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Blindo rotte, elicotteri a terra, l' Esercito non ha più i fondi per niente


typhoon

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Tempi di vacche magre anche per i soldati italiani. Anzi, non solo vacche magre: per loro si tratta ormai in molti casi di una vera lotta per la sopravvivenza. I tagli al bilancio dello Stato colpiscono soprattutto la macchina militare, con ripercussioni molto pesanti tra l'altro sulla capacità di impatto nel mondo per l'intera politica estera italiana. Per far comprendere la gravità della crisi per le casse dell'Esercito gli alti comandi fanno un esempio molto concreto. «È noto che uno dei veicoli più utilizzati ed apprezzati dalle nostre missioni all'estero in zone di conflitto è l'autoblindo Lince del-l'Iveco, che li fornisce anche ad altri eserciti, specialmente europei. Ottimo per la corazza a forma di tartaruga a difesa dalle mine nel terreno. Veloce e maneggevole. Ne abbiamo ordinati 1.150, che verranno consegnati a scaglioni entro il 2012. Al momento ne sono operativi 530. Di questi 243 sono impiegati dal nostro contingente in Afghanistan, altri 33 da quello in Libano. Ma ora ci troviamo nelle situazione per cui ben 180 mezzi sono guasti. E mancano i fondi per le riparazioni», sostengono ai comandi Interforze di Verona e quelli responsabili dell'intera logistica militare alla caserma centrale di Roma. Quattro conti, e non è difficile valutare le conseguenze dei tagli. Ogni Lince costa infatti 210.000 euro più iva. E si parla solo del mezzo nudo. Se si aggiunge l'equipaggiamento di base (radio, gps, climatizzatori, eccetera), neppure troppo sofisticato, la somma lievita a 290.000 euro più iva. La manutenzione, specie in regioni operative, supera i 15.000 euro annuali.

«Bloccare in garage 180 Lince significa dunque immobilizzare un capitale che oltrepassa facilmente i 54 milioni di euro. Noi contiamo di poter riparare con spesa relativamente bassa nel breve periodo una cinquantina di veicoli. Ma per altri 130 mancano decisamente i soldi», affermano i responsabili del parco macchine centrale.

Stesso ragionamento vale per gli elicotteri. L'Esercito ne possiede 246. All'estero ne sono stati inviati 23 (9 in Afghanistan, 6 in Libano, 8 nei Balcani). È inutile dilungarsi sulla validità dell'elicottero in zone operative, inclusi i casi di interventi d'urgenza per calamità naturali, dove i primi ad essere messi fuori uso sono gli aeroporti. Ma anche in questo caso la carenza di finanziamenti limita l'esercizio. «Per mantenere in efficienza tutti i nostri elicotteri abbiamo chiesto 110 milioni di euro annuali. Ne abbiamo ricevuti 15 per il 2009 e 10 per il 2010. Per fortuna le spese relative ai mezzi spediti nelle missioni all'estero vengono pagate con i fondi speciali stanziati di volta in volta dal Parlamento, altrimenti non potremmo neppure garantire quel servizio», spiegano i responsabili elicotteristi.

Un programma speciale è stato approntato anche per i piloti. Affinché possano operare necessitano di almeno 60 ore di volo di addestramento all'anno. Ma unicamente coloro che vengono impiegati in missione (si parla di poche decine) godono di un tale trattamento. Per gli altri le ore di volo variano tra 30 e zero. Solo il 30 per cento degli elicotteri è oggi considerato operativo.

