Vai al contenuto

I Grandi condottieri nella storia


Maverick1990

  

61 utenti hanno votato

  1. 1. I Grandi condottieri nella storia

    • Cesare
      20
    • Alessandro Magno
      11
    • Napoleone Bonaparte
      9
    • Garibaldi
      3
    • L'ammiraglio Nelson
      0
    • Adolph Hitler
      3
    • Presidente Regan
      2
    • Altro.....( specificare)
      10


Messaggi raccomandati

  • Risposte 95
  • Creata
  • Ultima Risposta

Partecipanti più attivi

Mhà...

 

...secondo me Napoleone non se lo merita il terzo posto, ha messo le basi anche per il moderno Codice Civile!

 

Chi pensa alla naja, pensi che fu introdotta da lui in Italia!

 

E pensi alla Campagna d'Italia! Il valico delle Alpi, ecc... fino in Austria, su quello che doveva essere il fronte secondario della guerra!!

 

Non so... pensando a lui, a me viene in mente soprattutto che le aveva tutte contro (continuava a chiedere stivali per i suoi uomini a Parigi, mentre conquistava l'Italia), e seppe rivolgere tutto a suo favore.

 

A Tolone da giovane artigliere le aveva tutte contro, doveva vedersela con i superiori, pochi mezzi e uomini...per non parlare degli inglesi.

 

Fini addirittura imprigionato all'era del Terrore, ma quella fu una delle tante fortune...

 

...il resto lo sapete gia.

Link al commento
Condividi su altri siti

...se è per ciò che ha fatto in ambito civile Napoleone può stare dietro -forse- solo Giustiniano.

 

Oltra al Code Nepoleon (prodomo dei codici civili di mezza europa e non solo), Napoleone ha introdotto il diritto amministrativo, il diritto commerciale e ha novellato il diritto penale. Oltretutto ha introdotto la divisione in comuni e provincie tutt'ora vigenti....

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite intruder
Che ne dite di Giovanna d'Arco, giusto per rispettare le quote rosa...?

 

 

Giulio Cesare e Alessandro erano bisessuali, in che quota li mettiamo? Giovanna D'Arco era solo un'esaltata, preferisco Boudicca.

Link al commento
Condividi su altri siti

Giulio Cesare e Alessandro erano bisessuali, in che quota li mettiamo? Giovanna D'Arco era solo un'esaltata, preferisco Boudicca.

Uno per parte non fa male a nessuno...

Giovanna d'Arco sarà pure un'esaltata dal tuo punto di vista, ma "solo" mi sembra riduttivo

Chi è Boudicca?

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 settimane dopo...

Io ho votato Giulio Cesare,abilissimo comandante e fine scrittore.

Mi piace ricordarlo per la famosa frase che gli viene attribuita "Veni,vidi,vici" che sottolinea la velocità e la forza dell'illustre condottiero.

Però vedo che tra le opzioni non c'è il grande Ṣalāḥ ad-Dīn Yūsuf ibn Ayyūb,ovvero Saladino :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

Modificato da Nesher
Link al commento
Condividi su altri siti

il migliore secondo me è stato Gengis Khan, ha iniziato con quattro pastori e due pecore e ha finito con l'impero più grande della storia

Oddio, impero più grande della storia proprio no... Come organizzazione e cultura scompare di fronte al Grande Impero Romano. I romani avevano raggiunto un livello tale da vedere, inserite nel contesto sociale di allora, delle figure che non sono riscontrabili neanche nelle civiltà immediatamente successive. Gli uomini della loro impareggiabile vita politica erano degli artisti nell'arte oratoria, e il loro esercito era talmente disciplinato e addestrato da fare invidia alle moderne forze speciali.

 

Comunque ho votato Bonaparte, il perchè lo enuncia Legolas alla perfezione.

Link al commento
Condividi su altri siti

Io intendevo come estensione territoriale, che poi fosse politicamente debole e di scrso livello culturale sono daccordo.

Però anche l'esercito di Gengis Khan era molto disciplinato e soprattutto usavano tecniche di combattimento semplici ma estremamente efficaci come la falsa ritirata, che venne "inventata" da Gengis

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite intruder

La falsa ritirata la usava già Annibale, come il trucco di accerchiare i nemici con le ali. Nihil sub sole novi.

