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McDonnell Douglas/Boeing F-15 Eagle/Strike Eagle/Silent Eagle - discussione ufficiale


Ospite intruder

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L'F-15, anche la versione E, da questo punto di vista è un aereo di transizione. Le superfici mobili sono azionate da un sistema idromeccanico sovrapposto a un sistema di controllo elettronico/meccanico.

Non è quindi un vero fly-by-wire in cui i segnali arrivano elettricamente agli attuatori idraulici, ma nemmeno i comandi del pilota arrivano in modo esclusivamente meccanico agli attuatori idraulici, ma sono comunque "filtrati"dall'elettronica.

Questa comunque non è in grado di rendere stabile ciò che non lo è già intrinsecamente, come nel caso dell'F-15 senza però i piloni esterni che evidentemente danno origine a fenomeni di flutter.

Modificato da Flaggy
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  • 2 mesi dopo...

In arrivo i primi SA Sauditi.

 

http://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,1632.html

 

Arriva anche il fly by wire digitale al posto del vecchio sistema ibrido elettronico-meccanico e con esso i due hardpoint subalari aggiuntivi, pur presenti da sempre, ma finora inutilizzabili senza cambiare il sistema dei comandi di volo.

Gli attuali pacchetti di modifica proposti (per esempio ai giapponesi) non prevedevano questa opzione, offerta solo per velivoli nuovi.

 

Qui si afferma che ce li hanno gli SA nuovi di fabbrica ,ma non è chiaro se portare gli S allo stesso standard contempli anche questo che non è certo un lavoretto da poco

(https://www.flightglobal.com/news/articles/boeing-and-usaf-will-have-to-recertificate-entire-f-15sa-flight-envelope-384156/)…

 

Per carità, considerando che il contratto raggiunge la cifra stellare di 29.4 miliardi di dollari e che gli S non erano poi decrepiti (fabbricati tra il 96 e il 98), è possibile che si sia deciso di andarci giù pesante con le modifiche e di installare un DFBW (digital fly-by-wire) anche su questi.

Non credo comunque che i sauditi siano così smaniosi di usare 20 missili aria aria...ma solo che i punti d'attacco aggiuntivi consentano una maggiore flessibilità operativa come swing role.

Modificato da Flaggy
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Per quanto il FBW fosse già una tecnologia consolidata, per lo Strike Eagle non fu ritenuta indispensabile e non la si implementò sul velivolo. Ci si è imbarcati ora nell’impresa quanto meno per poter riattivare i piloni esterni.

Sostanzialmente, se non è per correggere un’instabilità aerodinamica, evidentemente non vale la pena affrontare aspetti progettuali delicati come questo e a quei tempi non si volle toccare la stabilità del velivolo.

 

In questo caso forse l’instabilità deriva solo dall’applicazione dei carichi esterni (un qualche tipo di flutter): con gli SA non si dovrebbe cioè parlare dell’instabilità intrinseca sull’asse del beccheggio, ma non ci metterei la mano sul fuoco...

Questa infatti era contemplata sul Silent Eagle in cui era previsto di arretrare il baricentro ottenendo il duplice effetto di togliere la deportanza in coda (con conseguente minore resistenza indotta) e aumentare l’agilità del velivolo. Il tutto andava in abbinata con derive inclinate che contribuivano alla portanza, ma qui non ci sono. Mi piacerebbe quindi sapere se hanno rilassato un po’ la stabilità del velivolo pur senza toccare l’aerodinamica.

 

Sicuramente sarebbe una complicazione maggiore nello scrivere il software dei comandi di volo, ma potrebbe valerne la pena considerato che il velivolo ha i suoi anni e va svecchiato un po’dandogli autonomia senza aggiungere carburante e maneggevolezza senza incrementare la superficie alare o giochicchiare con ugelli orientabili che in occidente non sembrano far molta presa…

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  • 2 mesi dopo...
L'ultima dell'USAF ... dopo gli A-10 ... stanno pensando di pensionare anche gli F-15C e D ... :scratch:

The Air Force is considering whether it will retire its F-15C fleet and replace it with F-16s with upgraded active electronically scanned array radars, service leaders told House legislators on Wednesday.
Lt. Gen. Scott Rice, director of the Air National Guard, and Maj. Gen. Scott West, director of current operations, said planning conversations on the transition are ongoing in testimony before the House subcommittee on readiness Wednesday afternoon.
I dubbi della congressista (ed ex-pilota di A-10) Martha McSally ...

