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Sukhoi 35 esplode


Ospite intruder

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Ospite intruder

Su-35 esplode durante decollo

 

su35.jpg

 

www.difesanews.it

 

 

Il terzo prototipo del nuovo caccia multiruolo Sukhoi Su-35 recentemente inserito nella campagna di prove presso l’aeroporto KnAAPO (Komsomolsk-on-Amur Aviation Production Association) di Dzemgi, ha preso fuoco durante la fase di decollo per cause non ancora chiarite ma comunque legate all’avaria di uno dei due motori NPO Saturn 117S dotati di controllo vettoriale della spinta. Il pilota Yevgeny Frolov è riuscito ad eiettarsi in tempo dall’aereo in fiamme riportando ustioni e ferite, mentre il velivolo finiva la sua corsa sulla pista.

 

Sukhoi continuerà come previsto la campagna di prove con gli altri due velivoli che hanno effettuato fino ad ora senza incidenti più di 100 voli, mentre una commissione d’inchiesta indagherà sull’accaduto. Le prime ipotesi parlano di ingestione di detriti sulla pista o di malfunzionamento dei controlli che gestiscono le performance del motore.

 

Il Su-35, considerato caccia appartenente alla generazione 4++, è dotato di avionica avanzata, radar Irbis-E del tipo PPA (passive phased antenna array) a movimentazione elettro-idraulica combinata alla scansione elettronica, 12 stazioni esterne per il trasporto di armi fino ad un massimo di 8.000 Kg complessivi, ed ha una autonomia di 4.500 km con riserve di carburante supplementari.

 

La Russia prevede di commercializzare il Su-35 in Medio Oriente, Cina, India e Sud America con vendite previste di 160 velivoli. Le prime consegne all’aeronautica russa avverranno a partire dal 2010, con raggiungimento della Initial Operational Capability (IOC) nel 2011.

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Ospite intruder

Dovrebbero esserlo assai meno considerando che prevedono di mettere in servizio nel 2012 un aereo che ha ventanni di ritardo sugli omologhi occidentali.

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Su-35 esplode durante decollo

 

su35.jpg

 

www.difesanews.it

Il terzo prototipo del nuovo caccia multiruolo Sukhoi Su-35 recentemente inserito nella campagna di prove presso l’aeroporto KnAAPO (Komsomolsk-on-Amur Aviation Production Association) di Dzemgi, ha preso fuoco durante la fase di decollo per cause non ancora chiarite ma comunque legate all’avaria di uno dei due motori NPO Saturn 117S dotati di controllo vettoriale della spinta.

 

 

Si tratta di un incidente gravissimo che dimostra quanto inaffidabile siano i propulsori dei caccia Russi.

 

La macchina non è nemmeno decollata e si è incendiata.

 

Questa notizia CONFERMA qualora ce ne fosse bisogno che la tecnologia militare russa NON e' assolutamente paragonabile a quella USA, considerando che

poi in termini di prestazioni complessive il SU35 altro non è che un F15 evoluto (vedi l' F15 "Silent Eagle).

 

In pratica in termini di tecnologia aereo-spaziale e elettronica i Russi sono indietro 10-12 anni rispetto agli standard USA.

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La macchina non è nemmeno decollata e si è incendiata.

 

Questa notizia CONFERMA qualora ce ne fosse bisogno che la tecnologia militare russa NON e' assolutamente paragonabile a quella USA, considerando che

poi in termini di prestazioni complessive il SU35 altro non è che un F15 evoluto

 

Non sono assolutamente d'accordo!

 

L'F-15 è nato prima del Su-27 e non aveva assolutamente lo stesso scopo!!!

 

Come si fa a dire che il Su-35 è un F-15 evoluto?

Sono scuole di pensiero completamente diverse!

Sono sempre stati paragonati perché rappresentanti di una stessa classe di aerei su blocchi antagonisti, ma non diciamo che uno si inspira all'altro, per cortesia.

 

Una fatalità come questa non può essere bannalizzata con una frase come quella detta. Sono stati persi vari prototipi di caccia che ad oggi sono fra i migliori del mondo. Fra i tanti episodi capitati in passato, mi ricordo quello di un F-14 che subito dopo il decollo ebbe una grande perdita di olio idraulico che continuò finche l'equipaggio fu costretto all'eiezione. E con questo dovevamo dire che l'F-14 era un fallimento?

Poi, prototipi del Grippen, F-18 e anche il fantastico F-22 sono andati persi...

