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Se ti be4ccano in Yugoslavia...


speedyGRUNF

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Vecchie reminiscenze di quando il quasi obsoleto Speedy era via militare... :rolleyes:

Nell'85 c'erano ancora l'Unione Sovietica,in Patto di Varsavia,il muro di Berlino e quant'altro,ed io ero militare a Gorizia(Caserma Montesanto),e ricordo che il nostro Capitano(O meglio il nostro"Papà Nicola Pignataro :rolleyes: ")ci diceva di fare attenzione in libera uscita a non attraversare inavvertitamente il confine con quella che allora era la Yugoslavia,perchè se per disgrazia ci avessero catturato sarebbero state grane grosse...E nel malaugurato caso,nell'eventualità di un interrogatorio avremmo soltanto dovuto dire loro nome,grado e numero di matricola.

Ora come allora,mi chiedo:E chi si sarebbe ricordato il proprio numero di matricola,che era lungo come un treno-merci? Che senso avrebbe avuto sottoporci a interrogatorio a noi soldati semplici,quando c'erano fior fior di Ufficiali che regolarmente varcavano il confine per far benzina,dato che oltre confine costava meno? :unsure::unsure::unsure:

Adesso vorrei chiedere a chi ne sa più di me(Magari un certo John di vecchia conoscenza :rolleyes::rolleyes::rolleyes: ...)come dovrebbe funzionare il tutto,qualora un militare soldato semplice,di leva,venisse catturato,in tempo di pace,e la prassi per il suo rilascio.

John...May you help me,please? :adorazione::adorazione::adorazione:

Modificato da speedyGRUNF
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Sure.

 

Nome, grado e numero di matricola è quello che la convenzione di Ginevra prevede come obbligatorio, per consentire alla Croce Rossa Internazionale di "tenere il conto" dei prigionieri e della loro sorte, e per avvertire i familiari.

 

In caso di guerra, le norme prevedono che il prigioniero non possa essere interrogato. O meglio, può essere interrogato senza torture ma non ha alcun obbligo di rispondere.

 

Peraltro, il diritto di guerra prevede anche altre cose (l'obbligo di indossare l'uniforme, ad esempio: senza di essa il soldato non ha diritto ad essere trattato come tale e soggiace alle norme del paese catturante, qualunque esse siano: comprese torture e fucilazione...)

 

Fuori dal contesto di guerra c'è... il nulla.

 

Il soldato che viene catturato in territorio straniero, senza che vi sia uno stato di guerra, soggiace alle leggi di quel paese.

Può essere trattato come un qualsiasi clandestino, può dar vita a un incidente diplomatico, può essere processato e condannato come spia ecc...

 

La prassi, però, vuole che esso venga trattenuto, interrogato, e restituito al suo paese ove si accerti che esso è capitato accidentalmente nel territorio straniero.

Attenzione però: se il soldato appartiene a una nazione in guerra con una terza nazione, la nazione catturante - a norma del diritto internazionale di guerra - ha l'obbligo di recluderlo finchè non cessi lo stato di guerra tra gli altri due paesi.

 

Insomma: quando si è in zona di confine, meglio leggere bene i cartelli...

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Insomma: quando si è in zona di confine, meglio leggere bene i cartelli...

 

 

Verissimo...Hai ragione,ma Gorizia è divisa in due parti,una è appuntp Gorizia(Italia)e l'altra è Nova Gorica(Ora Slovenia),e il confine non è così netto,e non è(O meglio,non era,ora non so... :huh: )così difficile sbagliarsi :huh::huh::huh: .

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io a gorizia o a nova goriça ci vado spesso (abito a udine) ti posso dire che ora è praticamente uguale passare da una parte all'altra è facilissimo e non te ne accorgi neanche.... ti posso dire che se i militare jugoslavi fermavano un ufficiale italiano e lo sottoponevano a interrogatorio, passavano un brutto quarto d'ora, perchè l'esercito italiano era da tenerselo buono ma ogni tanto un arresto era da fare altrimenti non venivano quasi pagati quindi prediligevano le reclute inesperte... :angry:

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  • 2 mesi dopo...

A proposito di sconfinamento, mi raccontarono una volta una storia che vi rivendo così senza garantire affatto sulla sua veridicità...

