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Terremoto all'Aquila


Snake

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Il direttore di Geriatria dell'ospedale de L'Aquila: "Stiamo facendo tutto il possibile''

 

La storia: ''Io, vecchio e cieco, salvato da un 'angelo'''

 

In città lo chiamano Angiolino: ''Poco dopo il terremoto sono venuti due giovani che hanno sfondato la porta di casa e mi hanno portato via. Uno di loro si chiama Gabriele''

 

ultimo aggiornamento: 07 aprile, ore 16:37

L'Aquila, 7 apr. (Adnkronos) - Trenta o quaranta pazienti sotto due grandi tendoni. Sono anziani e sofferenti nell'ospedale da campo allestito davanti a quello che era l'ospedale de L'Aquila, parzialmente crollato con il sisma. Tra loro c'e' un anziano: è non vedente, Angiolino lo chiamano in citta'. "La mia badante e' scappata quando c'e' stato il terremoto - racconta all'ADNKRONOS - ma la vita ha voluto salvarmi. I miei occhi non vedono piu' da tempo, poco dopo il terremoto sono venuti due giovani che hanno sfondato la porta di casa e mi hanno portato via. Dei miei angeli - spiega - so solo che uno di loro si chiama Gabriele, l'ho sentito chiamare per le scale. Dite voi grazie per me a quei ragazzi".

 

Di storie cosi' ce ne sono tante, tra flebo e scatoloni di medicinali che le infermiere e i medici dispensano sulla collina sempre piena di vento. C'e' la storia di Andreina, 89 anni, un tumore . "Noi abitavamo al terzo piano - ci spiega la figlia - l'abbiamo presa in braccio e accompagnata al pronto soccorso. Ma li' c'erano tutti calcinacci, dopo un po' ci hanno messo nella cappella dell'ospedale e da ieri siamo qui. Mia madre mi ha messo al mondo, io ho rischiato la vita per salvarla: era giusto cosi'".

 

Per Marco Pozone, direttore della geriatria dell'ospedale de L'Aquila, "stiamo facendo tutto il possibile per gli anziani. Ne erano ricoverati 80, la gran parte allettati, quando l'ospedale e' stato evacuato. Purtroppo - racconta - hanno dovuto trascorrere la mattinata sui materassi, a terra, perche' le scosse si susseguivano forti. Qui sono arrivati anche altri malati, con fratture da schiacciamento, ma senza confusione abbiamo saputo gestire l'emergenza. Ora vogliamo soltanto dei posti dove curare la gente, soprattutto i pazienti ammalati di sclerosi multipla".

 

A poca distanza c'e' un altro medico: e' un'oncologa, Paola Lanfiuti, che racconta: "Stiamo dirottando in altri ospedali centinaia di pazienti che non possono sospendere la chemioterapia. Uno di loro - dice non trattenendo le lacrime - una volta raggiunto l'ospedale di Chieti, ha voluto chiamarmi per sapere se la mia casa c'era ancora. Invece di pensare al suo male, mi offriva la sua casa perche' soprattutto in queste ore drammatiche gli sono stata vicino. Storie cosi' si possono vivere soltanto sul campo".

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Partecipanti più attivi

Partecipanti più attivi

La Casa Bianca ha dato la sua disponibilità a farsi carico della ricostruzione del patrimonio artistico perso, in primis le bellissime chiese neoclassiche e romaniche perse a L'Aquila...

 

GRAZIE.

 

Venon84, lascia perdere quello che scrive la carta straccia o quello che dicono i "Di Pietro" di turno....devi capire che a molti stà urtando parecchio il fatto che il Governo, la Protezione Civile e l'apparato di soccorso tutto hanno operato con grande efficacia e rapidità.

 

Purtroppo c'è gente (non pochi) che è capace di strumentalizzare anche questi fatti tragici, gettandosi a pesce su ogni spiraglio di polemica.

Modificato da paperinik
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Ospite galland
Venon84, lascia perdere quello che scrive la carta straccia o quello che dicono i "Di Pietro" di turno....devi capire che a molti stà urtando parecchio il fatto che il Governo, la Protezione Civile e l'apparato di soccorso tutto hanno operato con grande efficacia e rapidità.

