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giugno elettorale


Leviathan

Europee 2009  

46 utenti hanno votato

  1. 1. chi voteresti?

    • Partito delle libertà (PDL)
      12
    • Partito democratico (PD)
      3
    • UDC
      2
    • Italia dei Valori (IDV)
      11
    • Partito rifondazione - comunisti italiani
      3
    • Sinistra e libertà
      1
    • Forza nuova
      0
    • Lega nord
      8
    • Partito radicale
      2
    • La destra- autonomie per le europee
      2
    • altro (specificare)
      2


Messaggi raccomandati

tutto questo grazie a persone che lavorano per noi a Bruxelles per noi , sarebbe cosa buona sceglierli con criterio per non poi ritrovarci con brutte sorprese .

 

Non la vedo così.

L'unico organo che ha senso e poteri effettivi è la commissione europea, espressione diretta dei governi, mentre il parlamento ha poco più che funzione consultiva e, in questo modello d'europa che si è scelto, lo abolirei anche domani.

Questo è uno dei motivi che mi spingono verso l'astensione.

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Partecipanti più attivi

Partecipanti più attivi

Sulla collocazione europea del PD: al massimo si parla di una federazione tra ADLE e PSE, in cui è abbastanza ovvio vista la sproporzione dei numeri in gioco chi governerà.

 

Segnalo che i radicali, se supereranno lo sbarramento, confluiranno nell'ELDR insieme a Di Pietro. In sostanza, per chi non lo sa, l'ELDR è un partito di liberal-democratici, nella prima repubblica era il partito liberale italiano a parteciparvi.

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Ospite intruder
cama allora mi spieghi per quale modesto motivo gli inglesi ancora guidano a sinistra, ancora usano le oncie e i galloni e mi spieghi come mai gli ultimi arivati in questa cavolo di europa pretendono di comandare?

 

Riguardo alle qualifiche qui tocchi un tasto dolente, vorrei sapere se unitaliano percepisce lo stesso stipendio di un europeo.

 

 

1) Gli inglesi stanno nella UE da oltre trentanni, non mi pare siano gli ultimi arrivati.

 

2) Sicuramente no. Ma attenzione: il costo della vita è quasi sempre rapportato al reddito medio, non hai idea di cosa costa un caffè a Helsinki.

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Ospite intruder
diciamo che gli inglesi stanno nella ue per quello che gli fa comodo.

 

Gli italiani, invece, ci stanno per beneficienza.

 

 

Per il resto quoto dominus, e on abolirei solo questo di parlamento

 

E cos'altro?

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la UE dovrebbe bloccare i finanziamenti all'Italia, vengono dispersi sopratutto al meridione con meccanismi non troppo complessi e cadono in mano alle cosche, sono soldi buttati, ho seguito un comizio di DeMagistris che spiegava in dettaglio come finiscono questi fondi

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segnalo il commento di travaglio sulle varie liste

 

Zoo PDL

 

Cominciamo con il Popolo delle Libertà in ordine alfabetico: Lucio Barani, che è un ex socialista che è stato Sindaco di Aulla, famoso per avere fatto di Aulla un Comune de/dipietrizzato e per aver inaugurato addirittura Piazza Martiri di Tangentopoli, dove i martiri di Tangentopoli non siamo noi derubati, ma sono quelli che rubavano e infatti la piazza, che si chiamava Piazza Matteotti, è diventata Piazza Martiri di Tangentopoli con un bel monumento a Craxi, forse un monumento equestre. Questo direi che è meglio lasciarlo perdere.

Berlusconi, è inutile che vi spieghi per quale motivo sarebbe meglio non votarlo; oltre a tutti i motivi etici, politici, conflitti di interesse, giudiziari etc. etc., c’è un fatto: che Berlusconi, essendo Presidente del Consiglio, non solo, come tanti altri leaders che si candidano, dovrà poi optare tra il Parlamento italiano e quello europeo, lui proprio al Parlamento europeo non ci può andare perché è Presidente del Consiglio, a meno che non decida di dimettersi da Presidente del Consiglio, nel qual caso potremmo anche votarlo, ma non credo che lo farà.

Bonsignore Vito: Bonsignore Vito stava nell’Udc, è un pregiudicato per tentata corruzione per gli appalti dell’ospedale di Asti, la Tangentopoli torinese, stava con Casini e, appena Berlusconi ha scoperto che c’era un pregiudicato che non stava con lui, ha immediatamente fatto campagna acquisti e l’ha portato nel Popolo delle Libertà. Tentata corruzione, perché Bonsignore non aveva fatto in tempo a intascare le tangenti, in quanto l’avevano preso prima: era un andreottiano, poi era un casiniano, adesso è diventato berlusconiano. E' anche indagato per le scalate bancarie, per concorso in aggiotaggio: è quello di cui D’Alema diceva “ l’ho incontrato per vedere la destinazione di quel pacchetto di azioni della BNL”, Bonsignore possedeva il 2% della BNL, che interessava molto a Consorte: anche questo forse sarebbe meglio tenerlo lontano dalle istituzioni europee.