 

Anni'70-80 Italia Settentrionale.

 

Un allievo pilota si sperde nell'azzurro dei cieli, si arrovella con la carta topografica inutilmente, in preda al panico scruta a terra nella vaga speranza di vedere un punto di riferimento. Alla fine (ma la radio c'era? mi domando.. :unsure: ) si trova davanti una pista di atterraggio e vi cala disperato..si ferma, si guarda attorno e si vede circondato da soldati in divisa "east europe"!!!! L'unico pensiero che gli viene è di distruggere i codici (l'unica cosa di valore su quell'addestratore) e si affanna a testa bassa ad inghiottire i fogli per distruggerli, sopratutto perchè sente dei movimenti sull'ala vicino al suo abitacolo.

Finisce l'operazione e viene colto da una tosse improvvisa perchè l'ultimo pezzetto è andato di traverso...allora il comandante della base "nemica" (che aveva atteso rispettosamente la fine della faticosa procedura) apre il tettuccio e lo fa bere dalla borraccia che si è portato appresso (magari con qualche colpetto sulla schiena per aiutarlo nella deglutizione :lol: ). Poi è seguita una telefonata del disperso "a casa" ovvero alla base per dire che era sano e salvo e il suo rimpatrio via terra.

Non mi hanno detto quando e come il velivolo scuola sia tornato alla base di appartenenza.

 

Tutto suona come una leggenda metropolitana (o "aerea" ;) ) ma è così sottilmente idiota che potrebbe essere vera. La nazionalità del "nemico" ? Boh! Forse la Yugoslavia? E l'aereo ? Forse un MB 326?

 

...un errore può sempre accadere...

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E' probabile k mi sbaglio ma l'esercito italiano non ha mai avuto una buona reputazione all'estero viste le disfatte nelle guerre mondiali

Ma dai. Fino a 60 anni fa eravamo un esercito di poveri male armati. Da ormai 20-25 anni l'Italia è diventata più ricca e siamo sicuramente più forti ora che durante la seconda guerra mondiale

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ai tempi dei romani era il più organizzato,armato e addestrato del mondo

 

risorgimento. l'esercito piemontese e un certo garibaldi combinano qualcosa ma non è di certo il più organizzato ne numeroso

 

1 gm. dopo caporetto l'italia si sveglia e inizia il migliore periodo del '900 per il regio esercito italiano

 

2gm lasciamo stare

 

attualmente è un esercito di una nazione che non ha bisogno di grande potenza militare e per quello che serve più o meno funziona

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Infatti non siamo un paese sempre in guerra con tutti i vicini

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Quando ero militare io,un Alto Ufficiale disse che se l'allora Jugoslavia avesse deciso di invaderci,l'Esercito avrebbe resistito non più di SETTE MINUTI... :ph34r::ph34r::ph34r:

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E perchè proprio 7 minuti? e poi l'esercito della yugoslavia non era così forte

Modificato da ale92
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E perchè proprio 7 minuti? e poi l'esercito della yugoslavia non era così forte

Proprio non lo so il perchè di 7 minuti...Ci ha detto soltanto così...

Cmq tieni presente che,patriottismo a parte,non è che l'E.I. sia poi una gran potenza,eh? :rolleyes::rolleyes::rolleyes:

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L'Esercito Italiano è stato un po' la Cenerentola delle forze armate per molti anni, ma più di sette minuti avrebbe resistito, garantito...

Beh,questo lo credo anch'io...

Come farebbe una forza d'invasione a prendere il controllo di un'altra nazione in soli sette minuti? :o:o:o

Tuttavia sono convinto che,a fronte di un attacco da parte dell'allora Jugoslavia sarebbe stata molto dura resistergli,a meno che non ci fosse venuta in aiuto la NATO... :unsure::unsure::unsure:

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E perchè proprio 7 minuti? e poi l'esercito della yugoslavia non era così forte

Proprio non lo so il perchè di 7 minuti...Ci ha detto soltanto così...

