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Battaglia in Afghanistan: feriti tre parà italiani


SM79

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Herat (Afghanistan) - È salito a tre il bilancio dei paracadutisti italiani feriti oggi in conseguenza dello scontro a fuoco con postazioni di "insorgentI" talebani a due chilometri da Bala Morgab. Oltre al militare ferito ad un piede, un altro paracadutista ha riportato lievi ferite alla gamba sinistra per una scheggia mentre un altro militare italiano ha subito uno choc causato dall’esplosione ravvicinata da un razzo Rpg.

 

Tre soldati afghani morti Più pesante il bilancio per le pattuglie di militari afghani che prendevano parte all’operazione congiunta insieme agli italiani: tre soldati afghani sono morti, quattro sono rimasti feriti, mentre altri tre sono stati catturati dai guerriglieri talebani. Sono sei i militari afghani che risultano dispersi. Nel corso dell’operazione sono stati catturati cinque "insorti" ed altri 25 sono stati uccisi.

 

Mortai e lanciarazzi I parà del 185/o Reggimento "acquisizione obiettivi", che erano schierati nell’area, hanno subito individuato le postazioni dalle quali gli insorti stavano facendo fuoco ed hanno dato le indicazioni per poter effettuare il tiro con i mortai. Le postazioni nemiche sono state "immediatamente eliminate" dai paracadutisti del Reggimento Nembo. Durante la battaglia è stato anche chiesto l’intervento aereo dei velivoli della Nato, che c’è stato: non è chiaro se dei caccia abbiano bombardato i covi degli insorti, se siano intervenuti elicotteri d’attacco italiani Mangusta o se siano avvenute entrambe le cose.

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=354892

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salve

domanda i mortai erano quelli da 120 mm

 

Sì, erano mortai da 120 mm...

 

"Parà della Folgore, al fianco dei soldati afghani, sono andati a stanarli. I talebani li aspettavano al varco ed è scoppiata la battaglia. Tre militari italiani sono rimasti feriti, ma l’esercito afghano ha perso tre uomini. Altri sei risultano dispersi e tre sono stati catturati dai tagliagole islamici. Le postazioni talebane sono state spazzate via. Gli insorti hanno lasciato 25 cadaveri sul terreno e 5 miliziani sono stati fatti prigionieri. La battaglia è iniziata ieri all’alba a due chilometri dalla base avanzata di Bala Murghab. Il fortino più a nord del settore occidentale dell’Afghanistan comandato dal generale Rosario Castellano.

«Fra le sei e le sette del mattino, piena notte in Italia, è stata attaccata la colonna dell’esercito afghano che precedeva i paracadutisti del 183° reggimento Nembo» racconta il maggiore Marco Amoriello, portavoce del contingente italiano a Herat. L’operazione congiunta puntava a stanare i talebani in una valle a due chilometri dalla base di Bala Murghab nella provincia di Badghis. In tutto 130 uomini pronti a combattere. I talebani li aspettavano e si sono trincerati in due postazioni fisse ed elevate. Quando gli afghani sono giunti a tiro si è scatenato un fuoco d’inferno. Non solo fucili mitragliatori kalashnikov, ma lanciarazzi Rpg e qualche mortaio.

«Lo scontro è durato circa un’ora» spiega il maggiore Amoriello. I ragazzi del Nembo hanno tenuto duro sparando una valanga di colpi. Il primo ferito è un parà che stava scendendo dal mezzo blindato Lince per prendere posizione. Un proiettile lo ha colpito a un piede, ma è fuori pericolo. Un razzo Rpg, lanciato a spalla dai talebani, è esploso a tre metri da un altro paracadutista. Il militare italiano è stato investito dall’onda d’urto, ma pure le sue condizioni non destano preoccupazione. Delle schegge hanno colpito il terzo ferito lieve.