 

Purtroppo c'è gente (non pochi) che è capace di strumentalizzare anche questi fatti tragici, gettandosi a pesce su ogni spiraglio di polemica.

 

Il terremoto certo non lo ha ordinato Berlusconi ma qualcosa su cui ben meditare lo abbiamo.

 

Sono cresciuto sentendo parlare del terremoto del Belice.

 

Nel 78 toccò al Friuli.

 

Nell’80 vi fu l’Irpinia.

 

E così via, piogge fuor di misura provocano regolarmente frane rovinose, crolli, inondazioni.

 

Si poteva parlare di fato all’epoca del terremoto di Messina non oggi.

 

Sarebbe, piuttosto, necessario ragionare in termini di costruzioni antisismiche (ovvero imporre criteri antisismici agli edifici di nuova costruzione sia pubblici che privati), di controllo del territorio e quant’altro.

 

Riflettiamo che a L’Aquila la Prefettura era ospitata in un edificio storico, sbriciolatosi insieme all’ospedale civico (costruito nell’arco di vent’anni). Vi era quindi la previdenza di tenere il fabbricato che ospita il centro di collegamento con il governo ed il posto un soccorso fondamentale in edifici palesemente inani.

 

Se, invece, si ragiona in termini di condoni palesi o mascherati che portano al bel risultato d’avere uno sviluppo urbanistico selvaggio ecco i bei risultati.

 

Io non infirmo che nella sciagura i si debba unire, rimboccare le maniche e aiutare chi ha perso tutto, o quasi, ma neppure che questo solidarismo serva ad obliterare problemi gravi, reali.

 

Tutto ciò a tacere di quali criteri verranno applicati nella ricostruzione …

 

Per quanto riguarda la prevedibilità vi sono oggi possibilità impensabili anche sino a quindici anni fa, perché non dovrebbe essere possibile allora prevedere anche un terremoto?

 

Abbi pazienza Paperinik, io non sono un demagogo ma in Giappone i terremoti non sortiscono questi risultati.

Se il governo varerà dei provvedimenti per fare si che si arrivi ad una prevenzione di eventi del genere sarò ben felice, saranno centinaia di vite risparmiate ...

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Galland....in realtà mi tocca smentirti, come ho fatto ripetute volte oggi discutendo sul terremoto.

 

Le norme anti-sismiche in materia urbanistica esistono nel nostro ordinamento già dal 1977 (se non erro, ma cmq intorno a quest'anno). Sono state oggetto di interventi legislativi ripetuti e oggi possiamo dire che il corpus normativo è completo (perfettibile certamente, ma completo).

 

Il problema in Italia è la fase esecutiva. Se i geometri e gli architetti debbono per legge preparare progetti confermi alle normative, non sempre poi il costruttore si attiene al progetto (spesso lucrando sui materiali).

 

Ma per favore, che non si dica che in Italia non sappiamo cosa siano le norme anti-sismiche.

 

Inoltre è particolarmente fastidioso sentire certe opionioni in TV del tipo: "in Giappone o in California un terremoto del genere non avrebbe fatto danni". Mi viene da dire: "e grazie al caz*o". L'Italia, tutta, è fatta di palazzi antichi spesso con 200/300 anni di storia (se non più) alle spalle....che vogliamo fare, obbligare tutti i cittadini a mettere i propri abitati a norma?! Suvvia, siamo seri. L'Italia non è fatta di moderne città costruite dal dopo-guerra, è fatta invece di minuscoli centri costruiti attorno alla piazza centrale, alla chiesa e al palazzo del comune. Questo si chiama patrimonio artistico e purtroppo ci espone più di ogni altro paese civilizzato alla rabbia di un terremoto.

 

D'altra parte in USA ogni anno centinaia di case di legno che vengono spazzate via dai tifoni estivi, e sentiamo sempre i soliti commenti (stupidi): "in Italia non succederebbe, le nostre case sono fatte da mure solide che resistono da 200 anni!".....sì, resistono ai venti, ma non ai terremoti.

 

La prefettura è crollata....normale! Era uno dei palazzi più antichi dell'Aquila...meno normale è il crollo dell'Ospedale! Nessuno ha ancora avuto il coraggio di dire che forse sarebbe opportuno andare a verificare se vi siano responsabilità penali a carico di coloro che hanno costruito il complesso ospedaliero.

