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Aspide/Spada 2000: cieli sicuri al 97%!


Unholy

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L'idea che un bombardiere non abbia veramente bisogno di armi difensive è sempre stata dura da accettare. Eppure, già durante la seconda guerra mondiale, i veloci Mosquito erano in grado di cavarsela piuttosto bene...Senza tutte le torrette dei vari bimotori del tempo. Torrette che non hanno mai garantito la sopravvivenza ad alcun bombardiere (certo, il Mosquito era di ben altra taglia, è il concetto che conta...).

 

L'idea di armare i bombardieri postbellici con missili aria-aria si è affacciata di frequente, a proposito dei vari B-58, B-1(ve la ricordate la foto del B-1 con 38 missili Phoenix ? :rolleyes: ), B-2, Tu-160...Ed è stata scartata perchè non bastano dei missili, sia pure a lungo raggio, per trasformare un bombardiere in un caccia improvvisato ! Perchè il bombardiere manca delle capacità di manovra necessarie, di un sistema di tiro ottimizzato, ha una sagoma evidente ecc.

In sostanza, tentare un attacco contro un caccia nemico metterebbe in grave pericolo il velivolo. Meglio darsela a gambe e sfruttare l'autonomia più elevata ed i sistemi ECM, ben superiori a quelli di un piccolo caccia.

Modificato da gianvito
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Torrette che non hanno mai garantito la sopravvivenza ad alcun bombardiere

veramente è stata l'evoluzione della guerra aerea a rendere inutili le torrette e non la loro efficacia, la quale varia molto da torretta a torretta.

 

oggi non si hanno più intercettori che vanno all'assalto di formazioni compatte di bombardieri e che devono sfidare un muro di fuoco per poter aprire il fuoco o fidare su cannoni lenti e pensati che rendono l'intercettore facile preda dei caccia di scorta. sarebbe un caso più unico che raro vedere un caccia che abbatte, col cannone, un bombardiere, il tutto grazie soprattutto ai missili. proprio per questo, armare un bombardiere, anche di missili sarebbe inutile: il bombardiere dovrebbe avere un radar di tiro che copre 360°, missili in grando di virare di 360° senza perdere energia e dotati di un autonomia maggiore di quella degli avversari... oppure delle rotaie rotanti :asd:. ovviamente è molto meglio avere dei caccia di scorta, delle buone ECM ed una bassa osservabilità.

 

infatti, se non erro, i Tu-22M hanno si un armamento difensivo, ma questo spara chaff e flair.

Modificato da vorthex
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Si e no. Il discorso faceva evidente riferimento alle torrette della seconda guerra mondiale, la cui inefficacia è notoria. Indubbiamente una torretta con una singola 7,7mm è meno potente di una quadrinata da 12,7 a controllo remoto o meglio ancora di una binata a controllo radar (circa tre volte più precisa). Ma il semplice fatto che si siano resi necessari i caccia di scorta è prova evidente del fallimento delle dottrine che vedevano il bombardiere aprirsi la strada col solo armamento difensivo. E una rilettura del libro di Galland "Il primo e l'ultimo"è illuminante in tal senso. E' facile porre a confronto un box di B-17 attaccato da due caccia Me-109. Ma se i caccia sono 30 ? Come dimostrano i casi di certi sfortunati attacchi senza caccia di scorta, la strage è assicurata.

Le dichiarazioni dei mitraglieri alleati su centinaia di caccia tedeschi abbattuti non hanno mai trovato alcun riscontro. Galland cita il caso di 102 caccia dichiarati abbattuti a fronte di 2 effettivi. I mitraglieri dei B-17 e B-24 venivano inviati al fronte praticamente senza alcuna esperienza di tiro e se pensate che sia semplice "ad occhio" colpire un 109 che manovra a 600 orari da un B-17 in movimento...Ovvio che un lento caccia giapponese che arranca dietro un B-29 possa essere un bersaglio più facile, ma un Fw-190 ? Anche 300 mitragliatrici da 12,7 non hanno, alle volte, impedito l' attacco di un singolo caccia.

 

A dettare il cambio di rotta è stato l'aumento delle velocità. Questo ha reso inutili tutte le torrette tranne quelle di coda, abbandonate anch'esse progressivamente quando si sono resi disponibili missili più efficaci.

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  • 1 mese dopo...
  • 1 anno dopo...

Mi spiegate perchè su alcuni siti si trova scritto MISSILI ASPIDE/SISTEMA ANTIAEREO SPADA?

cmq mi è capitato alcune volte di vedere il sistema di lancio (montato su ruote) alle officine battistini di Cesena, quindi credo che siano schierati anche alla vicina base di cervia.

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  • 1 anno dopo...

