Vai al contenuto

un prototipo russo misconosciuto


Ospite caposkaw

Messaggi raccomandati

Ospite caposkaw

girellando di qua e di là nella rete, ho trovato in un sito di modellisti alternativi (ganzi!) questa stranissima immagine :blink: .

63324060832943.jpg

preso dalla curiosità, ho comiciato a cercare e ho trovato questo:

MIG-13 (incredibilmente, il wiki in italiano è migliore di quello in inglese!)... non è nulla di trascendentale, ma è interessante e sconosciuto!

(a chi può interessare, ecco il link dei modellisti alternativi what if? ;) )

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite intruder

Qui c'è una scheda più completa sul velivolo, purtroppo in russo e n on ho voglia di tradurla: http://www.airwar.ru/enc/fighter/mig13.html

 

Piccola annotazione sul russo: non so dove questi di wiki italiana abbiano preso il loro russo, ma Микояна и Гуревича non sta in cielo né in terra, è un genitivo, letteralmente significa "di" Mikojan e "di" Gurevich, ed è la copiaincollatura parziale di ОКБ им. Микояна и Гуревича, cioè ufficio di progettazione di Mikoyan e Gurevich.

 

mig13-3.gifmig13-2.gifmig13-1.gifmig13-8.jpgmig13-1.jpgmig13-2.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 mesi dopo...
  • 1 anno dopo...
  • 2 anni dopo...

non riesco a capire se il compressore della sezione "a getto" era azionato direttamente dall'albero motore oppure dai gas di scarico. Qualcuno ne sa qualcosa?

 

35knbt3.jpg

Così Yefim Gordon, nel suo "OKB Mikoyan", commenta un analogo disegno ....

 

A schematic layout of the I-250 fighter's powerplant, showing the compressor of the VRDK booster driven via an extension shaft, with the water radiator behind it and the combustion chamber further aft.

Note the auxiliary air duct running forward from the compressor to the main engine's supercharger.

 

Anche qui .... http://aviationtrivia.blogspot.it/2010/06/as-1944-began-soviet-aeronautical.html

Link al commento
Condividi su altri siti

mmmhhh potevano sfruttare i gas di scarico del motore alternativo: noto anche il compressiva serviva per la sovralimentazione di quest'ultimo. Non riesco a immaginare la messa a punto di un accrocco simile

Link al commento
Condividi su altri siti

mmmhhh potevano sfruttare i gas di scarico del motore alternativo: noto anche il compressiva serviva per la sovralimentazione di quest'ultimo. Non riesco a immaginare la messa a punto di un accrocco simile

 

Tieni presente che nel 1944 i Sovietici non disponevano ancora (a differenza di Tedeschi, Inglesi e Americani) di veri e propri motori a reazione .... dovranno aspettare che gli Inglesi gli "regalino" un po' di motori Rolls-Royce Nene .... in arte Klimov VK-1 ....

 

 

At the onset of the Cold War, in 1946 and 1947, the British Rolls-Royce company sold Nene jet engines to the Soviet Union.

Britain was the leading nation in jet technology at the time, and the Soviets did not even possess a prototype.

But through reverse engineering, they were able to start production of their own engines.

Only a few years later, the Americans were confronted with the Russian Mig-15 in the Korean War; not only did the Mig outperform US aircraft, but it was also powered by a ‘descendant’ of the Rolls-Royce Nene engine.

Until the US was able to align equivalent or superior aircraft, the Migs took a heavy toll on its air force equipment and personnel.

London felt the full wrath of Washington as a result.

Even before the appearance of Soviet jet fighters in Korean skies, America had voiced concerns over Britain’s laissez faire defence exports – even when the stash was going to allied or neutral countries.

Unsurprisingly the criticism turned to outright anger in light of the experience.

Whitehall had no choice but to admit its blunder.

Part of the explanation was that Britain was broke after the Second World War.

Lax export policies were designed to earn money and secure a leading position on the international aircraft market.

London also considered its large and highly advanced aircraft industry as a means to restore and maintain Britain’s world role.

Obviously arms sales were off limits to Russia and their allies as the Cold War chilled, but it was not really until the ‘Nene blunder’ sunk in, that Whitehall fully grasped the security implications of technology transfers.

 

Fonte .... http://webfirstlive.lse.ac.uk/IDEAS/publications/ideasToday/08/wyss.pdf

 

Inoltre ....

 

http://en.wikipedia.org/wiki/Rolls-Royce_Nene

 

http://en.wikipedia.org/wiki/Klimov_VK-1

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 8 mesi dopo...