Poi c’è Clemente Mastella: di lui sappiamo molte cose naturalmente, ci siamo forse dimenticati un fatto importante, ossia che Mastella è tutt’ora indagato, anzi c’è alle viste una richiesta di rinvio a giudizio nei suoi confronti per la famosa inchiesta di Santa Maria Capua Vetere; c’è una vulgata completamente falsa, in base alla quale De Magistris, con l’inchiesta “ why not?”, indagando Mastella avrebbe fatto cadere il governo: in realtà Mastella fu indagato nell’ottobre del 2007, mentre il governo cadde nel gennaio del 2008, quando Mastella fu indagato per l’altra vicenda, quella di Santa Maria Capua Vetere che, con De Magistris, non c’entra niente, la stessa nella quale furono arrestati la moglie di mastella, messa agli arresti domiciliari e il consuocero di Mastella, l’ingegner Camilleri.

Mastella è rimasto indagato anche quando l’indagine è passata, per competenza, a Napoli e adesso la Procura di Napoli, confermando la bontà delle indagini di Santa Maria Capua Vetere, ha depositato gli atti a beneficio dei difensori che, di solito, è una mossa che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Le indagini sono finite e Mastella dovrà essere, con ogni probabilità, processato per tre episodi di concussione tra riuscita e tentata e alcuni altri reati e, naturalmente, è passato all’incasso, avendo fatto cadere il governo Prodi, Berlusconi non subito l’anno scorso, perché la gente ancora si ricordava che aveva la moglie dentro, ma con un anno di distanza, confidando nella smemoratezza degli italiani la l’ha messo in lista, perché molti italiani pensano che le indagini siano finite nel nulla, mentre invece come abbiamo visto non è vero e quindi facciamo memoria, almeno noi, di questa vicenda che riguarda l’ottimo ex Ministro della Giustizia che ci ha regalato l’indulto e tante altre belle leggi!

Patriciello Aldo: ecco, Aldo Patriciello è un altro che stava nell’Udc, anche lui è un condannato imputato in altri processi, appena Berlusconi ha visto un pregiudicato nell’Udc si è ingelosito e si è portato Patricello in casa. Quindi Patriciello, che era Europarlamentare dell’Udc, adesso è ricandidato come Europarlamentare nel Popolo delle Libertà. Ne avevamo parlato a proposito del dopo /terremoto, perché Patriciello, che ha una condanna definitiva a quattro mesi per un finanziamento illecito degli anni 90, è sotto processo in udienza preliminare a Isernia per truffa all’Anas, nel senso che insieme al fratello Gaetano, che è costruttore, avrebbe messo in piedi un appalto per la variante stradale di Venafro, costruita con materiali scadenti che mettevano a rischio la solidità di quest’opera, per cui l’Anas ha dovuto spendere un sacco di soldi per consolidare l’opera, una volta finita. Quindi c’è questo processo che è in corso in udienza preliminare, dove si ipotizzano truffa e frode nelle forniture di questi materiali scadenti.

Sempre nel gennaio di quest’anno, Patriciello è stato nuovamente rinviato a giudizio per tentata truffa, abuso e malversazione stavolta, addirittura, per un altro scandalo: quello di un centro di riabilitazione nel Comune di Salcito, dove anche lì c’entra il gruppo imprenditoriale della famiglia Patriciello che, secondo l’accusa, avrebbe fregato enti pubblici facendo perdere soldi di denaro pubblico, cioè di denaro nostro. C’è stata una votazione al Parlamento Europeo per coprire di immunità Patriciello in questo processo e il Parlamento Europeo, che pure per le opinioni espresse e i voti dati, ossia quando uno è accusato per le cose che ha detto, concede sempre l’immunità e invece per le cose che si sono fatte l’ha negata e infatti il Parlamento Europeo ha votato a amplissima maggioranza che le accuse di truffa e malversazione non fanno riferimento a opinioni e a voti espressi, per il semplice motivo che la malversazione di fondi pubblici e i reati urbanistici non possono essere equiparati a un’opinione e a un voto, conseguentemente Patriciello verrà processato naturalmente da Europarlamentare, se i cittadini avranno la bontà di rieleggerlo per un’altra volta non più nell’Udc, stavolta nel Popolo della Libertà provvisoria, direi.

Nino Strano tutti lo ricordano, stava in Alleanza Nazionale, era in Parlamento quando cadde il governo Prodi, festeggiò tirando fuori una bottiglia di Champagne e infilandosi anche delle fette di mortadella in bocca: una scena memorabile che ha fatto il giro del mondo, dissero che mai più questo signore avrebbe calcato le scene parlamentari, infatti lo mandano in Europa, non essendo riusciti a rimandarlo in Parlamento! Tra una mortadella e un brindisi con lo Champagne in pieno Senato l’ottimo Nino Strano trovò anche il modo di insultare un Senatore dell’Udeur, Nuccio Cusumano, che era l’unico che non aveva tradito il mandato elettorale e che, quindi, aveva votato a favore del governo Prodi mentre tutto il suo partito era passato con Mastella, armi e bagagli, all’opposizione. Quindi il fatto di non aver tradito ne fece un traditore e infatti Strano gridò a Cusumano “ pezzo di merda, checca squallida, venduto e mafioso” addirittura. Poi disse che era stata una goliardata.