«La situazione è semplicemente drammatica. Il nostro Esercito non solo non riesce a pianificare investimenti di lungo periodo, ma non può neppure permettersi il livello di efficienza attuale, che è già basso e in netta picchiata. Ne risente in modo estremamente grave la nostra politica estera. Perché, se è vero che oggi le missioni militari in ambito Nato, Onu o altro, sono diventate importantissime per qualsiasi Paese che aspiri ad un ruolo internazionale, con le risorse a disposizione l'Italia è inevitabilmente destinata a contare sempre meno», sostiene Barbara Contini, membro della Commissione Difesa del Senato per il Pdl, esperta di missioni all'estero per essere stata a lungo nella ex Jugoslavia e governatrice a Nassiriya. E aggiunge, riferita ai tagli del 4 per cento agli stanziamenti per l'Esercito decisi nell'agosto scorso dalla Finanziaria: «Quei tagli non si dovevano fare. I nostri soldati ricevono per il 2009 oltre 800 milioni di euro in meno rispetto al 2008 e con prospettive di tagli maggiori per i prossimi anni. Ciò significa che la voce Difesa rappresenta oggi lo 0,66 per cento del nostro prodotto interno lordo. Troppo basso. Non sogno neppure di guardare ai bilanci americani, dove gli stanziamenti dedicati ai militari sono ben oltre il 4 per cento del Pil. Ma riterrei giusto uniformarci alle medie dei Paesi Nato, che sono circa il 2 per cento», aggiunge la senatrice.

Un discorso il suo che raccoglie consensi in modo trasversale tra coloro che, nelle due Camere, si occupano di esercito e missioni all'estero. Tecnici e militari stanno letteralmente facendo i salti mortali per adattare le poche risorse disponibili alle richieste della politica. «Da quando venne abolita la leva, in pratica dal 1996, si è lavorato per definire che dimensione avrebbero dovuto avere le nuove forze della difesa italiana. E nel piano 2004-5 è stato deciso che il nostro Esercito avrebbe avuto in tutte le sue articolazioni non oltre 190.000 uomini. Oggi ne contiamo 184.271. Ma con il budget attuale sono troppi, non li possiamo mantenere. Diminuendo i soldi a disposizione siamo costretti a tagliare. E la nostra logica è semplice: delle tre voci di spesa — stipendi, investimenti ed esercizio — andiamo soprattutto a decurtare quest'ultimo, che significa meno addestramento, meno esercitazioni con i nostri alleati. Insomma un esercito poco pronto», ammettono ancora gli ufficiali della logistica.

E i responsabili di fanteria e truppe corazzate sono ancora più specifici: «Abbiamo chiesto 70 milioni di euro per gli addestramenti ordinari di circa 80.000 uomini, per lo più spese di carburanti e munizionamento. Ma dal 2006 ne abbiamo ricevuti 2 all'anno, 68 in meno di quelli richiesti. Che possiamo fare?». Una delle conseguenze più dirette è che gli addetti alla contraerea non sparano praticamente più. Per le missioni estere si dipende interamente dai finanziamenti straordinari. Ma c'è già chi pensa a come ottimizzare le forze dei circa 9.100 uomini impegnati in 33 missioni per 21 Paesi (di cui 8.700 in zone operative). Perché anche in questi scenari i tagli si fanno sentire. In Afghanistan da 2.400 soldati italiani si è già passati a 2.795 e il numero potrebbe salire ancora per garantire le elezioni previste in agosto. Gli stanziamenti dal primo gennaio al 30 giugno 2009 sono di 242 milioni e 368 mila euro, circa 10 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2008. Un modo per risparmiare potrebbe essere chiudere la piazza di Kabul (dove ora si trovano circa 500 soldati) e concentrare l'intero contingente ad Herat.

I quasi 2.500 uomini impiegati nel Libano meridionale hanno ricevuto per i primi sei mesi del 2009 circa 192 milioni di euro, pari in media ad un milione al mese in meno rispetto al 2008. «Un contingente costoso e sovradimensionato », sostenevano diversi rappresentati di maggioranza ed opposizione del Senato dopo una recente visita sul posto. E c'è chi progetta di ridurre il contingente di «alcune centinaia di uomini» per poterli rendere disponibili nel caso si proponesse una forza internazionale di pace tra Israele e la striscia di Gaza.

 

Corriere.it

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Ospite intruder

In compenso abbiamo circa mezzo milione di cosiddette auto blu (contro le 70 mila degli USA...), a una media di 1000 euro al mese per macchina, viene fuori un bel po' di soldi. Ed è il primo risparmio che mi viene in mente per fare uscire un po' di soldi per le FF.AA.

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In compenso abbiamo circa mezzo milione di cosiddette auto blu (contro le 70 mila degli USA...), a una media di 1000 euro al mese per macchina, viene fuori un bel po' di soldi. Ed è il primo risparmio che mi viene in mente per fare uscire un po' di soldi per le FF.AA.