Cmq tieni presente che,patriottismo a parte,non è che l'E.I. sia poi una gran potenza,eh? :rolleyes::rolleyes::rolleyes:

Il motivo per cui scrivo questo non è per scarso valore intrinseco degli uomini,sia chiaro,piuttosto per le dotazioni antiquate e lo scarso addestramento al combattimento che vigeva in quasi tutte le caserme(Attenzione:Parlo del 1985),dove un militare in un anno,normalmente sparava soltanto 4 caricatori da 20 colpi di F.A.L.,o 6 pacchetti da 8 colpi di Garand(Ottimo fucile[Parere personale,eh?]ma risale alla II GM!)...

Il principio era"Fai con quello che hai"...Ma almeno insegnatemi per bene a usare quello che ho,poi a spaccare il Mondo ci penso io! :unsure::unsure::unsure:

Modificato da speedyGRUNF
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OK, ma non è che la Yugoslavia fosse messa chissà quanto meglio, eh...

 

-----

 

In ogni caso, l'Italia al Nord era ben protetta.

Le Alpi sono una barriera naturale, e gli alpini erano deputati a difenderle.

 

La via d'accesso nord-orientale era sbarrata da un forte concentramento di unità terrestri e dalla possibilità di utilizzare i fiumi come linee di difesa, mentre una eventuale azione sulla linea costiera sarebbe stata contrastata anche grazie alla presenza delle truppe lagunari.

 

Infine, tutto il confine era protetto da "mine atomiche", ossia delle bombe atomiche di piccola potenza, interrate, destinate ad esplodere proprio come una mina (queste armi erano a doppio controllo, Italia/NATO).

 

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I confini terrestri italiani sono sempre stati considerati abbastanza sicuri, mentre la lunga linea costiera è molto vulnerabile ma fortunatamente non ci sono, nell'area mediterranea, paesi che dispongano di truppe anfibie sufficienti a costituire una minaccia.

 

In caso di guerra, il ruolo italiano nella NATO era quello di garantire basi aeree dal quale colpire il fianco sud del Patto di Varsavia, e basi navali per il controllo del Mediterraneo Orientale (quello occidentale essendo deputato alla Spagna).

 

Dall'Italia dovevano partire i bombardieri destinati a colpire i paesi più meridionali del Patto di Varsavia, ma anche quelli a Nord, ove la Germania fosse crollata sotto l'invasione nemica.

Inoltre, dovevano partire le truppe di paracadutisti americani destinate a colpi di mano nel territorio nemico.

 

Peraltro, l'Italia non è mai stata sulla direttrice di un attacco sovietico, che prevedeva lo sfondamento al centro (Germania) e a nord (Norvegia) in maniera da avanzare rapidamente verso l'Atlantico e l'Inghilterra e assicurare il controllo della preziosa linea di comunicazione del Mare del Nord.

 

In questo modo la NATO sarebbe stata comunque tagliata in due (a nord Inghilterra, Islanda, ecc...) e a sud Italia, Grecia e Turchia e l'URSS contava di potersi assicurare il controllo di Gibilterra e di Suez, il che avrebbe chiuso il Mediterraneo in una morsa.

 

L'USNavy dal canto suo si riteneva più che in grado di liberare Gibilterra, mentre il ruolo di riconquistare Suez sarebbe stato affidato agli israeliani (non è che gli americani siano amici degli israeliani solo per questioni di simpatia, eh... gli americani si sono impegnati ad aiutare israele a restare indipendente e libero, e gli israeliani si sono impegnati a garantire che Suez resti sempre aperto per le esigenze americane ed europee).

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I confini terrestri italiani sono sempre stati considerati abbastanza sicuri, mentre la lunga linea costiera è molto vulnerabile ma fortunatamente non ci sono, nell'area mediterranea, paesi che dispongano di truppe anfibie sufficienti a costituire una minaccia.

 

Per fortuna che non avevano forze anfibie sufficenti altrimenti avrebbero attaccato noi poveri cittadini del sud.

 

prevedeva lo sfondamento al centro (Germania) e a nord (Norvegia) in maniera da avanzare rapidamente verso l'Atlantico e l'Inghilterra e assicurare il controllo della preziosa linea di comunicazione del Mare del Nord.

 

Addirittura l'URSS voleva invadere l'Europa del Nord??? Guarda come poteva cambiare la storia appena venti anni fa :o:o:o:o

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