Per non farsi mancare niente, Strano ha anche una condanna recente in primo grado a Catania per lo scandalo della cenere lavica: che cosa era successo? Che nel 2005, tre giorni prima delle elezioni comunali a Catania, Strano, che era Assessore della Giunta Scapagnini, il medico di Berlusconi, insieme agli altri Assessori e a Scapagnini aveva deciso di regalare tra i 300 e i mille Euro a ciascuno dei 4.000 dipendenti del comune per risarcirli dei danni causati dall’eruzione dell’Etna, che anni prima aveva ricoperto di cenere nera la città. Naturalmente era un chiaro regalo ai dipendenti pubblici affinché votassero per i partiti di centrodestra, che sostenevano la Giunta: la stessa Giunta Comunale che ha svuotato le casse comunali e ha mandato completamente in fallimento Catania.

E’ quindi condannato insieme a Scapagnini, Strano, a due anni e due mesi in primo grado per abuso d’ufficio e violazione della legge elettorale. Inoltre, dato che avevano anche svuotato le casse del comune, Strano ha anche una richiesta di rinvio a giudizio e conseguentemente è imputato in un altro processo sempre a Catania per abuso aggravato e falso in atto pubblico, proprio per il buco nelle casse comunali.

 

Zoo UDC

 

L'Udc ha Magdi Allam, il quale anche lui non ha nessun problema di tipo penale etc.: forse è un po’ tanto invasato, ha una rubrica che si chiama Il Crociato, ha un partito che si chiama Protagonisti per l’Europa Cristiana e si propone di dichiarare non leciti eticamente addirittura il divorzio e le unioni tra omosessuali e ha sostenuto, in nome del dialogo con l’Islam, che l’Islam moderato non esiste e che l’Islam non è una vera religione buona e anzi il Corano è un libro che incita all’odio, alla violenza e alla morte. Forse buttare benzina sul fuoco con un personaggio così stravagante non è il caso, di questi tempi!

Poi c’è Ugo Bergamo: Ugo Bergamo non lo conosce nessuno, è un Avvocato, un ex Sindaco di Venezia della Democrazia Cristiana, un ex parlamentare dell’Udc che dal 2005 siede nel Consiglio Superiore della Magistratura e ha avuto un ruolo fondamentale nello sparare a zero contro i magistrati di Salerno, il giorno stesso in cui perquisirono il palazzaccio di Catanzaro.

Promise di provvedere immediatamente per rimuovere questo bubbone (i magistrati onesti di Salerno), anticipò allegramente il giudizio, come già aveva fatto la signora Letizia Vacca, contro Clementina Forleo e Luigi De Magistris e poi fu di parola, perché infatti Nuzzi, Verasani e Apicella furono tutti cacciati. Questo maestro di morale in casa altrui era anche passato alle cronache perché, nel 2002, mentre in Senato si approvava la Legge Cirami, lui fu beccato come pianista: era una specie di piovra di Laoconte, che votava con molte mani e molte braccia per i vicini assenti e quindi, naturalmente, era proprio la figura morale ideale per insegnare l’etica ai magistrati di Salerno.

Poi c’è Ciriaco De Mita, il quale è uno spettacolo vivente: ha 82 anni, è in Parlamento da 46 anni, si è fatto 12 legislature, insomma è stato protagonista di quella meravigliosa ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia. Si è salvato per molte prescrizioni e, soprattutto, per l’amnistia dell’89 da Tangentopoli per tutti i finanziamenti illeciti che la DC prendeva prima dell’89 e quindi prima che fosse tutto amnistiato e insomma, è proprio una giovane promessa della politica che si affaccia sul campo, pronta a dare il suo contributo al rinnovamento delle classi dirigenti!

Sempre nell’Udc c’è Giuseppe Naro, che è un messinese che ha una condanna definitiva a sei mesi per abuso d’ufficio, in quanto avrebbe acquistato.. anzi, la sentenza è definitiva, degli ingrandimenti fotografici, 462 ingrandimenti fotografici con denaro pubblico per 800 milioni di lire e poi ha avuto due prescrizioni in altre due inchieste e quindi, naturalmente, è pronto, anche lui, per l’Europa.

Poi c’è Ferdinando Pinto, che è stato processato -e poi con fasi alterne alla fine è stato assolto, perché mancavano le prove - per aver incendiato il Teatro Petruzzelli. Ma nel processo civile che gli hanno intentato i proprietari del Teatro Petruzzelli, di cui lui era il gestore e il Presidente, è stato condannato a pagare 57 miliardi di lire alla famiglia dei proprietari: miliardi che non ha mai pagato, perché pare che il teatro non fosse assicurato.

