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F-16 Usa sgancia i serbatoi: centrata una casa


typhoon

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F-16 Usa sgancia i serbatoi: centrata una casa

PORDENONE. Un caccia americano, in difficoltà per una probabile avaria al motore subito dopo il decollo dalla base di Aviano, ha sganciato i due serbatoi sui cieli di Tamai e Brugnera ed è poi rientrato alla base. Uno dei due serbatoi, del peso stimato di circa mezza tonnellata, è caduto su una casa colonica del principe Guecello di Porcia e Brugnera, sfondando il tetto e distruggendo una utilitaria che era ricoverata in un’autorimessa. Il secondo è caduto tra due abitazioni, nei pressi della strada di accesso. Per fortuna non vi sono stati feriti, ma alcuni bimbi sono stati sfiorati dal secondo proietto. L’aereo, che era decollato poco dopo le 15.20, è atterrato ad Aviano senza ulteriori problemi.

 

http://messaggeroveneto.gelocal.it/multimedia/home/5283288/1

 

---

 

Pordenone, Italia - Il pilota del caccia ha sganciato i serbatoi ed ha planato fino alla base

(WAPA) - L'ufficio stampa dell'Aeronautica militare ha comunicato ad AVIONEWS che l'inchiesta Usaf sul problema che ha coinvolto ieri un caccia F-16 decollato dalla base di Aviano (vedi AVIONEWS) ha confermato le prime ipotesi.

 

Il pilota poco dopo il decollo ha perso completamente l'uso del motore e, per evitare di precipitare distruggendo l'aereo e provocando danni enormi, ha optato per la procedura d'emergenza che prevede lo sganciamento di tutto ciò che potrebbe appesantire l'aereo. Ha poi planato fino alla base atterrando senza ulteriori problemi. (Avionews)

Modificato da typhoon
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Pordenone, Italia - Il pilota del caccia ha sganciato i serbatoi ed ha planato fino alla base

(WAPA) - L'ufficio stampa dell'Aeronautica militare ha comunicato ad AVIONEWS che l'inchiesta Usaf sul problema che ha coinvolto ieri un caccia F-16 decollato dalla base di Aviano (vedi AVIONEWS) ha confermato le prime ipotesi.

 

Il pilota poco dopo il decollo ha perso completamente l'uso del motore e, per evitare di precipitare distruggendo l'aereo e provocando danni enormi, ha optato per la procedura d'emergenza che prevede lo sganciamento di tutto ciò che potrebbe appesantire l'aereo. Ha poi planato fino alla base atterrando senza ulteriori problemi. (Avionews)

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Un caccia americano, in difficoltà per una probabile avaria al motore subito dopo il decollo dalla base di Aviano, ha sganciato i due serbatoi sui cieli di Tamai e Brugnera ed è poi rientrato alla base. Uno dei due serbatoi, del peso stimato di circa mezza tonnellata, è caduto su una casa colonica del principe Guecello di Porcia e Brugnera, sfondando il tetto e distruggendo una utilitaria che era ricoverata in un’autorimessa.

 

Meno male che non ci sono state vittime! :(

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Pordenone, Italia - Il pilota del caccia ha sganciato i serbatoi ed ha planato fino alla base

(WAPA) - L'ufficio stampa dell'Aeronautica militare ha comunicato ad AVIONEWS che l'inchiesta Usaf sul problema che ha coinvolto ieri un caccia F-16 decollato dalla base di Aviano (vedi AVIONEWS) ha confermato le prime ipotesi.

 

Il pilota poco dopo il decollo ha perso completamente l'uso del motore e, per evitare di precipitare distruggendo l'aereo e provocando danni enormi, ha optato per la procedura d'emergenza che prevede lo sganciamento di tutto ciò che potrebbe appesantire l'aereo. Ha poi planato fino alla base atterrando senza ulteriori problemi. (Avionews)

 

Beh insomma non è una questione di pacifinti o non pacifinti....qui si tratta di discutere se mettere a serio rischio l'incolumità pubblica valga il prezzo dell'aereo salvato.

 

La scelta operata dal pilota sarà sicuramente stata gradita dall'USAF, certamente meno da chi si è visto piombare sulla testa un serbatoio da 500Kg.

