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SAVOIA MARCHETTI 83: Cerco materiale per MODELLO 1/72


Biplano

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Ciao Blue Sky,

hai ragione, ma è il primo topic che apro, non sono ancora pratico cmq rispondo alla tua domanda.

Vorrei realizzare in scala 1/72 il Savoia Marchetti 83 partendo da un kit del SM 79 (Airfix) e non

riesco a recuperare disegni in scala validi.

Inoltre ti chiedo istruzioni per poter inserire le foto del mio ultimo modello in costruzione...grazie

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Ciao

L'unica pubblicazione che mi risulti occuparsi del SM 83 è il fascicolo n. 39 della collana "Grandi aerei militari" edito dalla Delta editrice che è dedicato al SM 84 ma parla anche dell'83.

Comunque, trattandosi di un derivato della versione civile del SM 79, forse potresti ricavare informazioni utili anche dalle numerose pubblicazioni dedicate a quest'ultimo.

Una bella foto l'ho trovata a questo link:

Centennial of flight

Spiacente di non poterti essere di maggiore aiuto.

Ciao

Alberto

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Grazie Alberto,

spero di raccogliere pian piano tutte le informazioni necessarie...ovviamente se riuscirò nella mia relaizzazione il modello sarà dedicato a tutti

Voi, sono nuovo del forum, ma sento la vostra partecipazione....

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ciao,

oltre ad esistere la conversione,inizialmente costruita dalla italian wings,ora da italian kits,se non ricordo male,esiste materiale su qualche notiziario cmpr,vado a verificare.

marco

Grazie Alberto,

spero di raccogliere pian piano tutte le informazioni necessarie...ovviamente se riuscirò nella mia relaizzazione il modello sarà dedicato a tutti

Voi, sono nuovo del forum, ma sento la vostra partecipazione....

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Ospite galland

Ho provveduto ad intercalare le tre viste fondamentali dell' 83 e del 79, onde evidenziare le differenze esteriori tra i due velivoli.

 

Seguono le caratteristiche e la descrizione tecnica dei due apparecchi.

 

sm83a.jpg

 

Savoia Marchetti S.M.83 MM. 458 I-ESTE. Reparto P, Roma – Centocelle, autunno 1940.

 

sm83d.jpg

 

Savoia Marchetti S.M.79, 252a squadriglia, 104° gruppo, 46° stormo. Scutari, dicembre 1940.

 

sm83b.jpg

sm83e.jpg

sm83c.jpg

sm83f.jpg

 

Savoia Marchetti S.M.83 (Savoia Marchetti S.M.79)

 

CARATTERISTICHE

 

Motori: Alfa Romeo 126 RC.34 (Alfa Romeo 126 RC.34)

 

Potenza: 3 x 750 a 3.400 m. (3 x 750 a 3.400 m)

 

Apertura alare: m. 21,20 (21,20)

 

Lunghezza totale: m. 16,20 (15,60)

 

Altezza totale: m.4,60 (4,60)

 

Superficie alare: mq. 61,70 (61,70)

 

Peso a vuoto: kg. 6.900/7.650 [a seconda delle versioni] (6.800)

 

Peso a carico massimo: kg. 10.400/11.500 [a seconda delle versioni] (10.500)

 

Velocità massima: km/h. 444 a 4.000 m (430 a 4.000 m.)

 

Velocità minima: km/h. 130 (130)

 

Tangenza massima: m. 7.000 (7.000)

 

Autonomia: m. 4.800 (1.900)

 

Decollo: m. 250 (275)

 

Atterraggio: m. 350 (350)

 

Equipaggio: 4 (6)

 

Passeggeri: 10 (-)

 

Progettista: Alessandro Marchetti (Alessandro Marchetti)

 

Pilota collaudatore: - (Adriano Bacula)

 

Primo volo del volo del prototipo: n.c. 34001 il 19 novembre 1937 (MM. 260 il 2 settembre 1935)

 

Località: Cameri, Novara (Vergiate, Varese)

 

 

PRODUZIONE

 

15.11.37 n/c.34001 I-LUCE

 

I-ESTE (dal 13.6.39 all'8.8.39)

 

I-ESTO MM.420 (dal 20.4.40)

 

25.3.38 n/c.34002 VR-FAR, I-ANTA (dal 17.6.42)

 

12.5.38 n/c.34003 00-AUC

 

6.6.38 n/c.34004 00-AUD

 

n/c.34005 00-AUE

 

n/c.34006 YR-SAC I-ATTO (dal 15.4.42)

 

n/c.34007 YR-SAD

 

n/c.34008 YR-SAE, I-MITU

 

30.12.38 n/c.34009 I-ALCE, I-ATTE (dal 31.1.39 aII'8.8.39), I-ESTE MM.458 (dal 29.8.39 al 6.3.44)

 

2.3.39 n/c.34010 I-AMER

 

9.3.39 n/c.34011 I-ANDE

 

n/c.34012 I-ASSO

 

n/c.34013 I-ARCA

 

19.4.39 n/c.34014 I-ATOS

 

20.5.39 n/c.34015 I-AZUR

 

