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Fiat & OpEL


Maverick1990

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Ciao ragazzi come state?? E' da un po' che non mi faccio sentire, con la scuola, il bel tempo e lo sport vengo spesso rapito dal mondo virtuale :D ma nonostante ciò una notizia non mi è sfuggita...grazie alla mia vecchia passione per le auto

 

L' azienda nostrana pare realemtne intenzionata a comprare OPEL, però sinceramente non capisco l'utilità di questa mossa, vi spiego il perchè.

La Fiat Gruop Automobiles comprende diverse case produttrici dove, ad ognuna di esse è destinata una precisa fetta di mercato.

analizzando repentinamente la struttura direi che l'alfa romeo appartiene al segmento sportivo dell' azienda ( vedi brera, mito, 147 e 159), la lancia è più orientata verso l'eleganza e il lusso, la ferrari non ha bisogno di commenti e la fiat si occupa del più vasto mercato: le utilitarie, ovvero dalla 500 all' ulysse realizza auto per la stragrande maggioranza della popolazione.

L'ingresso della Chrysler mi sembra una buona mossa, la fiat non riusci mai a sfondare nel mercato americano e una partnership con il gruppo di detroit potrebbe essere la mossa giusta per apriee un nuovo interessante e lucrativo mercato...

Ma la OPEL...che produce auto utilitarie come la Fiat...a che ci serve?? :blink:

Analizziamo un attimo le loro auto di punta e noteremo che c'è la versione italiana per ognuna di esse

 

Opel Zafira--->Ulysse

Opel Corsa--->500

Opel Astra----> Grande punto o 147

Opel Insignia---> fiat linea o 159

Opel GT---> Brera

Opel astra SW---> Croma, Lancia lybra

Opel Meriva---> Fiat idea o lancia musa

 

A che ci serve??? :blink:

Modificato da Maverick1990
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  • 2 settimane dopo...

Il governo tedesco (diversi suoi esponenti, a turno) ha rilasciato dichiarazioni sconcertanti...

L'evidenza dei fatti mette a nudo una Germania complessata che soffre enormemente a cedere sotto italico comando una delle sue aziende storiche.

 

Sono disposti a cedere Opel a Magna (che magari avrà garantito qualche esubero in meno) pur di non vederla sotto la direzione di Torino. Vergognoso.

 

Certo per loro è un duro colpo pensare che l'Italiano "pasta, pizza, mandolino, mafia..." gli sta sottraendo una azienda storica (oltre che determinante per l'economia interna), per giunta salvandola da fallimento certo.

 

PS: Maverick, la ragione che sta alla base della proposta di acquisto di Opel da parte della Fiat non dipende dai modelli che l'una vende rispetto all'altra (con facilità vedrai che tutte le aziende "popolari" del mondo hanno un proprio modello in ognuno dei segmenti da te indicato, tanto è che perfino al'interno del gruppo Fiat stesso noterai lo stesso fenomeno). La ragione è duplice: oltre alle sinergie produttive (a cui accennava Dominus) la ragione primaria è la conquista di quote di mercato.

Il mercato dell'auto è da ormai diversi anni critico, e la sopravvivenza (o meglio il successo) di un gruppo rispetto ad un altro è spesso determinato da poche migliaia di auto in più vendute rispetto alla concorrenza. Quindi se un gruppo riesce a garantirsi una quota di mercato ampia sarà più semplice poi gestire la concorrenza interna fra i marchi del gruppo (dedicando come è ovvio ogni marchio ad una precisa fascia di clienti) e soprattutto sottrarre ulteriore mercato alla concorrenza esterna.

 

EDIT:

 

Battuta Fiat, l'Opel va a Magna

L'annuncio nella notte del ministro delle Finanze tedesco Steinbrueck: «Non è stato facile»

 

BERLINO - Sarà Magna a rilevare il controllo di Opel da General Motors. Dopo aver raggiunto un accordo di massima con Gm nel pomeriggio di ieri, il fornitore austro-canadese si è assicurato anche il via libera del governo tedesco. Berlino sostiene la proposta di Magna, ha annunciato poco dopo le 2 di notte il ministro federale delle Finanze, Peer Steinbrueck, al termine di una lunga riunione in cancelleria federale a Berlino. «E’ stata trovata una soluzione per tenere in vita Opel», ha detto Steinbrueck. Inoltre è stata raggiunta un’intesa anche sul modello dell’amministrazione fiduciaria temporanea e sul prestito-ponte da 1,5 miliardi di euro necessario per assicurare la sopravvivenza di Opel nel caso - ormai alle porte - di un’insolvenza di Gm. Per lo Stato la soluzione prevede rischi sì elevati, ma giustificabili davanti ai contribuenti, ha precisato Steinbrueck.