 

Ottima osservazione, ma dubito che si possano prendere dei provvedimenti limitativi nei confronti delle suddette auto!!! :furioso:

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I quasi 2.500 uomini impiegati nel Libano meridionale hanno ricevuto per i primi sei mesi del 2009 circa 192 milioni di euro, pari in media ad un milione al mese in meno rispetto al 2008. «Un contingente costoso e sovradimensionato », sostenevano diversi rappresentati di maggioranza ed opposizione del Senato dopo una recente visita sul posto.

 

 

comiciamo a risparmiare da qua.....

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I quasi 2.500 uomini impiegati nel Libano meridionale hanno ricevuto per i primi sei mesi del 2009 circa 192 milioni di euro, pari in media ad un milione al mese in meno rispetto al 2008. «Un contingente costoso e sovradimensionato », sostenevano diversi rappresentati di maggioranza ed opposizione del Senato dopo una recente visita sul posto.

comiciamo a risparmiare da qua.....

L'ho sempre detto: missione del tutto inutile ed anche, potenzialmente, pericolosa!

 

Si tratta di uno scandaloso spreco di denaro pubblico; io vi ravviserei la fattispecie, perseguibile dinanzi la Corte dei conti, di danno erariale!!!

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Prima c'è ne andiamo dall'afghanistan meglio è per tutti. Che interessi strategici abbiamo noi italiani ed europei in Afghanistan, nessuno. Neanche gli Stati Uniti nè hanno e infatti hanno investito molto poco in afghanistan sia in termini militari e sopratutto economici, nella ricostruzione, Kabul è ancora senza energia elettrica e senza acqua potabile,la mortalità infantile è altissima, durante le notti i Talebani escono e vanno a mettere le bombe da far esplodere il mattino dopo. Gli attacchi contro la nato si sono moltiplicati con il passare degli anni, nel 2008 ci sono stati più morti tra i military NATO di quelli dei military americani in Iraq. E' il segno dell'insofferenza crescente verso la Nato e il governo Karzai. Bin laden e gli arabi di Al qaida molto probabilmente non sono più attivi nel paese, parlando un'altra lingua verrebbero facilmente individuati. Il 99,9% dei Talebani è tutta gente del posto che di giorno lavora i campi e di notte mette gli ordigni sulle strade. La presenza americana e Nato in afganistan e le continue incursioni americane in territorio pakistano stanno destabilizzando quel Paese. Il governo pakistano ha dovuto introdurre la sharia come legge di Stato nelle zone tribali per tentare di gettare acqua sul fuoco, questa domenica 20 camion americani carichi di forniture varie sono stati incendiati nella stazione ferroviaria di Peshawar e non è la prima volta. Se il Pakistan và nel caos e qualche fornitura di armi moderne invece di andare all'esercito pakistano finisse tra le mani dei Talebani o dei Pastun la situazione per i military della Nato si farebbe veramente tragica (il Pakistan ha u ottima industria bellica). Soldi per ricostruire l'afghanistan non ce ne sono, neanche gli americani ne hanno e fino a chè l'unica presenza è quella militare possiamo mandare quanti soldati vogliamo per i prossimi 10 anni e sappiamo già che perderemo. L'unica soluzione possibile è quella politica trattare con i Talebani, reinserirli nella vita politica, fare un'amnistia, ridargli il controllo nelle zone dove hanno sempre comandato ancora da prima di chiamarsi Talebani, e Karzai, che, non è stupido, e ha sicuramente il polso della situazione, e quello che va dicendo da tempo. D'altronde in Iraq il Gen. Petraeus ha fatto un'operazione simile anche perchè 1000 morti l'anno sarebbero stati un prezzo insostenibile anche per una superpotenza come gli Stati Uniti. E per arrivare all'Italia quand'è che Berlusconi capirà che non può fare lo splendido sull'arena internazionale con i soldi dei contribuenti, quando in Italia stanno chiudendo fabbriche tutti i giorni e le file dei disoccupati si ingrossano sempre di più; e La Russa, che, diciamolo, di difesa non ha mai capito un caz*o, con la sua mentalità da questurino non potevano farlo ministro dell'Interno che faceva meno danni.