10.4.39 n/c.34016 I-MANU/I-ARGE MM.399

 

n/c.34017 I-ARPA

 

n/c.34018 I-ASTA

 

n/c.34019 I-AREM

 

17.11.39 n/c.34020 I-ARMA

 

14.3.40 n/c.34021 I-ARIS

 

n/c.34022 I-PERS MM.415 (dal 10.4.40 aI 4.7.41)

 

n/c.34023 00-AUJ

 

 

DOTAZIONE:

 

MM.399-415-420-458 - n. 4 velivoli "personali "

 

MM.60400-60409 - n. 10 (già LATI)

 

MM.60517-60519 - n. 3 (già SABENA 00-AUD, - AUE, - AUJ)

 

MM. - n. 3 (già rumeni YR-FAR, - SAC, - SAE)

 

 

 

DESCRIZIONE TECNICA (per quanto non specificato, vedasi SM.79)

 

Velivolo da trasporto passeggeri e posta, a grande autonomia, trimotore, monoplano a struttura mista.

 

Cabina passeggeri isolata acusticamente e termicamente con allestimento variabile da 4 a 11 posti, a seconda delle versioni: ogni posto è fornito di illuminazione, riscaldamento, ventilazione individuali e di una bocchetta per l'erogazione dell'ossigeno; vano-toilette ed eventuale posto di ristoro; soluzioni di bagagliaio differenti a seconda dell'allestimento.

 

Serbatoi in duralluminio a diaframmi in numero e dislocazione variabili a seconda della versione: per gli SM.83 T I-MANU, I-ARPA, I-ASTA, I-AREM, I-ARMA capacità totale di It. 5.080 in 12 serbatoi alari, uno in fusoliera al di sotto dell'ala ed uno d'emergenza (con distribuzione a caduta) disposto nella parte alta della carlinga — per gli SM.83 T I-ASSO, I-ARCA, 1-ATOS, 1-AZUR capacità totale di It. 6105 nei 14 serbatoi sopra descritti e in due aggiuntivi ricavati nei poppini delle gondole-motori — per gli SM.83 A 1-ALCE, -AMER, I-ANDE capacità totale di It. 3.865 nei 12 serbatoi alari e nei 4 aggiuntivi.

 

 

 

 

DESCRIZIONE TECNICA DELL'S.M.79 "SPARVIERO"

 

Velivolo da bombardamento, trimotore, monoplano a struttura mista.

 

Fusoliera in tubi d'acciaio al cromo-molibdeno o manganese-molibdeno ricoperta in dural (fusoliera anteriore e parte del dorso) in compensato (dorsale posteriore) in tela (fianchi, ventre ed impennaggi).

 

Cellula di tipo monoplano, ala bassa a sbalzo rastremata, in un sol pezzo, trilongherone, integralmente in legno; rivestimento in compensato protetto da tela sul dorso e parte anteriore del ventre; coefficiente di robustezza: 7.

 

Complesso degli ipersostentatori in legno rivestito in compensato protetto da tela verniciata, comprendente: alule Handley-Page al bordo d'attacco alare, flaps a fessura in prossimità dei motori, alettoni a doppio effetto per la restante lunghezza dell'ala.

 

Stabilizzatore irrigidito da coppie di montanti, ad incidenza variabile in volo; timone di direzione con aletta servomotrice; deriva irrigidita da tiranti in acciaio.

 

Carrello retrattile per rotazione all'indietro a scomparsa, totale nelle gondole motori ad attuazione idraulica tramite pompa meccanica sul motore centrale più pompa di emergenza. Ruotino di coda parzialmente alloggiato in fusoliera.

 

Eliche tripale metalliche Savoia Marchetti PWO.2 a passo variabile in volo a due posizioni (decollo e crociera); alimentazione tramite tre pompe meccaniche comunque incrociabili, o pompa a mano o per caduta; sei serbatoi in prossimità della fusoliera, due all'esterno dei motori, due ausiliari (tot. It. 820) nelle carenature posteriori delle gondole motori, tutti con rivestimento S.E.M.A.P.E. ed a diaframmi interni, per un massimo di It. 3.320.

 

Impianto elettrico alimentato da un generatore a mulinello più due batterie a 12 V da 44 A/h; faro d'atterraggio ventrale. Equipaggio previsto di quattro componenti (operativo cinque-sei).

 

Cabina di pilotaggio a posti affiancati, subito sul retro le postazioni del motorista a sinistra e del marconista a destra, sul cielo anteriore due portelli semifinestrati sganciabili per la evacuazione d'emergenza.

 

Strumentazione di cabina comprendente tra l'altro: due girorizzonti, due virosbandometri, due girodirezionali.

 

Ricetrasmittente nella postazione del marconista insieme al radiogoniometro P63N. Gondola di puntamento posteriore con gambali retrattili in lamiera, attrezzatura fotografica, comando idraulico azionamento portelloni, comando timone di direzione, traguardo Jozza e cruscotto con indicazioni di quota, velocità e prua.