Il torritorio circostante Aviano offre infiniti spazi per lasciare precipitare il velivolo in sicurezza dopo essersi ejettati, ed il fatto stesso che il pilota planando sia riuscito a ricondurre l'aereo alla base significa che quota e tempo hanno permesso al pilota (di concerto con l'ATC di Aviano) di assumere tutte le scelte possibili (Se non credete ciò andate a legger il topic del forum intitolato "la virata impossibile" postato da Dave, pilota di aviazione commerciale di lungo corso).

 

Tuttavia se per raggiungere la base e salvare il velivolo il prezzo da pagare era sganciare alla svelta e senza tante valutazione i due serbatoi rischiando di uccidere qualcuno (il fatto che non sia successo è solo mera casualità), io dico che sinceramente l'USAF si poteva anche fottere ed il suo F-16 lo poteva andare a recuperare in mezzo a qualche campo a nord di Pordenone....

Modificato da paperinik
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Ospite Peppe

Caspita che fortuna, ve lo immaginate un Fighting Falcon che crasha in mezzo ad un centro abitato?

 

Meno male che non ci sono state vittime!

 

Si, ma colpire qualcuno sarebbe stato davvero facile!

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Giusto per la cronaca: questo è il territorio circostante Aviano....certamente un sacco di piccoli abitati, ma anche ettari ed ettari di campagna (senza contare le Alpi).

Gli americani farebbero meglio ad avere un pò di onestà intellettuale e dire: "signori, volevamo salvare un aereo da svariate decine di milioni di dollari, scusateci tanto...fortunatamente nessuno si è fatto male, adesso ricopriremo d'oro i soggetti danneggiati."

 

ei4lk9.jpg

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Beh insomma non è una questione di pacifinti o non pacifinti....qui si tratta di discutere se mettere a serio rischio l'incolumità pubblica valga il prezzo dell'aereo salvato.

 

La scelta operata dal pilota sarà sicuramente stata gradita dall'USAF, certamente meno da chi si è visto piombare sulla testa un serbatoio da 500Kg.

Il torritorio circostante Aviano offre infiniti spazi per lasciare precipitare il velivolo in sicurezza dopo essersi ejettati, ed il fatto stesso che il pilota planando sia riuscito a ricondurre l'aereo alla base significa che quota e tempo hanno permesso al pilota (di concerto con l'ATC di Aviano) di assumere tutte le scelte possibili.

 

Tuttavia se per raggiungere la base e salvare il velivolo il prezzo da pagare era sganciare alla svelta e senza tante valutazione i due serbatoi rischiando di uccidere qualcuno (il fatto che non sia successo è solo mera casualità), io dico che sinceramente l'USAF si poteva anche fottere ed il suo F-16 lo poteva andare a recuperare in mezzo a qualche campo a nord di Pordenone....

Beh Pap bisogna vedere..se ha avuto la possibilità di rientrare è perchè ha sganciato i serbatoi e forse far cadere l'F16 senza possibilità di controllarne la caduta,avrebbe potuto fare ancora più danni dei serbatoi.

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Beh Pap bisogna vedere..se ha avuto la possibilità di rientrare è perchè ha sganciato i serbatoi e forse far cadere l'F16 senza possibilità di controllarne la caduta,avrebbe potuto fare ancora più danni dei serbatoi.

 

So bene che è una discussione oziosa perchè tanto la questione si risolverà in un procedimento interno all'USAF dei cui atti d'indagine poco o nulla sapremo...cmq.

 

Detto ciò Super mi sento di dissentire per questi motivi:

 

1)L'aereo con i serbatoi agganciati non è che non plana (come ben sai), semplicemente plana meno a lungo

 

2)L'aereo era perfettamente manovrabile (pur privo del motore)....altrimenti a casa non ci torni manco per sbaglio.

 

3)L'aereo nel momento in cui ha perso motore si doveva trovare necessariamente ad una altitudine non bassa, altrimenti cercando di tornare a casa sarebbe incorso nella famosa virata impossibile (si veda topic specifico nel forum).

 

4)la conformazione del terreno circostante aviano mi fa dubitare fortemente che il pilota trovandosi ad una certa quota e con una certa distanza per planare (con i serbatoi agganciati) non abbia potuto trovare un campo libero dove lasciar precipitare l'aereo.