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Prima c'è ne andiamo dall'afghanistan meglio è per tutti. Che interessi strategici abbiamo noi italiani ed europei in Afghanistan, nessuno.

questo non è vero. gli interessi geostrategici passano per l'Afghanistan da moltissimo tempo e non è che inglesi e russi ci si siano rotti le ossa per divertimento. ciò non toglie che senza l'11/9 nessuno si sarebbe impegolato in Afghanistan.

 

Neanche gli Stati Uniti nè hanno e infatti hanno investito molto poco in afghanistan sia in termini militari e sopratutto economici, nella ricostruzione, Kabul è ancora senza energia elettrica e senza acqua potabile,la mortalità infantile è altissima, durante le notti i Talebani escono e vanno a mettere le bombe da far esplodere il mattino dopo.

ma questo accade perchè ricostruire un paese in guerra, con una popolazione arretrata e, a volte, ostile non è per niente facile. poi certo... se guardiamo Report con i suoi scoop sull'Afghanstian stiamo freschi...

 

Gli attacchi contro la nato si sono moltiplicati con il passare degli anni, nel 2008 ci sono stati più morti tra i military NATO di quelli dei military americani in Iraq. E' il segno dell'insofferenza crescente verso la Nato e il governo Karzai. Bin laden e gli arabi di Al qaida molto probabilmente non sono più attivi nel paese, parlando un'altra lingua verrebbero facilmente individuati. Il 99,9% dei Talebani è tutta gente del posto che di giorno lavora i campi e di notte mette gli ordigni sulle strade. La presenza americana e Nato in afganistan e le continue incursioni americane in territorio pakistano stanno destabilizzando quel Paese.

BUM!!! vorrei qualche fonte a riguardo. certo che gli arabi sono riconiscibili e malvisti... talmente malvisti che erano culo e camicia coi talebani e talmente riconoscibili che sono scappati in massa e che, tutt'oggi, continuano ad entrare per aiutare la guerriglia!

 

Il governo pakistano ha dovuto introdurre la sharia come legge di Stato nelle zone tribali per tentare di gettare acqua sul fuoco, questa domenica 20 camion americani carichi di forniture varie sono stati incendiati nella stazione ferroviaria di Peshawar e non è la prima volta. Se il Pakistan và nel caos e qualche fornitura di armi moderne invece di andare all'esercito pakistano finisse tra le mani dei Talebani o dei Pastun la situazione per i military della Nato si farebbe veramente tragica (il Pakistan ha u ottima industria bellica).

la situazione in Pakistan è tesa da molto prima dell'intervento americano... forse non ricordi ma il Pakistan era considerato alla stregua di un paese terrorista. inoltre è pura fantascienza pensare che l'industria pakistana abbia un qualche valore nel campo militare o che i talebani rubino le armi dai treni.

 

Soldi per ricostruire l'afghanistan non ce ne sono, neanche gli americani ne hanno e fino a chè l'unica presenza è quella militare possiamo mandare quanti soldati vogliamo per i prossimi 10 anni e sappiamo già che perderemo. L'unica soluzione possibile è quella politica trattare con i Talebani, reinserirli nella vita politica, fare un'amnistia, ridargli il controllo nelle zone dove hanno sempre comandato ancora da prima di chiamarsi Talebani, e Karzai, che, non è stupido, e ha sicuramente il polso della situazione, e quello che va dicendo da tempo. D'altronde in Iraq il Gen. Petraeus ha fatto un'operazione simile anche perchè 1000 morti l'anno sarebbero stati un prezzo insostenibile anche per una superpotenza come gli Stati Uniti.

ma la ricostruzione e la vittoria passa anche per questi punti, ma non si può pensare di ridare il paese ai "cattivi".

 

E per arrivare all'Italia quand'è che Berlusconi capirà che non può fare lo splendido sull'arena internazionale con i soldi dei contribuenti, quando in Italia stanno chiudendo fabbriche tutti i giorni e le file dei disoccupati si ingrossano sempre di più; e La Russa, che, diciamolo, di difesa non ha mai capito un caz*o, con la sua mentalità da questurino non potevano farlo ministro dell'Interno che faceva meno danni.

scusa questo cosa c'entra? NIENTE!!!