 

PS: avete sentito la scossa di 20 minuti fa?! Impressionante....

Modificato da paperinik
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a costruire l'ospedale per il 90% inagibile è stata una certa Impregilio, la stessa che NON ha raccolto i rifiuti di napoli e che ha vinto l'appalto per il ponte sullo stretto e altre opere pubbliche.

 

Un nome una (avviso di ) garanzia

Modificato da Leviathan
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Ospite intruder
PS: avete sentito la scossa di 20 minuti fa?! Impressionante....

 

Stavo lavorando al computer nel mio studio (al pianterreno) quando c'è stata, è ballato tutto, compresa la birra che stava nel bicchiere. Non mi meraviglio sia venuto giù qualcos'altro all'Aquila, anzi, mi stupisco semmai non sia crollato qualcosa anche a Roma, benché non sia considerata zona sismica.

 

229 morti, per ora.

Modificato da intruder
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Trovandomi, per il momento, a Parigi, seguo le notizie sul terremoto nei vari canali televisivi francesi (oltre che su internet).

 

In particolare, ho ascoltato l'intervista ad un vigile del fuoco volontario francese che, alla domanda in tal senso, rivoltagli dalla conduttrice del telegiornale della rete televisiva TF1, ha tenuto a precisare la perfetta organizzazione dei soccorsi, aggiungendo che, spesso, i soccorritori sono più numerosi della gente da soccorrere!

 

Grazie Bertolaso!!! :adorazione::adorazione::adorazione:

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Radiografia dell’Italia minacciata

MARIO TOZZI

ROMA

Negli ultimi mille anni i terremoti hanno ucciso otto milioni di persone sulla Terra e tutto lascia intendere che le cose potrebbero andare peggio nel prossimo futuro: ogni anno muoiono, in media, fra le 10.000 e le 15.000 persone a causa dei terremoti, se si considerano anche i maremoti, le carestie e le pestilenze connesse. Ma un terremoto provoca vittime e danni solo se ci sono edifici mal costruiti o male ubicati, specialmente in Italia, come dimostra drammaticamente questo sisma. Il 45% del territorio italiano è catalogato ufficialmente come sismico e su questo insiste quasi il 40% della popolazione, vale a dire circa 25 milioni di compatrioti: mediamente l'edilizia antisismica è stata messa in opera quasi soltanto sulle nuove costruzioni e il dato è molto variabile dal Friuli alla Calabria. Si può ragionevolmente pensare che un quarto degli edifici sia in grado di reggere a terremoti forti senza presentare lesioni di rilievo, come a dire che almeno 15 milioni di italiani alloggiano, invece, in abitazioni non sicure da un punto di vista del rischio sismico.

 

Mattoni e cemento

La situazione poi si aggrava se si considerano le abitazioni abusive in aree a rischio naturale, che certo non obbediscono ad alcun criterio di sicurezza, e quelle in cui i proprietari hanno agito contro le regole sopraelevando o intaccando i muri maestri (in zone sismiche anche i muri secondari svolgono funzione portante ai piani bassi). Inoltre il 65% delle abitazioni civili della penisola è comunque poco sicuro anche al di fuori delle aree sismiche, come testimoniano i diversi crolli e le lesioni da Roma a Foggia. Sono 2.965 su 8.102 i comuni a rischio, dove per rischio sismico si intendono i danni che provocherebbe un futuro, eventuale, terremoto in una certa regione, in rapporto con la probabilità che esso si verifichi in un certo periodo di tempo e considerando anche la densità di popolazione e la quantità e il tipo delle abitazioni e delle strutture (ponti, strade, edifici pubblici) presenti. E' un fattore complesso che non dipende solo da quanto si prevede possa essere intenso un terremoto futuro, ma anche da quali danni potrebbe provocare se ci fossero 1.000 abitazioni alte 40 metri, costruite in cemento armato e separate da strade molto strette, oppure 100 case basse, costruite in mattoni e sparse per la campagna. Le costruzioni in cemento armato sono certamente più resistenti, ma se ce ne sono molte, molto vicine e piuttosto alte aumenta il rischio rispetto alle case in mattoni basse, poche e distanziate fra loro. Tutto questo ammesso che i materiali adoperati siano di qualità: come a dire che il cemento è armato solo se c'è abbastanza ferro dentro e poca sabbia.