Modificato da intruder
Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite intruder
si, però Gengis Khan le ha migliorate ulteriormente quelle tattiche. Per questo è considerato uno dei migliori strateghi della storia

 

 

Gengis Khan non può avere migliorato nulla, le sue armi erano le stesse di Annibale, i cavalli pure, suvvia, cercate di non voler aver ragione a ogni costo.

Link al commento
Condividi su altri siti

non voglio aver ragione a tutti i costi, io scrivo solo quello che ho letto sui libri.

comunque Annibale non aveva le solite armi, innanzitutto le armi di annibale erano molto meno robuste perchè fatte di materiale diverso. inoltre aveva archi semplici che non permettevano tiri cosi potenti e precisi come quelli compositi e ricurvi dei mongoli. Inoltre i mongoli usavano questi archi mentre cavalcavano, questi soldati, chiamati Mangudai erano la spina dorsale dell'esercito mongolo. Riguardo ai cavalli non erano gli stessi di Annibale, i cavalli di Gengis Khan erano più robusti, più veloci e più resistenti all'affaticamento.

Ribadisco che tutto quello che scrivo non è una cavolata, ma sono tutte cose lette da libri seri.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite intruder
Ribadisco che tutto quello che scrivo non è una cavolata, ma sono tutte cose lette da libri seri.

 

 

Citali, autore, titolo, editore...

Modificato da intruder
Link al commento
Condividi su altri siti

Non so se il regolamento lo permette di scrivere di scrivere gli editori e le robe varie però è uguale

 

"I personaggi più malvagi della storia" di Shelley Klein e Miranda Twiss Newton Compton Editori

solo 14 pagine di descrizione, ma curata e precisa

 

"Il figlio della steppa. La stirpe di Gengis Khan" di Iggulden Conn Piemme

una descrizione della vita di Gengis Khan però sotto forma un pò di romanzo

 

E inoltre aggiungo un bellissimo film uscito di recente sulla vita di Gengis Khan di cui ora non mi ricordo il nome

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite intruder
Non so se il regolamento lo permette di scrivere di scrivere gli editori e le robe varie però è uguale

 

"I personaggi più malvagi della storia" di Shelley Klein e Miranda Twiss Newton Compton Editori

solo 14 pagine di descrizione, ma curata e precisa

 

"Il figlio della steppa. La stirpe di Gengis Khan" di Iggulden Conn Piemme

una descrizione della vita di Gengis Khan però sotto forma un pò di romanzo

 

E inoltre aggiungo un bellissimo film uscito di recente sulla vita di Gengis Khan di cui ora non mi ricordo il nome

 

 

I bellissimi film e i libri in forma in romanzo li lascerei perdere, il libro delle due donne è stampato da un ex editore serio (un tempo Newton Compton pubblicava veramente roba coi fiocchi, adesso trovi pure storie di dischi volanti...), e, a quanto ho letto nel sito personale di una delle autrici del volume (The Most Evil Men and Women in History), è stato curato più il lato psicologico, umano, della materia che non quello pratico. Cioè le qualità militari credo proprio che fossero in fondo ai pensieri delle autrici del volume. Storici seri non hanno mai descritto Gengis Khan come un Napoleone o un Giulio Cesare.

Link al commento
Condividi su altri siti

veramente Ezio (sto rispondendo a post di 2 pag fa) è stato ucciso da valentiniano dopo una discussione molto accesa, tirò fuori la spada ed Ezio fece badabum senza cha cha.

 

IO VOTO:

MASSIMO DECIMO MERIDIO

 

eheh...

 

io voto LEONZIO!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

Domanda..................visto che in un altro topic si faceva notare che paragonare una flotta dell'82 con una attuale non è realistico, in base a cosa si può dire che un condottiero fu più grande di un altro? Se ad esempio Cesare e Napoleone fossero vissuti in uno stesso periodo, chi la spuntava? Cesare all'epoca non aveva le armi da fuoco ad esempio, che richiedono tattiche diverse...... :unsure:

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite intruder
Domanda..................visto che in un altro topic si faceva notare che paragonare una flotta dell'82 con una attuale non è realistico, in base a cosa si può dire che un condottiero fu più grande di un altro? Se ad esempio Cesare e Napoleone fossero vissuti in uno stesso periodo, chi la spuntava? Cesare all'epoca non aveva le armi da fuoco ad esempio, che richiedono tattiche diverse...... :unsure:

 

 

Per molti anni in realtà non si è combattuto in maniera tanto diversa, pur avendo le armi da fuoco, ancora nella II Guerra era ritenuto fondamentale caricare alla baionetta che non è molto diverso dal farlo con un gladio. È importante tuttavia che si cerchi di inquadrare il personaggio nel periodo storico e capire come abbia plasmato la storia. Alessandro Magno e Giulio Cesare (e Napoleone) cambiarono la storia, Rommel e McArthur no.