 

Secondo me le cose sono andate in molto chiaro: decollo, salita in quota, piantata motore. A quel punto il pilota contatta ATC, comunica altitudine e posizione, due calcoli al volo congiunti e conclusione tratta che sganciando in fretta e furia (ergo a casaccio) i serbatoi l'aereo ha buone chances di tornare a casa ed il pilota di evitarsi una sempre traumatica ejezione.... A quel punto il pilota avrà incrociato le dita, dato uno sguardo al di sotto e sperato di non beccare nessuno. Così è stato (per fortuna).

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Giusto per la cronaca: questo è il territorio circostante Aviano....certamente un sacco di piccoli abitati, ma anche ettari ed ettari di campagna (senza contare le Alpi).

Gli americani farebbero meglio ad avere un pò di onestà intellettuale e dire: "signori, volevamo salvare un aereo da svariate decine di milioni di dollari, scusateci tanto...fortunatamente nessuno si è fatto male, adesso ricopriremo d'oro i soggetti danneggiati."

 

ei4lk9.jpg

 

Si Pap, in quest'occasione si poteva optare per qualche altra soluzione, in quanto le opzioni disponibili erano varie, e non si può correre un rischio del genere per salvare un aereo!

 

Mi ripeto, per fortuna non ci sono state vittime!

Modificato da Blue Sky
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tuttavia, è da ricordare che portare l'aereo su di un "campo di grano" e poi lanciarsi poteva portare a risultati ben peggiori. non voglio tirare in ballo Salvemini, perchè all'epoca, se non erro, la cinematica fu diversa... però...

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Penso che le cose non siano così semplici...

Far schiantare un aereo in una zona che non è densamente abitata, ma è comunque abitata, non è semplice ed è anzi estremamente pericoloso, per il pilota, che necessariamente doverbbe abbandonare l'aereo istanti prima dell'impatto, e per le persone al suolo perchè l'aereo nei pochi istanti senza pilota è comunque privo di controllo e incapace di evitare eventuali civili al suolo.

Compito del pilota è salvare l'aereo, non solo perchè vale milioni, ma perchè dal velivolo dipendono la sua vita e quella delle persone al suolo.

Abbandonarlo significava:

1) Distruggere sicuramente il velivolo

2) Rischiare la sua vita

3) Rischiare la vita altrui

4) Sparpagliare un po' di idrazina in giro per la provincia di Pordenone

 

I serbatoi poi non sono necessariamente stati sganciati a cavolo di cane: non si può con esattezza prevederne la loro traiettoria, ma non è che li si è sganciati fregandosene di chi stava sotto e infatti la zona in cui sono precipitati non è densamente popolata....là attorno ci sono posti peggiori dove farli cadere...

Inoltre il pilota è probabile che non abbia eliminato solo quelli, ma anche il carburante... anche quello nei serbatoi che infatti non sono esplosi...nonostante teoricamete avrebbero dovuto essere pieni (se come si dice l'aereo era appena decollato).

Oltretutto l'immagine di google postata è quella relativa ai dintorni della base, ma non è quella in cui sono caduti i serbatoi...

Tamai di Brugnera è da tutt'altra parte e si trova a sud ovest di Pordenone...tanto per ricordare che ricostruire un evento basandosi su quattro dati e senza conoscere la natura del guasto non è una cosa molto opportuna...

 

Non pensiamo poi che quello che è successo sia necessariamente frutto di una scelta improvvisata: ci sono delle procedure da rispettare, anche e soprattutto nei casi d'emergenza, e in una base che non si trova certo in mezzo al deserto l'emergenza è più che contemplata.

Sganciare i serbatoi e liberarsi del carburante inoltre determina una riduzione notevole di peso e resistenza aerodinamica, che porta l'aereo a perdere molta meno energia, dando al pilota molto più tempo non solo per stare per aria e riportarlo a terra, ma anche per gestire l'emergenza nel modo migliore e in maggiore sicurezza. Avere più tempo e più margini di sicurezza infatti significa ampliare lo spettro di soluzioni adottabili e adottarle nel modo migliore.

 

Come al solito prudenza e aspettiamo gli esiti dell'inchiesta prima di sparare a zero su chicchessia...

Modificato da Flaggy
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Come al solito prudenza e aspettiamo gli esiti dell'inchiesta prima di sparare a zero su chicchessia...

Flagg posso essere d'accordo sul fatto che le cose non sono semplici, ma questa volta non condivido il tuo parere.

 

L'immagine di google era solo per chiarire come si presente il territorio in quella porzione d'Italia....

