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Staminali, Obama rimuove i limiti al finanziamento pubblico per la ricerca


typhoon

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Gli Stati Uniti ritornato all'interno del gruppo dei paesi moderni, nel medioevo ormai rimane solo l'Italia. La chiesa ha provato a dire A, ma gli USA non sono l'Italia e ad Obama di quello che pensa l'osservatore romano non importa nulla. (ma a dire il vero, al di là dei nostro confini importa a qualcuno?)

 

Staminali, Obama rimuove i limiti al finanziamento pubblico per la ricerca

 

Barack Obama rimuove i limiti al finanziamento pubblico per la ricerca sulle cellule staminali embrionali, fissati nel 2001 dal suo predecessore George W. Bush. Lo aveva promesso in campagna elettorale, ora il presidente degli Stati Uniti annuncia: “L’America guiderà il mondo verso le scoperte che questo tipo di ricerca potrà un giorno offrire.

 

Ma dal Vaticano arriva netto il monito: “Il riconoscimento della dignità personale deve essere esteso a tutte le fasi dell’esistenza dell’essere umano: su questa maturità del pensiero si fonda una reale democrazia, capace di riconoscere l’uguaglianza di tutti gli uomini e d’impedire ogni ingiusta discriminazione basata sul loro sviluppo o sulla loro condizione di salute". E’ quanto scrive l’Osservatore Romano che nei giorni scorsi aveva già manifestato contrarietà alla decisione della Casa Bianca.

 

Ma Washington va avanti e Obama è pronto a firmare l’ordine col quale revocherà i limiti sui finanziamenti federali per la ricerca sulle staminali embrionali. Il presidente ha motivato la decisione sostenendo che da “persona di fede, credo siamo chiamati a prenderci cura gli uni degli altri e a lavorare per alleviare la sofferenza umana”.

 

Non è mancata una critica alla linea della precedente amministrazione: “Quando si tratta della ricerca sulle staminali, il nostro governo piuttosto che aiutare la ricerca, ha forzato la mano su quella che a mio parere è una falsa scelta fra la scienza solida e i valori morali. In questo caso credo che le due cose non siano in contrasto”, ha sottolineato Obama che ha poi voluto ricordare la vicenda dell’attore americano Christopher Reeve, l’ex Superman paralizzato dopo un incidente e morto pochi anni fa. Reeve si era battuto con determinazione per la revoca del bando.

 

Resta invece fermo il no degli Usa alla clonazione umana per scopi riproduttivi. Obama ha ribadito che “il nostro governo non aprirà la porta all’uso della clonazione per la riproduzione umana.

 

E’ pericoloso, profondamente sbagliato, e non ha un posto nella nostra società o in alcuna società”. Infine il presidente degli Stati Uniti ha spiegato di comprendere e rispettare “le posizioni di chi ha riserve morali riguardo a questo tipo di ricerca”, tuttavia conferma la validità del suo provvedimento dicendosi convinto che “la maggioranza degli americani” sostengano la necessità di andare avanti con la ricerca. Per questo ha assicurato: “Non lo faremo alla leggera ma in modo responsabile e non accetteremo abusi”.

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Secondo me no, l'antiamericanismo è come una bandiera, può esserci chi vuoi come Presidente di quella nazione, anche ci fosse un angelo su quella poltrona ti verrà sempre tirato in mezzo che sono stati capaci di fare Guantanamo, e potranno rifarlo quando 'ie pare, che sono stati schiavisti, che non sono andati sulla Luna bla bla bla .... :thumbdown:

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Staremo a vedere che risultati darà; la sperimentazione condotta dai privati e tanto meno quella nei paesi dove era supportata dallo stato, sino ad ora non ha portato a risultati concreti, per quanto riguarda le cellule staminali embrionali. Ma il business è business, e se lo condisci di finto pietismo riesce ancora meglio.

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Vediamo se si riesce a uscire dal solito scontro ideologico sulla questione; su http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=2461 ho trovato un articolo che mi sembra sia molto equilibrato e che può rappresentare una via di uscita che tiene conto sia degli aspetti etici, che di quelli concreti di possibilità di successo delle sperimentazioni:

 

Tra le future terapie basate sulle cellule staminali, quelle destinate ad avere successo saranno almeno in 6 casi su 10 quelle che sfruttano le cellule staminali adulte. Vede cosi' il futuro uno dei maggiori esperti internazionali di cellule staminali, Angelo Vescovi, condirettore dell'Istituto San Raffaele di Milano.