Link al commento
Condividi su altri siti

Per molti anni in realtà non si è combattuto in maniera tanto diversa, pur avendo le armi da fuoco, ancora nella II Guerra era ritenuto fondamentale caricare alla baionetta che non è molto diverso dal farlo con un gladio. È importante tuttavia che si cerchi di inquadrare il personaggio nel periodo storico e capire come abbia plasmato la storia. Alessandro Magno e Giulio Cesare (e Napoleone) cambiarono la storia, Rommel e McArthur no.

 

 

 

Allora non parliamo più di grandi condottieri dal punto di vista militare-quindi anche Gandi andrebbe bene in un certo qual modo-. Certo Rommel non cambiò la storia fece (fu sconfitto), mentre Mac :unsure: Io ho votato Ike, che mi sembra abbia cambiato la storia. Il punto è comunque, che se anche nella IIGM l'assalto all'arma bianca si usava, è stato di contorno a cose come guerra aerea, logistica complessa, comunicazione in tempo reale con le truppe,produzione industriale e ricerca ecc....Se Cesare avesse avuto tutto ciò a disposizione e un avversario come Napoleone, chi avrebbe saputo sfruttare di più e meglio? Vedo meglio un paragone tra Cesare e Alessandro o Napoleone e Wellinghton/Garibaldi/Grant ecc...., cioè tra periodi storici vicini e più proponibili.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite intruder
Allora non parliamo più di grandi condottieri dal punto di vista militare-quindi anche Gandi andrebbe bene in un certo qual modo-. Certo Rommel non cambiò la storia fece (fu sconfitto), mentre Mac :unsure: Io ho votato Ike, che mi sembra abbia cambiato la storia. Il punto è comunque, che se anche nella IIGM l'assalto all'arma bianca si usava, è stato di contorno a cose come guerra aerea, logistica complessa, comunicazione in tempo reale con le truppe,produzione industriale e ricerca ecc....Se Cesare avesse avuto tutto ciò a disposizione e un avversario come Napoleone, chi avrebbe saputo sfruttare di più e meglio? Vedo meglio un paragone tra Cesare e Alessandro o Napoleone e Wellinghton/Garibaldi/Grant ecc...., cioè tra periodi storici vicini e più proponibili.

 

 

Si rischia di impantanarsi peggio che gli yankees in Nam. Napoleone non aveva la ferrovia, non aveva il vapore, non aveva fucili a ripetizione, tutte cose che Grant aveva e seppe usare al meglio (e anche per questo vinse la guerra) oltre alla trovata di usare sistematicamente i palloni frenati per dirigere il tiro delle artiglierie. Quindi è giusto il paragone con Wellington, ma attenzione: anche se avesse vinto a Waterloo (e ci andò vicino), avrebbe perso ugualmente la guerra.

 

Rommel avrebbe perso la guerra anche se avesse vinto a El Alamein o in Normandia (ma non era nelle condizioni di farlo né in un caso né nell'altro). Così McArthur se avesse incasinato la campagna del Pacifico non avrebbe precluso la vittoria agli USA (anche perché Nimitz era uno stratega coi fiocchi, un coglio*e dentro uno stato maggiore passi, due no). Ike non ha cambiato la storia, è stato un mediocre generale e un altrettanto mediocre politico (non riesco a mandare giù che gli USA avrebbero potuto mandare in orbita il primo satellite nel 1954 se il Presidente non avesse deciso che non serviva sprecare quei soldi).