 

Riguardo agli esiti ho già scritto che dubito fortemente che vedremo qualche atto d'indagine.....

 

L'aereo era ben distante dalla base....è riuscito a farvi rientro: c'era tutto il tempo (e tutta l'altitudine) per condurlo alternativamente su un campo (e credimi che da quelle parti ce ne sono tanti).

 

EDIT: per me evitare di mettere a rischio l'incolumità pubblica vale bene un F-16....

Modificato da paperinik
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Flagg posso essere d'accordo sul fatto che le cose non sono semplici, ma questa volta non condivido il tuo parere.

 

L'immagine di google Flaggy era solo per chiarire come si presente il territorio in quella porzione d'Italia....

 

Riguardo agli esiti ho già scritto che dubito fortemente che vedremo qualche atto d'indagine.....

 

L'aereo era ben distante dalla base....è riuscito a farvi rientro: c'era tutto il tempo (e tutta l'altitudine) per condurlo alternativamente su un campo (e credimi che da quelle parti ce ne sono tanti).

 

EDIT: per me evitare di mettere a rischio l'incolumità pubblica vale bene un F-16....

 

Pap...ti consiglio invece di credere a me, sia perchè gli aerei li conosco e so che l'incolumità della gente non la si garantisce facendoli precipitare apposta in Provincia di Pordenone, sia perchè Pordenone credo di conoscerla abbastanza bene... ;)

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Pap...ti consiglio invece di credere a me, sia perchè gli aerei li conosco e so che l'incolumità della gente non la si garantisce facendoli precipitare apposta in Provincia di Pordenone, sia perchè Pordenone credo di conoscerla abbastanza bene... ;)

 

Ma abbi pazienza....stasera sarò un pò duro di comprendonio, che ci vuoi fare!

 

L'aereo nel momento in cui sgancia i serbatoi si trova grosso modo distante almeno 10/15km a sud-ovest da Aviano.

Si deve trovare altresì ad una altitudine sufficiente a consentirgli di mettere la prua verso la base, allinearsi con la 05 (presumo) e atterrare....il tutto planando.

 

Ora mettendo insieme queste due informazioni (piuttosto oggettive) ho seri, serissimi dubbi che il pilota e l'ATC non siano riusciti a trovare una zona dove far precipitare in sicurezza il Falcon senza manovrare troppo (elemento necessario visto il peso dei serbatoi e la necessità di planare il più a lungo possibile).

 

In 30 secondi ho trovati su google questo lembo di terra a sud di Tamai lungo quasi 3 km e largo centinaia di metri.....penso che farci planare un F-16 coi comandi perfettamente funzionanti non sia un'impresa.

30c16l3.jpg

 

Io sinceramente penso che stavolta ci sia stata un pò di opportunismo e negligenza....

Modificato da paperinik
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Pap, tu dici che la sicurezza vale un F-16 perso?

Sono d'accordo, ma penso che perderlo senza garantirla sia un tantino idiota...

Temo che tu la faccia troppo facile: un aereo in pochi istanti puo percorrere chilometri e un pilota non è nè un cecchino nè un kamikaze nel momento in cui decide di far schiantare un aereo in avaria e questo ha la cattiva abitudine di sparpagliare pezzi e idrazina un po' ovunque quando cade...

Ti vorrei poi far gentilmente notare che nella zona che hai evidenziato ci sono abitazioni (al limite ci saran 3000 piedi e non 3000 metri liberi...)...

 

Obiettivamente penso che nessuno di noi sia al momento nelle condizioni di giudicare l'operato di quel pilota.

Lanciarsi in giudizi senza sapere praticamente nulla dell'accaduto mi pare infatti azzardato...

Tu dici che il pilota doveva far schiantare l'aereo, dando per scontato che l'emergenza fosse di quelle destinate a far perdere il velivolo e che il pilota o chi per lui abbia interpretato"allegramente" le procedure...

Stai escludendo a priori la possibilità che l'aereo fosse in grado di rientrare esponendo la popolazione e il pilota a un rischio ben inferiore rispetto a quello di farlo precipitare deliberatamente.

Direi che è un tantiniello prematuro...

 

Gli aerei di Aviano sorvolano quotidianamente zone a elevata densità abitativa.