Nell’infuriare della battaglia i parà del 185° reggimento acquisizione obiettivi hanno inchiodato i talebani. I militari di questo reparto sono addestrati a infiltrarsi dietro le linee nemiche. Quando i talebani hanno aperto il fuoco sono stati individuati. Prese le coordinate delle loro postazioni i parà del 185° hanno chiesto l’intervento dei mortai. I micidiali colpi da 120 millimetri sono stati lanciati dalla base di Bala Murghab e hanno centrato in pieno gli obiettivi.

Gli specialisti del Fac (Controllo aereo avanzato) hanno chiamato l’appoggio aereo. Nella zona di combattimento sono piombati gli elicotteri d’attacco Mangusta e i caccia bombardieri alleati. «I Mangusta sono serviti come “occhi” dall’alto per individuare i talebani. I nostri ragazzi sul terreno ne hanno catturati cinque» dichiara il portavoce del contingente. Gli insorti erano almeno una cinquantina o forse più. I talebani uccisi sono 25, ma anche ai soldati afghani non è andata bene. Oltre alle vittime e ai feriti, sei militari sono dati per dispersi e tre sono stati catturati. Gli italiani hanno lanciato un’operazione di soccorso, ma non sarà facile. I talebani punteranno a uno scambio di prigionieri, altrimenti sgozzeranno gli ostaggi..."

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=354975&...ART=0&2col=

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Il Corriere di oggi fa il resoconto dello scontro con un articolo neutro se non che il giornalista ci infila un

Mortai, armi non sempre precise.

Non ho mai usato un mortaio da 120 mm ma mi sa tanto di frase buttata là.

Immagino che per supportare le truppe amiche non si rischi ragionevolmente di colpirle con granate da 120 che dovrebbero avere anche un notevole raggio d'azione efficace.

Ma esisteranno poi armi sempre precise? :blink:

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salve

 

parlando con ex sottufficiali mortaisti ho avuto questa notizia di alcuni casi di rotture della parte posteriore della granata

durante la fase di volo con conseguente alterazione della gittata e direzione

episodi comunque molto rari

sempre le stesse persone consideravano il mortaio un arma molto precisa purché impiegata correttamente

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I FAC pure erano del 185°

 

La precisione dei mortai è inficiata dalla rottura delle bombe (le granate sono quelle degli obici e dei cannoni di artiglieria)... beh..... ma che ca**ata è??

Vogliamo dire che il mortaio rigato non è preciso perchè forse due o tre bombe sulle decine di migliaia sparate finora erano imperfette?

E' un' arma che può avere precisione chirurgica se correttamente impiegata e se chi osserva il tiro ha strumenti efficaci per determinare le cooordinate dell'aobiettivo con precisione... le bombe sono con stabilizzazione giroscopica e non per impennaggi... in aria sono stabili e non sfarfallano.

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Secondo me il mortaio è un elemento importantissimo perché offre ottima gittata, facile trasportabilità, economia di gestione e rapidità di dispiegamento. Un altro elemento che secondo me si è rilevato importantissimo negli ultimi anni è il Mangusta.

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non ho capito bene una cosa nel messaggio di sm79 dice che i mangusta sono stati usati come occhi per trovare i talebani ma non potevano attaccare loro invece di far venire l'aviazione alleata????

Beh non è escluso che l'abbiano fatto;semplicemente in quel caso hanno supportato l'operazione di cattura dando agli uomini sul terreno le informazioni necessarie riprese dall'alto.D'altra parte il Mangusta è impiegabile anche per compiti di ricognizione/esplorazione da cui la sigla EES-Elicottero da Esplorazione e Scorta.

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Senza contare che, probabilmente, i Mangusta non avevano l'autorizzazione necessaria del governo italiano per attaccare.

In realtà,da quanto si sa,gli A129 sono impiegati quasi quotidianamente in azioni di fuoco e sono autorizzati ad supportare il nostro contingente ove vi siano le condizioni;sicuramente la cosa non viene pubblicizzata ed è vero che i nostri elicotteri hanno delle limitazioni "politiche" nell'armamento(non possono caricare i razzi ne da 70mm ne da 81mm)Però ad avere limiti maggiori sono ad esempio gli Hind e gli Hip dell'avizione Afghana;secondo un articolo di Panorama Difesa,dello scorso mese, i Mil24 Afghani possono essere impiegati solo ed esclusivamente in azioni di scorta mai per attacchi diretti ai talebani,sia per ragioni politiche interne che per questioni tecniche(coordinamento ancora non efficace con i FAC).

