahimè, quoto Typhoon. Se quella era destra, pur con i suoi difetti e i suoi problemi, definire 'destra', in senso storico o anche solo europeo quella attuale, diventa difficile.

 

Oppure ci si rifugia nel nostalgico, come nella Destra di Storace e della Mussolini, che come giustamente dice Picpus resteranno a fare le bandiere, ma non a governare. Un po come i vari partiti comunisti dall'altra parte dello schieramento.

Modificato da madmike
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Diciamo che i due maggiori partiti sono accrocco di individui dalle più disparate provenienze: uno più stabile (PdL) ed uno un po meno(PD). Ma questo non è l'argomento principale della discussione.

 

Il tema principale è che come Alessio non ci si sente traditi dagli ideali ma dagli italiani che promisero di difenderli e rappresentarli, destra o sinistra che siano. Coloro che fecero dei sacrifici negli anni 70, oggi giustamente si sentono ex!

 

E' vero Picpus, ora Fini è al potere, un potere che non avrebbe mai raggiunto la dov'era ma se fosse rimasto nell'MSI sarebbe stato un uomo integro. L'integrità, l'incorrutibilita dello spirito, la fedeltà, la fiducia e l'onore hanno un valore che non si quantifica con il denaro/potere ma dalla forza di coloro che vedeno in te una guida, un leader, uno che non li abbandonerà e di conseguenza questi ti seguiranno ovunque.

 

I valori e gli ideali sono un punto di riferimento stabile, come un nord magnetico, se però il capitano della nave decide di abbandonare la rotta seguendo il canto delle sirene non lamentiamoci se ci si perde nei mari o ci si ferma su di uno spuntone di roccia.

 

 

@Typhoon la vera destra non si è estinta, c'è ancora ma è stata abbandonata dall'unico vero leader che aveva perdendo di molto in spessore e forza politica, sbandando incapaci di leggere una bussola. Penso che questo sarà anche il destino anche della Sinistra vera a breve.

 

Ormai i partiti più radicali e legati a degli ideali storici sono destinati a morire, lasciando spazio a nuovi partiti più concreti e pragmatici (Lega e IDV).

Modificato da Hicks
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Sono d'accordo, Hicks, con due precisazioni:

 

- Gianfranco Fini e', ad oggi, l'unico uomo politico italiano che possa realmente definirsi 'di destra', intendendo per destra un non-fascista (o post-fascista) e un conservatore. Questo senza dimenticare che la destra, nella sua accezione storica, e' sempre stata (in Europa, ma anche negli USA) popolare. Fini mi pare l'unico che concilia severità a buonsenso. Mi pare davvero una delle poche voci critiche del PDL.

 

- e' altrettanto vero che i partiti 'pragmatici' sono, ad oggi, quelli che vanno per la maggiore (FI in primis).

Però poi non meravigliamoci se il senso 'sociale' della politica va a scemare, con tutto quello che ne consegue e che vediamo quotidianamente. Il pragmatismo, se non ben gestito (il che, a livello macro, e' praticamente impossibile) sfocia nel campanilismo (Lega o Lega Sud-Lombardi) o nel populismo (FI-IDV) seppure con modalità fra loro molto diverse.

 

I partiti 'classici' (PD, Comunisti, destra ecc ecc) sono infatti residuali di chi ha una concezione politica 'superata' rispetto ad oggi. Che poi questo sia un bene, e' tutto da verificarsi.

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...

- Gianfranco Fini e', ad oggi, l'unico uomo politico italiano che possa realmente definirsi 'di destra', intendendo per destra un non-fascista (o post-fascista) e un conservatore. Questo senza dimenticare che la destra, nella sua accezione storica, e' sempre stata (in Europa, ma anche negli USA) popolare. Fini mi pare l'unico che concilia severità a buonsenso. Mi pare davvero una delle poche voci critiche del PDL.

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Straquoto Madmike (e la cosa mi preoccupa!)! :asd:

 

Peraltro, a chi loda senza riserve la Destra del bel tempo passato (che io votavo e sostenevo), avrei voluto vederla criticare le leggi razziali ed antisemite del fascismo e il suo leader andare in Israele a chiedere scusa al popolo ebreo!!! Questa, Hicks, è integrità al sommo livello!!!

 

Per quanto riguarda la fine dei partiti "ideologici" e l'avvento di partiti "tecnici", a mio parere è positivo ed è, comunque, una delle conseguenze del crollo del comunismo, la cui semplice esistenza, di per sé, bloccava inesorabilmente qualsiasi possibilità di affrontare i veri problemi della società, risolvendo tutto in scontro ideologico (comunque, spesso, tale tendenza persiste, per la presenza in politica di un congruo numero di inconsolabili orfani di quella perniciosa barbara paraideologia!).

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Ospite iscandar
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Straquoto Madmike (e la cosa mi preoccupa!)! :asd: ...

 

basta che non fai come terza posizione che è andata così a destra che è finita a sinistra.

 

una cosa la devo dire io da ragazzo di sinistra, che andava al Politeama a gridare "Almirante boia", ho sempre ammirato il politico Almirante che consideravo un Grande, poi Donna Assunta è troppo simpatica.