 

Le filosofie di impiego sono diverse, certamente la tecnologia occidentale è più sviluppata in tanti settori, ma la durata ed economia dei motori non deriva soltanto da quello. Inizia a guardare un po' alla potenza sviluppata. Inoltre, ricordo che ad oggi è possibile avere il Flanker con avionica ed armament isaerliani e non lo sottovaluterei se mi trovassi anche in un bel F-15 SE...

 

Ritengo invece che, purtoppo, fatti come questi possano succedere. Ripeto: semplice fatalità!

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Dai raga, va bene russofobi, ma non esageriamo...

 

Più che altro la perdita di un prototipo non è nulla di imprevedibile, se sono ancora prototipi c'è un motivo. Il Su-35 è una bella bestia, occhio a cassarlo frettolosamente come il frutto di una tecnologia poco evoluta.

 

Ha i suoi anni, ma non disprezziamolo. Andatelo a chiedere a chi ha affrontato il Su-30 cosa pensa della sua ulteriore evoluzione...

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Non sono assolutamente d'accordo!

 

L'F-15 è nato prima del Su-27 e non aveva assolutamente lo stesso scopo!!!

 

Come si fa a dire che il Su-35 è un F-15 evoluto?

Sono scuole di pensiero completamente diverse!

Sono sempre stati paragonati perché rappresentanti di una stessa classe di aerei su blocchi antagonisti, ma non diciamo che uno si inspira all'altro, per cortesia.

 

Una fatalità come questa non può essere bannalizzata con una frase come quella detta. Sono stati persi vari prototipi di caccia che ad oggi sono fra i migliori del mondo. Fra i tanti episodi capitati in passato, mi ricordo quello di un F-14 che subito dopo il decollo ebbe una grande perdita di olio idraulico che continuò finche l'equipaggio fu costretto all'eiezione. E con questo dovevamo dire che l'F-14 era un fallimento?

Poi, prototipi del Grippen, F-18 e anche il fantastico F-22 sono andati persi...

 

Le filosofie di impiego sono diverse, certamente la tecnologia occidentale è più sviluppata in tanti settori, ma la durata ed economia dei motori non deriva soltanto da quello. Inizia a guardare un po' alla potenza sviluppata. Inoltre, ricordo che ad oggi è possibile avere il Flanker con avionica ed armament isaerliani e non lo sottovaluterei se mi trovassi anche in un bel F-15 SE...

 

Ritengo invece che, purtoppo, fatti come questi possano succedere. Ripeto: semplice fatalità!

 

 

Forse a molti non è chiaro che i Russi devono ancora mettere in produzione un caccia di 4generazione, mentre gli USA hanno gli in servizio un modello di 5a.

Ribadisco il concetto, il SU-35, non ha prestazioni superiori ad un F15 evoluto, se lo si esamina complessivamente. E complessivamente significa, affidabilita e durata dell'apparato propulsivo,

avionica e sistema radar, apparato di difesa elettronico, traccia radar.......questo conto, non le capriole che ti fanno vedere ai vari Air Show, peraltro ottenute senza pod esterni, e con il serbatoio di carburante riempito per metà.

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Forse a molti non è chiaro che i Russi devono ancora mettere in produzione un caccia di 4generazione, mentre gli USA hanno gli in servizio un modello di 5a.

Ribadisco il concetto, il SU-35, non ha prestazioni superiori ad un F15 evoluto, se lo si esamina complessivamente. E complessivamente significa, affidabilita e durata dell'apparato propulsivo,

avionica e sistema radar, apparato di difesa elettronico, traccia radar.......questo conto, non le capriole che ti fanno vedere ai vari Air Show, peraltro ottenute senza pod esterni, e con il serbatoio di carburante riempito per metà.

 

Dunque c'è da riscrivere tutte le tabelle di tutte le pubblicazioni aeronautiche mondiali in cui è scritto che il Su-27 è un caccia di 4ta generazione....senza contare i suoi evoluti come il Su-30MK (apprezzatissimo in più di un mercato estero).

 

Che i russi stiano ad un livello più arretrato rispetto ll'industria occidentale è un dato di fatto, che stiano fermi agli anni '60 è una falsità.

 

Come correttamente è stato detto durante la fase di sperimentazione e test sono andati persi prototipi ed esemplari di pre-produzione di tantissimi aerei occidentali (dall'F-14 all'F-22).

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Tra l'altro i motori sono nuovi, a spinta vettoriale e più potenti del modello base. Un incidente in un prototipo (uno poi, che gli altri due volavano, volano e voleranno) non è indice di un aereo inaffidabile e nato male.