L’altro giorno, proprio pochi giorni fa, si è aperto il 29 aprile a suo carico un altro processo penale, davanti al Gup di Bari, perché lui è accusato di aver depistato le indagini per procurarsi l’impunità nel processo sul rogo al Petruzzelli e lì la Procura ha chiesto il suo rinvio a giudizio per reati che vanno dal falso materiale e ideologico alla contraffazione di pubblici sigilli, alla calunnia, al falso giuramento della parte, alla falsa testimonianza, alla violenza privata e alla violenza semplice, il tutto aggravato dalla finalità di coprire le responsabilità del clan della Sacra Corona Unita e il famoso clan Capriati, quello del boss di Barivecchia.

Completa il quadro di questa meravigliosa squadra messa insieme dall’Udc Saverio Romano, il quale è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa in Sicilia, a Palermo, per i suoi rapporti insieme a Cuffaro presunti con il clan Guttadauro e, in più, è sotto osservazione per certe dichiarazioni che ha fatto il figlio di Ciancimino su certi regali in denaro che sarebbero arrivati, tra gli altri, anche a lui, anche se lui legittimamente nega.

C’è poi Angelo Sanza, sempre nell’Udc , che è lì da undici legislature, un quasi De Mita: un quasi De Mita lucano che ha passato una serie di partiti e che era uscito da Tangentopoli perché si era accertato che aveva ricevuto 200 milioni dal finanziere Florio Fiorini, ma un giudice molto spiritoso aveva stabilito che, essendo soldi arrivati da una società estera, allora non costituivano reato e poi la Procura di Milano fece appello contro questa sentenza stravagante, ma lo fece fuori termine e conseguentemente Sanza se la cavò e anche lui lo riportiamo, se tutto va bene, in Europa, visto che è in Parlamento ininterrottamente soltanto dal 1972, quando molti di voi credo non fossero mai nati, lui era già lì.

Dimenticavo Emanuele Filiberto di Savoia: non mi pare di dover aggiungere niente, insomma Emanuele Filiberto di Savoia, quello di “ Ballando con le Stelle”, quello.. Emanuele Filiberto di Savoia, quello lì, quella testa coronata potremmo definirlo.

 

Zoo PDmenoelle

 

E poi c’è il PD: nel PD c’è qualcuno che sembrerebbe un po’ incoerente, tipo Cofferati, che pure è una persona di estremo valore, il quale aveva dichiarato “ non si può fare il Sindaco a Bologna e il padre a Genova” e adesso invece farà l’Europarlamentare tra Strasburgo e Bruxelles e il padre a Genova, forse Bruxelles e Strasburgo sono più vicine a Genova di Bologna, non si sa! Aveva anche detto “ se mi vedrete candidato alle europee, siete autorizzati a chiamarmi ciarlatano”: praticamente se lo vedremo candidato alle europee saremmo autorizzati a chiamarlo ciarlatano e l’abbiamo visto, è candidato alle europee. Traetene voi le conseguenze.

Poi c’è Andrea Cozzolino: questo invece ha dei problemi giudiziari, è l’Assessore alle attività produttive della Regione Campania e ha ricevuto un avviso di garanzia proprio nei giorni della candidatura, con perquisizione in casa sua, perché è sotto inchiesta a proposito della costruzione di una centrale a biomasse in Provincia di Caserta. L’impianto si chiama Biopower. Poi c’è un altro esponente della politica campana: Andrea Losco, che è stato - risparmiamoci le ironie sul cognome, perché non si scherza sui cognomi - governatore della Campania per l’Udeur tra il 99 e il 2000, è stato commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, così brillantemente risolta naturalmente, prima di passare la palla a quell’altro genio di Bassolino. Losco era noto per aver raccomandato - così risulta da un elenco che è stato trovato negli uffici dell’alto commissariato - ben 14 persone che lavoravano lì dentro. E’ già parlamentare europeo, non più nell’Udeur ma nella Margherita, rutelliano e adesso si ricandida.

Sempre a Napoli c’è un altro candidato eccellente: l’ex Assessore regionale alla sanità che Bassolino ha fatto fuori in una faida interna, anche lui nei giorni della candidatura è stato indagato dalla Procura di Napoli per corruzione a proposito dell’affidamento dei lavori per l’ospedale Del Mare a Ponticelli. Anche qui stiamo parlando solo e esclusivamente di avvisi di garanzia, quindi diciamo che, salvo forse qualche dibattito sull’opportunità o meno, non stiamo neanche parlando di un rinvio a giudizio, ma è bene che queste cose si sappiamo, di modo che chi deve votare ne sia al corrente.