Le emergenze sono contemplate in qualsiasi zona si vengano a trovare gli aerei e lo spazio all'improvvisazione del pilota non è poi così ampio, fermo restando che nessuno meglio di lui è nelle condizioni di poter valutare al meglio la situazione.

Non credi quindi di avere in mano veramente troppo poche informazioni per poterlo giudicare?

Io ritengo poco produttivo fare cerchietti sulle mappe e penso sia meglio attendere che si sappia qualcosina in più sulla natura del guasto e sulla relativa inchiesta che dubito possa essere insabbiata tanto facilmente, ammesso ci sia la volontà di farlo (cosa tutt'altro che scontata).

Modificato da Flaggy
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Solito pazzo sconsiderato,pensare che un F-16 valga più delle persone,cosa dobbiamo fare con questi americani... :asd:

 

Commento inutile e provocatorio, + 10%

Aggiorno: visto che sei recidivo un paio di giorni lontano dal forum ti faranno bene

Modificato da Dominus
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A tal proposito propongo un link ad una discussione su IV manco a farlo a posta sulle wingtanks:

http://www.italianvipers.com/forum/viewtop...?f=7&t=3675

leggete il post di Croato(pilota di F16 del 5°Stormo);ed in particolare la prima frase

"La Vipera può sganciare le taniche, anzi in alcune procedure di emergenza le DEVI sganciare! (es. avaria motore subito dopo il decollo)."

Cioè esattamente come è successo nel caso di Aviano;quindi non è altro che la procedura da manuale

(cioè quello che tutti i piloti dovrebbero eseguire)non una decisione opinabile del pilota o dell'ATC.Di seguito nello stesso post viene spiegato in caso di emergenze diverse come e quando poter sganciare le taniche confermando ciò che penso io e credo abbia cercato di spiegare Flaggy;é meglio che cadano 2 taniche o un F16 tenendo presente che entrambi una volta abbandonati non è certo che vadano a finire dove non fanno male a nessuno?Abbandonare un aereo non è un problema economico ma è sempre un problema di rischio potenziale;nel 2000 successe che un TF104 del 4° con a bordo istruttore ed allievo fece un touch and go molto duro che di fatto sfasciò il carrello e non poteva più atterrare;così venne deciso di far abbandonare il TF104 in mare;una volta fatto esaurire il carburante allievo ed istruttore si eiettarono in sequenza.In quel caso ovviamente c'era il tempo di portare lo Spillone in mare aperto ed eseguire l'eiezione in maniera sicura.

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A tal proposito propongo un link ad una discussione su IV manco a farlo a posta sulle wingtanks:

http://www.italianvipers.com/forum/viewtop...?f=7&t=3675

leggete il post di Croato(pilota di F16 del 5°Stormo);ed in particolare la prima frase

"La Vipera può sganciare le taniche, anzi in alcune procedure di emergenza le DEVI sganciare! (es. avaria motore subito dopo il decollo)."

Cioè esattamente come è successo nel caso di Aviano;quindi non è altro che la procedura da manuale

(cioè quello che tutti i piloti dovrebbero eseguire)non una decisione opinabile del pilota o dell'ATC.Di seguito nello stesso post viene spiegato in caso di emergenze diverse come e quando poter sganciare le taniche confermando ciò che penso io e credo abbia cercato di spiegare Flaggy;é meglio che cadano 2 taniche o un F16 tenendo presente che entrambi una volta abbandonati non è certo che vadano a finire dove non fanno male a nessuno?Abbandonare un aereo non è un problema economico ma è sempre un problema di rischio potenziale;nel 2000 successe che un TF104 del 4° con a bordo istruttore ed allievo fece un touch and go molto duro che di fatto sfasciò il carrello e non poteva più atterrare;così venne deciso di far abbandonare il TF104 in mare;una volta fatto esaurire il carburante allievo ed istruttore si eiettarono in sequenza.In quel caso ovviamente c'era il tempo di portare lo Spillone in mare aperto ed eseguire l'eiezione in maniera sicura.

quindi ha fatto quello che doveva fare, centrando una casa XD

Meno male che non ci sono state vittime! :(

già, ha fatto comunque un bel danno.

Modificato da Bostik
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Non credo che al pilota di quel F-16 siano state lasciate molte possibilità, una volta che lui sa che vanno sganciate le taniche per far continuare a volare il proprio velivolo, col solo scopo di non farlo cadere (il velivolo medesimo) certamente in testa a qualcuno, egli si deve attenere alle procedure.