 

Gandhi è una leggenda creata dagli inglesi, come Rommel (co-partorito assieme alla propaganda nazista, era il generale preferito di Hitler oltre che quello il cui splendore copriva la non aurea mediocrità, ma decisamente eccelsa imbecillità, di Monty). Gli inglesi si trovarono a fronteggiare una guerra civile fra indù e musulmani che, dal 1944 al 1947, fece cinque o sei milioni di morti (se vi capita di vedere il film Bowari Junction, con Ava Gardner e Stewart Granger, avrete idea di cosa sia stata la guerra civile in questione, ma credo non sia mai uscito in Italia), il paese era praticamente incontrollabile, un casino che andava dal confine iraniano a quello birmano. Mollarono la patata bollente e siccome la loro ipocrisia gli impediva di passare alla storia come quelli che avevano abbandonato al loro destino 400 milioni di persone (tante, allora, vivevano nel territorio di quegli Stati che oggi si chiamano Pakistan, India e Bangladesh: un quinto della popolazione mondiale dell'epoca), preferirono fingere di inchinarsi all'autorità morale di quello che Churchill chiamava "quel cretino vestito da fachiro". In realtà Gandhi non impensierì mai gli inglesi più di quel tanto, senza la guerra civile a New Delhi ci sarebbe ancora il Vicere e lui continuerebbe a saltare i pasti.

Modificato da intruder
Link al commento
Condividi su altri siti

Si rischia di impantanarsi peggio che gli yankees in Nam. Napoleone non aveva la ferrovia, non aveva il vapore, non aveva fucili a ripetizione, tutte cose che Grant aveva e seppe usare al meglio (e anche per questo vinse la guerra) oltre alla trovata di usare sistematicamente i palloni frenati per dirigere il tiro delle artiglierie. Quindi è giusto il paragone con Wellington, ma attenzione: anche se avesse vinto a Waterloo (e ci andò vicino), avrebbe perso ugualmente la guerra.

 

Rommel avrebbe perso la guerra anche se avesse vinto a El Alamein o in Normandia (ma non era nelle condizioni di farlo né in un caso né nell'altro). Così McArthur se avesse incasinato la campagna del Pacifico non avrebbe precluso la vittoria agli USA (anche perché Nimitz era uno stratega coi fiocchi, un coglio*e dentro uno stato maggiore passi, due no). Ike non ha cambiato la storia, è stato un mediocre generale e un altrettanto mediocre politico (non riesco a mandare giù che gli USA avrebbero potuto mandare in orbita il primo satellite nel 1954 se quel dannato imbecille non si fosse chiesto a cosa serviva sprecare quei soldi).

 

Gandhi è una leggenda creata dagli inglesi, come Rommel (co-partorito assieme alla propaganda nazista, era il generale preferito di Hitler oltre che quello il cui splendore copriva la non aurea mediocrità, ma decisamente eccelsa imbecillità, di Monty). Gli inglesi si trovarono a fronteggiare una guerra civile fra indù e musulmani che, dal 1944 al 1947, fece cinque o sei milioni di morti (se vi capita di vedere il film Bowari Junction, con Ava Gardner e Stewart Granger, avrete idea di cosa sia stata la guerra civile in questione, ma credo non sia mai uscito in Italia), il paese era praticamente incontrollabile, un casino che andava dal confine iraniano a quello birmano. Mollarono la patata bollente e siccome la loro ipocrisia gli impediva di passare alla storia come quelli che avevano abbandonato al loro destino 400 milioni di persone (tante, allora, vivevano nel territorio di quegli Stati che oggi si chiamano Pakistan, India e Bangladesh: un quinto della popolazione mondiale dell'epoca), preferirono fingere di inchinarsi all'autorità morale di quello che Churchill chiamava "quel cretino vestito da fachiro". In realtà Gandhi non impensierì mai gli inglesi più di quel tanto, senza la guerra civile a New Delhi ci sarebbe ancora il Vicere e lui continuerebbe a saltare i pasti.

 

 

Concordo sull'impantanamento, mi piace comunque la discussione. Con un po' più di tempo la riprendo volentirei Intruder ;)

Link al commento
Condividi su altri siti

rispondo a Intruder

 

1) Non capisco perchè i film dovrei "lasciarli perdere" visto che questo film riprende fedelmente la vita di Gengis Khan

2) Non capisco perchè dovrei lasciare perdere un libro biografico su Gengis Khan solo perchè scritto in modo differente da una biografia normale

3) Nel libro dei personaggi malvagi le autrici hanno scritto molto sul lato psicologico di Gengis Khan, ma c'è anche una piccola parte che parla dell'aspetto militare e di come si comportava in battaglia

 

Di certo gli storici non hanno scritto di Gengis Khan come Cesare o Napoleone sotto certi aspetti, ma sotto il lato militare penso proprio di si

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...