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Un incidente è solo un incidente. Ne hanno avuto tutti, chi più o chi meno. Non è il caso di trarne conclusioni di alcun genere.

 

Il SU-35 è un SU-27 avanzato, spremuto al massimo se vogliamo, ma resta comunque un aereo di 4a generazione avanzata, o 4a generazione e mezza, per quello che può significare questo termine.

 

E' stato abbastanza semplice racchiudere nella denominazione "4a generazione" tutti i caccia che comprendevano la serie F-14/15/16/18, MIG-29 e SU-27, Mirage 2000.

Eppure già allora c'erano incongruenze, perché F-14 ed F-15 erano tecnologicamente meno avanzati rispetto a F-16 ed F-18, mentre il Mirage 2000 rappresentava pur sempre un'evoluzione del Mirage III.

Ma è indubbio che quegli aerei ponevano tutti l'accento sul concetto di "superiorità aerea", su una diversa concezione dell'integrazione dei sistemi elettronici, e su motori turbofan. Il salto generazionale era netto.

 

Oggi le cose sono diverse, perché gli unici aerei di 5a generazione sarebbero F-22 ed F-35, ma si tratta di due aerei prodotti dalla stessa nazione e addirittura dallo stesso produttore. Nessun altro paese ha sviluppato, al momento, aerei da caccia stealth e con stive interne. Per cui non potremmo parlare a rigori di una quinta generazione, ma di un'interpretazione americana del concetto di 5a generazione, che gli altri paesi produttori non hanno fatto propria (vuoi per questioni tecnologiche, vuoi per questioni economiche). Può essere che per la Russia il SU-35 rappresenti il proprio modo di interpretare la 5a generazione.

Di fatto, il mondo professionale considera comunque F-22 ed F-35 come esponenti della 5a generazione e pertanto colloca Eurofighter e SU-35 a un livello intermedio tra 4a e 5a.

Oggettivamente si può concordare su questa scelta e non è il caso di litigarci.

 

Dal punto di vista tecnologico, i sistemi avionici russi non sono mediamente ancora al livello di quelli occidentali perché il sistema di concorrenza occidentale ha permesso nel corso dei decenni una sofisticazione che il sistema sovietico non ha permesso, e lo stesso dicasi per l'affidabilità dei propulsori. L'URSS aveva un modello economico e una dottrina militare diversi. Se per fare una manutenzione servivano 10 uomini si usavano 10 uomini, non c'era alcuna esigenza di ridurre il numero a 2 persone, esigenza sentita in Occidente per via dei costi della manodopera specializzata. Gli aerei da combattimento erano considerati "usa e getta" dai sovietici, che ritenevano che nel moderno campo di battaglia aereo, difficilmente un caccia sarebbe sopravvissuto a più di 2-3 missioni, per cui era inutile fare motori che durassero 5000 ore e bastavano motori in grado di volare per 300 ore. Queste filosofie hanno caratterizzato l'intero panorama industriale sovietico per oltre 40 anni, poi c'è stato il collasso dell'URSS e la crisi economica, e da qualche anno è in corso un difficile e laborioso cammino per passare a una filosofia più vicina alle logiche occidentali. Il Su-35 rappresenta indubbiamente un passo significativo in questa direzione: la cellula è progettata per 6000 ore di vita, i motori per 4000 ore, l'avionica ha prestazioni comparabili ai modelli occidentali, la riserva di carburante interna è di ben 11.500 kg, vengono impiegati materiali RAM... tutto questo non basta a colmare il salto generazionale rispetto a un F-22 o un F-35, probabilmente, ma di sicuro rappresenta un bel salto generazionale rispetto ai primi Flanker.

Se un F-15 o un F-16 (ma dico anche un Eurofighter) possono ancora confrontarsi contro un simile avversario, lo devono soltanto alla migliore affidabilità dei propri missili aria-aria a medio raggio e al supporto degli aerei AEW.

 

Il vero problema del SU-35 è quello di entrare in produzione subito (e questi incidenti non aiutano di certo) e in quantità adeguate (anche se la Russia oggi attraversa un periodo economico positivo, non c'è solo la linea caccia da rinnovare ma praticamente tutto l'arsenale a partire dai mezzi corazzati per finire a sottomarini e missili balistici). Quasi 20 anni di "fermo" si fanno sentire e non sarà facile recuperare, tenuto conto che il recupero deve essere gestito in termini di economia di mercato e non più di economia sovietica.

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