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Proteste ufficiali di San Marino contro l'Italia


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Caos diplomatico dopo la clamorosa puntata di "Report", che domenica sera ha puntato l'obiettivo delle sue telecamere sul sistema bancario sammarinese e suoi suoi rapporti con l'Italia. Il governo della Repubblica di San Marino ha convocato l'ambasciatore italiano per fare formale protesta contro una trasmissione "che ha detto falsita', che ha attaccato San Marino, la sua indipendenza e la sua sovranita'", dice il segretario di Stato per le Finanze, Gabriele Gatti.

 

 

 

> SONDAGGIO: COME GIUDICHI LA PUNTATA DI REPORT?

 

 

 

La seconda azione del Titano potrebbe essere di natura giudiziaria e chiamare in causa addirittura la Guardia di Finanza, il cui tenente colonnello Gianfranco Lucignano, ai microfoni di "Report", ha detto "cose gravemente false riguardo alla concessione delle rogatorie internazionali da parte di San Marino". In pratica, il finanziere avrebbe ventilato l'ipotesi che gli "amici" del Parlamento e del governo sammarinesi si salvano senza problemi. La decisione se intraprendere o meno le vie legali arrivera' pero' solo in serata, dopo un

summit di tutta la maggioranza, il "Patto per San Marino".

 

 

 

Intanto il governo della Repubblica, dopo la puntata di domenica sera di "Report" su Rai Tre dedicata al Titano e intitolata "Il re e' nero", oggi e' inviperito. Tanto che nella seduta del Congresso di Stato di lunedì mattina ha parlato solo della trasmissione di Rai Tre e delle dichiarazioni che la Finanza, i banchieri e gli imprenditori italiani hanno messo in piazza contro la Repubblica.

 

 

 

La trasmissione di indagine di Milena Gabanelli, ma anche la Guardia di Finanza italiana, ha detto il segretario di Stato per l'Industria, Marco Arzilli, "non credo possano fare valutazioni della nostra legislazione" e nemmeno "di cio' che qui e' o meno fuori dalle regole". E' il governo di San Marino a dover scegliere, e in tv "non solo non e' stato detto che il governo e' cambiato da poco, ma nemmeno che noi abbiamo potenziato i controlli e che abbiamo revocato la licenza a Sogefin", la finanziaria incriminata dal team di "Report" di avere avuto a che fare con Francesco Lo Piccolo, boss della Camorra. "Abbiamo fatto una indagine interna e non abbiamo trovato collegamento con la malavita- afferma Arzilli- ma l'abbiamo fatta chiudere perche' non era affidabile e agiva con poca chiarezza".

 

http://www.romagnaoggi.it/forli/2009/5/11/123684/

 

'Report-age' di un attacco al Titano. Il servizio sulle banche e finanza sammarinese andato in onda ieri sera su Report, nota trasmissione di approfondimento giornalistico in onda su Rai Tre, ha scatenato l'ira del governo sammarinese che ora si prepara al contrattacco verso “Report”, e contro la Rai.

 

La puntata di Report, dal titolo 'Il Re è nero' andata in onda ieri sera, ha indagato sull'economia della Repubblica del Titano. I membri del Governo l'hanno considerata ''un attacco mediatico al sistema economico e politico sammarinese. Una trasmissione artificiosamente montata per denigrarlo, sulla base di affermazioni false, alle quali hanno concorso istituzioni importanti e rappresentative dello Stato italiano come la Guardia di Finanza''.

 

La prima mossa è stata immediata: chiamare oggi a Palazzo Begni l’ambasciatore italiano per fare formale protesta contro una trasmissione “che ha detto falsità, che ha attaccato San Marino, la sua indipendenza e la sua sovranità", ha affermato il segretario di Stato per le Finanze, Gabriele Gatti. La seconda potrebbe essere di natura giudiziaria e chiamando in causa addirittura la Guardia di Finanza. Secondo Gatti, un ufficiale delle Fiamme gialle ai microfoni di “Report” ha detto “cose gravemente false riguardo alla concessione delle rogatorie internazionali da parte di San Marino”. In pratica, il finanziere ha ventilato l’ipotesi che gli “amici” del Parlamento e del governo sammarinesi si possano salvare senza problemi. La decisione se intraprendere o meno le vie legali arriverà però solo in serata, dopo un summit di tutta la maggioranza, il “Patto per San Marino”.