 

Vorrei far notare a paperinick, che quando cadde quell'F-18 intero su una casa in America, non ricordo di averlo visto scrivere che il pilota avrebbe dovuto cercare un punto dove seppellirsi insieme all'aereo anziche tentare la procedura d'emergenza al quale è addestrato.

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Non vorrei essere frainteso, ma la finalità a cui tendo io è proprio quella di salvaguardare il rapporto con gli americani che molti vorrebbero vedere fuori dal nostro territorio per il solito detestabile anti-americanismo (attività suppostamente intellettuale largamente praticata in Italia).

 

Ve la pongo semplice semplice....

E' chiaro che con i "se" ed i "ma" non si va molto lontano, ma mettiamo per ipotesi che il serbatoio sganciato senza troppe valutazioni invece di precipitare dove è precipitato senza causare vittime ma solo danni materiali, avesse centrato in pieno....chessò....una mini-bus dell'asilo piuttosto che una macchina con una allegra famigliola che andava in vacanza. Avete idea del casino che si sarebbe verificato!? Roba da manifestazioni in piazza e incidente diplomatico!

 

Dunque...

La procedura dirà pure che in caso di emergenza i piloni subalari vanno sganciati, su questo non avevo dubbio alcuno per due ragioni molto logiche:

1)senza il peso e la resistenza dei piloni e il peso del carburante l'aereo plana molto più a lungo

2)in caso di impatto al suolo con i serbatoi i danni possono essere ancora peggiori.

Tuttavia dubito proprio che con un aereo i cui comani rispondono adeguatamente (e non venitemi a dire che non è così perchè altrimenti quel Falcon a casa non ci tornava manco per sbaglio), il pilota appena subisce la piantata del motore (ai fini del discorso è irrelevante sapere la causa dello spegnimento) sgancia in automatico i serbatoi....prima di ciò sicuramente interverrà una previa consultazione con l'ATC. Con ogni probabilità lo sganciamento immediato è la procedura prevista in caso si stia volando su aeree non abitate o molto scarsamente abitate (se l'aereo sorvola una area metroplitana vi assicuro che nessun pilota è autorizzato a sganciare un caz*o...).

 

Detto ciò...

La scelta va presa alla svelta (quindi Flaggy non credo che il pilota abbia prima scaricato il carburante dei serbatoi subalari, per quanto sia rapida l'espulsione del fluido impiega sempre qualche istante), specialmente quando si ha un motore spento sotto il sedere. In quei momenti il sangue freddo conta e si cerca di applicare il protocollo. tuttavia le procedure non sono infallibili, così come non sono infallibili le scelte degli uomini. Non possiamo pensare che siccome la decisione è stata presa sulla base del "manuale" essa debba essere necessariamente la migliore. Il pilota di concerto con l'ATC (sbagliate se pensate che in quei momenti convulsi il pilota non contatta la torre, se non altro per avvisare dell'emergenza le unità di terra) ha ritenuto di poter salvare l'aereo (e se stesso)....probabilmente c'è stata meno preoccupazione di ciò che sarebbe successo al di sotto.

 

L'area che ho evidenziato (non per gioco) sulla mappa di Google è stata trovata in pochi attimi e non sono qualche decine di square meters....sono invece ettari ed ettari (all'incirca un area di 2,6Km di lunghezza per quasi 300 metri di larghezza). Per quanto l'impatto di un aereo al suolo possa lanciare a distanza pezzi di esso dubito fortemente che in una area di tali dimensioni si causino danni a persone. Poi per carità magari nel punto dell'impatto transitava il trattore con l'anziano contadino....ma a quel punto siamo nell'aurea dell'impoderabile!

 

Infine...

Flaggy non ho assolutamente detto che l'indagine sarà insabbiata, ma conoscendo (mi occupai molto del Cermis) come l'USAF tutela la riservatezza degli atti d'indagine interni, ho solo scritto che difficilmente all'esterno si saprà qualcosa. L'Aeronautica Militare avvierà un'inchiesta d'ufficio, poi ci sarà (eventualmente) la richiesta di perizia sull'F-16 che non avverrà mai perchè l'USAF eccepirà la competenza sugli atti d'indagine....chiuso.