Il sistema Spada 2000 Plus e la difesa dei cieli pakistani http://www.cesi-italia.org/asia/il-sistema-spada-2000-plus-e-la-difesa-dei-cieli-pakistani

 

 

 

Con il 2013 MBDA Italia completerà le consegne delle prime dieci batterie di sistemi di difesa aerea SPADA 2000 Plus per la Pakistan Air Force (PAF), mentre sono già in corso trattative per ulteriori batterie da destinare non solo all'Aeronautica, ma probabilmente anche all'Esercito e alla Marina del Paese asiatico.

 

Il contratto di acquisizione delle prime dieci batterie per la PAF è stato siglato nel 2007 per un controvalore di circa 415 milioni di euro ed ha previsto anche l'approvvigionamento di 750 missili Aspide 2000 e la costruzione di due siti di supporto (inaugurati nel 2009) nell'area di Karachi, destinati alla manutenzione dei sistemi d'arma e all'effettuazione dei test di guida dei missili.

 

La prima batteria è stata consegnata alla Pakistan Air Force nel febbraio 2010 e, nel luglio dello stesso anno, ha effettuato i primi test operativi pienamente positivi con l'abbattimento di tre radiobersagli (confermando l'affidabilità del sistema che vanta una percentuale di successo del 97%). Tale risultato è stato reso possibile anche dalla preziosa collaborazione dell'Aeronautica Militare Italiana che, fin dal 2009, ha supportato i colleghi pakistani nell'addestramento sul nuovo sistema SAM.

 

Lo SPADA 2000 Plus è un'evoluzione dell'originario SPADA (in dotazione alla nostra Aeronautica dai primi Anni '80) che si caratterizza come un sistema SAM ognitempo a medio raggio, dai tempi di reazione estremamente ridotti, resistente alle ECM, capace di proteggere un'area di 2000 kmq da minacce aeree, UAV ed anche da missili aviolanciati.

 

Testata 8 volte dall'Aeronautica Militare Italiana, a partire dal 2005, la configurazione delle batterie SPADA 2000 Plus prevede:

 

  • un Detection Centre imperniato sul radar RAC-3D, tridimensionale (raggio di scoperta di 60 km, capace di tracciare contemporaneamente fino a 100 bersagli e di ingaggiarne simultaneamente 4) che riunisce in un solo shelter anche il centro operativo di controllo tattico responsabile del management dei bersagli e della loro classificazione in base al livello di minaccia ed eventualmente in grado anche di coordinare il fuoco, in un raggio di 10 km, di fino a 10 unità di artiglieria contraerea radar asservita (come i sistemi Oerlikon gdf-005 da 35mm e Bofors da 40mm già in dotazione alle Forze Armate Pakistane o eventuali più moderne unità C-Ram tipo il Porcupine, per restare a sistemi di concezione italiana).

 

  • 2 sezioni di fuoco (eventualmente espandibili a quattro) composte dal radar di inseguimento e illuminazione del bersaglio, dall'unità di controllo del tiro e da due lanciatori con sei missili Aspide 2000 pronti al fuoco.

 

  • Il missile Aspide 2000, versione migliorata del precedente Aspide (a sua volta progetto nazionale sviluppato a partire dal missile aria-aria americano AIM-7 Sparrow), caratterizzato da un motore a razzo a stadio singolo, alimentato a combustibile solido, che garantisce velocità supersoniche, alta manovrabilità e la capacità di ingaggiare bersagli a distanze superiori a 25 km grazie al sistema di guida homing semi-attivo che attiva la testata preframmentata contente 35 kg di alto esplosivo.

 

 

Le nuove batterie SPADA 2000 Plus, compatibilmente al calendario delle consegne, vanno a rimpiazzare i precedenti e meno prestanti sistemi per la difesa di punto Crotale (introdotti nel 1976 e aggiornati localmente allo standard 4000 negli Anni 2000) e vengono integrate nella moderna rete di difesa aerea nazionale che fa capo al Comando della Difesa Aerea della Pakistan Air Force. In tale Comando, situato in bunker sotterranei nella base aerea di Chaklala nei pressi di Rawalpindi, viene gestita in tempo reale attraverso una ventina di postazioni dedicate, la situazione dello spazio aereo nazionale relativamente ai quattro sottosettori operativi in cui è diviso il paese: Peshawar (Nord), Quetta (Ovest), Sarghoda (Centro), Karachi (Sud).

 

I sistemi SPADA 2000 Plus sono già dislocati nella parte militare dell'Aeroporto Internazionale di Islamabad (base aerea di Chaklala) e presto saranno schierati a protezione di tutte le altre principali basi aeree nazionali (Jacobabad, Kahuta, Kamra, Karachi, Sargodha) oltre che del sito nucleare di Kushab. In ogni caso, la piena compatibilità degli shelter con i C-130 Hercules della PAF, consente il rapido dispiegamento delle batterie in qualunque parte del paese.