In realtà gli studi per un motore a reazione nazionale erano partiti nel '39 ad opera di Lyul'ka, ma furono accantonati per la pressante esigenza di mettere in servizio macchine convenzionali in grande quantità al momento dell'invasione tedesca. Poi, sul finire del 1944, vennero catturati diversi esemplari di turbogetti Jumo e BMW, che costituirono l'impianto propulsivo dei primi jet sovietici operativi (MiG-9 e Yak-15) e di tutti i prototipi contemporanei (che furono moltissimi). I RR Derwent V, Nene I e Nene II fecero fare il salto di qualità ma in realtà tutti i successivi turbogetti ad alte prestazioni vennero sviluppati dall'industra nazionale (AM-5, AM-9, AL-7, RD-11). Gli studi tedeschi permisero di giungere alla realizzazione dei potentissimi turboalberi della serie NK.

 

Tornando all'argomento del post, mi sembra di ricordare che il MiG-13 (I-250, designazione interna "Izdelie N") entrò in servizio in una cinquantina di esemplari nel 1946 con la Aviatsiya Voenno Morskogo Flota, ma di certo non con la US Navy.

Anche Sukhoj fece qualcosa di simile con il suo I-107 (noto anche come Su-5) che aveva lo stesso sistema propulsivo costituito da un M-107 accoppiato ad un VRDK (Vozdushno Reaktivnyj Dvigatel Kompressornyi, traducibile in Motoreattore)

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 1 mese dopo...

In realtà gli studi per un motore a reazione nazionale erano partiti nel '39 ad opera di Lyul'ka, ma furono accantonati per la pressante esigenza di mettere in servizio macchine convenzionali in grande quantità al momento dell'invasione tedesca.

 

Ciao, il problema più grosso fu che l'uffficio di Lyul'ka dove stava avvenendo la progettazione e l'assiemaggio del prototipo funzionante si trovava a Leningrado. Al momento dell'invasione tedesca fu spostato tutto il personale, il materiale ecc verso est ed è ovvio che tuttpo il progetto fu molto molto rallentato inquanto fu necessario spostare tutto lo sforzo possibile alla produzione e progettazione di materiale più immediatamente "spendibile" o quantomeno "necessario". Il prototipo era comunque stato assemblato per (pare) circa il 65%.

 

Per quanto riguarda i Nene poi, quando li ricevettero i Sovietici avevano già motori a reazione autoctoni in fase di test. Allo stesso momento è ovvio che per loro fu molto più vantaggioso dal punto di vista di tempo e sforzo mettere in linea subito i "Nene" già funzionanti e concentrarsi sui progetti autoctoni con meno "patema d'animo". Tra l'altro, stando a quanto dice Gordon, quando i sovietici ricevettero il primo Nene ne avevano già diversi funzionanti, ottenuti tramite spionaggio dei disegni e progetti originali. Ed ancora "pare" che gli inglesi fossero a conoscenza di questa cosa.

Modificato da TsAGI
Link al commento
Condividi su altri siti

E' vero, avevano dei motori in fase di sviluppo, ma tutti afflitti da problemi piuttosto gravi. A quanto mi risulta si trattava esclusivamente dei progetti di Lyul'ka: il TR-1, derivato dall'S-18 prebellico di cui si parlava prima; il TR-2, versione ingrandita del TR-1; il TR-3, poi denominato AL-5.

Il TR-1 non fu mai a punto e venne presto abbandonato, trascinando nella stessa sorte anche il TR-2. Il TR-3/AL-5 presentava una serie infinita di problemi e comunque era del 1950, quindi successivo alla "spedizione" di Mikoyan, Klimov e Kishkin nel Regno Unito. Poi si giunse all'AL-7, divenuto più tardi uno dei turboreattori sovietici di maggior successo, che ebbe una lunghissima e travagliata gestazione; progettato nel 1952, fu messo a punto nell'arco di circa tre anni.

Le affermazioni di Gordon avranno sicuramente un fondamento di realtà, però bisogna considerare che uno dei vantaggi che trasse l'industria sovietica dalla cessione dei motori britannici fu quello della tecnologia dei materiali costruttivi. Tanto è vero che i primi esemplari di VK-1 non ricalcavano le prestazioni e l'affidabilità del Nene originale e fu necessario mettere a punto delle leghe metalliche adeguate per sopperire a tale problema. Tutto ciò è confermato da documenti ufficiali sovietici successivi, redatti in seguito alla cattura di due F-86 in Corea (ottobre 1952 e maggio 1953), nei quali si riconosceva la superiorità dei materiali di costruzione, dei lubrificanti e del carburante impiegati nel propulsore J-47. Dopo quella data (ma questa è una mia personalissima speculazione) molti problemi in campo motoristico vennero risolti e si giunse ai brillanti risultati che conosciamo.

Riguardo a Gordon, per il quale nutro una stima enorme e di cui penso di aver letto quasi ogni opera, bisogna riconoscere che talvolta ha peccato di... partigianeria nei confronti dei prodotti sovietici. Rimane sicuramente la fonte più accreditata, però talvolta si lascia condurre da un certo trasporto emotivo. E questa non è solo una mia speculazione ;).

Ciao.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...