 

Catania rischio

In termini di scenari futuri i 400.000 attuali abitanti di Catania (rischio elevatissimo) si ridurrebbero di 50.000 unità se si scatenasse quel terremoto che si paventa da decenni. Solo il 5% delle abitazioni di Catania è a prova di terremoto - almeno in teoria -, tre abitanti su quattro sarebbero comunque coinvolti (per confronto, a Campobasso, un abitante su sei). Per restare al Sud, quella fra Messina e Reggio Calabria è forse l'area a più elevato rischio sismico dell'intero Mediterraneo, i centri storici delle due città non sono adeguati al forte terremoto prossimo venturo: si calcola che solo un quarto delle abitazioni sia in grado di reggere un sisma violento come quelli che si ipotizzano qui. Ma la situazione è in realtà più grave: se si considerano pericolose anche le aree che hanno già subìto terremoti del VII-VIII grado Mercalli, allora quel 45% diventa più grande e coinvolge anche zone ritenute - a torto - immuni. In Italia il rapporto fra intensità del terremoto e numero delle vittime è ancora troppo alto, non accettabile in un paese civile che dispone ormai di strumenti e di conoscenze di base alla pari con quelli degli statunitensi e dei giapponesi. Ma da noi qualcuno bara....

 

http://lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cr...42632girata.asp

 

come diceva la Francescato oggi a omnibus La7 fare due condoni ambientali in 10 anni non aiuta

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Ospite galland

Il Sismologo Americano: "Prevedere l'Arrivo Di Un Sisma è Il Nostro Santo Graal"

Los Angeles, 7 apr. - (Adnkronos) - "E' il Santo Graal della sismologia riuscire a prevedere l'arrivo di un terremoto". Lo afferma Egill Hauksson, sismologo americano del California Institute of Technology, spiegando che "piu' ci proviamo e meno progressi ci sembra di fare". Insieme all'affermazione dell'esperto il quotidiano americano 'Los Angeles Times' ricostruisce la polemica, nata in Italia sulle inascoltate previsioni di Giampaolo Giuliani, basate sul radon, per il sisma che ha colpito la provincia di L'Aquila. "Succede sempre cosi'- commenta il direttore del Centro terremoti della California del sud, Tom Jordan- La gente esprime previsioni basate su diverse cose. E' sempre difficile valutare". Negli ultimi decenni sono state provate diverse strade per riuscire a individuare i segni premonitori di una scossa sismica e nel 1975 sembro' che i cinesi avessero risolto il problema. L'area di Haicheng venne cosi' evacuata prima di un terremoto di magnitudo 7,3, si legge, ma sfortunatamente le autorita' non riuscirono a prevedere il sisma del Tangshan, che appena l'anno dopo ha provocato divese centinaia di migliaia di morti.

 

Pionieri nella ricerca sul radon sono stati i sovietici, correlando le emissioni di questo gas e del thoron nelle acque dei pozzi vicino a Tashkent, in Uzbekistan, negli anni Sessanta a un terremoto del 1966. Anche Cina e Giappone hanno investito nella ricerca sul radon. Il picco di interesse per il radon come segnalatore di un sisma e' stato negli anni Settanta in California, ha spiegato Susan Hough, ricercatrice al Geological Survey di Pasadena, in California, che sta scrivendo un libro sull'argomento. Per esempio, nel 1979 gli scienziati del 'Caltech' e di altri istituti affermarono di aver rinvenuto cambiamenti di livello del gas nei pozzi del sud della California poco tempo prima dei terremoti di quell'anno a Malibu e Big Bear. "Ma la cosa si sgonfio' quando non ci furono scosse nei siti dove avevano trovato il radon e i terremoti si verificarono altrove", ha detto la Hough.

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Come avevo auspicato nei post precedenti (e com'era logico) la magistratura si sta muovendo per accertare se vi siano responsabilità penali.

Nella fattispecie il capo d'imputazione ipotizzato, ovviamente a carico di ignoti per il momento, è particolarmente grave: disastro colposo.