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I FAC pure erano del 185°

 

La precisione dei mortai è inficiata dalla rottura delle bombe (le granate sono quelle degli obici e dei cannoni di artiglieria)... beh..... ma che ca**ata è??

Vogliamo dire che il mortaio rigato non è preciso perchè forse due o tre bombe sulle decine di migliaia sparate finora erano imperfette?

E' un' arma che può avere precisione chirurgica se correttamente impiegata e se chi osserva il tiro ha strumenti efficaci per determinare le cooordinate dell'aobiettivo con precisione... le bombe sono con stabilizzazione giroscopica e non per impennaggi... in aria sono stabili e non sfarfallano.

salve

mi riferivo appunto al impiego del mortaio da 81

grazie per il commento

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Afghanistan: sono paracadutisti della Folgore gli italiani feriti

 

11 Giugno 2009 11:37 CRONACHE

 

KABUL- Sono tre paracadutisti della brigata Folgore i tre militari italiani feriti oggi in Afghanistan. Al momento dello scontro erano impegnati in un pattugliamento congiunto con i soldati dell'esercito afghano. Uno e' rimasto ferito ad un piede, uno ad una mano, mentre il terzo e' stato colpito in prossimita' di un'ascella ed e' in gravi condizioni

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Ospite intruder

ANSA dieci minuti fa: Tre parà della Folgore sono rimasti feriti stamani, uno in modo grave, nell'ennesimo attacco a militari italiani nell'ovest dell'Afghanistan. Si è trattato di un vero e proprio agguato, avvenuto nella parte meridionale della Regione ovest sotto comando italiano, ad una ventina di chilometri da Farah. Obiettivo dell'attacco una pattuglia congiunta di forze dell'Esercito afghano e di paracadutisti della Folgore.

 

Secondo una prima ricostruzione del comando italiano di Herat, "l'azione degli insorti pare essere stata meticolosamente preparata, in modo da colpire le nostre unità al termine di una attività di rastrellamento in un'area nota per la presenza di consistenti milizie ostili". I militari afghani e i paracadutisti del 187/o Reggimento Folgore, con il supporto dei carri 'Dardo' del 1/o Reggimento bersaglieri, hanno "immediatamente risposto al fuoco, manovrando le forze contro il fianco avversario". Nello scontro, "durante il quale sono state inflitte perdite non quantificate agli insorti, sono rimasti feriti tre paracadutisti". I tre militari (di cui non sono state ancora fornite le generalità) sono stati immediatamente soccorsi e al momento si trovano presso l'ospedale militare di Farah. Uno è rimasto ferito ad un piede, uno ad una mano, mentre il terzo è stato colpito in prossimità di un'ascella: è quest'ultimo il più grave. La provincia di Farah si trova nella parte meridionale della Regione ovest, a comando italiano. E' una zona tradizionalmente calda, così come lo è anche quella della provincia di Bala Morgab, che si trova invece nella parte nord dell'area di responsabilità italiana: proprio qui, ieri, si è verificata una dura battaglia durante la quale sono stati colpiti due elicotteri Mangusta, ma non ci sono stati feriti tra gli italiani. Ingenti, invece, le perdite tra gli 'insorti'. Commentando la battaglia di ieri il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, aveva detto che "il livello di aggressività che in questa fase si registra in Afghanistan è in relazione alle imminenti elezioni presidenziali che si terranno, ma anche o soprattutto al fatto che c'é un'azione di controllo del territorio molto accresciuta da parte delle forze armate afghane e della missione Isaf, che si spingono ora in zone prima completamente lasciate nelle mani del terrorismo e dell'insorgenza".

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