Vai al contenuto

Scomparso aereo Air France


gobbomaledetto

Messaggi raccomandati

  • 5 mesi dopo...

Tratto da Dedalo news, sulla tragedia del volo Air France 447:

 

http://www.dedalonews.it/it/index.php/03/2...sa-di-conferma/

 

Secondo me siamo al limite dell'assurdo, perchè implicherebbe che il pilota avrebbe tenuto una condotta irresponsabile andando in mezzo alla tempesta di proposito per poter arrivare a Parigi, invece che aggirarla perché ciò probabilmente avrebbe comportato l'atterraggio a Bordeaux o altrove per mancanza di carburante.

 

In particolare cito:

 

"Secondo Der Spiegel il piano di volo sarebbe stato finalizzato per lo scalo di Bordeaux, salvo poi creare un virtuale dirottamento sull’alternato di Parigi, destinazione reale del volo. In sostanza -sostiene l’articolo, confrontando il peso massimo al decollo e il carico utile - si sarebbe trattato di un "trucco" («trick», scrive lo Spiegel) per raggiungere la capitale francese «senza scendere al di sotto delle riserve minimi legali di cherosene», accorciando il volo di alcune centinaia di chilometri. "

 

A tale proposito, qualcuno mi sa dire se è veramente possibile che un volo denominato "Rio de Janeiro - Parigi" possa essere pianificato con arrivo a Bordeaux invece che a Parigi, per poter imbarcare meno carburante?

Trucchi di questo tipo, se fatti davvero, sono roba da criminali....

Modificato da Veltro_pg
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...
  • 1 mese dopo...

Ci sono novità, la fonte è Reuters

 

PARIGI (Reuters) - E' stata individuata l'area in cui sono situate le "scatole nere" dell'aereo Air France precipitato nel 2009 sull'Oceano Atlantico, provocando la morte di 228 persone: lo hanno annunciato oggi le autorità francesi che indagano sul disastro.

 

Il Bea, l'Ufficio per le inchieste e le analisi sull'Aviazione civile francese, ha detto che la svolta è arrivata dopo un'ulteriore analisi dei dati sonar.

 

"Il bea ha appreso ieri... che i registratori delle scatole nere sono stati individuati dal ministero della Difesa grazie ai dati della prima fase dell'indagine, ed è stato istituito l'ulteriore perimetro per le ricerche", ha detto una portavoce del Bea.

 

Due sofisticate navi-recupero, usando sottomarini miniaturizzati, stavano perlustrando un'area di 3.000 km quadrati per cercare di localizzare i registratori di volo dell'Airbus A330. Secondo la radio France Info ora l'area di ricerca è stata ridotta a 3-5 km quadrati.

 

Il volo Rio-Parigi precipitò il primo giugno 2009 durante una tempesta sull'Atlantico.

 

-- Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Mi sembra una buona notizia questa del ritrovamento dell'aereo francese inabissatosi lo scorso anno portando con se più di 200 persone.

Certo che senza l'uso dei sottomarini miniaturizzati l'impresa sarebbe stata impossibile.

Legolas, se si avessero delle immagini del relitto? forse è ancora presto per organizzare il recupero!

Link al commento
Condividi su altri siti

Temo che a questo punto delle operazioni, si sia ridotto lo spazio da scandagliare a pochi chilometri quadrati e niente più. Se trovassero le scatole nere, e da queste dovesse risultare un quadro poco chiaro della situazione, credo che si azzarderebbero anche ad organizzare un'operazione di recupero di parte del relitto. Ma anche se dalle scatole nere si capissero le cause del disastro, per le salme delle vittime, temo non vi sia una prospettiva di recupero, pultroppo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Certo è che se si cominciassero ad inviare via data-link certi dati problemi del genere potrebbero essere risolti!

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 1 mese dopo...

E' finita! Un anno fa non si riusci a capire perchè un aereo con 228 persone a bordo si inabissò... a distanza di un anno esatto non se ne sa ancora la causa e forse non si saprà mai. Le scatole nere hanno emesso il loro segnale di localizzazione per 45 giorni dopo la sciagura ma non sono state localizzate in tempo e quindi nemmeno recuperate.

 

Incidente Air France: terminate senza esito le ricerche

Hanno avuto termine oggi con un ennesimo fallimento le ricerche del relitto dell’Airbus di Air France caduto nell’Atlantico. Lo ha annunciato ieri a Parigi Alain Guilldou, del BEA (Bureau d’Enquêtes et d’Analyses), senza esprimersi sulla possibilità di ulteriori ricerche dei registratori di volo. Le operazioni della terza fase di ricerca, iniziate il 2 aprile , hanno avuto un costo di 15 milioni di dollari. La notizia è stata accolta con indignazione dall’associazione delle vittime dell’incidente.

