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«Treni in ritardo? Paghino i ferrovieri»


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Dal Corriere.it

«Treni in ritardo? Paghino i ferrovieri» - Fa discutere la proposta svizzera: far ricadere gli oneri sulla retribuzione del personale. I sindacati: follia

Chiasso — Sta forse tra­ballando il mito della puntualità svizzera che so­prattutto nei treni è sempre stato un orgoglio della nazio­ne? Forse sì, se il presidente delle Ferrovie svizzere, Andre­as Meyer, ha deciso di correre ai ripari annunciando che gli eventuali ritardi ricadranno (beninteso, non come norma punitiva, ma come «gesto di responsabilizzazione») sulla retribuzione del personale. Il meccanismo, che si vorrebbe poi inserire nel contratto di la­voro, prevede che per ogni ri­tardo sia individuato il re­sponsabile e che l’onere rica­da non direttamente sul sin­golo, ma su tutta l’unità orga­nizzativa cui fa parte chi ha la colpa del ritardo. «Mi sembra un sistema francamente irrealizzabile», commenta il segretario lom­bardo della Fit-Cisl France­sco Ferrante, che spiega: «I ri­tardi dei treni, almeno qui da noi, sono dovuti quasi sem­pre alla congestione del traffi­co, all’usura dei materiali, al­la mancanza di manutenzio­ne o a guasti. Tutto questo non può certamente ricadere sul personale». Per Ferrante solo nel caso, peraltro raro, di ritardata presentazione al tre­no del personale preposto, sa­rebbe possibile individuare responsabilità specifiche. «E poi - conclude Ferrante - co­munque, non è possibile far ricadere le colpe di un singo­lo sull’intera struttura cui ap­partiene».

 

L’ipotesi prospettata da Meyer sta facendo discutere anche in Svizzera, dove le Fer­rovie sono alle prese con di­versi altri problemi. Per esem­pio devono fare i conti con un costante calo delle entrate che a dicembre, in coinciden­za con il nuovo orario, porte­rà a un aumento del prezzo del biglietto e degli abbona­menti, che da anni non subi­scono ritocchi. Si avvia invece verso una soluzione la vicenda dei treni Cisalpino che collegano la Svizzera con Milano. Arrive­ranno entro un mese i nuovi convogli Etr 610 a assetto va­riabile. I ritardi nella conse­gna ricadranno economica­mente sul costruttore Alstrom che, oltre alla penale prevista (90 milioni di fran­chi svizzeri, pari a 60 milioni circa di euro) dovrà accollar­si altro 10 milioni di euro per il pagamento dei treni sostitu­tivi che nel frattempo è stato necessario noleggiare.

 

Ma se sull'asse del Sempione la si­tuazione si è sbloccata, sulla linea del San Gottardo resta­no in attesa di soluzione pro­blemi tecnici per cui i nuovi convo­gli non potranno esservi instradati presto. Sulla linea Milano-Zurigo, in­somma, la soffe­renza dei treni Ci­salpino continua, anche se i nuovi Etr 610 sembrano avere ottenuto il beneplacito del vertice delle Ferro­vie federali svizze­re. In un'intervi­sta, annunciando l'entrata in servi­zio di tre nuovi tre­ni, il presidente Meyer ne ha dichiarato l'affidabilità, an­che se con la riserva di decide­re il numero dei nuovi convo­gli Cisalpino da utilizzare quando entrerà in vigore il nuovo orario, a dicembre. Nei mesi scorsi per porre fine a ritardi costanti sulla linea Basilea-Milano via Lötsch­berg era stata invece bloccata la circolazione dei vecchi tre­ni ad assetto variabile Etr 470, sostituiti da locomotive e vetture delle FFS.

 

Vittore De Carli

 

Penso che sia una buona proposta che anche in Italia darebbe i suoi risultati sempre che la causa non sia un guasto al mezzo o linea.

 

Mi ricorda una legge applicata a "quando in Italia i treni arrivavano in orario"!

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