E poi c’è l’Assessore all’agricoltura della Giunta Loiero, Mario Pirillo, che ha cambiato una dozzina di partiti: dalla DC al Cdu, all’Udr, all’Udeur, alla Margherita, al PDM e al PD, e che è stato appena imputato, con richiesta di rinvio a giudizio, nell’inchiesta “ why not?”, è uno dei 98 per i quali la Procura generale di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio e pare che le accuse vadano dal peculato all’abuso d’ufficio, alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

 

 

Zoo IDV

 

Mi segnalano da Cattolica che c´è un candidato dell´Italia dei Valori, che non ha nessun problema giudiziario, ma anche qui stiamo parlando di questioni di opportunità politica, che si chiama Bulletti Carlo, che ha fatto un po´ il giro dei partiti anche lui: potremmo definirlo un riciclato, che si trova sempre più o meno dalla parte giusta. Fa il medico chirurgo, nel 2004 si è candidato con Lega Nord, Forza Italia, Alleanza Nazionale e altre liste di destra, poi è passato tra i banchi dell´opposizione e, quando è nato il PD, è passato al PD attivandosi per le primarie e adesso, in occasione dell´ultima campagna elettorale, è candidato alle europee per l´Italia dei Valori. Forse bisognerebbe stare attenti a questi candidati che si spostano con questa frequenza e che, evidentemente, sono continuamente folgorati sulla Via di Damasco, sempre in dirittura di elezioni.

 

ho messo alcuni partiti i restanti sono nel blog di Grillo

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Da Panorama.it

 

Per la campagna elettorale il Pd chiama i “guru” di Barack Obama

In principio fu il guru. Oggi è il caso di dire “Yes Week End”. Nel 2001 il centrosinistra, che era nettamente indietro nei sondaggi nella corsa tra Francesco Rutelli contro Silvio Berlusconi, chiamò Stanley Greenberg, il sondaggista (pollster per i più fini) di Bill Clinton, per portare una ventata di novità nella campagna elettorale dell’Ulivo. Greenberg, detto il guru americano, migliorò la situazione di Rutelli e lo portò a pochi punti da Berlusconi, ma il centrosinistra andò all’opposizione. Ora arrivano i due esperti di new media di Barack Obama a provare a risollevare il Pd. Il prossimo finesettimana per dare una mano al Partito Democratico sbarcheranno a Roma gli americani di Blue State Digital, che hanno inventato la campagna online di Obama. L’obiettivo della due giorni di “brainstorming”, voluta dal responsabile comunicazione del partito, Paolo Gentiloni (lo stesso che nel 2001 portò Greenberg) è quello di potenziare ulteriormente gli strumenti online del partito di Dario Franceschini; in particolare per quanto riguarda la mobilitazione attraverso i social network e la partecipazione dei militanti. Venerdì pomeriggio a largo del Nazareno Ben Self e Dan Thain, ‘gli uomini del presidente’ americano saliranno in cattedra per una lectio davvero magistralis: erudire i pionieri italiani del pensiero democratico nelle strategie di comunicazione politica del terzo millennio. Un millennio che è stato anticipato, come spesso accade nella comunicazione politica, negli Usa. Durante la campagna elettorale di Obama, Self si è occupato della gestione del sito internet ufficiale www.barackobama.com, quello su cui l’allora senatore dell’Illinois annunciò la sua partecipazione alla corsa alla Casa Bianca. Il portale gioca un ruolo chiave nella strategia di Obama: permette ai sostenitori del candidato di versare denaro (con la campagna online Obama ha raccolto 200 milioni di dollari e un milione di sottoscrittori), di organizzare incontri, mandare e ricevere sms, gestire enormi volumi di traffico telefonico e traffico web. Le banche dati del versante social-network del sito, chiamato MyBo, sono in grado di trovare in una determinata zona i volontari più opportuni per un determinato evento e fornire loro nomi, indirizzo, numero di telefono delle 100 persone del quartiere che vogliono votare Obama e di quelle che sono ancora indecise. Con Self nella sede del Pd – e dal partito fanno sapere che potrebbe anche esserci Franceschini e altri big - ci sarà anche Dan Thain, ‘senior strategist’ della Bsd, esperto di strategie email, sviluppo messaggi e contenuti video. Uno dei maggiori videogamer professionisti, Thain ha fondato la sua prima dot.com a 17 anni e, prima di approdare in BSD, era stato il manager della campagna elettorale on line del partito laburista inglese. Niente guru, dunque, tanto più che la campagna per le elezioni europee è in corso; di certo, però, qualche buon consiglio da seguire, così come sta accadendo tra i progressisti in giro per il mondo. Infatti i democrats italiani non sono i soli ad essersi rivolti a Blue State Digital: gli esperti di new media a stelle e a strisce sono stati chiamati anche dai laburisti inglesi, dai socialdemocratici svedesi, dal Labour australiano, dal Fianna Fail irlandese. E nelle prossime settimane i consulenti di Obama saranno in Portogallo e Brasile. L’ex ministro Gentiloni anticipa a Panorama.it alcune delle tematiche che verranno sviluppate con gli esperti Usa: “Confrontarsi con l’esperienza americana è anche un modo per uscire dalla diatriba, tutta italiana, sul ‘partito leggero’ contro quello ‘pesante’. La vittoria dei democratici di Obama – dice Gentiloni – ci impone di guardare, piuttosto, al futuro, con la partecipazione ondine che rinvia al porta-a-porta, con la mobilitazione attraverso la rete che rafforza il coinvolgimento diretto di milioni di persone. Una trasformazione profonda che non riguarda solo i mezzi della politica, ma la sua identità, sempre più aperta, responsabile, plurale. In una parola, democratica”.