 

 

 

Nella seduta del Congresso di Stato di questa mattina si è parlato in pratica solo della trasmissione di Rai Tre e delle dichiarazioni che la Finanza, i banchieri e gli imprenditori italiani hanno messo in piazza contro la Repubblica. Gatti, che da Paolo Mondani di Report è stato intervistato alla fine di febbraio, parla di “manipolazione" delle proprie parole. "Attraverso il montaggio è stato realizzato un puzzle - continua Gatti - creando frasi che non ho detto”.

 

 

 

Il segretario afferma anche di essere stato ripreso “con una telecamera nascosta” tanto che poi ciò che risulta è un collegamento con la mafia. Persino un alterco tra Gatti e l’acerrimo nemico ed ex segretario di Stato per gli Affari Esteri, Fiorenzo Stolfi “è stato montato in maniera sapiente e fa risultare uno scambio di accuse che non c’è stato”, aggiunge l’attuale ministro per le Finanze. "Non che i rapporti siano amichevoli - ammette Gatti - ma a San Marino possiamo litigare fino al sangue, fino a fare a botte, ma fuori dal Paese non si può dare un’immagine negativa". Invece le immagini ne hanno dato “una immagine devastante”.

 

 

 

 

"Nè la trasmissione di indagine di Milena Gabanelli, nè la Guardia di Finanza italiana - ha detto il segretario di Stato per l’Industria, Marco Arzilli - credo possano fare valutazioni della nostra legislazione. E’ il governo di San Marino a dover scegliere e in Tv non solo non è stato detto che il governo è cambiato da poco, ma nemmeno che noi abbiamo potenziato i controlli e che abbiamo revocato la licenza a Sogefin, la finanziaria incriminata dal team di 'Report' di avere avuto a che fare con Francesco Lo Piccolo, boss della Camorra". "Abbiamo fatto una indagine interna e non abbiamo trovato collegamento con la malavita - precisa Arzilli - ma l’abbiamo fatta chiudere perche’ non era affidabile e agiva con poca chiarezza”.

 

 

 

 

Anche il segretario di Stato per gli Affari interni, Valeria Ciavatta, entra nel merito, ricordando che nella riscostruzione fatta da Gabanelli e Mondani “si e’ parlato erroneamente della convenzione tra Italia e San Marino del ‘39 quando si doveva chiamare in causa quella del 1991”. Senza contare che “nei rapporti tra i due Paesi non valgono solo le legislazioni internazionali ma anche gli accordi bilaterali”. Insomma, la lettura data dal programma di Rai Tre “rischia di mettere in difficolta’ i rapporti con l’Italia”, pure se, chiarisce Gatti, “stiamo andando avanti”.

http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/r...infuriato.shtml

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Vista, interessante come sempre, ma devo dire che ha mostrato cose che, per chi come me e' nel sistema bancario da qualche anno, sono arcinote. Basta che parliate con un bagnino di Rimini perche' vi spieghi esattamente come fuinziona, ad esempio, la compravendita dei bagni riminesi-riccionesi, tutte con stipula notarile in Italia e pagamento.... beh, diciamo 'in collina'.

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cioè, acquisizione dei bagni tramite società san marinesi?

 

Però l'hanno presa davvero male, come se non bastasse è da sta notte che sento urla e lo sferragliare di mezzi cingolati (sto a tre chilometri da Verucchio Dogana), speriamo la Nato ci protegga :rotfl: :rotfl:

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No, nel senso che il grosso del pagamento viene fatto nella RSM.. Considerate che un bagno un paio di anni fa quotava ben oltre il milione di euro, ma nella stipula viene in pratica indicato solo il valore delle attrezzature (sdrai, ecc), sui 200.000 euro. Questo perche' "l'attivita'" non e' cedibile: sono tutti cessionari dello Stato. Quindi il resto viene regolato, normalmente, Titano su Titano.