''Alla fine e' prevedibile che il 30-40% delle terapie basate sulle cellule staminali possa derivare da cellule staminali embrionali, ma il 60% delle cure derivera' da staminali adulte'', ha detto oggi il ricercatore presentando a Roma il suo libro ''La cura che viene da dentro'' (Mondadori).

Un libro, ha osservato, ''che solo casualmente esce in questo periodo'' e il cui ''tema centrale e' il rispetto della vita. E' scritto nel nostro genoma che dobbiamo rispettare la vita umana''. Dichiaratamente agnostico e taoista, Vescovi ha precisato che il suo ''non e' un libro contro le cellule staminali embrionali: queste non sono embrioni e non pongono problemi etici''.

Il problema, ha rilevato, e' piuttosto che ''oggi queste cellule si ottengono producendo embrioni e poi distruggendoli''.

Definire l'embrione come ''un grumo di cellule'', come ha fatto recentemente un'importante rivista scientifica internazionale, significa secondo Vescovi fare appello a un ''progresso basato su un pensiero anti-scientifico e anti-razionale, che alla fine diventa oscurantista''. Sembra di assistere ''ad un processo a Galileo fatto alla rovescia'', ha osservato.

Per Vescovi e' inoltre ''un errore di fondo voler contrapporre cellule staminali adulte e embrionali''. La sfida consiste piuttosto nel ''trovare il modo per produrre cellule staminali embrionali da utilizzare per la terapia senza andare incontro a problemi etici. Le scorciatoie non sono accettabili per motivi etici'', ha rilevato, ma ''e' anche un'enorme bugia parlare di staminali embrionali come di una panacea per moltissimi mali. Al momento non esistono terapie basate su queste cellule''. Sono invece al nastro di partenza negli Stati Uniti e in Gran Bretagna le sperimentazioni di terapie basate su staminali adulte per la cura di malattie neurodegenerative. ''E' una possibilita' che c'e' - ha concluso - e che sta andando verso la terapia. Speriamo di poter cominciare presto anche in Italia, ma al momento si solleva un grido di dolore per la mancanza di fondi''.

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da poco su Sky ho visto un documentario dove si usava una terapie sperimentale su un ragazzo celebro-leso a base si staminali.

non è guarito ma si sono stati miglioramenti

 

ad esempio sui topi si è ottenuto questo:

http://www.bioblog.it/2008/03/25/cura-park...minali/20082444

 

ma anche questo:

http://www.corriere.it/salute/09_febbraio_...44f02aabc.shtml

 

Bisogna andare avanti a ogni costo con le ricerche

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Beh lender lo scontro ideologico c'è per forza quando una parte ritiene una persona già formata con pari diritti di qualsiasi cittadino ed un altra un grumo di cellule ancora non dotate di vita, nella maggior parte dei casi per credo religioso anche se poi tentano di giustificarsi con ricerche scientifiche.

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Beh lender lo scontro ideologico c'è per forza quando una parte ritiene una persona già formata con pari diritti di qualsiasi cittadino ed un altra un grumo di cellule ancora non dotate di vita, nella maggior parte dei casi per credo religioso anche se poi tentano di giustificarsi con ricerche scientifiche.

 

Vescovi, è ateo, non ha necessità di "giustificarsi"; il grumo di cellule è una persona in via di sviluppo, la scienza non è in grado di trovare un confine netto tra "persona" e non "persona" dal momento della avvenuta fecondazione in poi. Almeno nel nome del principio di precauzione, potresti cercare di evitare di distruggere un embrione, soprattutto se ci sono altre strade e se allo stato attuale le ricerche sulle staminali adulte sono più promettenti.

 

 

EDIT @ Leviathan: secondo te sviluppare tumori vuol dire un miglioramento?????