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persino gli... "intellettuali" stanno fuggendo dalla barca :rotfl:

 

12/5/2009 - Dopo Vattimo, dopo Pressburger, che si sono addirittura candidati. E tanti altri ormai sono insofferenti per la subalternità al centrodestra e la poca laicità del Pd. Finisce il mito del partito di intellettuali e popolo

 

 

Tonino diventa maître à penser, tramonta il mito dell'egemonia culturale dei post-Pci

Dalla Mitteleuropa al Molise, da Kleist al lavoro dei campi, dal tavolo del caffè San Marco a Trieste al tressette a Montenero di Bisaccia. Claudio Magris annuncia che voterà per Antonio Di Pietro alle europee.

 

Acuto e leggero, Gianni Vattimo un po’ s’entusiasma un po’ si schermisce: «Anche Magris sta con noi? Ma è meraviglioso! Non vorrei che adesso esagerassimo, che diventassimo troppo il partito degli intellettuali, poi la gente non ci vota più...». Già, il partito degli intellettuali. Chi l’avrebbe detto anche solo cinque anni fa che il grande esodo dell’intellighenzia dal post-Pci, il partito di intellettuali e popolo, accelerasse così? Umberto Eco ormai è scettico sul Pd, Roberto Saviano ne prende le distanze, ora Magris comunica che, pur non essendo iscritto «a nessun raggruppamento politico, ho deciso stavolta di votare per l’Italia dei Valori che mi sembra un’opposizione al contempo moderata, aliena da ogni estremismo, e ferma». Tra l’altro, un’epigrafe sulle tante accuse di girotondismo, populismo, rozzezza persino grammaticale che di solito vengono rivolte all’ex pm. Un’epigrafe, anche, sulle ultime speranze di egemonia culturale dei democrat.

 

Com’è potuto accadere? E non da un girotondino, non da un Tabucchi, ma dal «gran borghese», dallo studioso di Joseph Roth, un uomo alieno da ogni idea dell’attività intellettuale come accecata militanza, peraltro già senatore della sinistra indipendente. C’entra, naturalmente, la vicinanza di Magris con Giorgio Pressburger, candidato dipietrista a Trieste, scrittore, massimo esperto di cose ungheresi, oltre che organizzatore di un importante festival teatrale. «Lo conosco da una vita», spiega Magris. «Lo voterò perché, europeo come pochi, ha dimostrato di sapere unire alla sua così notevole creatività artistica e culturale la capacità pratica di organizzare, amministrare e rappresentare, qualità essenziali per chi si occupa della cosa pubblica». Certo Magris non era stato colto di sorpresa dalla candidatura dell’amico ventennale.

 

Racconta Pressburger che i due ne hanno parlato a lungo, e l’autore di Danubio gli aveva anticipato la sua idea: «Se oggi proprio dovessi votare, voterei per quel partito». L’Italia dei Valori. Lunghe conversazioni, anche sull’Italia di Berlusconi? Non direttamente. Pressburger ricostruisce: «Vede, il problema non è tanto la persona di Berlusconi, ma una riflessione che facciamo da tempo sul declino della civiltà europea, che è stata piegata da una forza immane all’obbedienza e al culto del denaro». Magris, la cui unica esperienza politica in Senato - con la sinistra indipendente - era coincisa con un periodo familiare molto difficile, non ha mai smesso di coltivare un impegno, seppur non urlato. E una volta ha detto all’amico: «Berlusconi non è l’unico problema, è solo una della tante incarnazioni di una piega presa dalla civiltà europea». Il resto l’ha fatto un trait d’union particolare: Paolo, figlio di Claudio, saggista a sua volta (ha appena scritto un libro su Carlo Michelstaedter), grande amico di Pressburger. Quando Paolo ha saputo che sceglieva Di Pietro, ha esultato, «dai, fai benissimo!».

 

Il salto Magris-Di Pietro, nondimeno, resta eclatante. Sostiene Vattimo che «Tonino in realtà legge molto di più, in media, di quelli che lo criticano». Pressburger dice «stimo moltissimo Di Pietro perché è un uomo che ha avuto il coraggio di fronteggiare nemici potentissimi senza indietreggiare». Andrea Camilleri, che pure a un certo punto voleva fare una sua «lista dei senza partito» autonoma anche dai dipietristi, è stato recuperato: «Tonino mi ha chiamato, ha detto che tiene le porte apertissime a tutti noi... Mi era stato proposto di candidarmi sa da chi? Da Raffaele Lombardo! Ho pensato che fosse uno scherzo ma invece la proposta risultava vera... Dal Pd? Nulla».