Fonte DedaloNews

 

Certo è che se si cominciassero ad inviare via data-link certi dati problemi del genere potrebbero essere risolti!

Proposi un idea simile tempo fa (post). In casi estremi come questo una soluzione del genere sarebbe una manna. Comunque Tuccio sembra che qualcuno ci stia pensando finalmente. Come riporta l'articolo AF447 un anno dopo del sito ManualediVolo.it

 

[...]

Sulla base di queste informazioni, la BEA ha già pubblicato due rapporti preliminari che si concludono con una serie di raccomandazioni incentrate essenzialmente su due punti: il miglioramento del sistema di raccolta dei dati di volo e lo studio più approfondito dei fenomeni meteorologici ad alta quota.

 

In particolare, per quello che riguarda le scatole nere, la BEA ha raccomandato alle ditte costruttrici e agli enti tecnici di certificazione di:

 

* prolungare a 90 giorni il periodo di trasmissione del segnale di localizzazione;

* rendere obbligatorio sui voli transoceanici un localizzatore supplementare in bassa frequenza;

* mettere allo studio dei registratori di dati eiettabili e galleggianti;

* ampliare il servizio di trasmissione dei dati in tempo reale tramite data-link satellitare.

 

Sul fronte degli studi meteorologici si raccomanda invece di:

 

* condurre nuovi studi sulla composizione e la dinamica delle masse d'aria instabili ad alta quota;

* rivedere, in funzione dei risultati di questi studi, i criteri di certificazione degli aerei, con particolare riferimento ai sistemi di misurazione dei dati primari di volo, come le sonde di misurazione della velocità.

[...]

Modificato da Hicks
Link al commento
Condividi su altri siti

Attualmente già molte compagnie usano l'ACARS, un data link per scambiare dati di volo, tempi di volo e comunicazioni interne di compagnia con gli equipaggi, Eurocontrol ed ENAV stanno collaborando allo sviluppo dell'ADS (Automatic Dependent System) nell'ambito del progetto SES (Single European Sky), la realizzazione è prevista nel 2015.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 mesi dopo...

arrivo molto in ritardo (più di un anno).... :ph34r:

quando successe il disastro lavoravo ancora "sugli aerei" e ricordo bene che pochi giorni dopo, per ogni macchina che si fermava in check Airbus RACCOMANDAVA (obbligava...) la sostituzione dei 3 pitot! e badate che io lavoravo sui 320family, ciò significa che il problema era esteso a tutti i prodotti della casa!

tra l'altro poco tempo prima si era verificato un altro problema con il quick-disconnect degli stessi pitot, che aveva portato a una falsa indicazione di velocità con conseguente overspeed!

 

per quanto riguarda l'ULB dei DFDR e CVR, i controlli di routine chiedono di verificare la data di scadenza della batteria, e con uno strumento "ascoltarne" il segnale.

capirete bene che la durata dell'emissione dipende "da quanto è carica la batteria", e quindi 45 giorni mi sembrano anche un record :helpsmile:

Link al commento
Condividi su altri siti

arrivo molto in ritardo (più di un anno).... :ph34r:

quando successe il disastro lavoravo ancora "sugli aerei" e ricordo bene che pochi giorni dopo, per ogni macchina che si fermava in check Airbus RACCOMANDAVA (obbligava...) la sostituzione dei 3 pitot! e badate che io lavoravo sui 320family, ciò significa che il problema era esteso a tutti i prodotti della casa!

tra l'altro poco tempo prima si era verificato un altro problema con il quick-disconnect degli stessi pitot, che aveva portato a una falsa indicazione di velocità con conseguente overspeed!

 

per quanto riguarda l'ULB dei DFDR e CVR, i controlli di routine chiedono di verificare la data di scadenza della batteria, e con uno strumento "ascoltarne" il segnale.

capirete bene che la durata dell'emissione dipende "da quanto è carica la batteria", e quindi 45 giorni mi sembrano anche un record :helpsmile:

Incredibile dictu, 104G: sapevo della problematica che affliggeva i tubi di Pitot montati sugli Airbus; ma non ero a conoscenza dell'obbligo della sostituzione degli stessi, ad ogni sosta in check !!!

Ciò avvalora, vieppiù, la mia modesta e personale opinione, circa le cause che portarono, il 1 Giugno 2009, all'incidente occorso all’Airbus A330-200 dell' Air France: c'entra anche l'eccessiva velocità EFFETTIVA dell'aeromobile; velocità che i piloti NON avevano e NON potevano aver percepito.

Link al commento
Condividi su altri siti

aspetta, mi son spiegato molto male!

non ad ogni sosta, ma alle macchine che imbarcavano un certo P/N, alla prima sosta utile, venivano sostituiti con altri P/N e se non ricordo male di altri costruttori!

farlo ad ogni sosta sarebbe stato eccessivo dato che il prezzo unitario era di circa 13.000euri...