Entro 6 mesi (prorogabili) dall'iscrizione nel registro delle notizie di reato i PM dovranno accertare se tale ipotesi sia fondata ed eventualmente provvedere a iscrivere i nomi dei presunti responsabili.

 

L'indagine dei pm:

verso il disastro colposo

Accertamenti sui palazzi più nuovi. Il procuratore: raccogliamo carte per valutare il reato

 

L'AQUILA — L'ospedale era stato costruito ufficialmente con criteri antisismici, ma non ha retto alla scossa di domenica notte ed è stato dichiarato inagibile. Anche la Casa dello studente era un edificio moderno, avrebbe dovuto rispettare le norme di sicurezza relative ai terremoti. E invece è venuto giù seppellendo i ragazzi che ci abitavano. Si concentra soprattutto sugli stabili progettati negli ultimi anni l'inchiesta avviata dalla procura dell'Aquila sul disastro di tre giorni fa. «Non c'è ancora alcun reato ipotizzato — chiarisce il capo dell'ufficio Alfredo Rossini —, stiamo raccogliendo la documentazione dalla Protezione civile e dagli altri enti che hanno una mappatura dei crolli. Solo quando avremo un quadro chiaro potremo valutare eventuali ipotesi di disastro colposo».

 

L'obiettivo dei magistrati è verificare se ci siano stati illeciti nella concessione dei permessi per la ristrutturazione dei palazzi e dunque accertare possibili omissioni o abusi da parte di amministratori e funzionari pubblici. Pure lo stabile dove si trovano gli uffici giudiziari è pericolante: il procuratore e l'altro magistrato in servizio in questi giorni si sono visti nella sede della Guardia di Finanza che ospita la sala operativa allestita dopo la scossa di domenica. Rossini ne ha parlato con Guido Bertolaso perché nella valutazione dei pm rientrerà certamente il parere dei tecnici chiamati a stabilire se i metodi utilizzati per l'allestimento e la costruzione degli appartamenti, così come dei locali destinati all'assistenza sanitaria dei cittadini, siano conformi alla legge. L'indagine riguarda non solo L'Aquila, ma anche le frazioni dove il terremoto ha fatto crollare la maggior parte delle case e quelle rimaste in piedi sono ormai inagibili.

Corriere.it Modificato da paperinik
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Riguardo l'ospedale, sembra che la struttura portante (pilastri, travi, solai) non abbia ricevuto danni dalle scosse, tranne in parti marginali della struttura.

Le parti che invece hanno ceduto sono quelle non strutturali, come tramezzi e muri di tamponamento.

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Il Sismologo Americano: "Prevedere l'Arrivo Di Un Sisma è Il Nostro Santo Graal"

Los Angeles, 7 apr. - (Adnkronos) - "E' il Santo Graal della sismologia riuscire a prevedere l'arrivo di un terremoto". Lo afferma Egill Hauksson, sismologo americano del California Institute of Technology, spiegando che "piu' ci proviamo e meno progressi ci sembra di fare". Insieme all'affermazione dell'esperto il quotidiano americano 'Los Angeles Times' ricostruisce la polemica, nata in Italia sulle inascoltate previsioni di Giampaolo Giuliani, basate sul radon, per il sisma che ha colpito la provincia di L'Aquila. "Succede sempre cosi'- commenta il direttore del Centro terremoti della California del sud, Tom Jordan- La gente esprime previsioni basate su diverse cose. E' sempre difficile valutare". Negli ultimi decenni sono state provate diverse strade per riuscire a individuare i segni premonitori di una scossa sismica e nel 1975 sembro' che i cinesi avessero risolto il problema. L'area di Haicheng venne cosi' evacuata prima di un terremoto di magnitudo 7,3, si legge, ma sfortunatamente le autorita' non riuscirono a prevedere il sisma del Tangshan, che appena l'anno dopo ha provocato divese centinaia di migliaia di morti.