 

Curato con cellule staminali: sviluppa due tumori

Era stato trattato per una rara malattia genetica a Mosca quando aveva 9 anni

LONDRA - Un ragazzo israeliano, curato con le cellule staminali per una rara malattia genetica ha sviluppato due tumori benigni. Il giovane, riporta la rivista Plos Medicine, nel 2001 ha ricevuto in un ospedale di Mosca un trapianto di staminali (all'epoca aveva appena 9 anni) per curare l'atassia, patologia che attacca le aree del cervello che sovrintendono ai movimenti e alla parola. Quattro anni più tardi i medici hanno scoperto che il giovane era stato colpito da due tumori al cervello e al midollo spinale. Tumori che, una volta rimossi e analizzati, hanno dimostrato con sufficiente certezza di essere derivati direttamente dalle cellule staminali impiantate anni prima. I ricercatori ora temono che oltre al rischio tumore, la terapia con le staminali possa portare ai pazienti infezioni virali e altri agenti patogeni.

TRE INIEZIONI - Il calvario del giovane israeliano è stato drammatico: dopo aver ricevuto tre cicli di iniezioni di cellule staminali nel cervello e nel fluido che circonda la colonna vertebrale, ha cominciato a lamentare atroci mal di testa. Quattro anni dopo la prima iniezione il suo medico al Sheba Medical Centre di Tel Aviv ha trovato due tumori - uno nella colonna vertebrale e una nel cervello - nello stesso posto dove erano state effettuate le iniezioni. I donatori delle staminali, secondo gli scienziati, potrebbero in qualche modo aver «passato» al ragazzo il tumore. Sui rischi delle staminali ha messo in guardia anche lo scienziato Stephen Minger, del King's College di Londra, secondo cui «bisogna essere prudenti, abbiamo bisogno di avere un monitoraggio a lungo termine e un follow-up dei pazienti con una rigorosa regolamentazione dei centri di terapia cellulare. Stando attenti soprattutto alla qualità delle cellule staminali utilizzate».

SELEZIONE - «Stephen Minger ha ragione» commenta il professor Carlo Alberto Redi, direttore scientifico dell'Irccs Policlinico San Matteo, di Pavia. « Di fronte a fatti come questi bisogna aumentare gli sforzi per garantire la qualità e la sicurezza delle procedure». «Da quanto è dato apprendere, infatti, pare che una possibile origine del problema vada ricercata nei donatori. In altre parole è possibile che si sia verificato un caso che può ancor oggi accadere, per esempio, con i trapianti d'organo: se si trapianta un rene con un tumore il paziente va incontro a un tumore, ma non è il trapianto in sé, come filosofia, a essere sbagliato, bensì la scelta del donatore» «Direi che questa amara vicenda, più che mettere in discussione la ricerca sulle staminali dovrebbe mettere in allarme coloro che si affidano ai molti "avventurieri" che in tutto il mondo stanno affrettandosi a offrire terapie azzardate con cellule staminali senza neppure saper garantire le più elementari norme di "buona pratica clinica" e di igiene».

Modificato da lender
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Anche i vaccini hanno provocato retroinfezioni, ma se non li avessero testati e migliorati sarebbe stato decisamente peggio.

Ora se una persona è contraria all'utilizzo delle staminali embrionali per questioni ideologiche rispetto ma non condivido, però non riesco ad accettare questo demonizzare la terapia negli altri ambiti.

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è innegabile che le staminali possano curare in un futuro certe malattie e non possiamo continuare a nascondere una possibile cura a tutti perché qualcuno crede sia un delitto...

 

E' la solita storia di imporre i propri dogmi/assiomi agli altri

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è innegabile che le staminali possano curare in un futuro certe malattie e non possiamo continuare a nascondere una possibile cura a tutti perché qualcuno crede sia un delitto...

 

E' la solita storia di imporre i propri dogmi/assiomi agli altri

 

 

Giusto per chiarirsi le idee, le staminali sono certamente una grande risorsa per le terapie del futuro; quello che è in questione è se:

- si debba per forza ricorrere alle staminali embrionali distruggendo l'embrione o se sia possibile trovare dei metodi per ricorrere alle staminali embrionali senza distruggere l'embrione

- se non sia più utile concentrare gli sforzi sulle staminali prelevate da organismi adulti, che non danno luogo a problemi etici, sono già in fase di sperimentazione avanzata (a differenza di quelle embrionali) e non hanno mostrato le controindicazioni di quelle embrionali rispetto alla possibilità di sviluppare tumori.

 

@ Dominus: l'esempio dei vaccini sarebbe pertinente se l'unica via percorribile fosse quella delle staminali embrionali, ma l'alternativa esiste, ed allo stato attuale la via delle staminali adulte è quella più promettente.