Modificato da vorthex
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Prima c'è ne andiamo dall'afghanistan meglio è per tutti.

 

Per i talebani e i quaedisti poi è ancora meglio.

 

Che interessi strategici abbiamo noi italiani ed europei in Afghanistan, nessuno

 

Ad esempio evitare che si instauri un regime che supporti i terroristi al punto da fare attentati da tremila morti in occidente, ovviamente si tratta di una mia previsione non basata su fatti.

Oppure evitare che un vicino paese dotato di armi nucleari venga destabilizzato, ma, ripeto, sono tutte ipotesi al confronto delle certezze come le due milioni di baionette dell'orinoco.

Kabul è ancora senza energia elettrica e senza acqua potabile,la mortalità infantile è altissima,

 

Così era prima così è adesso.

 

nel 2008 ci sono stati più morti tra i military NATO di quelli dei military americani in Iraq

 

E non sarà, per caso, perchè i morti americani in Iraq sono drasticamente calati? :whistling:

 

Bin laden e gli arabi di Al qaida molto probabilmente non sono più attivi nel paese

 

Te l'ha detto al zarkawi per telefono?

Il 99,9% dei Talebani è tutta gente del posto che di giorno lavora i campi e di notte mette gli ordigni sulle strade....questa domenica 20 camion americani carichi di forniture varie sono stati incendiati nella stazione ferroviaria di Peshawar....durante le notti i Talebani escono e vanno a mettere le bombe da far esplodere il mattino dopo.

 

Beh quindi? E' una guerra, non credo che i talebani stiano lì per coltivare fiori.....ops :asd:

 

(il Pakistan ha u ottima industria bellica).

 

BUM! ™

 

le continue incursioni americane in territorio pakistano stanno destabilizzando quel Paese

 

A quindi adesso sarebbero gli americani a destabilizzare il pakistan...

 

ridargli il controllo nelle zone

dove hanno sempre comandato ancora da prima di chiamarsi Talebani,

 

Da qui deduco che sei completamente ignorante in materia, i Talebani sono studenti coranici venuti fuori dopo il conflitto con l'URSS che prima semplicemente non esistevano, probabilmente copiaincollando idee altrui non hai capito che quelli che chiami talebani sono semplici leader tribali, e la cosa è ben differente.

 

E per arrivare all'Italia quand'è che Berlusconi capirà che non può fare lo splendido sull'arena internazionale con i soldi dei contribuenti, quando in Italia stanno chiudendo fabbriche tutti i giorni e le file dei disoccupati si ingrossano sempre di più; e La Russa, che, diciamolo, di difesa non ha mai capito un caz*o, con la sua mentalità da questurino non potevano farlo ministro dell'Interno che faceva meno danni.

 

E, dulcis in fundo, hai scritto ben 5 righe in topic, come al solito ottimamente argomentate.

Complimenti.

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Servirebbe una programmazione a lungo termine sostenibile da parte dell'EI, ma anche da parte dell'AM (la MM l'ha già fatta).

 

 

io comunque anche sulla MM avrei qualcosa da obiettare...ma rischio seriamente di avere tutto il forum contro.... :rotfl:

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Ospite intruder
io comunque anche sulla MM avrei qualcosa da obiettare...ma rischio seriamente di avere tutto il forum contro.... :rotfl:

 

Di certo non io. Se i ragionamenti sono validi ne discuto, ma non smoccolo.

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Di certo non io. Se i ragionamenti sono validi ne discuto, ma non smoccolo.

 

 

beh allora parliamone....per fare un paragone, la MM è come quella gente che va in giro col porsche però salta i pasti perchè non ha i soldi....o come dice una canzone degli articolo 31, quest'anno ho avuto fame, ma per 2 settimane ho fatto il ricco a portocervo...

 

 

in sostanza, abbiamo 2 navi portaeromobili ma attualmente dietro abbiamo il nulla o quasi....1 doria semi-operativo, il durand del la penne e le maestrale che sono navi un po' superate, rifornitori vecchi, lpd che sono dei traghetti stile tirrenia, ....invece la marina ha voluto a tutti i costi una nave portaerei, senza tra l'altro avere aerei in numero sufficiente per 2 navi....