 

E invece eccoti l’uomo in canotta, lesto, seducente e, nientemeno, in grado di articolare ragionamenti complessi. Un tempo li avrebbero fatti i capi comunisti ostentando alle Frattocchie le lezioni di Valentino Gerratana che spiegava Gramsci ai bidelli, le allocuzioni di Duccio Trombadori, e persino Pier Paolo Pasolini nascosto in mezzo ai braccianti poteva concedersi alla pedagogia elettorale. Oggi Pressburger, che molto ha discusso di Thomas Mann con Magris, termina i comizi leggendo ai futuri elettori dipietristi i passi di Mario e il mago, «un’opera che parla di un Duce, lo so, mentre noi parliamo solo di una sua versione moderna...».

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubr...=6&sezione=

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ROMA - Ore decisive per le nomine Rai. A quanto si apprende domani si sapranno i nomi dei nuovi vertici del Tg1, di Raiuno e delle quattro vice direzioni generali. Proposte di nomina che domani il dg della Rai, Mauro Masi, dovrebbe portare sul tavolo del consiglio di amministrazione. E che provocano la reazione durissima delle opposizioni e la forte preoccupazione dei giornalisti del servizio pubblico. E anche la preoccupazione del presidente della commissione di Vigilanza, Sergio Zavoli.

 

Minzolini al Tg1. L'inviato della Stampa, Augusto Minzolini, si conferma il candidato per la direzione del Tg1. Alla guida della rete ammiraglia arriverà invece Mauro Mazza, adesso direttore del Tg2. Via libera anche per i vice dg, che domani dovranno ottenere l'ok dei consiglieri: la squadra si allargherà a quattro, con la conferma di Giancarlo Leone e l'arrivo di Antonio Marano, Gianfranco Comanducci e Lorenza Lei.

 

La nota di Zavoli. Il primo lotto di nomine "non tiene conto della ricchezza culturale dell'azienda e del Paese": è il monito del presidente della Vigilanza. A suo giudizio la vicenda ripropone "in termini ancor più stringenti" il suo "richiamo alla necessità e al dovere di rispettare il pluralismo".

 

Insorge il Pd. "Non ho mai visto fare nomine Rai che incidono direttamente sul sistema dell'informazione in piena campagna elettorale e in regime di par condicio - attacca il segretario Dario Franceschini. il semplice buon senso dovrebbe portare a rinviare tutto a dopo le elezioni europee e amministrative".

 

Critiche dall'Udc. Pierferdinando Casini parla di "una credibilità di una dirigenza che non può permettersi di accettare qualche indicazione fotocopiata, senza tenere in alcun conto le esigenze di un'azienda che è la principale industria culturale del paese". Al leader dell'Udc ha risposto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti difendendo l'operato dei vertici dell'azienda che, a suo avviso, "si muovono unicamente nella logica di rilanciare la Rai".

 

"Ritirare le nomine". A chiedere il ritiro delle nomine al direttore generale è il consigliere di amministrazione Rai Nino Rizzo Nervo. "Se non lo farà domani - è il monito di Rizzo Nervo - non mi limiterò a manifestare e motivare in consiglio il mio forte ed insanabile dissenso sia sul metodo che sul merito delle scelte".

 

"Interferenze esterne". L'Usigrai - il sindacato autonomo dei giornalisti Rai -, chiede un'audizione alla Commissione parlamentare di viglianza presieduta da Sergio Zavoli: "Siamo preoccupati per le interferenze esterne sulle nomine - si legge in una nota della segreteria del sindacato. Se verremo ricevuti leggeremo ai commissari il testo della lettera da noi indirizzata al Presidente della Repubblica. ".

 

http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/p...ani-nomine.html

 

guarda caso vicino alle elezioni

 

Berlusconi è uguale a Putin: il commento di Massimo Giannini sugli attacchi del premier a Repubblica, troppo poco servile evidentemente.

 

ultimi sondaggi:

http://www.affaritaliani.it/politica/elezi...lega200509.html

 

riassumendolo:

PDL : 40.3 %

PD: 23.5 %

UDC : 6 %

Radicali : 1 %

IDV : 9 %

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le campagne elettorali di molti partiti per le europee usano l'immagine di berlusconi a fini elettorali (l'anti berlusconismo è ora una pandemia LOL)

 

Ammirate le foto del partito Catalano:

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/...rlusconi/1.html

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/...rlusconi/2.html

 

 

guardate il modo di gesticolare di B.

chi vi ricorda?