Modificato da lender
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Senti ma se le staminali embrionali sono una schifezza, rischiano di vedersi bloccata la ricerca a causa di dilemmi etici e hanno la concorrenza delle più sicure staminali adulte perchè tutti, comprese aziende private, come tu stesso hai detto, ci puntano?

Perchè si divertono a fare una strage di embrioni e a far incavolare la santa madre chiesa?

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Senti ma se le staminali embrionali sono una schifezza, rischiano di vedersi bloccata la ricerca a causa di dilemmi etici e hanno la concorrenza delle più sicure staminali adulte perchè tutti, comprese aziende private, come tu stesso hai detto, ci puntano?

Perchè si divertono a fare una strage di embrioni e a far incavolare la santa madre chiesa?

 

La risposta alla tua domanda è in questo articolo: http://www.medicinaepersona.org/cm/articol...f6b5e3a4237f139

 

Provando a sintetizzare le parole di Vescovi, che tra l'altro aggiungono un ulteriore elemento che non conoscevo:, il problema nasce dal fatto che il mondo della ricerca anglosassone ha investito pesantemente nel campo delle staminali embrionali e rischia di vedere andare in fumo gli investimenti fatti in questa direzione. La novità, che non conoscevo, è che i giapponesi hanno trovato il modo di riprogrammare le cellule adulte riportandole allo stadio embrionale, eliminando così il problema di ricorrere alla distruzione degli embrioni. Sempre nell'articolo è riportato che gli esperimenti con le cellule embrionali di animali sono stati utili a livello conoscitivo, mentre non sono stati altrettanto utili rispetto ai possibili utilizzi rispetto all'uomo.

Modificato da lender
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La novità, che non conoscevo, è che i giapponesi hanno trovato il modo di riprogrammare le cellule adulte riportandole allo stadio embrionale, eliminando così il problema di ricorrere alla distruzione degli embrioni. Sempre nell'articolo è riportato che gli esperimenti con le cellule embrionali di animali sono stati utili a livello conoscitivo, mentre non sono stati altrettanto utili rispetto ai possibili utilizzi rispetto all'uomo.

 

Presente anche su Le Scienze di Febbraio.

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Io proseguo sulla mia linea di pensiero. Indichiamo sulla confezione di un medicinale o all'inizio della terapia il fatto che quello che si sta assumendo è derivato da staminali embrionali, una persona che eticamente lo riterrà sbagliato rifiuterà la terapia, gli altri non avranno problemi. Lo ripeto è impossibile imporre la propria etica anche agli altri. A me non importa se per salvarmi la vita è stato distrutto un embrione, non capisco perchè non possa trarre vantaggio da queste tecnologie. Infine lo sappiamo tutti che solo in Italia la norma è restrittiva, e tutti sappiamo il perchè.

Modificato da typhoon
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Typhoon non ci saranno "farmaci alle staminali", in ogni caso il problema è più complesso di così.

Per adesso non ho la conoscenza necessaria per sapere che differenze intercorrano tra le staminali embrionali e quelle adulte e a che punto siano le ricerche nel merito, quindi prima di palrare mi informerò.

L'unica cosa che non riesco a capire è perchè fior fiore di ricercatori decidano di puntarci.

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Typhoon non ci saranno "farmaci alle staminali", in ogni caso il problema è più complesso di così.

Per adesso non ho la conoscenza necessaria per sapere che differenze intercorrano tra le staminali embrionali e quelle adulte e a che punto siano le ricerche nel merito, quindi prima di palrare mi informerò.

L'unica cosa che non riesco a capire è perchè fior fiore di ricercatori decidano di puntarci.

Si lo che non ci saranno i clisteri a base di staminali, ma già s stà parlano di introdurre nel corpo malato cellule staminali modificate geneticamente per fare certe cose. Non penso sia un problema fare un consenso informato sulla provenienza di tali cellule.

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Vabbè se per i credenti si tratta di omicidio non puoi pensare di farli contenti con un consenso informato.

Infatti loro non firmaranno, io si ... penso che così saremo tutti contenti almeno che i credenti non vogliano che debba credere pure io.

 

Ribadisco, problemi che si fanno a certi livellu solo in Italia

Modificato da typhoon
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