 

coi soldi della cavour, che comunque è una nave stupenda, si sarebbe potuto (a scelta):

 

-fare 2 LHD

-un terzo doria, in modo da averne sempre 2 in mare

-anticipare il programma FREEM agli inizii del 2000

- AEW &C in gestione con l'aeronautica

 

 

io personalmente avrei scelto uno di questi progetti, tanto il garibaldi con gli harrier ti avrebbe assciurato un sea control adeguato per le nostre necessità...il progetto del cavour l'avrei posticipato al prossimo decennio, in modo magari di far coincedere il tutto col programma JSF...

 

 

mi aspetto critiche :rolleyes:

Modificato da albys
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quindi quà era colpa di Prodi per gli user di destra:

http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...9&hl=alpini

anche se dava più soldi

 

Adesso delle auto blu ma non assolutamente del governo

Mah sono perplesso

(le notizie erano simili)

Modificato da Leviathan
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Comunque non e' esatto: le TARAWA, classificate LHA, il bacino allagabile lo hanno eccome. Le LPH, non lo hanno (Come la Ocean inglese, ad esempio.)

Nella definizione di LHA manca il DOCK, quindi in questa tipologia di unità il bacino non c'è... poi se viene assegnata una classificazione a prescindere dalle caratteristiche tecniche (vedi, tanto per rimanere in casa nostra, la classe soldati) pazienza!

Modificato da Berty
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Nella definizione manca il DOCK, quindi non c'è.

 

le persone come te mi hanno sempre incuriosito: ma fare una ricerca, prima di sparare affermazioni assolute peraltro sbagliate, no?

 

800px-USS_Tarawa_operations.jpg

 

Le LHA nascono da un programma che prevedeva la fusione, su un unico tipo di mezzo, di (LPH) (LPD),(LKA),(LSD). Quindi il bacino era previsto fin dal progetto.

 

Successivamente, le Wasp furono denominate LHD in quanto prevedevano un 'dock' di dimensioni maggiori, tale da ospitare 3 LCAC contro uno ecc ecc. Da li il cambio di denominazione.

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Nella definizione manca il DOCK, quindi non c'è.

 

le persone come te mi hanno sempre incuriosito: ma fare una ricerca, prima di sparare affermazioni assolute peraltro sbagliate, no?

 

800px-USS_Tarawa_operations.jpg

 

Le LHA nascono da un programma che prevedeva la fusione, su un unico tipo di mezzo, di (LPH) (LPD),(LKA),(LSD). Quindi il bacino era previsto fin dal progetto.

 

Successivamente, le Wasp furono denominate LHD in quanto prevedevano un 'dock' di dimensioni maggiori, tale da ospitare 3 LCAC contro uno ecc ecc. Da li il cambio di denominazione.

Le persone come te mi hanno sempre incuriosito: ma vedere che ho modificato il post 6 minuti prima che postassi il tuo perchè mi ero reso conto che si poteva comprendere male, no?

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Ospite intruder
coi soldi della cavour, che comunque è una nave stupenda, si sarebbe potuto (a scelta)...

 

 

Peppino è ormai alla fine della sua vita operativa, ed è un po' sottodimensionato per le esigenze italiane. Di Cavour ce ne vorrebbero due, non uno, a meno che quando va in bacino non affittiamo una Nimitz. Sono d'accordo con te che ci vorrebbe più naviglio sottile, ma i fondi sono quelli. Si potrebbe recuperare qualcosa limitando gli sprechi, ma temo che non riusciremo mai ad avere TUTTE le navi di cui ci sarebbe veramente bisono (non ci riesce nemmeno lo Zio Sam, benché la sola Coast Guard sia una marina di prim'ordine).

 

P.S.: mi accorgo adesso che qui si dorebbe parlare di Esercito. Se vogliamo continuare con le magagne della Marina forse sarebbe il caso di aprire un topic apposito.