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/...ndustria/1.html

 

 

 

da un'altro forum:

Iniziarono i paesi scandinavi, prima la Svezia con la pubblicità sulle TV del cavaliere che si raddoppiavano, poi la Finlandia che se fosse più grande ci invaderebbe, poi l'Inghilterra che prende le distanze da colui che urla mister Obama, e ora concludono gli spagnoli, c'è ancora qualcuno che ci deve ridere dietro?

 

 

«Qualsiasi cosa succeda, non permettere che mi facciano delle foto vicino a Silvio con la bandana. Stai tu in mezzo perché altrimenti la stampa britannica ci uccide». Cherie Blair

 

Intanto il Guardian e il Times appoggiano Repubblica nella sua battaglia solitaria, e sui loro giornali pubblicano giornalmente sulle presunte candidature delle veline per le elezioni europee, il rifiuto del premier di rispondere alle dieci domande di Repubblica, la motivazione della sentenza per corruzione contro l'avvocato Mills, i commenti di Berlusconi sull'eccessivo numero di deputati e sulla scarsa utilità del Parlamento.

 

Intanto nei sondaggi pare che il PDL perda due punti

Modificato da Leviathan
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Confermo la pubblicità della TV svedese (mi era stato fatto notare da amici); usarono B. come esempio negativo vantandosi che la loro tv pubblica era veramente libera.

 

Comunisti biondi?

 

EDIT: trovato. Fu una campagna pubblicitaria per ripetere ancora una volta qual'era (ed è) il motto di SvT: "fri television" (televisione libera) e precisamente libera da

är fritt från politiskt och ekonomiskt inflytande. Kampanjen och dess reklamfilmer blev väldigt omdiskuterade i medierna med både negativ och positiv kritik. Efter att några kampanjfilmer jämfört SVT:s fria television med mediesituationen i Vladimir Putins Ryssland och Silvio Berlusconis Italien,

 

influenze politiche od economiche. La campagna pubblicitaria e gli spot discutevano di esempi positivi e negativi nei media mondiali (...) confronto tra "fri television" e la situazione dei media nella Russia di Vladimir Putin e nell'Italia di Silvio Berlusconi..

 

In particolare nello spot (che, ricordo, è stato fatto su commissione della tv pubblica svedese e ivi apparso) scorrevano le seguenti frasi, con Berlusconi in tutti i canali video come sfondo e il mandolino come musica:

Silvio Berlusconi kontrollerar 90 procent av de nationella tv-kanalerna i Italien.

2001 blev han premiärminister efter en massiv tv-kampanj.

Strax därefter krävde en domstol att han skulle sälja en av sina kanaler.

Då ändrades lagen.

Silvio Berlusconi controlla il 90% dei canali delle tv nazionali in Italia

Divenne premier nel 2001 dopo una massiccia campagna pubblicitaria.

Subito dopo il tribunale pretese che lui dovesse vendere uno dei suoi canali

Allora la legge è stata cambiata

 

Chissà che qualcuno non mi risponda: Comunisti biondi?

Modificato da Rick86
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Confermo la pubblicità della TV svedese (mi era stato fatto notare da amici); usarono B. come esempio negativo vantandosi che la loro tv pubblica era veramente libera.

 

Comunisti biondi?

 

 

Antitaliani come la maggior parte degli europei, pensassero ai cavoli loro.

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Ho editato il messaggio precedente, con il testo preciso apparso sullo spot (purtroppo il video non l'ho trovato).

 

Antitaliani come la maggior parte degli europei, pensassero ai cavoli loro.

 

Troppo difficile rispondere, e allora sotto con la sindrome da persecuzione........ E' il processo mentale identico che ha compiuto B. con la Magistratura

Modificato da Rick86
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lo sanno tutti, solo da noi si chiudono gli occhi.

E non credo proprio alla teoria che tutti c'è l'hanno con gli italiani, semplicemente certe pagliacciate e certe situazioni (Conflitto di interessi, politici corrotti e pregiudicati, informazione imbavagliata , complice del premier condannato) sono intollerabili nell'Europa democratica e libera.

 

EDIT

Nel forum sta vincendo (26 voti) il centro destra con 11 voti (PDL+ Lega) e prevale il PDL

Il fronte opposto ha raccolto (13 voti) di cui il principale è l'IDV

 

vedendo le coalizioni sta vincendo il centro destra da queste parti

Modificato da Leviathan
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Ospite intruder
Chissà che qualcuno non mi risponda: Comunisti biondi?

 

Nell'URSS ce n'erano parecchi, di comunisti biondi. E gli autori di quello spot sono solo imbecilli tout court. Più micidiale, e veritiero, quanto ha scritto non molto tempo fa un giornale inglese, il Time o il Guardian, o l'Indipendent, non ricordo perché gli ho dato solo una sbirciata in aereo: Berlusconi è un farabutto (a real scoundrel, ricordo il termine perché demodé e tipicamente inglese), ma gli italiani lo hanno votato sapendo benissimo chi è.

Modificato da intruder
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