 

Compartimento bombe dietro la postazione dei marconista, a fianco dei corridoio di passaggio; in posizione verticale bombe variabili tra 2 x 500 kg. o 5 x 250 kg. o 12 x 100 kg. o 588 spezzoni da 2 kg.; sul ventre di fusoliera attacchi orizzontali per due bombe o siluri.

 

“Gobba” superiore apribile posteriormente: Breda Safat cal. 12,7 con 350 colpi fissa in caccia, comandata dal pilota di sinistra (spesso non installata), un'arma analoga battente il settore poppiero per un angolo laterale di 300 per parte e 70° in elevazione, scatole per caricatori: 2 x,250 colpi. In fusoliera una ulteriore 12,7 in depressione nella gondola di puntamento con 350 colpi, una Safat cal. 7,7 sparante attraverso portelli laterali.

 

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Ospite galland

Ed ora…

 

Una bella galleria fotografica.

 

sm83g.jpg

 

Il prototipo dell'SM.83 n/c. 34001 I-LUCE AL II Salone Aeronautico Internazionale di Milano a fianco del canard biposto SS.3 dell'ingegner Sergio Stefanutti.

 

sm83h.jpg

 

L'SM.83 n/c. 34002 YR-FAR prima dell'inoltro in Romania per essere impiegato come velivolo personale della famiglia Bibescu.

 

sm83i.jpg

 

Ultimo SM.83 costruito è il n/c. 34023 OO-AUJ per la compagnia belga SABENA. Esso è anche l'unico esemplare con poppa e deriva verticale di disegno assimilabile all'SM.82.

 

sm83l.jpg

 

Cameri 1939: lo schieramento dei primi sette SM.83 costruiti, in attesa di essere passato in rassegna da Mussolini. In primo piano è SM.75 AT n/c. 32033 I-ASSE che, attraverso una serie di migliorie, diverrà prototipo per l'SM.76.

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Ospite galland

sm83m.jpg

Roma - Urbe, 3 gennaio 1940: al rientro dal volo inaugurale della linea Roma - Rio de Janeiro l'SM.83 n/c. 34019 I-AREM porta sulle cappottature motori evidenti segni delle lunghe percorrenze.

 

sm83n.jpg

 

Guidonia, agosto 1940. Lo stesso SM.83 n/c. 34016 (già I-MANU) MM. 399 dopo la sua cessione alle Linee Aeree Transcontinentali Italiane come I-ARGE.

 

sm83n2.jpg

 

Roma Urbe, settembre 1939: Galeazzo Ciano in partenza con l'SM.83 n/c. 34009, secondo velivolo immatricolato I-ESTE dopo il grave incidente in Spagna del n/c. 34001.

 

sm83o.jpg

 

Il n/c.34001, già I-LUCE, quindi I-ESTE dal 13 giugno all'8 agosto 1939, rimane per lungo tempo fuori uso. Quindi esso torna a far parte dei Reparto P di Roma - Centocelle con la sigla definitiva di I-ESTO (MM.420). In questa foto del 1942 si notano in fusoliera le quattro stelle su rettangolo azzurro indicanti la più alta gerarchia militare italiana.

 

sm83p.jpg

 

Missione militare ungherese in arrivo a Roma - Urbe con un SM.83 (NCL-10) dei Nucleo Comunicazioni LATI.

 

sm83q.jpg

 

Il comandante Felice Fenili dinanzi ad un SM.83 del Nucleo Comunicazioni LATI nella fase d'impiego mediterranea, successiva alla sospensione dei collegamenti con il Sud America.

 

 

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Ospite galland

sm83r.jpg

Nella primavera del 1942 anche il Nucleo LATI è rinsanguato con alcuni SM.83 ex-rumeni: l'I-MITU è il n/c.34008 YR-SAE già appartenuto alla compagnia aerea LARES.

 

sm83s.jpg

 

Per la ricognizione fotografica sul settore del lago Ciad è impiegato dalla 610a squadriglia, come 610-16, l'SM.83 già NCL-16 I-AZUR. Così inizia la cessione degli SM.83 dal Nucleo Comunicazioni LATI a reparti della Regia Aeronautica

 

Galand: fatti non faccine!

Modificato da galland
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ciao,

se hai una buona manualita',te la cavi anche con il kit italeri dell'sm79,io ho praticamente finito un sm73,ricavato da conversione in resina,e kit supermodel dell'SM81.

Nel caso di articoli per sistemare la velatura dell'SM79 airfix,che,molti scordano,ha 40 anni,ne esistono,e parecchi.

marco

Pk... Buon lavoro allora ;)
Modificato da mkobau
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Le foto son bellissimeeeeeeeee!! grazie Galland ringrazio anche Blue e Mkbau.....

La tavola a colori è bella, per la mimetica ci sto facendo un pensierino..., ma non mi convince la "pancia" dell'aereo,

vedi la foto del prototipo e anche quella in cui si ritrae il comandante "Felice F...". Adesso devo disegnare il profilo dell'aereo

con l'aiuto di un programma di grafica, per calcolare le "ordinate" ovvero spessori da riportare sul kit base (Airfix). Che ne pensate

sto dando i numeri?? :drool:

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