 

Caro Legolas....quello che ho scritto e soprattutto non scritto in passato lo so molto bene. Riguardo a quell'incidente a San Diego non ho mai detto nè che il pilota doveva operare altre scelte nè che abbia fatto bene, anche perchè l'F-18 patì una avaria tale da renderlo ingovernabile (secondo quello che si disse all'epoca...erano i primi di Dicembre e poi sinceramente non so cosa abbia accertato l'inchiesta).

Tuttavia mi domando cosa sarebbe successo se quell'Hornet precipitato in California fosse stato -ad esempio- un aereo italiano....sai le polemiche in USA!!!

Vedi Legolas, tutto il mondo è paese.....ma proprio perchè detesto quelli che si attaccanno a tutto per supportare la causa anti-americana avrei voluto leggere cose diverse in questa vicenda.

 

Fra l'altro la fortuna in questa vicenda è stata doppia, perchè oltre a non esserci state vittime dallo sganciamento dei serbatoi, l'aereo è riuscito a tornare a casa....e se l'avaria (del quale il pilota non poteva avere piena cognizione) avesse prodotto altri problemi e l'aereo fosse diventato ingovernabile nella sua rotta planata verso Aviano, precipitando poi proprio in mezzo ad una cittadina?! Signori io ritego che la scelta di riportare a casa l'aereo privo di motore sia stata azzardata...mi sbaglierò.

 

....lo ripeto: e se invece del garage con la macchina vuota il serbatoio avesse centrato un mini-bus della scolaresca?!

Modificato da paperinik
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Non vorrei essere frainteso, ma la finalità a cui tendo io è proprio quella di salvaguardare il rapporto con gli americani che molti vorrebbero vedere fuori dal nostro territorio per il solito detestabile anti-americanismo (attività suppostamente intellettuale largamente praticata in Italia).

 

Ve la pongo semplice semplice....

E' chiaro che con i "se" ed i "ma" non si va molto lontano, ma mettiamo per ipotesi che il serbatoio sganciato senza troppe valutazioni invece di precipitare dove è precipitato senza causare vittime ma solo danni materiali, avesse centrato in pieno....chessò....una mini-bus dell'asilo piuttosto che una macchina con una allegra famigliola che andava in vacanza. Avete idea del casino che si sarebbe verificato!? Roba da manifestazioni in piazza e incidente diplomatico!

 

Dunque...

La procedura dirà pure che in caso di emergenza i piloni subalari vanno sganciati, su questo non avevo dubbio alcuno per due ragioni molto logiche:

1)senza il peso e la resistenza dei piloni e il peso del carburante l'aereo plana molto più a lungo

2)in caso di impatto al suolo con i serbatoi i danni possono essere ancora peggiori.

Tuttavia dubito proprio che con un aereo i cui comani rispondono adeguatamente (e non venitemi a dire che non è così perchè altrimenti quel Falcon a casa non ci tornava manco per sbaglio), il pilota appena subisce la piantata del motore (ai fini del discorso è irrelevante sapere la causa dello spegnimento) sgancia in automatico i serbatoi....prima di ciò sicuramente interverrà una previa consultazione con l'ATC. Con ogni probabilità lo sganciamento immediato è la procedura prevista in caso si stia volando su aeree non abitate o molto scarsamente abitate (se l'aereo sorvola una area metroplitana vi assicuro che nessun pilota è autorizzato a sganciare un caz*o...).

 

Detto ciò...

La scelta va presa alla svelta (quindi Flaggy non credo che il pilota abbia prima scaricato il carburante dei serbatoi subalari, per quanto sia rapida l'espulsione del fluido impiega sempre qualche istante), specialmente quando si ha un motore spento sotto il sedere. In quei momenti il sangue freddo conta e si cerca di applicare il protocollo. tuttavia le procedure non sono infallibili, così come non sono infallibili le scelte degli uomini. Non possiamo pensare che siccome la decisione è stata presa sulla base del "manuale" essa debba essere necessariamente la migliore. Il pilota di concerto con l'ATC (sbagliate se pensate che in quei momenti convulsi il pilota non contatta la torre, se non altro per avvisare dell'emergenza le unità di terra) ha ritenuto di poter salvare l'aereo (e se stesso)....probabilmente c'è stata meno preoccupazione di ciò che sarebbe successo al di sotto.