 

Se la decisione finale sul futuro partner di Opel spetta a Gm, il sì del governo tedesco è fondamentale, in quanto da Berlino arrivano le garanzie pubbliche sul finanziamento-ponte. Fiat ha deciso di non partecipare al nuovo vertice a Berlino, cui hanno preso parte tra gli altri il cancelliere Angela Merkel, i ministri dell’Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg, e degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier, i governatori dei Laender con stabilimenti Opel, i vertici di Magna e rappresentanti di Gm e del Tesoro statunitense. Il Lingotto - si legge in una nota - non intende assumersi rischi «inusuali» nel negoziato per l’acquisizione della società automobilistica tedesca. La vicenda Opel «sta assumendo i toni di una soap opera brasiliana in un anno elettorale», aveva commentato l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne.

Ridicolo atteggiamento dei tedeschi....alla faccia del loro pragmatismo!

Modificato da paperinik
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su tecnologia opel

Quale? ... ormai da un bel pò Opel compra da Fiat e GM pianali e motori diesel ... la Opel Corsa non è altro che una GPunto ricarrozzata ... al massimo metteranno le mani sul pianale EPSILON II della Insigna ... è per questo che FIAT offriva Know-How.

Modificato da typhoon
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Quale? ... ormai da un bel pò Opel compra da Fiat e GM pianali e motori diesel ... la Opel Corsa non è altro che una GPunto ricarrozzata ... al massimo metteranno le mani sul pianale EPSILON II della Insigna ... è per questo che FIAT offriva Know-How.

 

Appunto. Se FIAT blocca le forniture di motori e pianali a Opel, i russi e Magna si ritrovano ad aver speso soldi per un pugno di mosche...e debiti!

 

FIAT era l'unica soluzione per risollevare Opel in quanto avrebbe fornito tecnologia innovativa che la casa tedesca non ha. e ciò le avrebbe permesso di sopravvivere raggiungendo le economie di scala obbligatorie per non morire in questo settore ormai saturo.

Ora si ritroverà gestita da non si sa bene chi, con gli stessi volumi di vendita(disastrosi) fusa con una società che produce auto semisconosciute e vendute in Est Europa, Sud America, Sud Est Asiatico, Africa e nei paesi CSI, paesi in gran parte poveri o quasi, che di colpo pretende di concorrere con competitor del calibro di Toyota,BMW, VW ecc..

 

2 anni dal fallimento?? forse anche meno dato che GAZ non è certo un azienda solida in grado di competere sul mercato globale. e data la crisi che ha colpito la russia non sono sicuro che riescano a coprire i debiti e restituire il prestito ponte.

 

Da un sito web dedicato a GAZ:

"La GAZ, , sta cercando di uscire dalla permanente crisi economica russa, un pò come tutte le Case automobilistiche e motociclistiche dell' ex-URSS, e per fare ciò ha stretto anche accordi con aziende estere (fra le quali c'è anche la Fiat, che fra l'altro ha snobbato la "figlia" Lada). Purtroppo, la qualità costruttiva deve raggiungere perlomeno un livello decente, per poter considerare le GAZ come delle vetture sufficientemente utilizzabili dall'utente occidentale"

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Mi fa ridere che quando il Governo Berlusconi ha offerto ad Alitalia il prestito-ponte di 400mln di euro la Germania è inorridita e addirittura Lufthansa (assieme ad altre compagnie europee) ha inoltrato un reclamo alla Commissione Europea.

 

Adesso che il governo teutonico sgancia 1,5 mld di euro per salvare un'azienda fallita tutti zitti e mosca!

 

(....e giusto per rifarmi ad un'altra discussione del forum, non c'è nessun giornale europeo che si scandalizza ed invoca il garante per la concorrenza europeo: ecco la lodevolissima stampa europea! Che se c'è da attaccare l'Italia è in prima linea, se c'è da attaccare qualcun'altro fa finta di nulla!).

Modificato da paperinik
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Adesso che il governo teutonico sgancia 1,5 mld di euro per salvare un'azienda fallita tutti zitti e mosca!

 

Molte cose sono cambiate da quando la crisi si è trasmessa dalle banche all'economia reale. Se prima, nei primi mesi del 2008, un aiuto di stato come quello dato da B. all'Alitalia era nei limiti del concepibile, oggi si è molto più pragmatici; si è capito (finalmente!) che è meglio, molto meglio che uno stato si sporchi le mani e intervenga nell'economia per proteggere le aziende in difficoltà piuttosto che lasciarle fallire con tutte le conseguenze del caso (occupazionali, mancata produzione di ricchezze, meno tasse incamerate dallo stato, ecc..).

 

2 anni dal fallimento??