 

Pionieri nella ricerca sul radon sono stati i sovietici, correlando le emissioni di questo gas e del thoron nelle acque dei pozzi vicino a Tashkent, in Uzbekistan, negli anni Sessanta a un terremoto del 1966. Anche Cina e Giappone hanno investito nella ricerca sul radon. Il picco di interesse per il radon come segnalatore di un sisma e' stato negli anni Settanta in California, ha spiegato Susan Hough, ricercatrice al Geological Survey di Pasadena, in California, che sta scrivendo un libro sull'argomento. Per esempio, nel 1979 gli scienziati del 'Caltech' e di altri istituti affermarono di aver rinvenuto cambiamenti di livello del gas nei pozzi del sud della California poco tempo prima dei terremoti di quell'anno a Malibu e Big Bear. "Ma la cosa si sgonfio' quando non ci furono scosse nei siti dove avevano trovato il radon e i terremoti si verificarono altrove", ha detto la Hough.

 

Evidentemente non tutti i sismologi la pensano allo stesso modo, stando a questo articolo del CorSera....

Io sinceramente non comprendo questo atteggiamento della scienza riguardo alla prevedibilità dei terremoti, è una specie di aprioristico rifiuto ad accettare che si possa riuscire a farlo. D'altra parte ogni traguardo scientifico è stato raggiunto quando quasi tutta la comunità scientifica diceva che era impossibile....

 

Gli atenei «credono» nel radon:

previsioni possibili

Bari e Pisa: i sistemi efficaci esistono, mancano i soldi per perfezionarli

 

MILANO — Ventitrè gennaio 1985: per la prima (e unica) volta in Italia scat­ta l’allarme terremoto. L’Istituto naziona­le di geofisica prevede una «scossa peri­colosa ». E il ministro della Protezione ci­vile Giuseppe Zamberletti, oggi presiden­te della Commissione grandi rischi e so­stenitore dell’impossibilità di prevedere i terremoti, ordina lo stato d’allerta per dieci comuni della Garfagnana: scuole chiuse per due giorni, case vecchie o in cattivo stato evacuate.

Centomila persone abbandonarono le proprie abitazioni, ma il terremoto non arrivò. Allora la previsione di un sisma distruttivo fu formulata, dopo una scos­sa premonitrice, sulla base di un’analisi storico-statistica. Oggi, tra gli indicatori sismici, c’è anche il radon. Giampaolo Giuliani non è solo. Sono diversi i ricer­catori che studiano questo gas: l’univer­sità di Bari ha messo a punto un sistema di 25 centraline fermo per mancanza di fondi; quella di Pisa ha elaborato un pro­getto per il monitoraggio nelle acque sot­terranee della Garfagnana e della Luni­giana allo studio degli enti locali. Ricer­che sono in corso anche all’Istituto nazio­nale di geofisica e vulcanologia.

 

Pier Francesco Biagi è docente di Fisi­ca all’Università di Bari. Studia il radon e i disturbi sui segnali radio. «I sistemi per prevedere un terremoto già esistono — dice —, è che mancano i soldi per perfe­zionarli. A differenza dei miei colleghi so­no convinto che non è impossibile preve­dere un sisma, ci riusciremo. Fu proprio Boschi, oggi nemico dei precursori, a fa­re la previsione del 1985». E spiega: «Nel 2005 abbiamo presentato un progetto al­la Regione per l’installazione di 25 cen­traline per il rilevamento di radon e sta­zioni radio a bassa frequenza (alcune an­che nel Gran Sasso). Per un punto siamo stati esclusi dalla graduatoria e le prime centraline sono state disattivate».

 

All’università di Pisa si studia invece il radon nelle acque sotterranee della Garfagnana e della Lunigiana. Il team di Giorgio Curzio, docente di Misure nucle­ari, ha elaborato uno studio di fattibilità per il monitoraggio del radon: stazioni prototipo che ogni sei ore dovrebbero trasmettere al dipartimento e alla Prote­zione civile i livelli.

 

Tra i ricercatori che studiano il radon c’è anche Calvino Gasparini, dell’Istituto nazionale di geofisica. Nel 1985 fu uno degli esperti a formulare la previsione della Garfagnana. Oggi è direttore del Museo geofisico di Rocca di Papa dove da quattro anni una centralina misura il radon. «Sappiamo che questo gas è un precursore dello stress sismico, ma per ora non ci dice il 'dove' e il 'quando' av­verrà un terremoto». Più attendibile l’analisi storico-statistica: «Sulla base della quale scattò l’allerta del 1985. Nel caso di Giuliani non esistevano parame­tri consolidati, ma un censimento a se­taccio grande degli edifici più vecchi e una maggiore informazione, forse...».