 

devo dire che Fini mi piace, anche perchè è l'unico a cui sento fare dei discorsi per il sociale che hanno una logica, dato che la sinistra l'ho abbandonata per sua scomparsa, purtroppo mi è rimasta la fissa per il sociale e l'unico partito, per adesso, a mio avviso, che fa una politica per il sociale è AN.

 

berlusca per me è un populista che va messo nello stesso sacco con orlando.

Modificato da iscandar
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Straquoto Madmike (e la cosa mi preoccupa!)! :asd:

 

Peraltro, a chi loda senza riserve la Destra del bel tempo passato (che io votavo e sostenevo), avrei voluto vederla criticare le leggi razziali ed antisemite del fascismo e il suo leader andare in Israele a chiedere scusa al popolo ebreo!!! Questa, Hicks, è integrità al sommo livello!!!

 

Per quanto riguarda la fine dei partiti "ideologici" e l'avvento di partiti "tecnici", a mio parere è positivo ed è, comunque, una delle conseguenze del crollo del comunismo, la cui semplice esistenza, di per sé, bloccava inesorabilmente qualsiasi possibilità di affrontare i veri problemi della società, risolvendo tutto in scontro ideologico (comunque, spesso, tale tendenza persiste, per la presenza in politica di un congruo numero di inconsolabili orfani di quella perniciosa barbara paraideologia!).

Fini è di certo una figura di spicco nel centro-destra per solidità e serietà, mai detto il contrario, ma se ha raggiunto certi livelli è anche perchè qualcuno un tempo lo ha messo alla guida dell'MSI in quanto portavoce di quegli ideali ai quali ha poi voltato le spalle con il partito. Non si può negare questo.

Chiedere scusa per l'offesa al popolo d'Israele più che integrità la chiamerei maturità e intelligenza di un uomo(Gianfranco Fini) nell'ammissione pubblica di un errore storico (cosa che altre fazioni politiche non hanno mai fatto).

 

In merito ai partiti tecnici, penso che gli italiani siano stufi di vedere che problemi odierni finiscano sempre in diatribe di ieri e l'altro ieri, quindi se questi (relativamente)nuove forze politiche (Lega e IDV) servono a migliorare la qualità politica ben vengano purchè non siano formate quei politici che si vedono in parlamento dalla prima repubblica. Spero che un giorno Fini abbia in mano le redini del PDL dove sicuramente farà bene(meglio di B.) ma avrà un compito tutt'altro che facile visto molti discutibili elementi all'interno del partito stesso.

Modificato da Hicks
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basta che non fai come terza posizione che è andata così a destra che è finita a sinistra.

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Per me questo rischio non c'è e non c'è mai stato neanche in passato!

 

Peraltro, prescindendo dal giudizio storico globale sul fascismo (negativo e, anche in ciò, mi trovo in piena sintonia con Fini), negli ambienti della destra estrema (come in quelli della sinistra estrema ed a volte anche non estrema) circola, abbondantemente, quella che è la più nefasta e abominevole forma di depravazione e perversione dell'animo umano, che prende il nome di antisemitismo e ciò, per me, costituisce un motivo ostativo assoluto!!!

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Alla base del fascismo c'è il socialismo e come per il comunismo è un movimento che parte dal basso.

 

Le leggi razziali come l'ingresso nella IIGM furono, secondo me, i più grandi errori del fascismo che ne segnarono la fine e la fine di un'epoca che portò l'Italia ad un apice e successivamente un abisso.

 

E' sbagliato però, secondo me, dire che fu tutto negativo e da buttare. Paradossalmente in quei 20 anni il paese ebbe uno sviluppo sotto ogni aspetto che non aveva mai avuto prima: sociale, sanitario, artistico, industriale, strutturale, scolastico, ecc... E' importante valutare le nostre opinioni in base alla situazione di allora: oggi è facile criticare ed etichettare ma fino al 1936 Mussolini fu un primo ministro ammirato, imitato e rispettato in tutto il mondo; Stati Uniti e Inghilterra compresi. Mussolini ripose sempre il massimo rispettò e obbedienza al Re V.E. III (un esempio è il fatto che in tutti i 20 anni di regime ad ogni audizioni con il sovrano egli si presentò sempre in abiti civili, mai militari).

 

Le leggi razziali, sebbene non abbia portato ai campi di concentramento o detenzione durante il regime(ovvero fino al 1943), rimangono un'offesa ingiustificata verso il popolo ebreo.

Modificato da Hicks
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E' sbagliato però, secondo me, dire che fu tutto negativo e da buttare.

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Non l'ho detto e non lo penso e, ritengo, sia questa anche l'opinione di Fini!

 

 

 

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Paradossalmente in quei 20 anni il paese ebbe uno sviluppo sotto ogni aspetto che aveva mai avuto prima: sociale, sanitario, artistico, industriale, strutturale, scolastico, ecc... E' importante valutare le nostre opinioni in base alla situazione di allora: oggi è facile criticare ed etichettare ma fino al 1936 Mussolini fu un primo ministro ammirato, imitato e rispettato in tutto il mondo; Stati Uniti e Inghilterra compresi.

...

Concordo!

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