Later in the hearing, Rep. Martha McSally, R-Ariz., said that proposal was news to her, and asked Maj. Gen. Scott West, the Air Force's director of current operations and deputy chief of staff for operations, if there had been any decision made on retiring those fighters.
--- --- ---
McSally said that before the F-22 came online, the F-15C was probably the best air-to-air plane around.
She compared the F-16 to a "decathlete" that can handle multiple types of combat at a lower cost, but said that even with upgraded radar, it wouldn't have the same air-to-air capabilities as the F-15C.
She also expressed concern about what such a shift would do to aircraft readiness, considering that the Air Force is already facing a pilot shortage.
"We're already in a readiness crisis," McSally said.
"If you're now retraining everybody to another aircraft, in the midst of a crisis, that does have a bit of a short-term dip in readiness as well. With us being down to 55 fighter squadrons, we've just got to be careful on how that transition would happen, should this decision come to fruition."
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Due ipotesi :

o i generali sono impazziti , oppure è un modo di " preparare " la strada alla ripresa della produzione di nuovi F-22 ( " :pianto::pianto: ... abbiamo dovuto pensionare gli F-15 , ci servono nuove macchine..." ) .... America first .

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non vedo cosa ci sia di strano nel pensare di pensionare un aereo spremuto al massimo ed i cui numeri si vanno erodendo giorno dopo giorno.

Questo è sicuramente vero per le cellule degli F15C/D che ormai sono andate oltre ogni limite, rivitalizzarle vorrebbe spendere decine di milioni per ognuna di loro.

Però molti di questi veicoli sono stati sottoposti a lavori in cui sono stati installati, motori, radar e avioniche ecc eccc recenti che sono ancora validi, si potrebbero costruire alcune cellule nuove di F15 su cui reistallarli.

Saluti

Bruno

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  • 3 settimane dopo...

Il paventato ritiro degli F-15 ... sono in corso approfondimenti ... ma regna l'incertezza ...


The US Air Force’s chief of staff is not counting out retiring the F-15C/D fleet, but can’t make any solid plans for the aircraft until the service has funding in place.
The air force is examining the cost it would take to retire its fleet of Boeing F-15C/Ds and replace them with Lockheed Martin F-16s, but that’s not unlike the analysis the service executes across all its weapons systems, USAF chief Gen David Goldfein told reporters 12 April.
The service has not drawn any conclusions on the cost benefit of retiring the Eagles, he adds.
“We’re looking at all options all the time because again, until we get a budget, it’s really hard to plan,” Goldfein says.
“I haven’t made any decision on the F-15. I actually haven’t made any decision on any of the aircraft.”

 

DefenseNews ... US Air Force chief ambivalent on F-15 Eagle retirement ...

 

Una cosa è comunque certa ... la vita operativa degli F-16, che, secondo le intenzioni dell'USAF, dovrebbero andare a sostituire gli F-15, subirà un considerevole incremento .....
Vedasi, in merito, la discussione pertinente ...
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Un F-16 non può sostituire completamente un Eagle, soprattutto se si tratta della difesa aerea. La disparità di prestazioni ( un F-15 sfiora i 3000 km / h e i 30000 m di quota ) e di potenza di fuoco è troppo forte . Ci sono poi gli aspetti industriali : Boeing non gradirà la cosa e l'USAF rischia di diventare una " Lockheed air force " con tutti gli inconvenienti delle situazioni di monopolio .

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I-N-E-V-I-T-A-B-I-L-E ... :pianto:


Air Force revelations in recent weeks that it’s beginning to think about the phaseout of the F- 15C/D Eagle has raised eyebrows and concern on Capitol Hill, potentially setting the stage for a replay of the controversy over USAF’s attempt to retire the A-10.
But the move is inevitable, sooner or later, and is being considered in light of anticipated budgets and force structure, Air Combat Command chief Gen. James “Mike” Holmes said.
In an April 13 interview with Air Force Magazine, Holmes noted “the last ‘C’ model we bought (was) 31 years ago,” and “they’ve been used really hard.”
Without structural rehabilitation of center fuselage bulkheads, “the engineers say you can’t operate” in the F-15’s design envelope anymore “at an acceptable risk … You risk them coming apart.”

