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Domani è il 4 luglio, festa dell'indipendenza USA, attacco nucleare coreano?


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Mah, Sergio Romano e Sili dicono che i Paesi Europei- GB esclusa, forse- "evitano i rischi" mentre gli USA soprattutto con i repubblicani, ma pure con i democratici (meno) tendono ad assumersi rischi in prima persona. C'è la possibilità che in caso di aggressione inequivocabile i Paesi Euroopei siano tentati di trovare una soluzione politica come le sanzioni o poco più, mentre gli USA con ogni probabilità reagirebbero militarmente di loro iniziativa. Certamente le voci di chi direbbe che non vale la pena affannarsi per Seul non mancherebbero, anche perchè le consegguenze sull'economia mondiale non sarebbero quasi certamente indolori.

E' possibile che già da qualche tempo lo Stato Maggiore USA stia predisponendo piani dettagliati per il da farsi, ma non poi certo.

Pensate che prima del 1939 stavano approntando piani contro la GB (war plan red) mentre non avevano nulla da cui partire per una guerra contro la Germania

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Il war plan red fa parte un insieme di piani "di massima" elaborati fra il 1920 ed il 1930- poi più o meno periodicamente aggiornati- su eventuali conflitti contro diversi Paesi. top secret fino agli anni '70, sono diventati prima "di straforo", poi pubblicamente di dominio pubblico, quando l'evoluzione della situazione geopolitica e della tecnologia militare li avevano resi in pratica obsoleti. Dopo la Prima guerra mondiale il Comando USA fu modificato, e fu seguita la "moda" lanciata nel secolo XIX dagli stati maggiori di Germania ed AustriaUngheria di elaborare piani dettagliati- in tempo di pace- praticamente su quasi tutto, a prescindere che con il Paese "bersaglio" si fosse in buoni o cattivi rapporti, piani che poi sarebbero stati seguiti senza ndugi una volta scoppiate le ostilità.

GLI USA in questi studi strategici erano indicati come "i blu" ed i varii nemici avevano altri colori; la GB erano i red, i giapponesi orange, la russia purple.

In pratica erano stati considerati potenziali nemici Gran Bretagna (territorio del Canada) , Francia, Spagna, Portogallo, Brasile, Russia, Messico, Islanda,Uno dei paesi caraibici, un qualunque stato centroamericano, Giappone, Cina,India, australia, Nuova zelanda e anche se solo di sfuggita la Germania(!). Stranamente pare non rientrassero Italia, Paesi Scandinavi e Grecia.

Ufficialmente questi piani erano una sorta di esercizio per gli ufficiali dello stato Maggiore, ma non mancano storici che affermano come almeno il war plan red --l'invasione del Canada- foosse molto più di un semplice gioco e almeno per qualche tempo venisse considerato come scenario altamente probabile...

Ecco perchè penso che lo Stato maggiore USA avrà senz'altro un piano già pronto in caso di aggressione aperta da parte nordocoreana

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Ecco perchè penso che lo Stato maggiore USA avrà senz'altro un piano già pronto in caso di aggressione aperta da parte nordocoreana

 

Si ma i piani di oggi sono molto flessibili e dettagliati e danno in mano ai militari e all'autorità politica un grandissimo numero di opzioni a seconda delle diverse situazioni.

 

Resta il fatto che se venissero toccati la RoK o il Giappone gli USA sarebbero obbligati ad intervenire per via dei trattati di amiciza e di alleanza con questi paesi, senza dimenticare che difficilmente i molti militari a stelle e strisce presenti in questi paesi rimarrebbero incolumi in caso di un first strike nordkoreano.

 

Rimane il fatto che il giappone è quasi al sicuro, daltronde si tratta probabilmente del paese meglio fornito di dispositivi ABM e antimissile pluristratificati rispetto alla dimensione del terriorio, e stanno puntando sempre più a potenziare tutto l'apparato, il pericolo più grosso continua sempre a correrlo l'area metropolitana di seoul-inchon che è perfettamente a tiro di tutto quello che hanno i nordkoreani, artiglieria compresa.

 

Però, non dimentichiamolo, saranno anche fuori dal mondo ma il loro obbiettivo è rimanere al potere e mantenere quell'orribile regime a tempo indefinito, di conseguenza non faranno mai qualcosa in grado di farli distruggere.

 

La lezione l'hanno imparata quasi sessant'anni fa.

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Il primo intervento americano sarebbe rappresentato senz'altro dalla settima flotta, già presente nell'area, coaudivata a stretto giro dalle forze dell'USAF presenti in Alaska e aleutine, tra cui i raptor, e dall'aviazione strategica.

 

In contemporanea penso verrebbero attivati un primo dispiegamento di carattere difensivo nella penisola Koreana, sul modello desert shield per intenderci, e tutte le misure diplomatiche atte ad arrivare ad una posizione comune in sede ONU sulle misure da prendere contro quel paese.

 

In caso si verificasse un attacco con WMD contro gli alleati o, peggio, contro il territorio americano si prospetterebbero conseguenze senz'altro più gravi e imprevedibili anche se l'evoluzione dei tempi mi fa sperare che ci sia spazio per altro che il mero "occhio per occhio" anche in un caso gravissimo come questo visto che, daltronde, il popolo nordkoreano è già vittima da 60 anni come, se non peggio, di un eventuale paese aggredito.

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