Modificato da intruder
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questo non è vero. gli interessi geostrategici passano per l'Afghanistan da moltissimo tempo e non è che inglesi e russi ci si siano rotti le ossa per divertimento. ciò non toglie che senza l'11/9 nessuno si sarebbe impegolato in Afghanistan.

ma questo accade perchè ricostruire un paese in guerra, con una popolazione arretrata e, a volte, ostile non è per niente facile. poi certo... se guardiamo Report con i suoi scoop sull'Afghanstian stiamo freschi...

BUM!!! vorrei qualche fonte a riguardo. certo che gli arabi sono riconiscibili e malvisti... talmente malvisti che erano culo e camicia coi talebani e talmente riconoscibili che sono scappati in massa e che, tutt'oggi, continuano ad entrare per aiutare la guerriglia!

la situazione in Pakistan è tesa da molto prima dell'intervento americano... forse non ricordi ma il Pakistan era considerato alla stregua di un paese terrorista. inoltre è pura fantascienza pensare che l'industria pakistana abbia un qualche valore nel campo militare o che i talebani rubino le armi dai treni.

ma la ricostruzione e la vittoria passa anche per questi punti, ma non si può pensare di ridare il paese ai "cattivi".

scusa questo cosa c'entra? NIENTE!!!

 

Dimmene uno di questi interessi strategici. L'invasione dell'afghanistan è stata una cavolata da quando in quà per arrestare o ammazzare qualche centinaia di terroristi si invade un Paese. Si infiltrano e si comprano delle spie (il servizio segreto pakistano avrebbe certamente collaborato) li si lascia credere di essere al sicuro poi al momento opportuno si chiude l'operazione con le forze speciali tentando di prendere nella rete i pesci più grossi. Non ho capito su quale argomento precisamente vorresti avere delle fonti se voui chiarire. Senti io sono friulano mi bastano tre frasi per capire se uno è friulano come mè o viene da un altra regione italiana e senza parlare dialetto, la vedo dura per un arabo nascondersi in un villaggio afghano al massimo possono fare qualche incursione di durata e penetrazione limitata partendo dal Pakistan. Ah! quindi Musharraf come Abedinejadh e Ali Khamenei mi sembrava di ricordare diversamente. Ovviamente decidi tu chi sono i buoni e chi i cattivi, i Talebani che uccidono 4 soldati americani sono i cattivi, i piloti americani che bombardano un villaggio ed ammazano 40 civili con donne e bambini sono i buoni. Peccato che gli afgani non la vedano come la vedi tu è solo perchè sono ignoranti e arretrati. La POK pakistan ordnance factory è un sistema di 20 aziende con 30000 dipendenti che produce tutto il munizionamento che serve all'esercito pakistano dal 5,56 alle bombe da aereo (previdenti questi pakistano non hanno nessuna intenzione d trovarsi a corto di munizini) oltre a diversi sistemi d'arma tedeschi e cinesi di qui ha la licenza, esporta in oltre 40 Paesi

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Per inciso, una LHA può avere il bacino allagabile come non può averlo.

Le Tarawa che sono LHA ce l'hanno, le America che son sempre LHA NON ce l'hanno.

 

Riguardo il Cavour, bè, è palese che se i bilanci restano per i prossimi anni come quelli a cui ci ha abituato il centro-destra, sarà una nave difficile da mantere, ovviamente col senno del poi (perchè prima del 2000, cioè quando il progetto è partito, si stava comunque meglio), però ci sono da fare alcune considerazioni.

Il Cavour è si portaerei, ma non solo, può essere sede di un comando complesso (anche comandi internazionali, e a livelli ben più alti dei comandi imbarcabili dall'Etna), può fare da nave ro-ro e da sbarco anfibio (può portare 350 soldati equipaggiati e sbarcarli con elicotteri se necessario), quindi ha diverse capacità operative che visti gli scenari odierni rendono la nave più utile di quanto si possa pensare.

Non scordatevi che la MM è la FF.AA. che può essere impiegata senza troppi fronzoli, vista la "lontananza" dai giornalisti in cui possono operare le sue navi, e per mandare una nave a ridosso di una costa di un altro paese non devi chiedere il permesso a nessuno (al contrario di aerei che devi schierare su basi che non sono tue).

 

Questo giusto per chiarire.

Modificato da Little_Bird
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