 

per quanto riguarda le cause dell'incidente in ambiente circolavano già dopo pochi mesi, e riguardano sempre la classica catena di eventi:

-aereo in crociera-comandante in turno di riposo-pilota "giovane" ai comandi-l'aereo entra in nube-falsa indicazione di velocità-eccessiva velocità di penetrazione-e l'aereo supera tutti i limiti strutturali :ph34r:

 

un messaggio dell'ACARS dava un ADIRU Fault, mentre probabilmente era l'unico dei 3 che funzionava correttamente...

Link al commento
Condividi su altri siti

aspetta, mi son spiegato molto male!

non ad ogni sosta, ma alle macchine che imbarcavano un certo P/N, alla prima sosta utile, venivano sostituiti con altri P/N e se non ricordo male di altri costruttori!

farlo ad ogni sosta sarebbe stato eccessivo dato che il prezzo unitario era di circa 13.000euri...

 

per quanto riguarda le cause dell'incidente in ambiente circolavano già dopo pochi mesi, e riguardano sempre la classica catena di eventi:

-aereo in crociera-comandante in turno di riposo-pilota "giovane" ai comandi-l'aereo entra in nube-falsa indicazione di velocità-eccessiva velocità di penetrazione-e l'aereo supera tutti i limiti strutturali :ph34r:

 

un messaggio dell'ACARS dava un ADIRU Fault, mentre probabilmente era l'unico dei 3 che funzionava correttamente...

Grazie per le tue ulteriori precisazioni, circa la sostituzione dei tubi di Pitot.

Concordo, poi, con te, circa la presenza di una pletora di cause e concause, che determinarono lo sciagurato incidente. Mi pare, peraltro, indubbio che un problema di eccessiva velocità EFFETTIVA dell'Airbus si sia verificato.

Perdonami una legittima mia curiosità: ma tu provieni dai ranghi dell'AMI e uscisti, quindi, da Pozzuoli, per caso, prima di diventare pilota di linea ???

Ciao; e grazie, in anticipo.

Link al commento
Condividi su altri siti

MA MAGARI :drool:

 

naaaa, tecnico elettro avonico su Md80 e A320...

 

un umile "manutentore" con le unghie sporche!

Da quanto ci hai spiegato "umile" manutentore ne sai ben più di noi di certi argomenti... sicuramente più di me. Quindi ti ringrazio per averci "dato la soluzione" di questo triste rebus (idem per l'incidente di Madrid). :adorazione:

Modificato da Hicks
Link al commento
Condividi su altri siti

Quindi se ho capito bene questo Airbus è andato in cedimento strutturale a causa di un malfunzionamento del tubo di Pitot.

Questi incidenti capitano tutti a Airfrance.

Link al commento
Condividi su altri siti

E chissa che c'entra Air France con un possibile difetto ai Pitot di aerei che sono in servizio in decine di compagnie aeree.

E poi quali sarebbero questi altri incidenti che capitano tutti alla compagnia di bandiera francese?

Evitiamo di banalizzare gli incivolo...

Link al commento
Condividi su altri siti

Io non banalizzo Airfrance, dico solo che sono abbastanza sfortunati.È successo l' incidente cel concorde e ne anche sparito un 'altro poco tempo fa,e non era di certo colpa loro.E poi gli incidenti capitano a tutti :-)

Modificato da topgun97
Link al commento
Condividi su altri siti

Ho visto un documentario ieri sera su discovery channel sul disastro aereo.

C'è una bella dose di sfiga nella vicenda, una serie di cose andate strote tutte nell'ordine giusto.

Fenomeno della soprafsuione dell'acqua, radar meteo ingannato da una tempoesta più piccola pazzatasi davanti a quella grande, sonde fuori uso insieme...

Link al commento
Condividi su altri siti

L’aereo è un mezzo di trasporto molto sicuro ed è per questo che spesso quando capitano gli incidenti è perché più cose, in una determinata sequenza, vanno storte.

E’ la cosiddetta catena degli eventi: sfortuna o fredda statistica, a seconda dei punti di vista, che su migliaia di aerei in volo ne porta alcuni verso l’incidente.

E’ l’analisi accurata di questi incidenti che porta a trovare sempre nuove misure per evitarli, anche i più anomali e rari come quello capitato all’A330 o quello di ormai 10 anni fa al Concorde di Air France.

Link al commento
Condividi su altri siti

Infatti hai ragione flaggy. Però è vero che si erano verificati alcuni incidenti minori precedentemente al disastro. Certi fatti bisogna saperli interpretare e tenerne conto. Le sonde di alcuni aerei si erano già ghiacciate in precedenza a causa dello stesso fenomeno di sopraffusione dell'acqua, ma le sonde nuove non furono montate in tempo utile per impedire l'incidente.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...