 

 

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Ma Boeing, com'era facilmente prevedibile, non ci sta ...

The U.S. Air Force is contemplating a controversial proposal to retire its fleet of air superiority F-15C/D Eagles sometime after 2020, but manufacturer Boeing says the service has already put the jets on a path that will keep them in service and relevant into the 2030s.
By replacing the aircraft’s longerons — the thin strips of material that make up the skeleton of an aircraft — the Air Force can extend the life of the F-15C/D past 2030 for about $1 million per aircraft, Boeing’s vice president of F-15 programs, Steve Parker, said during an April 17 interview.
“So from a taxpayer perspective, it’s very cost effective,” Parker said.
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Il discorso di Boeing, al di là di tirar acqua al proprio mulino, è corretto nel momento in cui si dice che una sostituzione dell’intera fusoliera centrale porterebbe a un numero di ore di volo disponibili di fatto eccessivo per le esigenze americane.
In fondo l’idea è quella di dare una decina di anni aggiuntivi.
Da vedere però se effettivamente basta cambiare i longheroni e non altre parti (magari le ordinate). Anche per il Nimrod MRA4 (che però aveva altre ambizioni temporali) si pensava di tenere gran parte della cellula, ma poi si vide che la ricostruzione era quasi totale e i costi schizzarono alle stelle.
Comunque la partita più grossa si giochèra sull’aggiornamento avionico e necessariamente si punterà a mettere un simile valore su cellule con una vita residua decente.
Diciamo che l’F-16 ha dalla sua il numero più elevato di esemplari in servizio e magari una vita media inferiore, però storicamente non si è distinto per robustezza strutturale, ma al contrario per cricche, messe a terra e rattoppi.
Il programma di sostituzione dei radar andrà anche qui di pari passo con interventi strutturali in fase di revisione generale.
In entrambi i casi comunque sarebbe ingiustificato intervenire pesantemente con sostituzioni integrali di intere sezioni.

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  • 5 settimane dopo...

Ecco qui la conferma che l'idea non sia certo quella di spendere 30 milioni ad aereo per rifare mezza struttura, ma di cercare di limitare gli interventi alla sostituzione di qualche longherone o poco più, spendendoci su 1 milione al pezzo.

 

 

https://www.flightglobal.com/news/articles/longeron-upgrade-would-keep-f-15cs-flying-437587/

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Ecco qui la conferma che l'idea non sia certo quella di spendere 30 milioni ad aereo per rifare mezza struttura, ma di cercare di limitare gli interventi alla sostituzione di qualche longherone o poco più, spendendoci su 1 milione al pezzo.

 

 

https://www.flightglobal.com/news/articles/longeron-upgrade-would-keep-f-15cs-flying-437587/

Trovo il prezzo indicato sorprendente, di solito con quella cifra in aerei di questa categoria

sostituire una decina di bulloni costa di più

Saluti

Bruno

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  • 2 settimane dopo...
  • 3 settimane dopo...

Tornando un attimo al discorso del ritiro degli F-15C.

A malincuore, essendo il mio caccia preferito fin da ragazzo ed essendo stato per decenni la punta di diamante dell'aviazione da caccia tutta (con buona pace dei seguaci del Tomcat, che mi scuseranno), mi vien da dire che l'ipotesi di atterrare la flotta dei Charlie e rimpiazzarla con le più giovani cellule di F-16 non è così peregrina. Il Fighting Falcon ha dimostrato negli anni l'eccellenza nel ruolo AA e, anche se non ha raggiunto e non può raggiungere per evidenti disparità progettuali le performances dell'Eagle, al livello attuale della minaccia potrebbe costituire una discreta soluzione ad interim in attesa che si renda disponibile (per esempio) un numero sufficiente di F-35.

Volendolo, l'F-15 può ancora volare a lungo e pure essere ragionevolmente competitivo (per un progetto che risale alla fine degli anni Sessanta), ovviamente con continui aggiornamenti e con interventi strutturali, ma quei soldi (ahimè) sarebbero forse meglio investiti altrove.

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