 

Sono stato io a dirlo, precisamente "tra due anni la Fiat comprerà Opel per un tozzo di pane". Sono indicativi, non pretendo di avere la sfera di cristallo ma per lo meno in questo periodo iniziale Opel sarà abbondantemente sostenuta dai soldi tedeschi (pubblici) e russi (privati). I canadesi stanno li solo di facciata, perchè un'operazione russa non era politicamente presentabile. Conteranno come il due di bastoni quando briscola è coppe.

 

Niente di male alla fine. Meglio rinunciare che fare un accordo non economico. Ce ne sono molti altri di obiettivi per ora (Saab, le attività GM in sudamerica, un accordo con la Tata solo per dirne alcune) e forse è andata bene così. Fiat auto sarebbe diventata una public company, e gli Agnelli ne avrebbero perso il controllo. Devo dire che la cosa non mi entusiasmava particolarmente (c'era il rischio di finire nelle mani di un qualche fondo di investimento che ti spreme come un limone finchè produci utili per poi abbandonarti come un giocattolo rotto).

Modificato da Rick86
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Rick per puntualizzare, il mio post non era una critica al tuo sul quale concordo in pieno. il "2 anni dal fallimento??" era soltanto un incipit. ;)

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L'offerta, più che per opel, era per tutta la GM europe di cui facevano parte Opel, Vauxall e, appunto, la saab, a questo punto dovrebbero essere andate tutte a magna.

Non mi sembra. Credo che si trattasse di una trattativa che interessava soltanto Opel da ciò che ho letto sul sole 24 ore.

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Opel in Inghilterra è distribuita con il marchio locale Vauxhall, stessi identici modelli distinto marchio. E' una questione di forma (il pubblico britannico è molto tradizionalista).

 

Riguardo alla Saab è una società interamente di proprietà del gruppo GM, quindi solo indirettamente correlata a Opel.

Quindi presumo che la cessione di Opel da GM a Magna non la riguardi in alcun modo.

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Riguardo alla Saab è una società interamente di proprietà del gruppo GM, quindi solo indirettamente correlata a Opel.

Quindi presumo che la cessione di Opel da GM a Magna non la riguardi in alcun modo.

Infatti da quello che ho letto Marchionne dice di essere ancora interessato a Saab, quindi credo che sia una cosa distinta dall'affare Opel.

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A quanto pare la partita non è ancora chiusa!

Berlino: su Opel giochi ancora aperti

I dubbi su Magna. Berlusconi: pronti a intervenire ma non siamo una merchant bank

 

MILANO — Lo spazio di un weekend. Il tempo di arrivare al primo impegno da onorare: quei 300 milioni, spuntati all’ul­timo, che Sergio Marchionne si era rifiutato di «bruciare» e Frank Stronach, invece, aveva promesso a scatola chiusa. «Un nuovo buco Opel? Nessun pro­blema. Copriamo noi». Già. Pec­cato che il versamento fosse ur­gente. E che se ne siano perse le tracce. Magari si materializzerà, prima o poi. Ma quel cash, a Ber­lino erano stati chiari, era que­stione di sopravvivenza: a Rüs­selsheim serviva «subito», falli­mento di Gm o no. Morale: l’as­segno — così almeno si legge tra le righe di comunicati sem­pre più imbarazzati — l’ha dovu­to staccare il governo tedesco. È lì che Angela Merkel ha toccato con mano quello che in Germa­nia molti, a partire dal titolare dell’Economia Karl-Theodor zu Guttenberg, sospettavano dal­l’inizio della saga. Che cioè l’of­ferta di Magna-Sberbank non fosse solo «molto meno chiara del piano Fiat» (definizione del ministro inglese Peter Mandel­son, parte in causa per via di Vauxhall), ma nascondesse an­che qualche sorpresa.

 

Voilà. Forse i giochi si riapri­ranno davvero, forse no, forse sul serio l’affaire terrà banco fin dopo le elezioni. Di sicuro è già tornato tutto in discussione. Con ulteriori, pesanti grattacapi arrivati per Frau Merkel in largo anticipo rispetto a quanto lei stessa, in fondo, temeva. L’inte­sa con i russo-canadesi e con Gm è stata firmata venerdì, do­po una decisiva telefonata tra la cancelliera e Barack Obama e in­sieme al via libera di Berlino al prestito-ponte da 1,5 miliardi. Passano solo tre giorni, e Mer­kel comincia a esternare i dub­bi: l’operazione comporta «mol­ti rischi». Almeno però, aggiun­ge, l’intesa con Magna-Sber­bank «non è vincolante». Ieri, al­tra botta: quei colloqui sono an­cora in fase preliminare, «il pro­cesso è ancora aperto a tutti i candidati». Modo scontatamen­te diplomatico con cui Ulrich Wilhelm, portavoce del gover­no, ribadisce che no, i contatti con Fiat (e con la cinese Baic) non sono ripresi, ma le porte re­stano spalancate. Ne approfitterà, la Beijing Au­tomotive? Probabile. Ma tutto sommato secondario. Perché l’altro candidato «vero» era il Lingotto, e dunque la domanda riguarda in prima battuta Tori­no. Rientrerà? Altrettanto proba­bile, se davvero si ricomincerà da dove il «piatto» era saltato giovedì. Ovvio però che intanto osservino e basta, in Fiat. Men­tre Silvio Berlusconi fa sapere che «non ci hanno chiesto nien­te, siamo pronti a intervenire ma non siamo la merchant bank di Massimo D’Alema», Mar­chionne è a Detroit (rientra og­gi) e il suo messaggio è chiaro: per ora di concreto c’è Chrysler, e lì ci concentriamo. Il resto so­no ipotesi, voci, «aperture», sì, che però dal gruppo scelgono di non commentare. O dovrebbero riparlare di soap opera, e adesso non è proprio il caso. Meglio go­dersi le vendite raddoppiate, in Germania, anche a maggio.