 

Ma poi parliamo del segreto di Pulcinella: S.Marino campa da anni col commercio con L'Italia, fino a qualche anno fa gli alcolici, le sigarette ecc ecc, adesso si sono solo più raffinati. Nulla, ripeto, che non si sappia da tempo.

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Il nuovo ciclone giudiziario che si è abbassato su San Marino comincia ad avere ripercussioni anche sul grado di affidabilità assegnato alla piccola repubblica stretta tra Marche e Romagna. L'agenzia di rating finanziario Fitch ha abbassato il giudizio da "AA" ad "AA-". E' questa la decisione dell'agenzia internazionale alla luce delle inchieste giudiziarie che hanno scosso il sistema bancario del Titano. L'affidabilità della Cassa di San Marino era già stata ‘tagliata' il 5 maggio.

 

 

 

Nuove proteste contro "Report". Il Consiglio di amministrazione della Fondazione San

Marino Cassa di risparmio Sums "rigetta totalmente l'impostazione fuorviante data dal servizio" di "Report" di domenica sera. Lo si legge in una nota, nella quale si specifica che il cda si e' riunito ieri, proprio per discutere della trasmissione televisiva.

 

 

 

"La Cassa di Risparmio- prosegue il documento del cda- ha sempre agito nella sua lunga esistenza nel pieno rispetto delle leggi e degli accordi vigenti e non corrisponde al vero che sia 'scandaloso' che un accordo bilaterale fra Stati prevalga su altre discipline internazionali, in quanto lo stesso diritto internazionale prevede che tali accordi debbano essere onorati".

 

La Fondazione San Marino, infine "ringrazia le istituzioni e tutti i cittadini che hanno espresso solidarieta' alla Cassa di Risparmio e che si stanno adoperando con grande impegno per il superamento dell'attuale situazione".

 

http://www.romagnaoggi.it/rimini/2009/5/13/123881/

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MILANO (Reuters) - Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza ha sequestrato 1 milione di euro circa riconducibili all'agente fotografico Fabrizio Corona, accusato di bancarotta per distrazione, nell'ambito di una rogatoria tra l'Italia e San Marino.

 

Lo hanno reso noto oggi fonti investigative.

 

La rogatoria rientrava nell'indagine sul recente fallimento della società "Corona's" dell'agente fotografico.

 

Corona -- uno dei protagonisti dell'inchiesta sui presunti ricatti a personaggi dello spettacolo e della politica -- è stato interrogato oggi a Milano dalle Fiamme Gialle nell'ambito dell'indagine sulla bancarotta per distrazione.

 

http://it.reuters.com/article/entertainmen...E54D0L020090514

 

 

 

San Marino, 15 maggio 2009 - Il Consiglio della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino ha deliberato, a seguito dell’inchiesta Re Nero sul riciclaggio tra Italia e Titano che ha portato in carcere i suoi vertici, ‘’e in ottemperanza a quanto previsto dal regolamento della Banca Centrale della Repubblica, la sospensione dalla carica dei consiglieri Gilberto Ghiotti (Presidente), Mario Fantini (Amministratore Delegato), Paola Stanzani (Consigliere) e del direttore generale con conseguente revoca delle deleghe in precedenza attribuite’’.

 

 

Al contempo il Consiglio ha istituito un apposito comitato strategico, composto da tre consiglieri, chiamato a presidiare le attivita’ strategiche della Cassa e di riorganizzazione delle sue partecipate. A tal fine ha nominato advisor del Comitato il professor Giuseppe Lusignani e il professor avvocato Marco Lamandini. Nominato altresi’ l’avv. Giuseppe Iannacone advisor per i rapporti della societa’ con la Procura.

 

 

’Nel sottolineare l’impegno dei consiglieri e del direttore ora sospesi - chiude la nota - il Consiglio auspica che nei procedimenti avviati dalla Procura della Repubblica di Forli’ e dalla Banca d’Italia vengano positivamente superate le contestazioni mosse all’operato della Cassa e dei suoi esponenti aziendali’’.

http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/r...risparmio.shtml

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