 

Con questa acquisizione (e l'eventuale esercizio delle opzioni per ulteriori 5 batterie) la Pakistan Air Force soddisfa completamente i requisiti operativi relativi a sistemi SAM a medio raggio derivanti dalle particolari caratteristiche orografiche del Paese. Permane ancora evidente la necessità di reperire al più presto un moderno sistema SAM a lungo raggio che rimpiazzi i pochi antiquati HQ-2 (copia cinese dei SA-2 Guideline russi caratterizzati da una gittata di circa 35km) che ancora difendono Islamabad e che consenta di allestire una moderna difesa aerea multilivello almeno attorno alla capitale, alla città di Karachi e al sito nucleare di Kushab.

 

Il sistema in questione, nei desiderata dei vertici militari pakistani, dovrebbe avere una portata attorno ai 100 km, nella classe quindi dei sistemi S-300 russi, HQ-9 cinesi o SAMP/T franco-italiani (attualmente in fase di consegna all'Esercito Italiano) e la capacità di intercettare missili balistici a corto e medio raggio come quelli presenti nell'arsenale del rivale storico indiano (principalmente SRBM delle serie Prithvi e IRBM delle serie Agni). Lo scoglio maggiore all'acquisizione di tali sistemi, è tuttora rappresentato dal loro elevato costo, ma una decisione, magari relativa all'acquisto di sole 3 batterie per la protezione degli obiettivi sopra citati, è probabile che venga presa da qui a pochi anni a fronte dell'imponente programma di ammodernamento che sta interessando l'Indian Air Force e della necessità di bilanciare un eventuale schieramento da parte indiana di sistemi ATBM.

 

Nel complesso l'acquisizione dei sistemi SPADA 2000 Plus consolida i buoni rapporti esistenti tra il Pakistan e la nostra industria della difesa (già fornitrice dei radar GRIFO-7PG per i caccia F-7 e degli UAV FALCO assemblati localmente) e, grazie alle due unità manutentive create in loco, pone le basi per ulteriori proficui sviluppi futuri.

 

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  • 2 settimane dopo...
  • 8 mesi dopo...

Ho lavorato circa 10 anni al Sistema Spada (il primo in Italia) ma non mi convinse molto; primo per la corta gittata del missile; secondo il fatto che i radars delle Sezioni di fuco dovevano essere sempre puntate sul velivolo fino al compimento "missione" (permettendo così all'eventuale quarto aereo di penetrare tranquillamente la difesa ... Mentre "io, con il radar di ricerca potevo "ingaggiarne" un quarantina! Ma a che scopo se il missile non è di quelli "lancia e ... dimentica?)

Sinceramente mi sarei sentito meglio con uno "stinger" ed un ... tombino a portata di mano!

Modificato da Ufologo 555
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Mi permetto di fare un piccolo "appunto" al tuo commento, nonostante non metta assolutamente in dubbio la tua esperienza: quale sarebbe l'avversario che metterebbe in conto di perdere 2/3 aerei d'attacco su 4, per compiere uma missione?

Non credo próprio che il fato di avere un sistema di guida del genere metta in dubbio le capacità del SAM in questione, dato l'alto percentuale di sucesso dello stesso.

Sicuramente un sistema valido, dentro la missione che si propone a compiere.

Certo anche che, nessun paese al mondo può pensare di non avere altri sistemi di difesa complementari, anzi, direi che i SAM sono piccola parte di un vero sistema di difesa antiaerea.

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In un certo senso può anche essere vero ma volendo fa fuori un aeroporto, o soltanto le piste, bèh ... a volte ne vale la pena.

E' quello che succedeva durante le esercitazioni! i "Tornado" attaccavano sempre in quattro ed il quarto ......

Bisogna vedere che "posta" ha il bersaglio, ecco.

Il radar "Pluto" , da ricerca, era un ottimo strumento, anche come soppressore di "clutter" (venendo poi dal "Nike", era tutt'altra cosa! Anche quelli delle Sezioni di Fuoco erano ottimi radars; però, quell missile ... che doveva essere guidato fino all'ultimo sul bersaglio ...Per me era un handicap. Rimanevo ad assistere, tenendo altri aerei lontani , sotto controllo, non potendo fare altro che attendere il ... "fine azione" per ognuno dei tre missili lanciati.

Insomma, predissi una breve durata; quello che successe ...(non so se per questo motivo, comunque non ebbe seguito, nemmeno all'estero; ogni tanto venivano ad assistere/controllare, ma ...)

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