 

Gli ingredienti, tuttavia, a una soap assomigliano sempre più. Non c’è solo il nuovo giallo intorno ai 300 milioni, i soliti: quelli che prima hanno fatto vo­lare insulti tra governo america­no e governo tedesco e che, alla fine, hanno visto Fiat sfilarsi da un’asta diventata «rischio irra­gionevole ». Ci sono, in paralle­lo, i russi che esultano: «Portere­mo qui parte della produzione Opel». C’è Stronach che butta lì: «Gli accordi con Gm ci precludono i mercati di Usa e Cina». Il suo vice che annuncia la firma per settembre mentre il capo di Opel smorza: «Ancora molto da chiarire». E poi Volkswagen, sullo sfondo, che avverte: «L’operazione con Magna crea conflitti d’interesse. Vigileremo». Insomma: caos totale. Anche per la Merkel e il suo governo. I quali, ironia, ieri si sono visti omaggiare da una pagina di pubblicità sui principali quotidiani: «Opel ringrazia!». Sarà ritirata?

 

Typhoon, il governo non si è impegnato a sostenere FIAT per l'ovvia questione che non è una banca d'affari (banche che finanziano gli investimenti).

Per Alitalia la questione era totalmente rovesciata, trattandosi di una azienda italiana sull''orlo del fallimento (esattamente come Opel che adesso viene aiutata col prestito ponte dal governo tedesco)....se ricordi bene all'epoca il governo francese o tedesco non si misero a spalleggiare Air France o Lufthansa affinchè Alitalia venisse ceduta a loro.

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Oggi anche Marchionne conferma quanto già riportato da Paperinik: in sostanza l'aiuto del Governo non serve e non servirà.

 

«Il governo italiano, con tutto quello che si è detto, ha fatto quello che doveva fare»

Marchionne su Opel: «L'interesse rimane, ma non dipende soltanto da noi»

L'ad di Fiat: «Tecnicamente la partita non è chiusa. Vedremo. Su Chrysler invece stiamo ancora lavorando»

GOVERNO - «Il governo italiano, con tutto quello che si è detto, ha fatto quello che doveva fare. È stato lontano da questo problema - ha commentato - e deve continuare a stare lontano fino a quando il progetto non si concretizza» ha spiegato ancora Marchionne che ha poi precisato che la Fiat ha chiesto «al governo tedesco di dare sei miliardi di finanziamento o perlomeno di appoggio e di garanzie alla nuova entità». «Credo - ha detto l'amministratore delegato della Fiat - che sia un sistema di garanzia che deve essere creato dal governo tedesco insieme ad altri governi europei. Quindi lo spazio per il governo italiano di giocare quella partita là c'è. Se l'operazione non va in porto - ha ribadito Marchionne - non c'è nessuna necessità di farlo. Credo che il governo si sia comportato bene, io non avrei fatto nient'altro». Marchionne ha anche detto che «questo è un anno politico in Germania». «Le scelte razionali e industriali - ha aggiunto l'ad di Fiat - non si possono fare in campagna elettorale. L'Opel così come è messa non sta in piedi molto bene, ha una debolezza strutturale che è preoccupante. Ci vuole un intervento. Non so quanto rimane per l'autunno se non si mette mano ad una organizzazione in maniera precisa». L'Ad della Fiat ha spiegato che «Opel è sempre stata collegata al sistema americano». «Il sistema americano - ha concluso - ha i suoi problemi da gestire. Opel non è mai stata da sola».

 

Fonte Corriere.it

 

Nel caso in cui il governo fosse intervenuto mi immagino già le accuse di spot elettorale verso il PdL da parte di quelli più maliziosi, quindi meglio che ne sia stato fuori.

Modificato da Hicks
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