 

Nel 1985 la «scossa pericolosa» non ar­rivò. E l’ex ministro Zamberletti finì sot­to inchiesta per procurato allarme. Forse per questo da allora ha sempre chiamato i centomila sfollati «un test». E oggi riba­disce: «I terremoti non sono prevedibi­li ». Ma poi spiega: «Allora il radon non c’entrava, lì ci trovavamo davanti a dati statistici particolari. Davanti a una previ­sione della comunità scientifica come quella di 24 anni fa, proprio Boschi e Bar­beri mi avvertirono del rischio, farei la stessa cosa: ordinerei lo stato d’allerta».

 

Ripeto ciò che ho scritto (e che Vespa ha ripetuto pari pari a Porta-a-Porta): non sarebbe opportuno andare da questo ricercatore Giuliani e chiedergli di mostrare tutta la sua documentazione e tutto il suo lavoro svolto finora?!

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Lev non ha senso parlare di condoni visto che sono caduti ospedali e palazzi che certo non sono abusivi.

Ora capisco che certa gente debba cogliere la palla al balzo, tozzi poi è veramente il massimo del catastrofista, però la polemica in questo campo mi sembra inutile.

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Ospite intruder
Ripeto ciò che ho scritto (e che Vespa ha ripetuto pari pari a Porta-a-Porta): non sarebbe opportuno andare da questo ricercatore Giuliani e chiedergli di mostrare tutta la sua documentazione e tutto il suo lavoro svolto finora?!

 

Sì, sarebbe opportuno, ma se dovesse venir fuori un'altra terapia Di Bella, ci mettiamo una pietra sopra per sempre.

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annozero dedicherà una puntata stasera

 

In collegamento da L’Aquila Sandro Ruotolo racconterà la città devastata dal sisma, con i servizi realizzati da Luca Bertazzoni e Greta Mauro. Ospiti in studio il Ministro della Difesa Ignazio La Russa, il giudice Luigi De Magistris, candidato alle europee con L’Italia dei Valori, l’esponente di Sinistra e Libertà Claudio Fava, il direttore del Giornale Mario Giordano e il Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Enzo Boschi.

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Evidentemente non tutti i sismologi la pensano allo stesso modo, stando a questo articolo del CorSera....

Io sinceramente non comprendo questo atteggiamento della scienza riguardo alla prevedibilità dei terremoti, è una specie di aprioristico rifiuto ad accettare che si possa riuscire a farlo. D'altra parte ogni traguardo scientifico è stato raggiunto quando quasi tutta la comunità scientifica diceva che era impossibile....

Ripeto ciò che ho scritto (e che Vespa ha ripetuto pari pari a Porta-a-Porta): non sarebbe opportuno andare da questo ricercatore Giuliani e chiedergli di mostrare tutta la sua documentazione e tutto il suo lavoro svolto finora?!

 

Dal momento che si tratta di un argomento scientifico e che quindi può essere valutato in modo "scientifico" e oggettivo, sarebbe un approccio di buon senso e permetterebbe di stabilire se ci troviamo di fronte ad una bufala o se è la maggior parte degli esperti di terremoti che che rifiuta aprioristicamente questa possibilità. Ma anche gli scienziati sono uomini, e purtroppo spesso l'oggettività del metodo scientifico viene oscurata da manie di protagonismo o da invidie, a scapito della verità. Trovo poco sensato sia continuare ad alimentare quelle che potrebbero essere false speranze e inutili polemiche, sia rifiutare dogmaticamente una eventuale possibilità di prevedere i terremoti.

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Ospite intruder
non è che questo giuliani abbia inventato chissa che cosa, lo studio del radon è già usato per prevedere fenomeni vulcanologici

 

 

Lo studio del radon è stato fatto sia negli USA (California e Alaska) che in Giappone che in Nuova Zelanda e, infine, in URSS (alcune zone, come la Kamchatka, una penisola grande come la Svezia, nel Pacifico, sono drammaticamente sismiche), e non ha portato nessun risultato di una qualche attendibilità.

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