 

L'area che ho evidenziato (non per gioco) sulla mappa di Google è stata trovata in pochi attimi e non sono qualche decine di square meters....sono invece ettari ed ettari (all'incirca un area di 2,6Km di lunghezza per quasi 300 metri di larghezza). Per quanto l'impatto di un aereo al suolo possa lanciare a distanza pezzi di esso dubito fortemente che in una area di tali dimensioni si causino danni a persone. Poi per carità magari nel punto dell'impatto transitava il trattore con l'anziano contadino....ma a quel punto siamo nell'aurea dell'impoderabile!

 

Infine...

Flaggy non ho assolutamente detto che l'indagine sarà insabbiata, ma conoscendo (mi occupai molto del Cermis) come l'USAF tutela la riservatezza degli atti d'indagine interni, ho solo scritto che difficilmente all'esterno si saprà qualcosa. L'Aeronautica Militare avvierà un'inchiesta d'ufficio, poi ci sarà (eventualmente) la richiesta di perizia sull'F-16 che non avverrà mai perchè l'USAF eccepirà la competenza sugli atti d'indagine....chiuso.

 

Caro Legolas....quello che ho scritto e soprattutto non scritto in passato lo so molto bene. Riguardo a quell'incidente a San Diego non ho mai detto nè che il pilota doveva operare altre scelte nè che abbia fatto bene, anche perchè l'F-18 patì una avaria tale da renderlo ingovernabile (secondo quello che si disse all'epoca...erano i primi di Dicembre e poi sinceramente non so cosa abbia accertato l'inchiesta).

Tuttavia mi domando cosa sarebbe successo se quell'Hornet precipitato in California fosse stato -ad esempio- un aereo italiano....sai le polemiche in USA!!!

Vedi Legolas, tutto il mondo è paese.....ma proprio perchè detesto quelli che si attaccanno a tutto per supportare la causa anti-americana avrei voluto leggere cose diverse in questa vicenda.

 

Fra l'altro la fortuna in questa vicenda è stata doppia, perchè oltre a non esserci state vittime dallo sganciamento dei serbatoi, l'aereo è riuscito a tornare a casa....e se l'avaria (del quale il pilota non poteva avere piena cognizione) avesse prodotto altri problemi e l'aereo fosse diventato ingovernabile nella sua rotta planata verso Aviano, precipitando poi proprio in mezzo ad una cittadina?! Signori io ritego che la scelta di riportare a casa l'aereo privo di motore sia stata azzardata...mi sbaglierò.

 

....lo ripeto: e se invece del garage con la macchina vuota il serbatoio avesse centrato un mini-bus della scolaresca?!

 

Ma pap il punto è questo:non si tratta di difendere "a prescindere" il pilota USA ma di prevenire le solite sparate(tanto per chiarire non mi riferisco a te ma ai post idioti precedentemente pubblicati)e sopratutto di evitare di esprimere "sentenze"sul non rispetto delle procedure quando le corrette procedure le conoscono solo i piloti.

La procedura dirà pure che in caso di emergenza i piloni subalari vanno sganciati, su questo non avevo dubbio alcuno per due ragioni molto logiche:

1)senza il peso e la resistenza dei piloni e il peso del carburante l'aereo plana molto più a lungo

2)in caso di impatto al suolo con i serbatoi i danni possono essere ancora peggiori.

Ci saranno le ragioni,facilmente intuibili, che hai elencato ma forse,non potendolo noi sapere in quanto non esperti ma solo appassionati,ce ne sono altre.

 

Ora sarà stata fortuna che i serbatoi non hanno fatto vittime,è stata fortuna+ rispetto delle procedure corrette(sgancio dei serbatoi) che il Falcon non sia finito in mezzo alle abitazioni facendo potenzialmente danni infinitamente più gravi.La tua rimane un opinione,rispettabile s'intende,ma un opinione.Ti rigiro la domanda;se il pilota avesse abbandonato il velivolo(non rispettando le procedure),puntandolo in un punto disabitato e fosse finito vicino ad un abitazione senza necessariamente fare vittime diresti che ha fatto bene o che ha rischiato una strage,perchè ha fatto di testa sua?

Modificato da super64des
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Non lo so Pape, cosa si poteva fare o no, per questo bisogna aspettare l'inchiesta, altrimenti non ci sarebbe niente da discutere.

 

Probabilmente se e dove sganciare i serbatoi in caso di piantata, va discusso durante il briefing o almeno inserito nei loro NOTAM come procedura particolare per quel posto.

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